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Autore: Hoon21    07/08/2015    2 recensioni
Improvvisamente il Distretto 12 ha una nuova abitante. Una strana ragazza, Demetra, arriva con l'intenzione di ricominciare a vivere. Ma perchè mai una ragazza così giovane deve ricominciare la sua vita così lontana da casa? E qual è, poi, la sua casa? Nessuno sa da dove viene questa strana ragazza e il vero motivo per cui è scappata dal suo Distretto. Segreti, misteri, paure sono racchiusi nella sua anima.
Demetra mostra fin da subito il suo interesse nei confronti di Katniss Everdeen e Peeta Mellark
Riuscirà Katniss a capire cosa voglia questa ragazza e quale segreto la angoscia? Riuscirà Demetra a svelare la verità?
Ma questa verità quale prezzo ha?
//a causa di un problema al pc non posso usare l'accento e sono costretta a utilizzare l'apostrofo//
Se vi ho incuriositi abbastanza, date un'occhiata! Vi aspetto!
Hoon21 :)
Genere: Commedia, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Per un secondo prova a ricordare quella sensazione.

Tutte quelle volte che sei a scuola

e vedi lui in piedi, in fondo al corridoio

e tu che non respiri finche' non lo abbracci.

O quelle volte in classe in cui non smetti

di guardare l'orologio perche' sai che lui

e' la' fuori che aspetta solo te.

Te la ricordi quella sensazione?

(Crystal Reed/Allison Argent- Teen Wolf).


Capitolo quindicesimo.



La prima settimana, cosi' come il primo mese, passa senza troppi intoppi. Jeremiah si e' limitato a fissarmi dall'altro lato del cortile con quel suo sorriso idiota stampato sulle labbra, ma alla fine non me ne importa molto. Purche' stia alla larga e tenga la bocca chiusa. So per certo che non lo fara' mai, a meno che non venga ricompensato, ma sperar non nuoce, no? O quello che diavolo e'. Non ho fatto amicizia con nessuno, tranne che con Mona, la quale si ostina ancora a presentarmi a tutti i suoi amici. Inutile dire che non appena qualcuno si presenta lo elimino subito dal mia database mentale. Potrei dire che la mia vita adesso e' quasi perfetta. Dico quasi perche' c'e' la costante Jeremiah, i litigi di Katniss e Peeta e si, anche le continue occhiate imbarazzanti di Mona. Ripensandoci, la mia vita non e' decisamente perfetta. Troppe complicazioni.

Questo perche' ti ostini a nascondere sempre la verita' a tutti! Mi ripete ogni giorno una vocina fastidiosa nella mia testa. Come se non avessi gia' abbastanza problemi a cui pensare. Una cosa alla volta! Ho deciso che come prima cosa risolvero' il problema Everlak (ho adottato una specie di nome in codice per indicare Katniss e Peeta). Ultimamente vengo spesso svegliata dalle loro urla o da qualche oggetto scagliato da Peeta oltre la finestra, la quale e' stata riparata otto volte negli ultimi cinque giorni. Fatevi un po' il conto. La questione del problema e' molto semplice: il matrimonio. Per sbaglio, Peeta ha accennato a questa possibilita' una sera mentre stavamo mangiando tranquillamente. E ripeto, tranquillamente. Senza flashback da parte di Peeta, piagnistei di Katniss e mie occhiate depresse. Un vero paradiso. Come sempre, quel dolce e tenero biondino ha dovuto rovinare tutto. Katniss si e' irrigidita immediatamente, borbottando qualcosa di incomprensibile e rinchiudendosi a riccio nel suo mondo fatato. Il giorno dopo e' scomparsa nei boschi. C'e' voluta tutta l'abilita' di Peeta per riportarla a casa mentre quel vecchio ubriacone se la spassava. Sembrava quasi che stesse guardando un reality show in televisione. La questione pero' e' rimasta in sospeso e non ha smesso di galleggiare su di noi come una nube invisibile. Decisamente fastidiosa. Sopratutto perche' questo non fa che aumentare le crisi di Peeta e sinceramente, non voglio trovarmi nella traiettoria di qualche coltello. Gli voglio bene e mi dispiace molto per lui, sopratutto per queste crisi spaventose che agitano piu' lui che noi, ma non sono masochista. Ho cercato di portare Haymitch dalla mia parte, ma lui si e' limitato a scrollare le spalle e a rispondermi con queste perle di saggezza:- Stanne fuori biondina. Tra un po', risolveranno tutto, fidati-. Grazie dell'aiuto, davvero! Percio' ho deciso di prendere il toro per le corna e affrontare le situazione. Ho fatto sedere entrambi sul divano del salotto e gli ho propinato un bel discorsetto.

