Crossover
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Autore: Evil Ulquiorra    12/08/2015    5 recensioni
ATTENZIONE,CONCORSO IN ATTO! STORIA CON PERSONAGGI A SCELTA DEI LETTORI. Ogni circa sessant'anni,in una cittadina del Giappone chiamata Fuyuki,ha luogo un conflitto dalle proporzioni nefaste: la Guerra del Santo Grall. In questa guerra, sette maghi chiamati Master sono accompagnati da sette Spiriti di Eroi passati: i Servant. L'unico scopo del conflitto è contendersi il Sacro Graal, che si dice possa esaudire un desiderio, qualunque esso sia, al vincitore. Dieci anni dopo la quarta guerra,finita in un incendio che distrusse gran parte della città,un malfunzionamento del Graal genera un conflitto totalmente inaspettato. 49 maestri vengono convocati a combattere,ciascuno dotato di un servant proveniente da una realtà alternativa.( LEGGETE PER SCOPRIRE LE REGOLE)
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avviso : Che sia chiaro. Vi sono due personaggi con il nome di shiki,in questa fic. SHIKI( scritto in maiuscolo) è l’ospite del vampiro Roa,ed il master di Akame,Sebastian e Ulquiorra. Shiki( scritto in minuscolo) non è ancora comparso,ma è il master di Nuada e fratello della master di Kurumi,così come il protagonista dell’anime Tzukihime. Inoltre sono in crociera e non aggiornerò per altre due settimane. Internet costa un sacco per ccui non ho potuto rispondere alle recensioni del capitolo precedente. approfitto di questo momento per ringraziarvi tutti del vostro incessante supporto!!!

L´appartamento di ben 100 metri quadrati, tutto con travi a vista, era dotato di un grande soggiorno con due divani e una zona con  tavolo di lavoro,così come una credenza.
Dal soggiorno si accedeva alla zona pranzo con tavolo di legno e sei sedie, accanto alla cucina, completamente attrezzata per cucinare e godere della casa. La zona notte era dotata di una stanza da letto principale e una seconda stanza che si affacciava su una corte interna.
Il primo bagno era dotato di vasca e il secondo di una doccia. Luminosissimo, l´appartamento affacciava su una deliziosa e silenziosa piazzetta e sul luminoso e verde cortile interno.
Il mobilio era molto moderno e comodo, completato da televisioni a schermo piatto, lavastoviglie, lavatrice ed aria condizionata in tutte le stanze. Il salotto era composto da due spazi adiacenti uniti da ampie aperture.
Nella parte più interna si trovava una confortevole zona con divani e poltrone dove si poteva conversare amabilmente prendendo un tè o sorseggiando un bicchiere di ottimo Chianti. In questa zona vi era anche il caminetto, che nelle giornate autunnali o invernali meno soleggiate, oltre a riscaldare l’ambiente pareva riscaldare anche gli animi. L’altra parte era costituita da una lunga veranda, la cui parete esterna era formata interamente da finestre, sotto le quali correva una lunga panchina fiorita, così come la volle all’epoca la proprietaria stessa .
Come è facile immaginare da qui si godeva di una incredibile, splendida illuminazione e di una deliziosa vista sul colorato giardino della villa. Ayako addentò un pezzo di torta,il volto chiuso in espressione imbronciata.
Appena pochi secondi dopo,la figura di Klaus cominciò a farsi strada in direzione della master
<< Che cosa fai? Mangi per dimenticare?>>domandò,visibilmente divertito.
La giovane dai capelli castani emise un sospiro di rammarico,prima di annuire lentamente
<< Già. Ho appena perso la mia unica occasione per andare a un appuntamento con il ragazzo che mi piace>>mormorò.
Volse la propria attenzione nei confronti del vampiro
<< Unisciti a me>>
Questi annuì lentamente,prima di sedersi accanto a lei. In quel preciso istante,il corpo di Zero oltrepassò la porta,il volto coperto dalla sua solita maschera.
