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Autore: destiel87    27/07/2015    2 recensioni
Gabriel dopo un litigio amoroso con Sam decide di mandare lui, Dean e Castiel nel magico mondo di Westereos, durante la guerra dei 5 re.
Tra lupi, leoni, battaglie, intrighi e amori, riusciranno i nostri eroi a tornare a casa sani e salvi?
Riuscirà Sam a riconquistare il cuore di Gabriel?
E come reagirà Castiel nel vedere Dean trasformato in un bel cavaliere?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
Capitoli:
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Il cuore mente, e la testa gioca strani scherzi, ma gli occhi vedono la verità. Vedi con i tuoi occhi. Ascolta con le tue orecchie. Assaggia con la tua bocca. Annusa con il tuo naso. Senti con la tua pelle. Dopo tutto questo viene il pensiero, solo dopo, e in tal modo potrai conoscere la verità.
Syrio Forel


 

Dean si risvegliò sudato e stremato nella fredda notte. La prima cosa che vide furono le mille stelle che illuminavano il cielo, formando delle scie che lo attraversavano e lo coloravano. Era sdraiato sull'erba e poteva sentire i rumori della foresta intorno a lui: il vento tra le foglie, il timido canto degli uccelli, e l'ululare dei lupi in lontananza. 
Il suo primo pensiero fu di cercare gli altri: si mise seduto di scatto e osservò il bosco, oscuro e fitto, vide uomini che non aveva mai visto prima attorno ad un fuoco, cavalli, coperte, cibo sparso qua e là, scudi e spade.
E poi ecco Sam appoggiato ad un albero, con Gabriel che riposava sul suo petto, stretto tra le sue braccia e le sue gambe. I loro sguardi si incrociarono e Sam sorrise di gioia nel vederlo, sussurrò qualcosa a Gabriel, che alzò leggermente la testa verso di lui e sorrise a sua volta, alzando scherzosamente il pollice.
Dean tornò a respirare, non aveva idea di come diavolo fosse finito li, ma l'unica cosa che importava era che loro stessero bene. Poi il cuore gli si fermò di colpo, c'era ancora una persona che mancava.
"Dean ti sei svegliato!" Esclamò Castiel correndogli incontro con una ciotola fumante tra le mani.
La appoggiò per terra e gli si buttò tra le braccia, baciandolo.
Aveva ancora il sale sulle labbra e i capelli bagnati, ma stava bene, ed erano insieme.
Dean lo strinse forte a sè, afferrandolo per le gambe e facendolo sedere sulle sue.
Piano piano i ricordi ricominciarono a riaffiorare: l'acqua fredda e scura, il peso dell'armatura che lo trascinava a fondo, il luccichio della spada di Castiel che sprofondava sempre di più negli abissi, un barile di legno che si scontrava sulla sua schiena, la sensazione di impazzire e di soffocare allo stesso tempo.
La corrente era forte e lo spostava con violenza, La mano di Cas afferrava debolmente la sua, il braccio di Gabriel era intorno al suo collo, e poi il buio.
"Dean stai bene? Ero così preoccupato, non ti svegliavi più!" Disse Castiel, stringendogli il viso tra le mani.
"Sto bene angioletto, era per te che ero preoccupato, temevo di non riuscire a salvarti..." Rispose lui, ancora scosso dai ricordi.
"Io invece sapevo che mi avresti salvato, come sempre!" Castiel sorrise e gli diede un tenero bacio sulle labbra, restando appoggiato per qualche secondo ad assaporarle.
Dean si spostò sotto il suo collo, chiuse gli occhi e si rilassò, mentre Cas gli accarezzava i capelli.
"Sono felice che tu stia bene... Non voglio perderti proprio adesso che ti ho trovato!" Disse dopo un po' a bassa voce.
"Neanche io, non dopo tutta la fatica che ho fatto per conquistare il tuo cuore!" Rispose Castiel dandogli un bacio sulla fronte.
"Il mio cuore era già tuo, solo che era troppo stupido e orgoglioso per ammetterlo!" Esclamò ridendo Dean.
Improvvisamente udirono le urla di una ragazzina, continuava a ripetere di metterla giù o avrebbe ucciso tutti. 
