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Autore: GReina    02/08/2015    4 recensioni
Cosa succederebbe se due semidei vedessero che la loro è solo una delle tante realtà? Cosa accadrebbe se capissero che il loro, non è l'unico mondo da scoprire? Vedremo Percy e Annabeth proiettati in un nuovo mondo a loro sconosciuto con mostri del tutto diversi da quelli che conoscono.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy/Annabeth
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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19. DIAGON ALLEY

Vennero presi alla stazione dalla signora Potter. Ogni volta che il padrino di Teddy provava a mettere piede a King's Cross il giorno in cui arrivava la locomotiva, non riuscivano più ad andar via. 

Casa Potter era fantastica! In un quartierino di soli maghi, si trovava in posizione abbastanza centrale. Teddy spiegò ai semidei che quella una volta era la casa dei genitori di Harry, e che dopo la battaglia contro Voldemort in molti si erano offerti volontari per ristrutturarla. 
Superando la soia della porta, vi era un salotto enorme con una cucina a open space. Voltato l'angolo c'era la stanza dei giocattoli dove i bambini più piccoli stavano la maggior parte del tempo. Al piano di sopra c'erano le camere da letto, due di esse per gli ospiti. Percy avrebbe dormito in quella di Teddy aprendo la branda. Victoire e Annabeth sarebbero state in una di quelle per gli ospiti. 
Fecero una cena veloce, non volevano svegliare i bambini, e poi subito in stanza. 
Durante la cena gli avevano detto che l'indomani mattina sarebbero andati a Diagon Alley per le ultime compere di Natale e – Victoire aveva aggiunto – prendere gli abiti per il Ballo del Ceppo 
''il ballo di che?'' aveva chiesto allora Percy 
''del Ceppo'' gli rispose Ginny Potter ''è una conseguenza del Torneo Tre Maghi. Di solito è la vigilia di Natale, ma è stato spostato di qualche mese.'' continuò sorridendo ''Voi due siete partecipanti no? Vorrà dire che aprirete le danze'' 
Percy divenne paonazzo ''hey non mi avevano detto niente su un ballo!!'' 
''Suvvia non sarà peggio di un drago'' rise Annabeth 
''tu dici? Non mi hai mai visto ballare'' ma non c'era via di scampo. In quel momento decise di arrendersi all'idea che dovesse ballare, ma anche che avrebbe ucciso Chirone una volta incontrato.

Quella notte è inutile dire che dormì poco e niente. 
Dopo qualche minuto che si era addormentato si svegliò con un urlo mozzato e zuppo di sudore
''tutto bene?'' era Teddy
''scusa, ti ho svegliato.'' 
''No, non preoccuparti, non stavo dormendo'' 
''tutto bene?'' chiese il semidio preoccupato
''ecco io…'' Percy non riusciva a vedere il suo viso all'ombra, ma dalla voce se lo immaginò arrossire ''mi stavo chiedendo come… ecco…'' 
''cosa?'' lo esortò 
''Ecco io vorrei invitare Victoire al ballo, ma insomma, siamo amici… e non so come potrebbe prenderla'' 
''maddai ti piace Victoire?'' chiese felice il figlio di Poseidone. Effettivamente li vedeva molto bene insieme 
''Forse un po'…'' era sicuramente arrossito 
''dovresti chiederglielo e basta'' gli consigliò Percy ''sono sicuro che le farà piacere ricevere il tuo invito'' 
''tu dici?'' 
''Dico'' rispose sorridente 
''come hai fatto tu? Intendo a… insomma a fidanzarti con Annabeth''
Lei ha rinunciato alla pseudo immortalità delle cacciatrici di Artemide e io a essere un dio pur di stare insieme ma non lo disse ad alta voce. 
''noi ne abbiamo passate tante insieme, più volte per poco non ci rimettevamo l'osso del collo. E poi è successo. Eravamo soli, a mensa, ed era il mio compleanno'' Percy si sentiva sempre meglio. Si era svegliato per un maledettissimo incubo, ma ora era felicissimo di riportare alla mente quei ricordi. Gli raccontò di come dopo il bacio tutti i loro amici sbucarono da dietro i cespugli alzandoli in un mare di mani e di come li buttarono nel laghetto delle canoe dove ''con un incantesimo'' stettero per molti minuti prima di riemergere. 
Continuarono a parlare per molto tempo quella notte. Teddy gli raccontò di alcuni episodi che aveva vissuto con Victoire, e lui fece lo stesso con quelli vissuti con Annabeth, per quanto possibile. 
Continuarono fin quando Teddy non si addormentò e – sebbene gli incubi lo accompagnassero – Percy fece lo stesso.