Puntò lo sguardo in direzione di Klaus
<< Allora?>>domandò.
Il servo presse un respiro profondo
<< Ho piazzato un essere umano a guardia di ogni maestro di cui siamo a conoscenza. Senza tetto,qualche ladruncolo…persone che non darebbero nell’occhio>>
<< Bene>>ribattè l’altro,per poi volgere la propria attenzione nei confronti della torta<< Non sapevo che gli apostoli della morte fossero in grado di nutrirsi di cibi umani>> commentò.
Al sentire tali parole,l’originale non potè fare a meno di emettere uno sbuffo
<< Oh, per favore,maestro. I vampiri di questo mondo sono… solo una disgustosa imitazione della mia specie. Non posso essere ucciso,sono immortale,bevo sangue per sopravvivere ,posso controllare la volontà delle persone che mi circondano…ma non devi mai più chiamarmi un apostolo della morte>>
<< Annotato>>ridacchiò il caster ,porgendo ambe le mani in posizione di difesa.
Puntò lo sguardo in direzione di Ayako e questa inarcò un sopracciglio
<< Seguitemi,voglio mostrarvi una cosa>>
E,detto questo,fuoriuscì dalla porta. La coppia fece come gli era stato ordinato.

Nuove alleanza - parte 1

Sakura fissò il cerchio di convocazione con fare impassibile.
Rimase ferma e immobile,lasciandosi cullare dal suono delle cicale.
E poi,una musica ultraterrena e bellissima pervase l’aria della camera. Era una musica che Sakura riconobbe, anche se l’aveva udita solo una volta prima di allora…il canto per richiamare un servo.
Per la strega fu la musica della speranza, la cosa più bella e benvenuta che avesse mai udito.
Gli parve che la canzone fosse dentro di lei.
Era la musica che la legava a questa terra,ed era quasi come se un amico fidato gli stesse parlando nell’orecchio. Naturalmente,sebbene la voce fosse la sua,si trattava semplicemente di una registrazione.
L’oscurità della sala cominciò a riempirsi di un familiare bagliore dorato. 
Due minuti dopo ,da dietro lo schienale del divano ,apparvero un paio di mani che si posarono sul tessuto color farina d’avena.
Un momento dopo,apparve la faccia di Zouken Matou,pallida e maniacale,con gli occhiali da signor Weatherbee di sghimbescio,sul naso adunco. 
Lentamente,come un cadavere enfiato che risale dal letto di un fiume fino a galleggiare a pelo d’acqua,chiuse il volto in un sorriso agghiacciante
<< Vedo che sei già a buon punto>>commentò,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di una figura alle sue spalle
<< Assassin,d’ora in poi diverrai il servo di Sakura. Le vostre azioni saranno sue,così come la tua volontà>>
Il servant mascherato annuì di rimando
<< Come desidera,maestro>>
La strega,nel frattempo,mantenne uno sguardo fissò nei confronti del cerchio di convocazione.
Dalla nuvola di fumo ,che ne scaturì in seguito,iniziò a prendere forma la figura di una persona.
Lo spirito compì un passo al di fuori delle rune,cominciando a guardarsi intorno. Si trattava di un uomo apparentemente sui quarant’anni,indossante stracci e abiti fatti a mano,così come un paio di occhialoni da sole. Il collo era coperto da una sorta di sciarpa,mentre numerose armi fuoriuscivano dalle tasche dei vestiti.
La creatura posò ambe le pupille sul corpo della magus,prima di prendere un respiro profondo
<< Bhe,poteva andarmi peggio>>

     
                                                                                                        * * *

Residenza Emya

Shirou fissò l’adolescente con fare incredulo
<< Tohosaka, sei…sei un maestro?>>domandò,visibilmente scioccato.