Dean e Castiel si girarono ad osservare meglio la scena: videro una ragazza sui 12 anni vestita da maschio, con i capelli corti e il viso sporco di fango, dimenarsi con furia tra le braccia di un soldato, mentre altri le erano attorno e cercavano di calmarla.
"Beric l'abbiamo trovata, correva come una dannata la piccola lupa!" Disse il soldato, gettando la ragazza ai piedi di un uomo seduto accanto il fuoco.
L'uomo portava una fascia marrone sull'occhio destro, aveva capelli e barba corti ed era vestito come un uomo normale, fatta eccezione per le armi che teneva legate alla vita. 
Era intento a mangiare una coscia di carne, appoggiato ad un ceppo di legno, quando vide la ragazza e scoppio a ridere.
"Te lo devo riconoscere Arya Stark, sei scaltra! Ma purtroppo per te sono troppo vecchio e troppo incazzato per lasciarmi ingannare da una ragazzina!" Disse Beric Dondarrion sorridendo.
"La ragazzina è scappata sotto il tuo naso, ed era già arrivata molto lontano prima che i tuoi occhi vecchi e incazzati se ne accorgessero." Rispose Arya con tono di sfida.
Beric scoppiò a ridere, bevve un sorso di birra e disse:
"Vorrà dire che d'ora in poi la ragazzina viaggerà legata, sotto i miei occhi e il mio naso!"
"Finchè non te li taglio!" Ringhiò lei, alzandosi in piedi. 
"Sai lupacchiotta, potrei anche strapparti la lingua e dire a tuo fratello che ti abbiamo trovata così! Avrei il mio oro lo stesso!" Beric le fece l'occhiolino e tornò a mangiare.
"Vero, ma potrebbe consegnartelo direttamente in quella tua boccaccia, moneta per moneta, se io gli scrivessi chi me l'ha strappata!" Disse lei alzandosi in piedi.
"Faresti bene a stare attenta a come parli mia lady. Ho esaurito la pazienza da anni ormai!" 
"Io non sono una lady, io sono un lupo!" Rispose Arya andandosi a sedere lontano da lui, seguita da alcuni soldati.
"Poveri noi, mai un attimo di pace con quella Stark. Pregherò R'hollor che ci aiuti!" Disse il prete rosso, dando una pacca sulla spalla a Beric. 
"Temo che con quella ragazzina possa fare ben poco!" Replicò Beric scuotendo con rassegnazione la testa.
"Potremmo domarla noi Beric, ci penso io a darle una bella ripassata, vedrai che poi sarà troppo stanca per scappare! Anzi, dammi un altro uomo e ti giuro che non riuscirà neanche più a parlare!" Disse Dick cazzo giallo scoppiando a ridere e toccandosi il pacco.
"Forse io non potrò più parlare, ma quello di certo non riuscirà più a scopare!" Rispose Arya simulando un morso.
"Non dire assurdità idiota! - Replicò il prete rosso - Non è una qualunque contadinotta che puoi stuprare a tuo piacimento, è una Stark di Grande Inverno, e come tale và trattata!" 
Dick imprecò e diede un calcio ad un sasso facendolo rotolare, poi si sedette vicino al fuoco e si mise a mangiare, lanciando qualche occhiataccia ad Arya di tanto in tanto.
"Come diavolo ci siamo arrivati in questo branco di pazzi?" Disse Dean confuso.
"Ci hanno trovati nel bosco, mentre cercavamo di riprenderci... Gabriel ci ha portato qua dopo averci salvato." Rispose Castiel.
"Ha sempre delle idee geniali tuo fratello! Strano che non ci abbiamo già uccisi!" Dean si guardò intorno, cercando di studiare la situazione, certamente non erano al sicuro li, ma dove potevano esserlo a Westeros?
"Questo perchè gli abbiamo promesso di unirci all'Alleanza senza Vessilli!" 
"Cosa avete fatto?!" Urlò Dean, richiamando l'attenzione di tutti.
Castiel gli diede una gomitata al braccio per zittirlo e poi sussurrò:
"Era l'unico modo per non finire con una spada nel ventre Dean, ma non preoccuparti ora che stai bene possiamo anche andarcene..." 
Dean stava per rispondere quando un urlo attirò la sua attenzione. Poi un altro urlo agghiacciante si unì al primo, seguito da un terzo poco dopo. 