-Bene ragazzi, e' giunto il momento di risolvere questa situazione imbarazzante!- ho annunciato soddisfatta.

-Quale situazione, Dem?- ha chiesto innocentemente Katniss facendo un po' orecchie da mercante. Alzo gli occhi al cielo, mentre Peeta le scocca uno sguardo esasperato, ma prima che possa replicare, riprendo la parola.

-I vostri problemi. So che state avendo delle difficolta' e vorrei che.. beh, che ne parlaste. Qui e ora. Sono stanca dei vostri litigi, delle ripicche e delle finestre rotte- ignoro il rossore sulle guance di Peeta- Se Katniss non vuole sposarti, lascia stare. Sai com'e', e' dura di comprendonio. Vuol dire che non e' ancora pronta per compiere questo passo, lasciale il suo spazio e quando sara' abbastanza sicura, sara' lei stessa a venire da te-

-Ehi!- mi interruppe Katniss indignata.

-Sappiamo tutti quanti che lo sei, mia cara, ma comunque. Sapete come siete fatti, i vostri difetti e vi amate lo stesso. Non fatevi pressioni per qualcosa per cui non siete ancora pronti. Quindi, se dovete dirvi qualcosa, fatelo. E date a me le armi- aggiungo. Mi rivolgono entrambi un'espressione scioccata.

-Beh, bisogna sempre essere cauti- mi giustifico, alzando le spalle. Mi siedo e aspetto che qualcuno inizi a parlare. Katniss evita il piu' possibile lo sguardo di Peeta e lui cerca di afferrarle la mano. Mamma mia, quanto sono broccoli questi due! Ma ormai mi sono fatta un'idea di come sono e quindi so che hanno bisogno dei loro tempi. Sono stati presenti a troppe esplosioni, secondo me. Alla fine e' proprio la Everdeen a rompere il silenzio. Evita ancora Peeta, ma fa scivolare una mano tra le sue.

-Mi- mi dispiace- dice infine-Mi sono fatta prendere dal panico. Pensavo al matrimonio, a quello che Capitol City voleva, i vestiti di Cinna..davvero non ce l'ho fatta!- Quanti film mentali si fa questa ragazza? Peeta, che e' pero' piu' comprensivo di me, la stringe forte a se e la rassicura con la sua voce suadente e tranquilla. Quasi quasi incanta pure me. Quando hanno esaurito le scuse, le lacrime e si, anche qualche piccolo bacio, mi ringraziano entrambi.

-Figuratevi! Sara' un piacere poter dormire tranquilli!- replico ridendo. Dopo un attimo, ridono anche loro e mi abbracciano. Okay, in realta' Peeta mi abbraccia e Katniss si limita ad una stretta veloce. Sguscia via in fretta e si nasconde in cucina. Non cambiera' mai... Ma almeno questi due hanno fatto pace. Adesso devo andare ad occuparmi di Mona. Li saluto velocemente e mi dirigo a passo svelto verso il centro del Distretto. Nell'ultimo periodo sono andata molte volte a trovarla nel pomeriggio. Per studiare, per chiacchierare e per..conoscerci meglio. La sua casa e' situata un po' piu' riparata dalle altre. E sul retro ha un bellissimo giardino. Scavalco velocemente la rete e mi arrampico con qualche difficolta' su un albero che si affaccia direttamente nella sua camera. Non mi andava di suonare il campanello. Mi siedo sul ripiano e busso alla finestra. Mona e' stesa sul letto con un libro aperto sulle cosce, che tiene incrociate. Indosso un lungo vestito nero, arricciato in vita e i capelli sono lasciati come sempre ribelli e sbarazzini, con quelle ciocche viola che la rendono anche impertinente. Solleva gli occhi dalla pagina che stava leggendo e si guarda intorno spaesata, poi mi vedo e corre ad aprire l'imposta e lasciarmi entrare.

