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Autore: Letizia25    10/08/2015    2 recensioni
C'è Michael che riceve amore da chi crede di non volere.
E c'è Becky che nonostante tutto non versa mai una lacrima perché si vuole troppo bene.
C'è Lara che non riesce ad aprirsi abbastanza.
E c'è Ashton che si sente solo perché è anche troppo sincero.
C'è Nina che pensa troppo e che ogni tanto vorrebbe prendersi una pausa.
E c'è Luke che ha bisogno di qualcuno che riempia il suo vuoto.
C'è Calum che è troppo paziente per tante cose.
E c'è Karen che è la più testarda di tutti.
*
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=y5HUGJ0iRm8
*
Sequel della mia One Shot Imprevedibile di cui consiglio la lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A volte va così'
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Sto scrivendo una storia a 4 mani con Nameless_Sam, una mia amica :).
Si chiama Can you keep me safe tonight? e la trovate sul suo profilo.
Se avete voglia di andare a leggere e farci sapere cosa ne pensate,
ci fareste felicissime, sul serio!
Vi lascio il link del trailer (https://www.youtube.com/watch?v=6SIgzZVoKfs
e della storia (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3192273&i=1). 
Buona lettura!


13.
Parlare



«Sai Mike, non sarebbe male avere dei superpoteri qualche volta.» commenta Calum, steso sul suo letto, spezzando il silenzio che si era creato nella stanza da qualche minuto. Ha bisogno di parlare, di sfogarsi, perché lui e Luke non si parlano da circa due mesi. Ed il moro sa di essere completamente nel torto, solo… Non ha la benché minima idea di che cosa fare per rimettere a posto le cose. Il problema è che lui, dei suoi problemi, non parla mai volentieri, soprattutto quando sa che la persona che è con lui ne ha di più grandi. E, per Calum, quello che hanno il suo migliore amico e la bionda del loro gruppo è veramente un grosso problema.
«Perché?» chiede curioso Michael, seduto sul tappeto, la schiena poggiata al letto e gli occhi chiari persi ad osservare un punto indefinito del soffitto bianco. Pure lui crede che a volte avere dei poteri strani o un po’ di magia possa essere davvero utile, soprattutto quando si vorrebbe sanare qualcosa a cui si tiene davvero tanto, eppure… Eppure sa che non sarebbe giusto, sa che le cose hanno comunque un loro corso, un corso, un cammino prestabilito che finiranno in ogni caso. E probabilmente cambiarle porterebbe solo danni. Perché se pensa a lui e Becky, non riesce a vedere alcun miglioramento. Anche se usasse la magia, niente cambierebbe; lui resterebbe quella nullità che è sempre stata e lei non avrebbe modo di vivere la vita che si merita.
«Perché magari potrei riavvolgere il tempo ed evitare tante cazzate che ho fatto.» risponde sincero il moro, passandosi stancamente la mano sul viso e mettendosi seduto, facendo cigolare il materasso.
Michael sorride, perché sa già dove l’amico vuole andare a parare.
«Forse non importa riavvolgere il nastro.» commenta, gli occhi chiusi e lo sguardo intenso di Becky nella testa. «A volte basta solo agire per cercare di cambiare le cose.»
Calum ridacchia amaramente. «E allora perché non agisci tu con Becky?»
A quella domanda, Michael apre gli occhi e sospira piano, stanco, sconfitto. «Perché l’ho già fatto.»
E allora il moro capisce, non del tutto, ma inizia ad intuire che cosa stia passando il suo migliore amico.
«Fosse così semplice.» si ritrova allora a dire, per cambiare argomento, con gli occhi puntati alla finestra, verso il cielo grigio che quel pomeriggio sembra promettere pioggia. In fondo, quella è l’Inghilterra.
L’altro ridacchia e si sistema meglio su quel tappeto che sta iniziando a diventare un po’ scomodo.
«Io vorrei capire perché invece tu non fai niente con Luke.» asserisce, tornando volutamente sul discorso di prima ed attirando l’attenzione del suo migliore amico. Perché, sì, Calum è veramente molto paziente, ma è anche bravo a scansare i problemi o anche solo a parlarne con qualcuno per sfogarsi un po’.
Il moro si stringe silenziosamente nelle spalle ed inizia a giocare nervosamente con il bordo del cuscino.
«Perché forse non ho abbastanza coraggio… Non ne ho mai avuto.» si ritrova ad ammettere, rabbrividendo; perché detesta mostrare agli altri le sue debolezze, detesta far vedere che non riesce a fare niente, semplicemente perché gli manca il coraggio di affrontare le cose.