La mattina venne svegliato da Teddy ''hey tutto apposto? Ti stavi agitando nel sonno'' aveva un'espressione preoccupata. Il pigiama del semidio bagnato di sudore ''questi incubi ti capitano spesso vero?''
''Sto bene'' disse solo Percy ''che ore sono?'' 
''le sette. Ginny sarà già sveglia, vuoi fare colazione?''
Scesero al piano di sotto dove trovarono le ragazze a mangiare. Come al solito Annabeth aveva le borse sotto gli occhi, si chiese se lui avesse un aspetto migliore. 
Dopo qualche minuto il resto della casa iniziò a svegliarsi. Conobbero James Sirius, Albus Severus e Lily Luna, questa di appena due anni. Harry Potter fu l'ultimo a scendere. Lo ringraziarono dell'ospitalità, come avevano già fatto con la moglie la sera prima, e una volta tutti pronti, usarono il camino per andare a Diagon Alley. 
Iniziò Teddy: si mise uno strano mantello e prendendo della polvere verde in pugno di infilò nel camino urlando ''Diagon Alley'' e scomparendo in una fiammata verde. Rimanevano solo Harry Potter e i semidei. L'auror gli spiegò come funzionava. Colsero l'occasione per parlargli
''Se ci sta spiegando come funzione la metro-polvere o quello che è vuol dire che è a conoscenza del fatto che io e Percy non siamo maghi'' affermò la figlia di Atena
''so quello che sa la professoressa McGranitt in effetti'' 
''quindi immagino che non ci dirà nulla di più, proprio come non farebbe la preside'' sbuffò sempre la semidea 
''purtroppo hai ragione, ma vi darò qualche consiglio sulle prove, quando avremo tempo'' fece un gesto con la mano verso il camino. Percy andò per primo. In un attimo si ritrovò di fronte a Teddy. Pochi secondi dopo li raggiunsero anche Annabeth ed Harry.
 
La preside aveva dato ai semidei un po' di soldi di quel mondo - per ogni evenienza - e usarli per comprare i regali di Natale non sembrava molto carino, ma se non lo avessero fatto Teddy avrebbe comprato le cose al posto loro, e questo era persino peggio. 
Arrivati alla cittadina magica, si separarono in gruppi. Percy andò con Teddy, Annabeth con Victoire e i signori Potter con i figli. 
Nelle vetrine il figlio di Poseidone vide ogni sorta di oggetto. Prima di tutto andarono a comprare lo smoking per il ballo. Prese il più semplice che c'era. Giacca e pantaloni neri abbinati alla cravatta sottile e la camicia bianca.
Toccava al regalo di Natale per Annabeth. Girarono in lungo e in largo ma non trovava nulla. Anche Teddy si scervellava per Victoire. Gli spiegò che era il primo regalo che gli faceva da solo. Non aveva mai avuto il coraggio di comprargliene uno, ma le chiacchiere della sera prima lo avevano convinto. 
Finalmente entrambi trovarono quello che cercavano, appena in tempo per ricongiungersi con tutti gli altri davanti a I Tiri Vispi Weasley qualcosa gli diceva che era un'attività di famiglia. 
Entrarono e all'interno trovarono le ragazze con il resto della famiglia Potter e i genitori di Victoire. Li stavano aspettando per salutarli. Victoire sarebbe tornata a casa per la vigilia. L'avrebbero rivista a Natale, durante la riunione di famiglia. 

