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Autore: xshesagleek    04/08/2015    6 recensioni
|Newtmas|AU|OOC|
Newt è uno studente di legge a Chicago, appena trasferitosi da Plymouth.
Un giorno, tornato da una giornata stressante di lavoro nello studio legale, incontra un barista totalmente diverso da lui, con un segreto che nessuno sa, che però lo attira tremendamente.
Che cosa succederà tra i due?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Newt, Thomas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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I pick my poison and it's you.

PROLOGUE.


La città di Chicago era considerata una grande metropoli, la più grande nello stato dell'Illinoils. Non mancavano i grandi edifici che sfioravano il cielo, che erano visti come i veri protagonisti, in quella città.
Insomma, trasferirsi da una cittadella inglese come Plymouth a quella grande città americana era stata una decisione presa un po' su due piedi, da parte di Newt. Ma, come si suol dire, quando vedi un'occasione devi coglierla al volo, e l'occasione di una borsa di studio in un grande studio legale lì, in America, era davvero da non perdere.
Il biondo posò l'ultimo scatolone a terra, alzandosi poi in posizione eretta e mettendo le mani sui fianchi, osservando ciò che vi era ora sul pavimento del suo nuovo appartamento, come se stesse contemplando la sua ultima opera d'arte. Non era niente di che, in realtà, semplicemente un piccolo appartamento con camera da letto, cucina, bagno e salone, ma era meglio di niente. O almeno così si era detto. Lui la vedeva principalmente come un'occasione per riuscire a capire se era davvero portato per quel lavoro, se la legge era veramente ciò che faceva per lui.
Il padre gli aveva sempre detto che a 22 anni le idee possono cambiare in modo repentino, che un giorno ti svegli con la convinzione di voler fare il legale in uno studio in una grande città americana e quello dopo sei convinto di voler pulire i cessi pubblici di Plymouth. 
Ma per Newt non era stato così. 
Trasferirsi a Chicago per poter fare ciò che voleva era stata la sua più grande possibilità nella vita, finalmente qualcosa poteva andare per il verso giusto, magari ci sarebbe davvero riuscito, a diventare un avvocato. 
Si riscosse quando sentì il rumore del clacson di un tir, anche piuttosto scocciato si poteva intuire, proprio sotto il suo palazzo. Si passò la mano esile tra i capelli biondo cenere, e si guardò di nuovo intorno. Il suo nuovo appartamento era pieno di scatoloni con sopra scritta, grazie ad un pennarello indelebile, la categoria a cui appartenevano gli oggetti che vi erano sparsi un po' alla rinfusa all'interno. Le scritte recitavano cose come "Bagno" "Cucina" "Personale", che per un tipo preciso come lui erano una mano santa. Forse si sarebbe dovuto mettere al lavoro, se voleva sistemare l'appartamento in tempo per quando avrebbe iniziato il nuovo lavoro.