Michael scuote la testa piano, alle parole dell’amico, divertito. Perché lui, Calum, lo conosce bene, e sa che quello che il moro sta dicendo non è vero neppure per un decimo.
«Cal, tu… Non è che non hai coraggio.» ribatte allora, sicuro di aver preso completamente l’attenzione dell’amico. «Sei soltanto prudente.»
«E sai che meraviglia.» mugugna l’altro, la fronte posata sulle ginocchia piegate.
Michael ride divertito. «Per alcune cose va bene. Per altre… A volte serve solo pensare di meno e buttarsi di più… Tutto qui.»
Calum si ritrova a sorridere, un po’ rincuorato dalle parole del ragazzo dai capelli colorati.
«Grazie, Mike.»
L’altro sorride di cuore. «Quando vuoi.»
 
Karen e Becky quel pomeriggio sono al centro commerciale. Hanno bisogno di qualche vestito nuovo per la festa che si terrà quella sera da Jack Miller, uno dell’ultimo anno.
«Che te ne pare?» chiede la mora, mostrando all’amica il vestito verde scuro senza spalline che ha in mano.
«Con questo farai morire Cal!» esclama l’altra, approvando la scelta dell’amica, che sorride soddisfatta e va a provarselo. E sì, Karen si sente pure bella, con quel colore che le mette in risalto gli occhi scuri, ma sente che comunque manca qualcosa di importante, di fondamentale. Solo… Non sa che cosa sia di preciso.
«Come sto?» chiede, attirando l’attenzione della bionda, che «Approvato in pieno.» le fa sapere seria.
La mora sorride contenta e fa per cambiarsi di nuovo, quando la voce di Becky non la fa fermare.
«Che ti succede oggi?»
«Niente.» risponde meccanicamente Karen, e si toglie in fretta il vestito, per poi rimettersi subito i suoi. Esce dal camerino quasi di corsa, ma si ferma di botto, a causa della sua migliore ferma davanti a lei che le fa prendere un colpo per la sorpresa.
«Come bugiarda non sei granché, sai?» commenta Becky in tono serio, facendo sbuffare la mora. Perché non ha la benché minima intenzione di parlare, non ha intenzione di affrontare quell’argomento che la sta logorando da due lunghi mesi e che, nonostante tutto, vorrebbe risolvere al più presto. Perché vorrebbe che lei e Nina tornassero amiche. Solo che… Non sa proprio da che parte cominciare per farsi perdonare.
«Non fare così.» la riprende dolcemente la bionda posandole una mano sulla spalla. Perché Becky sa quanto Karen sia affezionata alla loro migliore amica, quanto bene le voglia. E sa anche quanto dispiaccia alla mora tutto quello che è successo. Solo… Non capisce perché non voglia agire, perché non voglia sistemare le cose.
«Cos’altro mi resta da fare?» ribatte Karen, stanca, senza guardare l’altra negli occhi mentre si dirige alla cassa con il vestito in mano.
Becky sorride intenerita e le passa un braccio attorno alle spalle. «Beh… Forse un semplice “Scusa” basterebbe. Ci hai mai pensato?»
La mora però scuote la testa e sospira. «Non credo sia così semplice, non dopo tutto quello che le ho detto.»
L’altra non osa ribattere. Non può dire niente in più; perché conosce bene entrambe e sa che riusciranno a cavarsela tranquillamente da sole, con i loro tempi.
«Tu, invece?» le chiede Karen una volta fuori dal negozio, catturando l’attenzione della bionda.
«Io cosa?»
«Sai a cosa mi riferisco.»
A quell’insinuazione, Becky sta zitta. Perché sa che la sua migliore amica vuole arrivare sul “discorso Michael”. Lei però non vorrebbe. Vorrebbe smettere di pensare a quel ragazzo che continua ad amare con tutta se stessa nonostante tutto; nonostante quello che lui ha fatto; nonostante quei due mesi passati lontani, a non parlarsi, considerandosi come due estranei. Perché, semplicemente, Becky vorrebbe che tutto tornasse com’era prima, che Michael fosse di nuovo con lei. Perché lui le manca, da impazzire. E lei non sa più né come né cosa fare.
«Wood?»
«Si?»
«Sta’ tranquilla. Le cose si sistemeranno, ne sono sicura.»
Karen poi l’abbraccia. E Becky sorride, felice di avere amiche fantastiche come le sue.