"Oh fantastico! Ma perchè non possiamo mai stare tranquilli?" Si chiese con esasperazione Dean.
"Uomini in formazione! Disponetevi a cerchio intorno al fuoco, Dick prendi tre uomini e nasconditi tra gli alberi, e mirate alla testa mi raccomando!" Urlò Beric brandendo la spada.
"Tu pensa alla lupa!" Disse al prete rosso, che annuì e corse da lei, spingendola contro un albero e bloccandola con la sua schiena.
Dean e Castiel si alzarono velocemente e corsero verso Sam e Gabriel, sperando di sparire prima che fosse troppo tardi.
Gli uomini di Forte Terrore arrivarono in un lampo, tagliandoli la strada.
Dean portò la mano alla vita per afferrare la spada, quando si ricordò di averla lasciata sulla nave di Asha, poco prima di gettarsi in mare.
Imprecò e cercò un arma nell'accampamento, il buio e la battaglia non gli resero la ricerca facile, ma alla fine riuscì a individuarne una vicino al prete rosso e la piccola lupa.
"Castiel coprimi! Devo prendere quella spada!" Disse indicandogli l'arma.
Castiel annuì, sfoderò la spada e si mise davanti a lui, spianandogli la strada.
Ebbe una visione fugace di suo fratello e Sam che combattevano schiena contro schiena, circondati dagli uomini di Bolton.
L'alleanza senza vessilli combatteva attorno al fuoco, respingendo i nemici all'esterno come un solo uomo, senza cedere terreno. 
Da dietro gli alberi Dick cazzo giallo e gli altri arceri scagliavano senza sosta le loro frecce, riuscendo a centrare una buona dose di teste.
Castiel teneva Dean dietro di sè proteggendolo dai soldati, scavalcò cadaveri, sventrò uomini, superò cavalli imbizzarriti e persone ferite, riuscendo ad arrivare a pochi passi dall'arma.
Di fronte a lui Il prete rosso combatteva con la sua spada infuocata, facendola roteare davanti a sè come fosse uno scudo infuocato. Arya dietro di lui scalciava e lo colpiva, cercando in tutti i modi di liberarsi dalla sua presa e scappare.
Castiel vide la spada vicino ai piedi della ragazza, si chinò per raccoglierla quando vide un soldato avvicinarsi a lui con un' ascia alzata, si alzò di scatto frapponendo la sua spada tra lui e l'ascia.
Dean guardò Arya e poi la spada con uno sguardo che chiedeva aiuto, lei afferrò al volo e con il piede riuscì a lanciarla verso di lui.
"valar morghulis Arya Stark!" Le disse Dean, facendole l'occhiolino.
"valar morghulis straniero!" Rispose lei.
"Cas abbassati!" Urlò all'angelo. 
Castiel si chinò rapidamente e in quello che sembrò un attimo Dean trafisse il collo del soldato dietro di lui. Pensò di trafiggere anche quello del prete rosso, ma non voleva stravolgere troppo i precari equilibri di Westeros, così si limitò a colpirlo e distrarlo, dando il tempo ad Arya di svincolarsi dalla sua presa e scappare.
La ragazza prese a correre velocemente, si voltò un secondo verso di lui, gli fece un cenno del capo per ringraziarlo e continuò la sua fuga.
"Non avresti dovuto liberarla Dean!" Disse Castiel.
"Lo sò, ma gli dovevo un favore! E poi tra Stark ci si aiuta angioletto!" Rispose lui con un sorriso e un alzata di spalle.
"Non dovevi comunque farlo, potresti aver cambiato il suo destino! Ma adesso pensiamo a trovare Gabriel e Sam, ne ho abbastanza di morti e di sangue!" Esclamò Castiel guardandosi intorno.
Riuscì ad individuare i due ragazzi a poca distanza da loro, chiamò il fratello con tutta la voce che aveva, sperando di sovrastare le urla e il cozzare di spade.
Gabriel si voltò verso di lui, afferrò per un braccio Sam e in un battito d'ali gli apparse di fronte, mise il braccio libero attorno alla sua vita e con la mano si aggrappò alla spalla di Dean.
Castiel ebbe giusto il tempo di dare un ultima occhiata a Beric Dondarrion che affondava la spada nel torace di uomo di Forte Terrore, prima di sparire nelle tenebre.

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