La porta dell'appartamento si chiuse dietro di lui con un tonfo, mentre Newt si stringeva nel cappotto pesante che si era messo proprio per uscire di lì. Non era un tipo da clima estivo, essendo nato e cresciuto in una cittadina inglese dove anche d'estate le temperature non erano così alte da permettere agli abitanti di uscire in canottiera o con dei vestiti leggeri, quindi il clima di Chicago, in quei primi giorni di Novembre, rifletteva perfettamente la sua persona.
Alzò gli occhi scuri verso il cielo plumbeo, carico di nuvole grigie che non promettevano niente di buono, chiedendosi tra sé e sé se avesse fatto bene a scegliere quell'orario per andarsi a fare una passeggiata nei dintorni del suo isolato. Aveva avuto la brillante idea di uscire, dopo aver passato tutta la mattina e anche qualche ora dopo pranzo a sistemare gli scatoloni che si era trascinato dietro dal Regno Unito, per farsi un giro e conoscere la zona, osservando le altre persone che uscivano di fretta, con le loro ventiquattr'ore nere, i tallieur intonati alle scarpe o alla borsa, le cravatte perfettamente stirate, i cani legati ai guinzagli, per paura che potessero far male ad altra gente. Il vento soffiò proprio in quel momento, penetrando attraverso i vestiti che si era messo quel pomeriggio, scompigliandogli il ciuffo elegante di capelli biondi che spuntava dalla fronte. Con gli occhi individuò un'isoletta verde, di alberi, qualche metro più avanti, nascosta da un grande negozio di gioielli che aveva notato arrivando, quella mattina.
Le mani nelle tasche dei jeans, il naso ormai rosso inseme alle guance, per via del cambio repentino di temperatura, gli occhi puntati verso quell'oasi di alberi, Newt si avviò con passo lento verso il parco.
Plymouth non era mai stata una città industriale, Newt era abituato a ettari di verde, a vedere la distesa della baia di Plymouth quando girava con la macchina e con i suoi pochi amici. Pochi ma buoni gli diceva ogni volta sua madre, quando, da piccolo, si riavviava gli occhiali da vista sul naso mentre il viso era bagnato dalle lacrime. Newt non era mai stato un tipo popolare, sin dai primi anni alle scuole medie, con quei grossi occhiali e quell'aria da cerbiatto spaesato, la sua etichetta era sempre stata quella di "nerd" della situazione. Poi con il tempo aveva imparato che anche i nerd potevano avere amici. Ma con il trasferimento, ovviamente, doveva ricominciare tutto da capo. A lui non erano mai piaciuti i cambiamenti, ne era consapevole, ma quel grosso cambiamento avrebbe potuto stravolgergli la vita una volta per tutte, ed era per quello che si era fatto coraggio ed era andato via dalla sua città natale.
Piccole nuvolette di aria condensata uscirono dalle labbra quando il biondo sbuffò leggermente. L'indomani avrebbe dovuto inziare a lavorare in quello studio legale, anche piuttosto famoso da come aveva potuto intendere, e sapeva già da ora che la mole di lavoro sarebbe stata piuttosto pesante, per uno tranquillo come lui, era per quello che aveva deciso di andarsi a fare un giro, e non rimanere chiuso in casa tutto il pomeriggio. Ma preferiva sostare in qualche parco, piuttosto che girare come una trottola, tanto quello l'avrebbe fatto comunque di lì a qualche giorno.
Il parco che aveva trovato con uno sguardo veloce era recintato di ferro, probabilmente dato che vi portavano anche i cani a passeggiare volevano che fosse sicuro, e aveva un piccolo cancelletto che ne delimitava l'entrata. C'era una fontana nel bel mezzo di esso, contornata da un tratto in cemento, che poi lasciava spazio all'erba verde e alle panchine, poco distanti dai giochi per bambini. Newt si guardò intorno per qualche minuto, un po' indeciso sul da farsi, quando decise di sedersi su una panchina a godersi l'aria fresca che soffiava in quel momento. Scelse la panchina più distante dall'area dei bambini, che cominciava ad essere troppo affollata per i suoi gusti, e si sedette davanti alla fontana. Rimase per un po' così, a rimirarla, a tentare di capire se il naso della figura raffigurata fosse fatto apposta così storto o l'avessero storto in un vano tentativo di riattaccarlo dopo un incidente, quando notò un altro ragazzo, che doveva avere più o meno la sua stessa età.
Passeggiava dall'altro lato della fontana, il cappuccio di una felpa pesante tirato sulla testa, un guinzaglio alla mano e una sigaretta nell'altra. Assottigliò lo sguardo, tentando di delinearne i tratti del viso, ma non ci riuscì, e lasciò perdere, in fondo non era così importante tentare di squadrare uno sconosciuto.
Ma Newt non sapeva quanto importante sarebbe diventato quello sconosciuto per lui.


NdA:
Ciao ciao ciao, ciao ciao ciao. Si, okay, ultimamente mi sto buttando sulle Newtmas perché si, sto avendo troppi feels e non lo so. 
Mi ero data alle OS, come avrete notato, ma grazie alla mia bff (che non mi ha assolutamente imposto di citarla o mi avrebbe spaccato il naso) ho avuto quest'idea di una long Newtmas, un po' angst, con un Newt che studia legge ispirato un po' ad un personaggio HTGAWM, una serie tv che se non avete visto  ... si, ecco, vedetevela. Anyway, tenterò di aggiornare una volta alla settimana, più o meno, wifi del mio amico permettendo.
Nel prologo per ora ho solo introdotto un Newt molto OOC e come ha cominciato la sua vita lì a Chicago, plus un incontro ambiguo in un parco. TANTANTAAAAN.
Ok ora svanisco, spero che questa storia vi piacerà e che lascerete tante recensioni perché mi adorrrrrrrrrrrate.
Alla settimana prossima! <3

  
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