 
Ha iniziato nuovamente a piovere solo da pochi minuti, ma già l’acqua viene giù come quei soliti temporali estivi, quando sembra cadere il mondo e alla fine il tutto dura solo per poco tempo. È sera e fa un po’ più fresco del solito, tanto che Ashton ha indosso la felpa, cosa più unica che rara, dato che il riccio è uno che d’estate indossa solo canottiere e shorts.
Però a lui adesso non importa della temperatura che c’è quel giorno, non gli importa neppure dell’acqua che lo sta bagnando completamente, che gli entra nei vestiti e lo fa rabbrividire. Non gli importa di niente. O almeno, vorrebbe che fosse così, vorrebbe non avere pensieri o problemi. Eppure un problema ce l’ha, grosso; ed è pure qualcosa di cui gli importa parecchio.
Perché è quasi un’ora che sta aspettando davanti casa Davis, pur di parlare con Lara. Sono due mesi che lei non lo considera e lui è veramente stufo di quella situazione che non è ancora riuscita a voltare pagina. Vorrebbe capire perché niente tra loro due vada per il verso giusto e, soprattutto, vorrebbe capire perché lei lo stia evitando in quel modo, come se lui le avesse fatto qualcosa di brutto, quando in realtà entrambi sanno che è tutto il contrario.
Ed ora eccolo lì, ad aspettare che la rossa scenda. Perché lui l’ha vista osservarlo dalla finestra di camera sua; ha visto bene quegli occhi verdi osservarlo sorpresi e spaventati, mentre lui passeggiava per il giardino sul retro dell’abitazione. Solo che adesso quegli occhi grandi non ci sono più. Perché la luce in camera di Lara è spenta e lui non ha la benché minima idea di dove la ragazza sia andata.
Abbassa un attimo la testa e sospira stanco, quando ad un tratto la porta sul retro si apre e Lara gli va incontro titubante, senza un ombrello che possa coprire entrambi.
Perché lei vorrebbe soltanto che Ashton se ne andasse invece di continuare ad infierire su quella ferita che lei sta cercando a tutti i costi di curare, di far scomparire. E ci riuscirebbe, davvero, se solo il riccio non le ricordasse costantemente ciò da cui lei si sta proteggendo da tutta una vita.
«Che cosa vuoi?»
Ashton punta lo sguardo in quello della rossa, solo per un istante, quanto basta per poter vedere ciò che gli serviva. Perché, anche se lei probabilmente vorrebbe negarlo, lui la conosce bene, molto più di quanto la diretta interessata creda. E lo sa che quegli occhi verdi adesso stanno chiedendo aiuto. Un aiuto che, tuttavia, la ragazza sembra non voler ricevere da nessuno, soprattutto non da lui.
«Voglio capire.»
«Non c’è niente da capire, Ashton.»
Lui le si fa più vicino e – nonostante lei cerchi di sfuggirgli – prende le mani della ragazza tra le sue, delicatamente e dolcemente, come non succedeva da tempo, lasciandola senza respiro e con il cuore che batte così forte nel petto da non farle capire più niente.
«Voglio capire te.»
E Lara sapeva che prima o poi loro due a quel punto sarebbero comunque arrivati, in un modo o nell’altro; sapeva che prima o poi avrebbe dovuto raccontare la sua storia a quel ragazzo che adesso la sta stringendo forte, come a volerla proteggere, come a voler evitare che si faccia del male. Il problema è che lei è già stata ferita – forse irreparabilmente – tanto tempo prima. E non sa se tirar fuori ancora una volta sia una buona idea. Eppure… Eppure gli occhi dorati di Ashton nei suoi le garantiscono che non succederà niente, che niente cambierà e che lui ci sarà nonostante tutto. Perché pure lei conosce bene quel riccio un po’ pazzo, e sa per certo che mai e poi mai le farebbe del male.
«Quando avevo sei anni, mia madre se n’è andata di casa…»
E già da quella rivelazione, Ashton capisce che quella discussione non sarà per niente una passeggiata.
Lara invece parla. Parla e non riesce a smettere fino a che quel poco del suo passato che ha cambiato ogni cosa, quando lei avrebbe solo voluto che quella persona mantenesse quella promessa. Parla, il cuore fa male, gli occhi fanno male, le lacrime bruciano, il corpo trema. Parla, e intanto sente le braccia di Ashton aumentare sempre di più la stretta su di lei, come a volerla tenere al sicuro, come a volerle dimostrare che lui, quella promessa la manterrà.
