Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Gigulina    28/07/2015    1 recensioni
Com'è possibile vedere il nostro amato Jack Frost senza che nessuno creda in lui? Beh, Elsa ci riesce, ma come? Grazie ad una preziosa amica... La Luna!
È una storia che narra di un'amore, probabilmente, impossibile tra Jack ed Elsa. Quest'ultima, divenuta regina di Arendelle, ha delle priorità e non può far sprofondare la città per i suoi desideri... o forse si?
Scopritelo in questa fantastica storia... buona lettura!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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CAPITOLO 2
Un dolce calore.

Messa a letto la nipotina, Elsa girovagava nel castello pensando a quel sussurro. S avvicinò ad un balcone vicino e riguardò di nuovo la Luna. Il suo bagliore le illuminava gli occhi quasi come se anche la Luna le stesse narrando una storia. Il luccichio la faceva brillare, il suo abito era un azzurro pallido con dei piccoli brillanti sul fondo. Tutto era silenzioso, la gente dormiva beata ed Elsa era soddisfatta che tutto fosse così tranquillo. Ma ci fu di nuovo quel fruscio.
-"Ehi!"- era più forte di prima ed ella si girò improvvisamente ma dietro di lei c'era il nulla se non la sua ombra che aveva un alone luminoso quasi come se avesse vita propria. Si girò di nuovo verso la Luna e le chiese:-" Perchè ti burli di me Luna?"- sorrise Elsa -"So che è strano parlarti, ma sei così bella e luminosa che mi sono lasciata trasportare."
Ritornò dentro e andò a dormire.
Il giorno seguente, la neve s'era sciolta ma rimase qualche traccia sui tetti e la brina stava scomparendo. Era la giornata perfetta per passare un pò di tempo con la famiglia e altri cari.
Al castello c'era già movimento, Anais era già pronta per l'uscita di famiglia. Elsa la prese per mano e iniziò ad uscire con lei senza aspettare Anna e suo marito.
-"Noi andiamo avanti. Anais insiste troppo."- sorrise leggermente la regina, mentre Anais continuava a tirarle il braccio.
Uscite dal castello, si diressero verso la fontana che aveva ricominciato a far uscire l'acqua. Anais ci corse intorno e provò a sfiorare l'acqua.
-"E' gelidaaa."- disse tremolate la piccola. -"Ora andiamo di là zia! Muoviamoci!"-
-"Anais non allontanarti troppo, dobbiamo aspettare i tuoi genitori in questo preciso punto! E poi è da maleducati urlare così."-
-"Scusami."- si rammaricò, ma cambiò volto non appena vide qualche centimetro di neve rimasta a terra. Corse veloce e senza rendersene conto scivolò, ma non cadde. Si sentì sollevata all'istante quasi come se stesse volando. Si ritrovò in piedi senza alcun dolore e stupita si girò intorno. Non vedendo nessuno andò verso la regina.
-"Grazie zia!"- le sorrise.
-"Uhm, per cosa?"- disse stupita Elsa.
-"Per avermi salvata dalla caduta, hai usato i tuoi poteri no? Ho sentito un brivido su tutto il corpo e sono rimasta in piedi senza un graffio!"- Anais fu davvero felice e l'abbracciò con un immenso sorriso. -"Ti voglio bene!"-
-"Anch'io te ne voglio, Anais."- ma Elsa rimase ancora perplessa dalle parole di Anais. Se davvero la piccola avesse detto il vero, come avrebbe fatto? Che abbia ereditato i poteri della zia?
 -Impossibile-  pensò Elsa.
Anna e Kristoff si congiunsero insieme alla figlia ed Elsa. Quest'ultima sentì un improvviso capogiro e fece segno di andare avanti senza di lei. Prese la parte opposta per ritornare al castello e riposare. Si sentiva molto debole e cercò di rinfrescarsi con la sua magia. Quando mise però la mano sulla sua fronte, non sentì nulla. Non era successo nulla! Non era uscito ghiaccio, neve né altra magia. Perplessa, continuò la sua strada verso casa e non ci pensò molto. Voleva solo capire, dare un senso a tutte quelle stranezze accadute. Chiuso il portone dietro di sé, cadde improvvisamente in un sonno profondo. 
Era tutto scuro e si percepiva un'unica luce che continuava a brillare ad ogni passo di Elsa, che si avvicinava impaurita. La luce continuava a dire quel solito sussurro sentito l'altra notte e aumentava, finché non ci fu un silenzio. Elsa cercò di catturare quella luce, ma quest'ultima sfuggì alla presa ed aprì un varco sotto di lei. Cadde nel vuoto ma non era preoccupata. Come se tutto facesse parte di un gioco.
Mentre cadeva senza mai toccare terra, Elsa guardò sopra di sé quella luce che la seguiva. Provò a tenderle di nuovo la mano e la luce si fece prendere, subito un calore pervase tutto il suo corpo e il cuore le batteva forte. Non sentiva nulla né vedeva nulla. Brillava come una stella, no! -Come la Luna- pensò. Le sue labbra si riscaldarono, chiuse gli occhi e appena raggiunse il suolo, Elsa si svegliò.

