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Autore: AlexVause    03/08/2015    7 recensioni
- Se qualcosa ti ferisce così tanto da farti male, ricorda che devi sempre alzarti e tornare a combattere per il tuo popolo. L’unico modo per poter andare avanti, è seppellire l’accaduto…anche se fosse così tremendo da non poter essere dimenticato.
La sua voce fece mancare un battito al mio cuore. Non sapevo se piangere o essere furiosa con lei.
Sentimenti contrastanti scaturivano dal mio animo.
- È proprio ciò che non ti aspetti che ti fa stare male.
Aggiunse poi con un tono che tradiva tristezza.
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Clexa
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 25
 
Fui svegliata da un vociare sommesso.
Mi misi a sedere sul letto. Ero nella stanza di Lexa.
Dalla finestra accanto a me, vidi l’Heda parlare con mia madre.
- Per quanto mi riguarda, Clarke possiede una mente brillante. È in grado di decidere da sé. Non è compito mio dirle dove andare e nemmeno costringerla a rimanere contro il suo volere.
- Il suo posto è con il suo popolo.
Nell’udire quelle parole da mia madre, alzai gli occhi al cielo infastidita.
- Questo vostro pensiero, Cancelliere, è espresso in modo errato. Il reale significato credo sia: Clarke deve stare con sua madre. Correggetemi se sbaglio.
Gli occhi di mia madre divennero due fessure.
- Colpita.
Bisbigliai.
- Preferisco pensare a cosa farebbe felice vostra figlia, invece di ostentare egoismo credendo di sapere cos’è meglio per lei. Nessuno di voi abitanti del Popolo del Cielo, a mio modesto parere, potrebbe sapere cos’è meglio o no per lei e sapete perché? Semplicemente perché questo mondo non l’avete vissuto come noi.
Mia madre si guardò attorno.
- Di certo non abbiamo vissuto in mezzo a guerre sanguinarie e pericoli di morte a ogni angolo.
Sbottò sicura di sé.
- La terra non si riduce solo a questo. Rimanete nella Capitale, Abigail. Polis cambierà il vostro modo di vederci, mostrando a tutti voi un mondo ricco di opportunità da sfruttare.
Ed ecco la soluzione a portata di mano: convincere mia madre a portare tutti nella Polis.
Scesi giù dal letto in tutta fretta per raggiungere mia madre e l’Heda.
- Ascoltala mamma, è una buona idea. Potremo imparare nuove cose e uniformarci ai Grounders.
- È questo che vuoi? Diventare una di loro?
Mi chiese tra l’offeso e il disgustato, ma senza farsi vedere da Lexa. La fissai negli occhi sincera.
- Abbiamo alternative?
Mia madre non rispose. Sapeva benissimo che, quella del Comandante era un’offerta eccellente. In questo modo saremo stati al sicuro da attacchi di ogni tipo.
- Ne parlerò a Markus.
Ci rispose per poi congedarsi.
Indra venne a parlare con l’Heda ed io mi guardai intorno.
Lexa aveva ragione, con la luce del mattino Polis era bellissima.
- Vieni con me, ti mostro i posti più belli della Capitale.
 
Polis era davvero immensa. Palazzi altissimi, alcuni coperti da rampicanti, sembravano innalzarsi come a voler toccare il cielo.
Camminammo sino a raggiungere la fine di un sentiero sterrato. Davanti a me si aprì uno spettacolo. Alla mia destra si poteva notare un piccolo fiume scorrere su quella che, novantotto anni prima, era stata una strada.
L’asfalto si era spaccato creando un dislivello, dando così origine a una cascata.
Fiori di ogni varietà creavano un gioco di colori bellissimo.
Lexa sorrideva nel vedermi così meravigliata.
- Ora ti porterò nel mio posto preferito.
Mi disse sorridendo con gli occhi oltre che con le labbra. Vederla così felice, così diversa mi scaldava il cuore.
- Seguimi.
Mi disse facendomi strada.
Proseguimmo lungo un vicolo nascosto, sbucando in una strada semi deserta.
Arrivammo davanti ad un palazzo molto bello…facoltoso oserei dire. Credo fosse un’università…una scuola del passato.
Lexa aprì una grande porta. Camminammo lungo un corridoio. Di quando in quando incontravamo dei Grounders giovani, persi a chiacchierare. Al nostro passaggio chinavano il capo salutando l’Heda.
Appena giunte in fondo al corridoio salimmo su di una scala a chiocciola in ferro battuto per poi incamminarci nuovamente.
- Perdonami se ti faccio camminare tanto, ma purtroppo un crollo ha chiuso la via d’accesso principale.
Sorrisi. Avrei camminato giorni interi pur di stare al suo fianco.
- Non importa. Sento che ne varrà la pena.
Il suo sorriso si ampliò prima di aprire una grande porta di legno, ora davanti a noi.
Una sala enorme e piena di libri si parò ai miei occhi.
Ci trovavamo al secondo piano di un’enorme biblioteca. Scendemmo da una grande scalinata principale. Al centro un albero aveva creato il suo habitat perfetto, sbucando dal terreno e arrivando quasi sino al soffitto.
Dei raggi solari entravano da un buco nella parete. In passato credo ci fosse una grande finestra.
Camini spenti si vedevano a ridosso delle mura che circondavano quel luogo, probabilmente per riscaldare la grande sala d’inverno.
- È meravigliosa.
Dissi estasiata.
Lexa sorrise compiaciuta.
- Immaginavo ti sarebbe piaciuta.
Si avvicinò baciandomi lievemente le labbra.
- Ora però dobbiamo finire ciò che iniziò anni fa.
Mi bastò quella frase per capire che parlava della Regina dell’Ice Nation.
Annuii con il capo e fui pronta a fare ritorno al luogo in cui sarebbe avvenuta la cerimonia.
 