Kirito volse la propria attenzione nei confronti del giovane
<< Davvero, Shirou? Una bella ragazza viene a farti visita durante la notte e questa è la prima cosa che chiedi?>>
Al sentire tali parole,entrambi gli studenti non poterono fare a meno di arrossire. Affianco alla coppia, rider chiuse il volto in un sorriso divertito
<< Questo ragazzo mi piace>>commentò.
Porse allo spadaccino un inchino aggraziato
<< Salve,sono rider,ma potete  chiamarmi il Dottore o” via da questo pianeta!” ,anche se non credo che l’ultimo sia proprio un nome>>mormorò a voce bassa.
Il servo inarcò un sopracciglio,prima di inviare all’uomo un sorriso di rimando
<< Molto piacere>>
Shirou,nel frattempo,fissò la strega con fare esitante.
Questa se ne accorse e cominciò a ridacchiare
<< Oh,non essere così diffidente,Emya-kun>>
<< Considerano il fatto che un maestro ha cercato di uccidermi appena mezz’ora fa,trovo il mio atteggiamento piuttosto in linea con la situazione attuale>>
Rin rimase ferma e immobile,per poi stringersi nelle spalle
<< Suppongo che tu non sia così incompetente come sembri>>borbottò,ricevendo uno sguardo visibilmente indignato da parte della testa rossa
<< Ad ogni modo, Emya- kun,vorrei parlare con te>>continuò lei.
Ghost approfittò di quel momento per rendere nota la sua opinione
<< Io penso che dovremmo accettare. Non sembrano avere intenzioni ostili. Posso approfittare di questo tempo per riparare la casa>>dichiarò,lo sguardo rivolto nei confronti della residenza.
Shirou emise un sospiro irritato,prima di prendere un respiro profondo
<< molto bene>>

                                                                                                                            * * *

L’hotel di lusso sorgeva in un panorama da sogno, che corrispondeva perfettamente all’immagine stereotipata del Giappone.
Da Kanto si prendeva la Hindyalay 99 lungo la seconda autostrada passante per Fuuyuki e si raggiungevano lo montagne: lì si trovava il gigantesco hotel,che sorgeva in mezzo a una foresta su un dolce pendio circondato da imponenti cime, che splendevano di bianco anche durante i mesi estivi.
Ora, a Gennaio,gli ospiti venivano lì prevalentemente per giocare a golf e per fare passeggiate. Si poteva esplorare la zona con la mountain bike, oppure essere portati sulle nevi esterne con l’elicottero. Lo chateau disponeva anche di un ristorante eccezionale e offriva ogni confort immaginabile.
un paio di livelli al di sotto di quel complesso, un totale di tre figure camminava tranquillamente all’interno di un’intricata rete di tunnel e corridoi che percorreva più di due quarti dell’intera regione .
Mentre zampettava lungo il bunker,il rumore dei passi attutito dal tappeto, Ayako non riusciva a levarsi dalla mente quello che era successo durante questi ultimi due giorni.
Seguì con lo sguardo il giovane caster che aveva evocato, pensando con divertimento alla scarsa conoscenza del genere umano che sembrava caratterizzarlo.
Era un eccellente soldato e uno straordinario stratega, ma pareva faticare a distinguer gli uomini dalle macchine. Sembrava quasi convinto che, nel corpo umano, ci fosse da qualche parte un settore da programmare in modo da essere sicuri che le istruzioni fossero eseguite.  Aveva provveduto a renderla partecipe di tutte le informazioni riguardanti questa guerra,così come quelle dedicate al mondo magico. Roba da pazzi,pensò<< Come sei riuscito a fare tutto questo in così poco tempo ?>>domandò,visibilmente incuriosita. Il servo ridacchiò,con fare divertito<< La capacità di evocare una manifestazione fisica di coloro che ti hanno servito nella vita passata può rivelarsi molto utile,in questi casi>>
Dopo qualche secondo, raggiunsero una grande porta. Situato sulla destra, vi era un pannello a riconoscimento vocale.
