11:59 - Messaggio
Non so cosa dire perché avrei da dire troppe cose. Mi ci rispecchio e probabilmente è la cosa più bella che tu mi abbia mandato finora. Delle volte anche a me capitano pomeriggi (in realtà troppo spesso e forse anche sempre) in cui osservo la gente passeggiare per le strade o quelle ragazzine sull'autobus che parlano di quanto sia noioso ascoltare la Storia a scuola o quanto sia stato eccitante chattare con il ragazzo più figo della classe. E quasi mi viene voglia di urlare o più semplicemente di mandare tutti tu-sai-dove, perché non capisco come si possa essere così ottusi e ingenui da pararsi gli occhi da soli e continuare a vivere un'esistenza vuota e sterile. Poi mi chiedo dove siano quei geni per lo più nascosti e li definisco geni solo perché credo che avere un cervello benpensante e non arenato secondo i costumi della società sia una caratteristica che distingue per fortuna positivamente.
Altre volte mi chiedo se magari sia io quella sbagliata, se sia meglio adattarsi a questa mediocrità e vivere una vita senza profonde soddisfazioni e vere emozioni, perché alla fine essere ignoranti rende ingenui ed essere ingenui rende le persone ignare di alcune realtà raccapriccianti. Poi invece ricordo che è meglio conoscere la realtà ed essere consapevoli di tutto, quindi capisco che preferisco essere l'osservatore che guarda gli altri con compassione anziché essere compatito da chi ne capisce più di me.
E inoltre ripenso a qualche anno fa, ovvero a quando ero soltanto una bambina che non conosceva troppe cose e guardo la me stessa del passato esattamente come guardo quelle ragazzine sugli autobus che compatisco. Quindi ringrazio i libri e ringrazio tutte le cose che ancora non ho imparato ma alle quali rimedierò ben presto e sono contenta che non si finisca mai di imparare nella vita.
14:16 - Risposta
Sei una forte passione.
A/N: Effettivamente non ha senso.
Cercherò di darlo io, giunti a questo punto: ciò che avete appena letto non è altro che la risposta a un testo che un mio amico mi inviò esattamente il 22 gennaio 2015.
All'inizio quella risposta mi lasciò piuttosto spiazzata. E' semplice, essenziale e dritta al punto. Forse è per questo che ho deciso di pubblicarla.
Riguardo al contenuto del testo, è semplicemente un mio pensiero. Ciò che pensavo quel giorno. Piccole parti di me che, rilette a dovuta distanza, mi fanno rendere conto di quanto cambi nel tempo. Oggi forse non avrei utilizzato tutto quel cinismo...
Anche se non credo ci sia molto da dire, qualcosa si trova sempre, quindi vi invito a farmi sapere cosa ne pensate in una recensione!
Grazie come sempre per esserci sempre.
Aria
Non so cosa dire perché avrei da dire troppe cose. Mi ci rispecchio e probabilmente è la cosa più bella che tu mi abbia mandato finora. Delle volte anche a me capitano pomeriggi (in realtà troppo spesso e forse anche sempre) in cui osservo la gente passeggiare per le strade o quelle ragazzine sull'autobus che parlano di quanto sia noioso ascoltare la Storia a scuola o quanto sia stato eccitante chattare con il ragazzo più figo della classe. E quasi mi viene voglia di urlare o più semplicemente di mandare tutti tu-sai-dove, perché non capisco come si possa essere così ottusi e ingenui da pararsi gli occhi da soli e continuare a vivere un'esistenza vuota e sterile. Poi mi chiedo dove siano quei geni per lo più nascosti e li definisco geni solo perché credo che avere un cervello benpensante e non arenato secondo i costumi della società sia una caratteristica che distingue per fortuna positivamente.
Altre volte mi chiedo se magari sia io quella sbagliata, se sia meglio adattarsi a questa mediocrità e vivere una vita senza profonde soddisfazioni e vere emozioni, perché alla fine essere ignoranti rende ingenui ed essere ingenui rende le persone ignare di alcune realtà raccapriccianti. Poi invece ricordo che è meglio conoscere la realtà ed essere consapevoli di tutto, quindi capisco che preferisco essere l'osservatore che guarda gli altri con compassione anziché essere compatito da chi ne capisce più di me.
E inoltre ripenso a qualche anno fa, ovvero a quando ero soltanto una bambina che non conosceva troppe cose e guardo la me stessa del passato esattamente come guardo quelle ragazzine sugli autobus che compatisco. Quindi ringrazio i libri e ringrazio tutte le cose che ancora non ho imparato ma alle quali rimedierò ben presto e sono contenta che non si finisca mai di imparare nella vita.
14:16 - Risposta
Sei una forte passione.
A/N: Effettivamente non ha senso.
Cercherò di darlo io, giunti a questo punto: ciò che avete appena letto non è altro che la risposta a un testo che un mio amico mi inviò esattamente il 22 gennaio 2015.
All'inizio quella risposta mi lasciò piuttosto spiazzata. E' semplice, essenziale e dritta al punto. Forse è per questo che ho deciso di pubblicarla.
Riguardo al contenuto del testo, è semplicemente un mio pensiero. Ciò che pensavo quel giorno. Piccole parti di me che, rilette a dovuta distanza, mi fanno rendere conto di quanto cambi nel tempo. Oggi forse non avrei utilizzato tutto quel cinismo...
Anche se non credo ci sia molto da dire, qualcosa si trova sempre, quindi vi invito a farmi sapere cosa ne pensate in una recensione!
Grazie come sempre per esserci sempre.
Aria
Potete contattarmi sia con un messaggio privato qui su efp, che sui social network che trovate qui sotto:
Facebook
Twitter
Ask