Di colpo vide sua nipote, Anna e alcune domestiche attorno a sé, preoccupate per le sue condizioni. Si alzò lentamente e cercò di capire se quello che aveva fatto era realmente un sogno. -"Troppo reale ed anche troppo bello, ecco perché il sogno è un posto sicuro."- sorrise leggermente.
-"Zia, zia, zia..."- disse in lacrime Anais.
-"Calmati Anais, è meglio lasciarla riposare."- disse insistente Anna. -"Accompagnatela fuori, per favore". Le domestiche acconsentirono ed Anais lasciò la stanza insieme a loro anche se non era tanto sicura.
-"Come ti senti?"- chiese Anna preoccupata.
-"Difficile dirlo. Sto bene ma sono comunque molto stanca." -mise una mano sulla fronte, era molto calda.
-"Avrai preso freddo ed ora hai l'influenza."- disse Anna tentando di mettere anche lei una mano sulla fronte della sorella.
Elsa sorrise -"Non ricordo nemmeno da quando sei diventata così matura, Anna."-
-"Colpa di Anais". -rise -"Non pensavo nemmeno io d'essere così, ti ho sempre criticato su questo tuo lato serio e adesso... sono io ad essere diventata come te. Ma non mi spiace affatto."- concluse sorridendo e spostò la mano verso quella di Elsa e si strinsero a vicenda.
-"Ora riposa, ritornerò più tardi e ti preparerò IO  qualcosina di gustoso. Vedrai che ti sentirai subito meglio!".- concluse saltellando verso la porta.
-"Ecco la vecchia Anna."- disse sorridendo Elsa e accennando una breve risata.
Anna le fece un ampio sorriso e andò a continuare i suoi doveri. Quando alla sorella capitava qualcosa, toccava a lei occuparsi di tutto e stranamente le riusciva bene.
Elsa sentiva uno strano calore e senza pensarci si toccò le labbra. Erano la parte più calda del corpo e senza motivo, arrossì. Tolse subito la mano e la conficcò sotto le coperte.
-M-ma cosa... mi è preso?- pensò col viso pieno di rossore.
-E' una sensazione strana eppure, mi piace. E' calda e mi fa sentire sicura.- mosse il suo sguardo verso la finestra. Fuori era già buio. Non pensava di aver dormito parecchio. Ora si spiegavano le lacrime di Anais, troppo tempo a letto l'aveva fatta preoccupare e pensare subito al peggio. -Stupidina come la mamma- pensò sorridendo.
La Luna era piena, completamente piena. Non era mai stata di una forma più perfetta, era come se quel calore, insieme alla Luna, fossero un mix perfetto di una sensazione unica e tutto era accompagnato dal vento, che proveniva dalla finestra semichiusa nella sua camera. La neve ricominciò a cadere.
-Una giornata soleggiata ma anche piuttosto fredda, domani. - pensò Elsa.
Chiuse gli occhi e notò che il calore di prima stava scomparendo pian piano, li riaprì e vide un'ombra che brillava con la luce della Luna.
   
 
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