Il giovane si chino e prese un respiro profondo
<< Lelouch VI Britannia>>proclamò.
Il duo non ebbe neanche il tempo di compiere un passo, che un paio di mitragliatrici fuoriuscirono dal nulla ,lungo l’asse del soffitto, puntando nella loro direzione.
L'adolescente emise un sospiro irritato
<< E ospiti>>mormorò.
La coppia di armi si ritrasse, permettendo il passaggio della straniera.
La porta si aprì, e il giovane vi passò attraverso, seguito da Klaus e Ayako.
Afferrò un walkie talkie e ne schiacciò il pulsante d’accensione
<< Tutto a posto, fin qui. Ora tocca a te>>
<< Ha disattivato le linee di trasmissione? Siamo senza rete?>>domandò la voce di una donna.
L’ex principe britanno ridacchiò
<< La nostra base sta per diventare il primo esempio di energia pulita autosostenibile>>
<< Bhe, presumendo che il reattore di sakuradite  si inserisca e che funzioni>>
<< Lo presumo>>ribattè l’altro, con fare fiducioso.
Prese un respiro profondo
<< Illuminala>>ordinò.
L’impulso lasciò il centro di comando a trecento kilometri al secondo.
Il testo, preparato sul laptop da Sayoko,uno dei servi più fidati del caster, si spostò nella rete, configurato in una massa di dati digitali ,e fu trasformato in segnale luminoso da un diodo laser.
Poi fu sparato con una lunghezza d’onda di 1,5 millesimi di milllimetro infrarosso in un cavo a fibre ottiche, insieme con milioni di pacchetti dati. La fibra permetteva ai fasci luminosi di scorrere in un diametro doppio di quello di un capello e li rifletteva verso l’interno per non farli uscire.
A velocità folle,le onde sfrecciavano dal paese fino alla costa, attraversando ogni cinquanta chilometri in un amplificatore ottico, finchè la fibra non spariva in mare ,avvolta in un mantello di rame, impacchettata in diversi strati di filo metallico e di morbido isolante.
Sott’acqua,il fascio di cavi aveva lo spessore di un robusto avambraccio umano.
Correva sul fondo dello zoccolo continentale, sotterrato per essere protetto dalle ancore e dalle reti dei pescatori. Centinaia di migliaia di chilometri di cavi e fibre ottiche formava in tutto il mondo la spina dorsale dell’informazione.
La sfera terrestre era circondata da un intreccio di fili capaci di condurre la luce, in cui correvano in tempo reale i bit e i byte della società, della comunicazione, le telefonate, i video, la musica ,le e-mail…e la corrente. Ed ora,grazie al nuovo programma da lui personalmente creato, Lelouch Vi Britannia aveva accesso a tutto questo.
L’intera base si illuminò all’istante, rivelandone gli interni
<< Come le sembra?>>domandò Sayoko.
Il giovane si strinse nelle spalle
<< Sembra Natale. Ma con qualcosa…di me>>Non appena misero piede al di fuori dell’ascensore, iniziarono a udire una sinfonia di suoni.
Ronzii, borbottii, rumori metallici, ticchettii, come se fossero finiti in una fabbrica.
E allora li videro. Centinaia e centinaia di figure umanoidi camminavano lentamente per i corrodi di una struttura grane quanto il centro di Fuuyuki stesso, quasi come fosse una base futuristica descritta in un libro di fantascienza . Centinaia di persone, volsero lo sguardo in direzione dei nuovi arrivati, fermi e immobili, al fianco di un’apparente catena di montaggio.
Mentre gli intrusi li fissavano, un braccio robotico uscì dall’oscurità e selezionò un  teschio metallico. Spostandosi a sinistra, lo posizionò su un collo che si protendeva da uno scheletro artificiale in attesa.
