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Autore: Chirubi    10/08/2015    1 recensioni
Cinque favori, un anno. L'Esempio di Demacia, la Signora della luminosità e una guerra che incombe.
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Dal primo capitolo: «È consentito entrare…?». La sua fu una domanda prettamente retorica, dato che spostò il peso della pila di carte su un solo braccio per poter spingere l'alto portone con l'altro.
La stanza era molto ampia, adorna di innumerevoli trofei di guerra e quadri raffiguranti i precedenti re omonimi, compreso un ritratto di Jarvan Quarto stesso. Bella compagnia, commentò tra sé e sé.
Le tende drappeggiate rosse e oro fornivano alla stanza un che di solenne, quasi non sembrava lo studio di un ventitreenne.
Come Lux stessa notò, la stanza era un'accozzaglia di cimeli di guerra, ritratti inquietanti e qualsiasi cosa costasse più del più bel gioiello che ella potesse mai indossare.
Si fece piccola piccola, quasi come se volesse scomparire dietro i fogli vagamente ingialliti dal tempo.
E se si fosse arrabbiato? Effettivamente era una preoccupazione giusta, dato l'orario indicibile; tutto il castello era rannicchiato sotto le coperte, meno i due giovani.
Lux non ottenne risposta.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jarvan IV, Lux
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  1. Reckless Serenade – The Prince's Worries

 

17 Luglio, 2… CLE

 

I raggi del sole battevano incessanti e dispettosi sul bubble tea di Lux, la quale era ben intenta a bersagliare le bolle di gelatina con la cannuccia; ogni volta che ne mandava giù una, a voce alta ne teneva il conto. Jarvan, accanto a lei, sbuffava sporadicamente con le braccia conserte.
Quell'uscita era il favore concesso dal principe per essere stato salvato dalla fanciulla nella Landa degli Evocatori poco tempo prima.
«Quindi siete sicura che nessuno potrà vederci per tutta la giornata» affermò incerto, mentre i suoi occhi chiari si incatenavano a quelli dei passanti in cerca di conferme.
Li scrutava attentamente, in maniera quasi minacciosa, ma nessuno sembrava riconoscerli.
La giovane gli rivolse una rapida occhiata con la coda dell'occhio e s'impettì «Gliel'ho già detto, non ci noterà nessuno. E poi non si dimentichi che sono una maestra nel distorcere la luce».
Il principe si sarebbe dovuto sentire confortato da quelle parole, ma aveva il sentore che qualcuno fosse in grado di vedere oltre l'abbaglio; timore infondato, Luxanna Crownguard era sempre stata la migliore nella sua arte.
Quel giorno indossò una finissima camicia bianca di lino che affondava nei pantaloni scuri; nonostante l'intento della ragazza fosse quello di mostrare a loro stessi il lato più informale di Jarvan Lightshield, egli non rinunciò al suo vestiario di un certo livello. La sorellina di Garen, invece, per quel giorno aveva messo da parte le pompose gonne della corte reale, lasciando spazio a dei comodi shorts azzurrini con un top di tulle di una tinta un po' più scura, ritenendo tuttavia opportuno tenere degli orecchini di zaffiro che le ricordavano la Lacrima della Dea.
La biondina se la stava spassando, seduta su una panchina nella piazza centrale di Demacia accucciata al suo bel principe, il quale, invece, pareva assente e sovrappensiero – tanto da non notare nemmeno la distanza così breve dalla fanciulla.
Lo sguardo passò da un gruppo di turisti all'immenso castello d'alabastro in cima ad una collina poco lontana. Guardava l'imponente costruzione con una certa nostalgia, consapevole che quei momenti di pace sarebbero finiti presto.
Non se n'era davvero reso conto, nel passare le ore presso il suo studio, che la guerra non si limitava all'astrattezza di un mucchio di carte.
Avrebbe infranto il patto con l'Istituto della Guerra.
L'avrebbe fatto per debellare minacce future.
Quelle stesse minacce contenute nei documenti recuperati da Lux.
Lentamente si girò verso di lei e la scrutò per qualche secondo, come se temesse che ella potesse leggergli la mente. Si sentiva abbastanza in colpa per averle celato i propri piani, ma non intendeva coinvolgerla in faccende di quel tipo. Aveva piani più rosei per la fanciulla, piani che non avrebbero coinvolto la morte e la distruzione. Non voleva che i suoi occhi così chiari e belli vedessero sangue se non durante le scaramucce sulla Landa. La sorella del suo più caro amico e fidato guerriero non lo meritava.
La guardò con una certa apprensione. Sarebbe stata dura convincerla a restare presso il castello quando sarebbe arrivato il giorno della partenza, ma non voleva metterla in pericolo.
Dall'altra parte Luxanna si sentiva attratta da quegli occhi azzurri, per una volta non contornati dalla durezza dell'armatura.
Non si accorse di quanto fossero distratti, per cui iniziò a pensare che stesse guardando lei.
Di colpo mise da parte la bevanda fredda e sistemò delle pieghe del top inesistenti.
Era convinta che la stesse guardando. E se volesse baciarla?
Deglutì nervosamente, iniziando a sentire il peso di un'incudine sullo stomaco.
Stava accadendo davvero?
«Luxanna…» Jarvan pronunciò distrattamente il suo nome, e la ragazza erroneamente pensò di star ricevendo una dichiarazione d'amore.
Eh, sì, la giovane Crownguard ne sarebbe stata ben lieta; si era scoperta innamorata del principe qualche mese prima, durante un banchetto con delle conoscenze dei Lightshield.
Ricordava ancora di essersi destata sul letto di Jarvan, il quale l'aveva salvata da una situazione piuttosto scomoda.
Ella increspò immediatamente le labbra, senza aspettare un secondo in più.
Aveva gli occhi serrati, e l'esempio di Demacia non capì il senso della “conformazione” strana assunta dalla ragazza.
Venne, tuttavia, distratto dalla sua smorfia buffa dalla muraglia di persone che si era schierata dinanzi ad essi, mormorando intimoriti ed additandoli. Di colpo sobbalzò.
Li avevano riconosciuti, e questo poteva significare solo una cosa.
Si girò nuovamente verso la biondina, la quale era ancora pietrificata in quell'assurda posizione.
Chiamò di nuovo il suo nome, stavolta con un certo furore.
Non appena ella aprì gli occhi, capì di aver abbassato un po' troppo la guardia.

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E' la prima volta che scrivo un angolino autore qui giù, oddio. x°
Cose stupide a parte (?), questo è il preludio del finale (che sarà il prossimo capitolo, per questo è più corto), quindi non disperate (?), non sono ammattita/non ho più idee. :'3
Alla prossima, summoners!

   
 
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