«Lei… Lei era l’unica persona di cui mi fidassi… Le raccontavo ogni cosa… Io… Io mi fidavo solo di lei… Non riuscivo ad aprirmi con nessun’altro… Le avevo fatto promettere che non se ne sarebbe mai andata… E lei… Lei invece è sparita, così… Di punto in bianco, senza… Dire niente a nessuno… Io… Io non riesco più a fidarmi di nessuno, Ashton… E ti giuro che.. Non volevo comportarmi da stronza con te, però… Ho troppa paura di farmi male… Ash, io… Io non–»
«Ti fidi di me?» le chiede lui ad un tratto, bloccandola, prendendola alla sprovvista, bisognoso di avere almeno quella risposta,
«Io…» Lara esita. È davvero sicura di potersi fidare di quel ragazzo? Quello stesso ragazzo grazie a cui – non può negarlo – ha iniziato a stare meglio e per il quale sa di provare qualcosa di molto forte. Qualcosa che va al di là della semplice amicizia. Qualcosa che si avvicina molto all’amore. Perché lei, di Ashton, è davvero innamorata, anche se non vuole ammetterlo. È innamorata e non vuole perderlo. Perché è la prima cosa bella che le capita dopo troppo tempo e non ha la benché minima intenzione di perderlo.
«Sì, mi fido di te.»
Lui sorride, il cuore gonfio di una felicità senza confini. Non aggiunge niente. Perché non c’è bisogno. Si sono già detti tutto quello dovevano dirsi. Adesso basta soltanto lasciare campo a quei sentimenti tenuti nascosti e lontani per troppo tempo.
Per questo, semplicemente, Ashton bacia Lara con tutto l’amore che ha dentro. E per entrambi non potrebbe esserci sensazione migliore di quella che stanno provando adesso, con le labbra che si mordono, si cercano, con le lingue che si accarezzano dolci e lente.
Ed entrambi sanno che adesso le cose sono finalmente tornate al loro posto.
 
Se Luke potesse esprimere un desiderio, vorrebbe poter vedere sempre Nina ridere come sta facendo adesso, perché è meravigliosa e non riesce a rendersene conto sul serio, negando ogni complimento da parte del suo ragazzo che invece cerca sempre di farglielo capire.
Perché Nina è così: semplice. E non si è mai vista come quella ragazza fantastica che Luke descrive alle persone che conosce – persino ai suoi genitori. Non è mai stata speciale, non ha niente di particolare che la caratterizzi anche solo un po’. O almeno, lei pensa così, quando invece tutti sanno e vedono che è tutto il contrario. Perché Nina è pazzesca, in ogni sua parte. E la vita ha voluto che Luke vedesse qualcosa in lei – ha voluto che vedesse quanto quella ragazza fosse unica e speciale fin da subito – qualcosa che la ha portato ad innamorarsi di quella che adesso è la persona più importante di tutta la sua vita e che ama, tanto.
Perché Luke ama Nina, più di qualsiasi altra cosa al mondo. La ama così tanto che troppo spesso ha paura di perderla. Non può permettersi il lusso di stare senza di lei. E a volte quel sentimento così forte che prova lo lascia sorpreso, senza respiro, da quanto è forte, intenso, da quanto profondamente lo sente dentro di sé.
E Nina non può che dire lo stesso. Perché pure lei ama quel ragazzo biondo che adesso la sta tenendo stretta, come se fosse la cosa più preziosa che ha. La tiene stretta, e lei si sente bene, si sente protetta tra quelle braccia forti e delicate su di lei che non hanno la benché minima intenzione di lasciarla andare. E Nina non potrebbe essere più felice di così. Con Luke ha tutto. E non potrebbe chiedere niente di meglio.
«Amore?» la chiama lui ad un tratto, attirando la sua attenzione e facendola sorridere a causa di quel soprannome che usano soltanto quando sono completamente da soli, come in quel momento – dato che casa Hemmings è completamente deserta quella sera.
«Che c’è?» risponde lei, sorridendo e baciandogli la punta del naso.
Lui ride di cuore e fa sedere la castana sulle sue gambe, così da avere quegli occhi grandi e grigi che tanto adoro davanti ai suoi. E intanto, il cuore inizia a battere davvero forte.
«Volevo solo dirti che ti amo.» le dice piano, sincero e pazzamente innamorato.
«Ti amo anch’io.» ammette Nina, senza pensarci due volte, senza più alcuna paura di mostrare quel che prova per quel ragazzo che mai e poi mai vorrebbe lasciare.