Pochi secondi dopo, la figura di Zero riprese a parlare
<< Cominceremo subito. Questo è un inizio ma ci serve una cosa ,prima di poter cominciare il lavoro vero>>
Klaus puntò lo sguardo in direzione del personale
<< Tutti questi sono…>>
<< Me>>
Al sentire tali parole, il vampiro non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Io ho ciò che gli altri servi non avranno mai, armonia. Sono in contrasto, disuniti. Il potere del grall li ha istigati l’uno contro l’altro ,e quando cominceremo a dilaniare i loro successi,allora…la vittoria sarà nostra>>
<< E pensare che tutto questo,fino a 24 ore fa,non era altro che una linea fognaria>>commentò il vampiro,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di alcuni segni rossi sparsi al di sopra di una roccia rimasta esposta rispetto al pavimento lucido
<< Dovresti pulire quel cerchio. Il sangue di pollo comincia a puzzare>>
<< Dovresti essere grato a quel cerchio,dopotutto,è attraverso di lui che sono riuscito a evocarti sotto la classe berseker. Potrebbe tornarci utile,in futuro>>
Il servo si strinse nelle palle
<< Suppongo che non dovrei lamentarmi>>mormorò.
In quel preciso istante,il cellulare nella tasca dell’originale cominciò a suonare.
Il servo afferrò l’oggetto,portandoselo all’orecchio. Dopo appena un minuto buono,puntò lo sguardo in direzione del master, il volto chiuso in un sorriso divertito<< Abbiamo un aggiornamento>>

                                                                                                                      * * *
La neve iniziò a cadere lungo il perimetro del parco con la stessa intensità di una debole pioggia estiva.
Non era più la raffica incontrollata che aveva accompagnato le giornate invernali della periferia di Fuuyuki ,da quando le scuole erano state chiuse a causa degli omicidi.
Era una nevicata uniforme che accarezzava dolcemente il terreno della regione,ricoprendone la parte superiore con un sottile strato di cristalli bianchi ,ognuno così distinto dagli altri eppure così simili all'occhio umano che molta gente si stupiva di come un qualcosa creato dalla natura stessa potesse eguagliare un tale livello di perfezione artistica. E ogni singolo di quei fiocchi era arte allo stato puro.
Ma per i bambini,o meglio ,per la maggior parte di loro,quella bianca fumata altro non era che il più lieto dei passatempi,un dono meraviglioso con cui potersi tenere occupati durante il pomeriggio.
Le quattro figure camminarono lentamente per le strade del ghetto,fermandosi circa all’entrata dei giardini. Rin prese un respiro profondo,volgendo la propria attenzione nei confronti di Shirou
<< Emya-kun,andrò dritta al punto. Desidero il vostro aiuto per fermare questa guerra>>
Al sentire tali parole,sia la testa rossa che Kirito non poterono fare a meno di dilatare le pupille
<< Come secondo proprietario della città di Fuuyuki,sono consapevole di tutto ciò che accade nell’ambito del mondo soprannaturale. Ecco perché so per certa…che questa battaglia è illegale>>continuò,suscitando uno sguardo visibilmente sorpreso da parte del mago
<<< Illegale ,hai detto?>>
<< L’associazione terminò la guerra del Santo Grall subito dopo la fine del quarto conflitto. Chiunque abbia orchestrato tutto questo sta agendo oltre i limiti delle leggi imposte dall’associazione>>li informò rider.
Rin annuì in assenso
<< Questo spiega il motivo per cui le regole che coinvolgono il rituale siano così diverse. Il responsabile voleva essere sicuro che,alla fine della guerra,sarebbe rimasto un solo partecipante>>
<< Per quale motivo,vi è un così alto numero di servi?>>domandò Kirito.
La strega si strinse nelle spalle
<< Non ne sono sicura. Probabilmente,questo nuovo grall ha bisogno di moltà più energia del precedente,per potersi ricaricare>>
Shirou rimase fermo e immobile,a contemplare la figura della studentessa.
