Il mio gatto preferito
Prompt di Ilaria: Kisshu/Ichigo, quella volta che lei gli aveva comprato un gatto.
Parole: 302
Essere l’oggetto delle attenzioni di un alieno con la passione per gli scherzi non era facile per Ichigo – specie quando il suddetto alieno trovava ogni occasione buona per spuntarle dietro le spalle per un abbraccio o un bacetto fugace. E Ichigo era stata molto chiara quando aveva detto niente ai baci: il suo corpo si tramutava ancora in quello di un gatto ogni volta che baciava qualcuno, sebbene non fosse più entrata in contatto con l’Acqua Mew da tempo. Ma se lei la trovava una seccatura, Kisshu sosteneva che era una cosa adorabile, e dopo averla trasformata insisteva per giocare insieme, per nulla intimorito dai suoi artigli e dai suoi soffi rabbiosi.
Perciò, stanca di dover fare i salti mortali per tornare nella sua forma umana e di dover dare spiegazioni ogni volta che si presentava in ritardo, Ichigo decise che era giunto il momento di soluzione drastica.
“Mi stai regalando un gatto?”, chiese Kisshu, a metà tra il sorpreso e lo scettico, prendendo in mano delicatamente il micino bianco che Ichigo aveva preso. “Perché mai?”
“Perché è la soluzione migliore per entrambi: io non mi trasformerò più ogni volta che avrai voglia di darmi un bacio, e tu avrai la tua cavia con cui divertirti.”, spiegò Ichigo soddisfatta, già pregustando la sua ritrovata tranquillità.
“Ma l’unico gatto che mi interessi sei tu.”, ribatté lui; e veloce come una serpe, Kisshu le scoccò un bacio a fior di labbra.
L’urlo di frustrazione di Kisshu si tramutò in un acuto miagolio, e non fece in tempo a scappare che Kisshu la afferrò e la strinse delicatamente al petto insieme all’altro micio, il quale muoveva la testa dall’uno all’altro con aria spaventata.
“Adesso ho ben due gattini.”, disse Kisshu con un sorriso sornione. “È davvero il regalo più bello che mi potessi fare, piccola.”