Ed incurva lievemente in su le labbra prima di farle combaciare con quelle del biondo – mentre dentro si sente morire di gioia. E lui non aspetta un secondo di più a rispondere, con lo stesso amore, allo stesso modo, con le labbra che si cercano, si mordono piano; con le loro lingue che danzano, si accarezzano lente; con le mani che si stringono forte e che cercano timidamente il corpo dell’altro, rabbrividendo ogni volta che riescono a percepire il calore tiepido che emana; con i cuori che sembrano voler uscire dai loro petti da quanto battono veloce.
Ed è mentre il bacio diventa più intenso, passionale; mentre il respiro diventa corto; mentre le loro mani cercano con più insistenza la pelle dell’altro; Luke porta Nina sotto di sé, facendola stendere sul suo letto e continuando a baciarla come merita. Lei si lascia andare, si lascia travolgere da ogni emozione che si ritrova a provare. Emozioni nuove e già conosciute si uniscono tra loro, formando un qualcosa di talmente inatteso che travolge entrambi. Ed è un attimo, poi tutto cambia.
Perché la maglietta di Luke va a finire sul tappeto, seguita da quella di Nina. Ed è mentre l’uno accarezza la pelle dell’altra con le labbra, che pure i pantaloni vanno via, lasciando posto alle mani che accarezzano timide quella pelle calda e dolce, morbida. Tornano ad accarezzarsi con calma, senza fretta, amando ogni brivido che corre su di loro lasciandoli senza respiro.
Eppure… Un poco di imbarazzo inizia a farsi strada tra di loro. Perché nessuno dei due ha mai affrontato quel passo prima di quella sera, e non hanno la minima idea di cosa devono fare per non sbagliare.
«Sei sicura?»
Lei sorride e gli accarezza una guancia. Perché non potrebbe esserlo più di quel momento, con lui che la fa sentire bella, la fa sentire bene, la ama più di quanto lei abbia mai immaginato. «Sì. E tu?»
«Mai stato più sicuro di adesso.»
Si sorridono di nuovo, con dolcezza. E tornano a baciarsi, ancora e ancora, a lungo; e intanto il cuore batte forte, il corpo è attraversato dai brividi, l’aria è spezzata dai loro sospiri sommessi e dalle loro risate.
E nessuno dei due avrebbe mai pensato che fare l’amore fosse così bello.
Perché quando Luke fa sua Nina, tutto il resto svanisce, perde importanza.
E non conta più niente quando le loro labbra tornano a passare sulla pelle dell’altro, marchiandola con la traccia umida del loro passaggio; quando le loro mani si stringono più forte fino a far sbiancare le nocche; quando iniziano ad ansimare e con il respiro accarezzano la pelle dell’altro facendola rabbrividire.
Si baciano a lungo, come mai avevano fatto prima di allora. E intanto diventano una cosa sola, tremando, sospirando, mormorandosi un «Ti amo.» che ha molta più importanza di tutti gli altri che si sono detti prima di allora. Perché sia Luke e Nina hanno appena toccato con mano cosa voglia dire amare davvero una persona, donandole corpo, cuore e anima. E sono felici di aver trovato quella giusta con cui poter stare, quella persona che merita tutto il meglio che hanno da offrirle.






Letizia
Ciao a tutti tesori miei! Chiedo scusa per questo ritardo immenso, sul serio, mi dispiace tantissimo :(. Il fatto è che dovevo scrivere alcuni capitoli della storia su Ashton ed ero parecchio indietro, quindi mi sono dovuta rimettere in pari. Poi sono partita per l'Elba e sono qui dal 7 agosto (torno a casa il 21). Quindi... Ehm, mi sono gestita male tutti gli impegni che avevo preso.
Però dai, spero di farmi perdonare questa settimana u.u
Intanto, è meglio se parliamo del capitolo u.u
Cal e Mike, piccolini che come amici sono adjfbvadfjbadfjs, la cosa migliore del mondo! *^*
Karen e Becky sono sdbgv, insomma, le avessi io due amiche così, tenere che sono :3
Ash e Lara... FINALMENTE SI SONO MESSI INSIEME E FINALMENTE SI CONOSCE LA STORIA DI LEI *^*. Alleluia insomma u.u
E poi, Luke e Nina che fanno l'amore. AMORI DI MAMMA SIETE *^*. No, ok, adesso mi calmo ed evito di sclerare, cosa alquanto impossibile, però ok u.u
Come sempre, vi ringrazio per ogni cosa; siete pazzeschi ed io vi voglio troppo bene! A presto!
Un bacione, Letizia <3
   
 
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