Dopo circa una decina di secondi,prese un respiro profondo
<< Perchè mai vorresti fermare la guerra? Sei un maestro,dopotutto>>
La giovane inarcò un sopracciglio
<< Come unico erede del clan Tohosaka è mio dovere vincere la guerra per ristabilire l’onore della mia famiglia. Tuttavia,in quanto membro dell’associazione…non posso lasciare che una cosa del genere rimanga impunita>>sussurrò.
Puntò lo sguardo in direzione del compagno di classe
<< Sai,ho utilizzato uno dei miei famigli per osservarti,Emya-kun. È evidente che tu sia stato trascinato in questo rituale contro la tua volontà>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< Per cui,te lo chiedo di nuovo. Emya Shirou…vorresti aiutarmi ha fermare il conflitto  noto come La Quinta Guerra Del Santo Grall ?>>
La testa rossa fissò il mago dritto negli occhi,nel tentativo di rilevare anche il minimo segno che potesse determinare se mentisse o meno.
Quando non ne trovò alcuno, prese un respiro profondo…

<< Bhe,questa è una sorpresa>>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione dei presenti.
Si voltarono. E poi lo udirono. Un cupo grugnito e i passi strascicati di piedi giganteschi.
All’estremità del parco,qualcosa di enorme avanzava verso di loro.
Si ritirarono di alcuni metri e lo stettero a guardare ,mentre si ergeva da una pozza di luce lunare. Fu una visione straziante.
Alto più di tre metri,aveva la pelle color verde,il coro bitorzoluto come un sasso,con in cima una testa piccola  adornata da un ciuffo di capelli neri come la notte.
Le gambe erano corte e tozze ,al pari di tronchi d’albero,al contrario delle braccia,decisamente più massicce.
Uno straccio di colorazione viola ne occupava la parte inferiore del bacino.
Affianco alla bestia,invece,vi era la figura di una bambina,probabilmente non più grande di dodici anni,vestita in un elegante cappotto.
Aveva la pelle pallida come la neve,così come i capelli,mentre il volto di porcellana era adornato da un paio di occhi rossi e lucenti.
La giovane chiuse il volto in un sorriso gioviale,puntando lo sguardo in direzione di Shirou
<< Buonasera, oni-chan. Questa è la prima volta che c’incontriamo>>
Al sentire tali parole,la testa rossa non potè fare a meno di trasalire. Chi era questa bambina?
Quest’ultima,nel frattempo,volse la propria attenzione nei confronti del secondo mago
<< Molto piacere,Rin. Il mio nome è illya. Illyasviel von Einzbern. Conosci il nome Einzbern,no?>>
<< Einzbern>>sussurrò l’altra,ricevendo uno sguardo di puro shock da parte del giovane.
Non può essere,pensò. Quella…è Illya?
Poco prima che potesse parlare ,tuttavia,la voce di Rin attraversò il vuoto del parco
<< è incredibile. Parlando di forza pura e semplice,sembra addirittura superiore a Saber>>osservò,lo sguardo volto in direzione della creatura.
Affianco a lei,rider cominciò lentamente a grattarsi la testa
<< Che situazione spaventosa. Lui da solo…potrebbe affrontarne altri sei>>
<< Insomma,non è un nemico che si possa affrontare con la forza bruta, eh?>>
L’alieno porse al master un sorriso divertito
<< Penso di potermi inventare qualcosa. Tenetelo occupato il più tempo possibile>>
<< Qui siamo in tre. Se si tratta solo di resistere possiamo farcela>>ribattè l’altra,con fare fiducioso.
Il dottore annuì di rimando,tornando alla forma astrale. Rin volse la propria attenzione nei confronti di Shirou
<< Emya-kun. Sta a te decidere se fuggire o combattere. Però…se possibile…preferirei che tu cercassi di fuggire>>sussurrò.
Il giovane dilatò le pupille,deglutendo a fatica. La situazione dev’essere critica,pensò.