Nella grande piazza della capitale, fu allestita la Pira su cui venne steso il corpo della donna che aveva recato così tanto dolore a quelle persone.
Vedere quella cerimonia mi fece tornare alla mente quella fatta a TonDc per Finn e le vittime del suo massacro.
“Sanguini per una causa persa. Non puoi impedirlo.”
“No. Solo tu puoi. Mostra alla mia gente quanto sei potente. Mostra loro che puoi essere misericordiosa. Mostra loro che non sei una selvaggia.”
“Noi siamo ciò che siamo.”
“Allora io sono un’assassina. Ho bruciato trecento dei tuoi. Ho tagliato la gola ad un uomo e l’ho guardato morire. Sono coperta di sangue terrestre. Prendi me.”
“Ma Finn è colpevole.”
“No! L’ha fatto per me…l’ha fatto per me.”
“Allora morirà per te.”
Lexa eri lì, in piedi davanti a quella Pira. La torcia infuocata fra le mani.
- Gente della Capitale, nel fuoco, purifichiamo il dolore del passato. Tanto dolore ci è stato inflitto per mano di questa donna. Ciò che iniziò anni orsono, avrà fine oggi stesso.
L’Heda tese la torcia infuocata davanti a sé. Le fiamme le facevano brillare lo sguardo così risoluto e fermo.
- La tua battaglia è finita.
Lexa poggiò la torcia sulla pira che prese fuoco, abbandonandola poi tra le fiamme che si alimentarono col vento.
Mi avvicinai all’Heda con cautela. Si voltò a guardarmi per poi tornare a osservare la legna ardere.
- Che fine faranno ora i fratelli dei Generali?
Chiesi seppur tentennante.
- Verranno giustiziati nei loro villaggi dai Generali stessi…sangue del loro sangue.
Il suo tono sembrava dispiaciuto.
- Dovrai presenziare ad ogni rito…
Lexa annuì con il capo.
Restammo in silenzio ad ammirare le fiamme che danzavano sotto un cielo sereno.
I raggi di sole illuminavano i palazzi attorno a noi.
- Resterò.
Quando pronunciai quella parola Lexa si voltò verso me.
- Qui a Polis?
Sorrisi a quella domanda.
- Sì…qui nella Polis.
La vidi mordersi il labbro inferiore trattenendo un sorriso per poi farsi seria.
- E per quanto riguarda tua madre?
In quel momento sospirai. Ero stanca di pensare agli altri. Ora dovevo pensare a me.
- Da quando mi ha abbandonato sulla terra, il mio futuro non le appartiene più. Se è saggia, resterà qui integrandosi al meglio per vivere nel vostro mondo…nel quale, sino ad ora, non eravamo che ospiti.
Lexa sorrise compiaciuta.
- Parole da Leader quale sei, Clarke of the Sky People.
Disse poi senza smettere di sorridere.
Nell’aria una timida brezza accarezzava i nostri volti, ora che le fiamme si erano spente.
Mi guardai attorno felice di essere qui, felice di starle accanto e felice perché quello sarebbe stato un nuovo inizio…il nostro. Noi. Un nuovo capitolo della mia storia…della mia vita.



Nota di Alex: Un pò mi dispiace che sia finita...ma il finale è quello di una delle tante fans che amano la Clexa...lieto fine.
Vediamo un pò cosa combinano nella terza serie.
A settembre pubblicherò la nuova Clexa a cui sto lavorando.
Ringrazio tantissimo tutti quelli che hanno seguito, recensito, messo tra le ricordate e preferite questa storia.
Un saluto e a presto :D
  
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