-Detesti cosi' tanto la porta?- chiede ridacchiando e ributtandosi sul letto.

-In effetti si- rispondo. Chiudo la finestra e mi stendo vicino a lei nel letto.

-Com'e' andata la missione Everlak?- si informa, puntellandosi sul gomito per potermi guardare.

-Oh molto bene- rispondo soddisfatta- Finalmente si sono chiariti e io riavro' le mie nottate serene-

Mona getta la testa all'indietro presa dall'ilarita'.

-Sei stata davvero molto generosa- commenta ironica. Io non rispondo e mi limito a rivolgerle una smorfia infastidita. Questo la fa ridere ancora di piu'.

-Sei sola a casa?- chiedo, non sentendo il rumore dei passi di suo fratello che scende le scale precipitosamente e la voce di sua madre che lo riprende. Mona scuote la testa.

-I miei dovevano portare mio fratello dal dottore. Credo che gli sia venuta l'influenza. Sono appena usciti. Non li hai incontrati per strada?- Scuoto la testa. Ci saremo incrociati per sbaglio. Mona si alza.

-Vuoi qualcosa da mangiare o da bere?- chiede.

-No, grazie. Magari piu' tardi, ti rubero' qualche biscotto al cioccolato-

Lei si volta per un attimo.

-Ti prego, no! L'ultima volta ho dovuto dire a mia madre che avevo avuto una carenza d'affetto! Ti sei sbafata due pacchi di biscotti-

-Ehi, erano buoni- ribatto risentita. Chi non ha mai assaggiato quei biscotti, non puo' capire.

Mona borbotta qualcosa che somiglia tremendamente a- Come vuoi tu- e accende lo stereo. Riconosco subito le note della sua canzone preferita: She Looks So Perfect dei 5 Seconds of Summers. Credo che me l'abbia fatta sentire fino alla nausea, eppure non si stanca mai. Alzo gli occhi al cielo.

-Ti prego, no! Se l'ascolto un'altra volta, potrei morire- Lei ride, muovendosi a ritmo della musica. Vi ho mai detto che e' anche un'ottima ballerina? Ehm..io no. Credo di aver qualche problema di coordinazione. Nella mia mente sono una ballerina degna della miglior scuola del mondo, ma quando cerco di muovermi sembro un elefante in uno strip club. Lasciamo perdere. Mona ha gia' provato a darmi qualche lezione, ma sono una frana totale. Nel frattempo, lei ha continuato a ondeggiare nel suo bel vestitino, eccessivamente corto. Si, decisamente corto, mi dico, quando si avvicina pericolosamente a me e mi attira se. Mi costringe ad alzarmi e continua a ballarmi intorno. Madre, se continua cosi' non credo che riusciro' a controllarmi piu' di tanto. Forse e' proprio quello che vuole. Glielo leggo in quei grandi occhi furbi. La odio quando mi fa impazzire in questo modo. Che sia chiaro, non abbiamo mai fatto niente, anche se lei ci ha provato e io ero piu' che consenziente. Ma niente. Beh, fino ad ora. Lo so che non avrei dovuto, ma quando una ragazza ti si spalma addosso e continua a muoversi su di te, perdi il controllo. Ricordo perfettamente di aver poggiato le labbra sul suo collo bianco e di aver pizzicato la pelle delicata con dei morsi, fino a far comparire un bel succhiotto violaceo. Non mi e' sembrato che lei abbia avuto qualcosa da ridire, anzi sembrava che gli andasse bene. Si e' voltato per potermi guardare negli occhi. Non so chi sia scattata per prima, ma so per certo che ci siamo ritrovate incollate in un bacio che non ha niente di casto. Sento la sua lingua forzare le mie labbra e assaggiare il mio palato. Si muove con dolcezza e gentilezza, come per non forzarmi, ma aggiungendo una bella carica di passione che mi fa tremare. La canzone e' gia' finita e ne e' partita un'altra, ma nessuna delle due ci fa caso. Siamo troppo prese da cio' che sta succedendo dentro i nostri corpi e anche fuori, direi. Mona si e' messa a cavalcioni su di me e ha abbandonato le mie labbra, per scendere a togliermi la maglietta che indosso.