Illya,nel frattempo,chiuse il volto in un’espressione annoiata
<< Avete finito di consultarvi? In tal caso…possiamo iniziare>>
Sia la strega che la testa rossa,compirono un passo all’indietro,pronti a ricevere l’attacco.
In quel preciso istante,la figura di un adolescente dai capelli corvini cominciò a camminare in direzione dei nuovi arrivati.
Shirou fissò il tutto con fare incredulo
<< Kirito?>>domandò,visibilmente preoccupato.
Il servo sembrò non prestargli la minima attenzione e si fermò ,a pochi passi dalla coppia.
Appena dieci secondi dopo,lo spirito s’inginocchiò,porgendo  la mano destra in avanti
<< è un piacere conoscerti,Illya-chan>>
SMAK!
Dietro di lui,la testa rossa sentì un sonoro schiaffo.
Si volto
<< Ehm,Rin?>>
La strega aveva colpito se stessa in pieno volto ,borbottando qualcosa riguardo a servi idioti e privi di cervello
<< Ehm,non importa>>commentò il giovane,con fare esitante.
Kirito ,nel frattempo,puntò lo sguardo in direzione della bambina,il volto chiuso in un sorriso gentile
<< Ora,perché mai una principessa come te rischierebbe di passeggiare a un ora così tarda ? Non è sicuro qui,sai? Ci sono persone spaventose a vagare per le strade,di questi tempi>>
volse la propria attenzione nei confronti di Rin
<< Come quel diavolo rosso laggiù>>sussurrò.
La magus in questione arrossì visibilmente,ricevendo una sonora risata da parte della strega più giovane
<< Mi piaci molto,saber>>ridacchiò  lei,prima di dilatare le pupille
<< Oh,la ricreazione è finita. Sella e Leysritt stanno cominciando a preoccuparsi>>
Prese un respiro profondo
<< Sistemali…berseker>>
e poi,come dal nulla,il ruggito del servant riecheggiò per tutta la lunghezza della città.
Kirito girò la testa in direzione di Shirou
<< I negoziato sono falliti!>>urlò,prima di compiere un balzo in avanti.
Nessun grido di battaglia, ne da parte sua, ne dalla bestia.
Nessuna sfida.
Nessuno scherno.
Solo odio reciproco e inevitabile.
Il saber alzò la spada, ma si trovò davanti il berseker ancora prima che potesse rendersi conto della situazione.
È veloce,pensò. Molto veloce.
Colpì con tutta la forza che aveva e s’illuse che bastasse quella stanca ira a sostenerlo : invece la creatura fece qualcosa che lo sorprese. Scardinò la portiera di una delle macchine più vicine,utilizzandola per bloccare il suo attacco, in un gesto di disarmante disinvoltura.
A Shirou gli ricordò innumerevoli film di cappa e spada: braccio alto, lama verso il basso, e adesso il berseker avrebbe tracciato un arco, facendogli saltare via di mano l’arma e concludendo con un affondo. E tanti saluti.
Per fortuna scoprì di non averci azzeccato. Il gigante avrebbe forse voluto davvero compiere una prodezza del genere, ma nonostante il fisico da palestrato cedette al goffo impeto dell’attacco e finì contro un camion della spazzatura,a causa di un poderoso calcio da parte di Kirito.
Rin approfittò della situazione e porse il braccio destro in avanti. Il proiettile di luce centrò la creatura in pieno volto, mandandola contro il muretto del vialotto. Kirito ne approfittò per lanciare una fugace occhiata al suo avversario. Aveva una resistenza impressionante. Sembrava quasi che non avesse nemmeno sentito il colpo.
Si chinò una seconda volta, per evitare la spada dell’avversario e gli sferrò un colpo basso allo stomaco. Il servo lo sentì appena e affondò un poderoso pugno in direzione del giovane.
Questi utilizzò ambe le lame per pararlo. Il terreno sotto di  lui cedette,generando un onda d’urto che mandò in tilt la maggior parte degli apparecchi elettronici.