La mattina dopo Percy si alzò dal letto sentendo i passi di Ginny che andava in cucina. Uscì dalla camera e scese insieme a lei. 
In salotto trovarono Annabeth rannicchiata in un angolo del divano vicino al caminetto spento. 
''Hey'' la salutò Percy piano ''tutto apposto?'' aveva passato la notte in bianco 
''Era la prima volta che dormivo sola da allora'' rispose debolmente alzando la testa dalla tana creata dalle braccia. Era vero. Ora se ne rendeva conto. Sull'Argo II Annabeth aveva sempre dormito con Piper dopo il Tartaro, poi al Campo aveva un sacco di fratelli e sorelle con cui condividere la cabina e a Hogwarts erano in cinque nel dormitorio femminile del settimo anno dei Grifondoro. Per quanto riguardava lui invece, non lo avrebbe ammesso mai, ma aveva resistito a fatica sulla nave da guerra. Molte notti si svegliava urlando di soprassalto e Annabeth correva a calmarlo. Al campo non era diverso, ma dalla troppo isolata casa 3 nessuno lo sentiva, quindi aveva preso l'abitudine di lasciar rimanere BlackJack a dormire sotto il suo stesso tetto. 
La signora Potter gli mise una mano sulla spalla ''hai fame cara?''. 
Durante la colazione non disse niente, ma ascoltava i racconti di Ginny Potter ridendo. Gli raccontava dal suo Ballo del Ceppo e di altri episodi avenuti mentre lei era a scuola. Dopo un po' scese Teddy seguito dal padrino che si unirono alle chiacchiere. 
''E quindi voi siete i ragazzi che parlano con i draghi!'' disse a un certo punto Harry
''Già'' arrossì Annabeth
''mio fratello Charlie non parla d'altro!'' Ginny pronunciò quelle parole con un po' di amarezza ''se ne andato in Romania solo per stare con quegli enormi rettili, torna a casa solo poche volte all'anno e non fa altro che parlare di draghi. Si è messo in testa di voler imparare il greco antico, ma non sa da dove iniziare'' tutti risero 
''ma come fa a sapere che era greco antico? Lo ha riconosciuto?'' chiese allora Annabeth
''ecco…'' Percy aveva totalmente dimenticato di dirle della notte in cui aveva incontrato lo zio di Victoire. ''potrei aver dimenticato di dirti una cosa…''  Vedendo l'espressione del semidio Teddy iniziò a ridere a crepapelle, e tutti gli altri si unirono a lui.
Raccontò ad Annabeth del suo giretto con Gog quella notte e per fortuna non parve arrabbiata. 
Finita la colazione Teddy fece vedere ai due ragazzi il quartiere. Essendo una cittadina di soli maghi, non si potevano fare due passi senza che qualcuno usasse la magia. 
''Voi avete già compiuto 17 anni, no? Se no non avreste potuto partecipare al Torneo. Come mai non vi vedo mai usare la magia?'' 
''Bhe, non ce n'è bisogno'' si difese Annabeth ''se iniziamo a dipendere dalla magia per ogni cosa, come faremo quando non avremo la bacchetta a portata di mano?'' non fece più domande su quello. Fortunatamente. 
Quel giorno tornarono a casa Potter solo per il pranzo, per poi uscire di nuovo a girare per Godric's Hollow. Si ritirarono solo la sera. 
Annabeth avrebbe trascorso un'altra nottata in bianco se avesse dormito da sola, d'altro canto il semidio non poteva certo chiedere di dormire con la sua ragazza, ma per fortuna la signora Potter si ricordava della mattina e quando intuì che i due semidei sarebbero rimasti sul divano fino a tardi, non disse niente. 
Erano tutti saliti in camera, i bambini dormivano, e nella casa allegiava una quiete innaturale. La figlia di Atena era sfinita. Accovacciati sul divano gli crollò addosso, dove riuscì a dormire per tutta la notte.





 
Nota autrice:
Dopo questo capitolo credo che mi trasferirò a casa a mare, dove non ho connessione. Quindi non so quando potrò pubblicare il prossimo capitolo ma non temete. Sicuramente non mancherò più di una settimana. E anche se fosse troverò il modo di tornare a casa un attimo per mettere il capitolo. 
Grazie a tutti per continuare a seguirmi <3 
xxx
GReina
   
 
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