Per fortuna ho messo il reggiseno di pizzo nero, penso in uno sprazzo di lucidita'. Vedo i suoi occhi scintillare prima di tuffarsi sul mio seno. Sento chiaramente le sue mani sul mio petto, la sua lingua che assaggia avidamente i capezzoli e la bocca che li torturo. Non e' proprio difficile cavarmi di bocca un gemito. Con un gesto impaziente Mona mi toglie anche il reggiseno e si ferma per ammirarmi un po'. Mi sento un po' imbarazzata sotto quegli sguardi, percio' ribalto le posizioni e ora sono io ad essere sopra di lei. Continuo a baciarle il collo, mentre con una mano scendo per afferrare l'orlo della veste che indossa e risalire verso le sue cosce. La mia mano vaga nell'interno coscia, stuzzica l'elastico delle mutandine e accarezza delicamente la sua femminilita'. Mona geme e si inarca sotto di me, chiedendo di piu'.

-Ti prego..oh, mamma...- mormoro. Ridacchio a quelle parole e lascio stare il collo per un po'. Sposto le mie labbra sulle sue, allacciandole in un bacio violento. Le tolgo la veste e lei rimane quasi completamente nuda davanti ai miei occhi. Adesso e' coperta da quelle mutandine un po' umide. Sorrido e arrossisco contemporaneamente. Mona ha un fisico stupendo, sembra essere stata disegnata da un pittore. Ha i seni pieni e sodi. Mi getto su di lei, facendo scontrare i nostri seni (a quel contatto gemiamo un po' tutte due). Accarezzo il destro, mentre inizio a stuzzicare il sinistro con la lingua. Lo mordo, lo lecco, lo bacio, godendomi i gemiti di Mona. Quando mi stanco, passo all'altro seno, ripetendo l'operazione. Sotto di me, lei spalanca le gambe, come per invitarmi a darmi da fare, ma non mi va di finire cosi' presto. La guardo dritto negli occhi accesi dal piacere e inizio a lasciarle degli umidi baci partendo dall'ombelico, arrivando alla sua bocca. Spingo il bacino verso di lei e gemo dentro la sua bocca. Ma prima che una delle due possa dire o fare qualunque cosa, ecco che sentiamo una voce decisamente allarmante del padre di Mona. Ci stacchiamo tutti e due, guardandoci negli occhi in preda al panico. Scattiamo nello stesso istante. Ci rivestiamo alla velocita' della luce, mentre lei risponde al padre.

-Sto arrivando!-

Mi rifila un veloce bacio sulle labbra e mi indica la finestra. -Va per l'amore del cielo e sbrigati!- Mi infilo velocemente sotto la finestra e riscendo lungo il giardino, sperando di non incontrare nessuno. Scavalco la rete e per qualche assurdo motivo mi metto a correre. Ridendo. Forse tutta questa situazione mi ha ricordato le corse che facevamo io e Jamie per non essere sorprese. Aspetta un attimo. Jamie. Mona. O mamma mia, ma cosa diamine ho combinato??




Angolo dell'autrice.

Ciao a tutti! No, non sono morta. So che questo puo' sembrarvi strano, visto che non aggiorno da due mesi, ma sono ancora viva. Ho avuto un blocco enorme, sono completamente priva di ispirazione, ma alla fine mi sono costretta a finire questo maledetto capitolo. Non so se e' discreto, fa schifo o altro. E' il massimo che sono riuscita a fare. Nel prossimo capitolo avremo un ospite a sorpresa e una bella chiacchierata con la nostra Demetra..

Spero di aver incasinato il piu' possibile le cose. Come avete visto ci sono stati dei dettagli un po'..hot (il rating arancione), ma non ci saranno mai delle scene di sesso vero e proprio e quindi e' inutile mettere il rating rosso. Spero che la cosa non abbia disturbato nessuno. Eventualmente passate avanti, ma non ho intenzione di ripetere scene simili. Grazie a tutti quelli che hanno letto, recensito e inserito questa storia tra le seguite/ricordate/preferite.

Alla prossima( e spero non tra un mese),

Hoon21 <3

  
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