<< Impossibile>>sussurrò Rin,osservando il tutto con fare incredulo.
Dall’altra parte della strada,Illya non potè fare altro che chiudere il volto in un sorriso sognante
<< Wow! Sapevo che non saresti morto così facilmente,saber>>
<< Felice che tu abbia un opinione così alta nei miei confronti>>mormorò l’altro,cercando di mantenere un espressione tirata.
La strega ridacchiò
<< Mi raccomando,berseker,non trattenerti. Voglio testare la forza di questo servo>>
La creatura urlò, balzò in avanti  , con la gamba piegata in un angolo assurdo, un osso verde che spuntava tra la pelle insanguinata,dove il saber l’aveva colpito
L’adolescente, comunque, non aveva intenzione di cedere.
Afferrò la spada e ne calò la spranga sul corpo del mostro, e ancora, e ancora, con una forza e una rabbia per nulla in linea con il suo personaggio precedente.
La città di Fuuyuki risuonò nel riecheggiare di colpi di spada e urla bestiali.

Nuove alleanze - parte 2

<< Aragoste in salsa di vongole e frutti di mare>> presentò Sebastian,posando il vassoio di fronte alla coppia di maestri. Chaos annuì in ringraziamento,porgendo all’amico un sorriso a trentadue denti
<< Devo dire,Roa,che all’inizio  ero un po’ preoccupato ,ma sembra che i tuoi servi non siano nulla se non fedeli alla nostra causa>>
<<  Così sembra>>mormorò l’altro,prima di volgere al compagno uno sguardo incuriosito
<< Dov’è il tuo ?>>
La creatura si strinse nelle spalle
<< Sta facendo un giro di ricognizione. È un berseker>>continuò.
Il vampiro annuì compiaciuto.
Un servo della classe berseker sarebbe stato molto utile,pensò. Chaos,nel frattempo,addentò un pezzo di carne,per poi prendere un respiro profondo
<< Ho saputo…che la principessa dei veri antenati è riuscita ad attraversare la nebbia che avvolge la città>>
Al sentire tali parole,il progenitore non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Arcueid?>>
<< A quanto pare>>mormorò l’altro,con fare disinvolto.
Roa inarcò un sopracciglio
<< Hai intenzione di assorbirla ?>>domandò,visibilmente interessato.
L’alchimista scosse la testa un paio di volte
<< Il nostro comune benefattore me l’ha vivamente sconsigliato>>ribattè lui,ricevendo un sorriso agghiacciante da parte del vampiro
<< In questo caso…la ucciderò>>
La creatura puntò lo sguardo in direzione dell’amico
<< Saresti disposto a compiere un azione così drastica?>>
<< La voglio uccidere. Voglio che resti morta. Voglio che si trasformi in neve…e si disperda ai quattro venti>>
Chaos chiuse il volto in una smorfia
<< Andrebbero adottate le vecchie regole. Combatteresti come un mortale,un po’ troppo rischioso,non credi?>>domandò,il tono di voce leggermente beffardo.
Il progenitore ridacchiò,visibilmente divertito,prima di porgersi in avanti
<< Vi dirò una cosa che vi gelerà il sangue. Non importa quale sia il vantaggio che abbiamo accumulato su di loro…ne quanti sono passati alla parte oscura. Niente riesce a spegnere la loro capacità di sperare. Se l’attaccano l’un l’altro come l’influenza a scuola>>
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Stiamo perdendo,Chaos. Stella dopo stella,stiamo perdendo>>sussurrò.
Il resto della cena proseguì in silenzio.

                                                                                                                      * * *

Si lanciarono giù per il pendio che conduceva alle fognature .
Shirou rotolò su una spalla,ricadde sulla schiena e scivolò nei cespugli con le gambe spalancate a V.
Ci fu un grido. Un tonfo. Silenzio.
Si voltò in direzione della compagna e vide che questa si trovava ad appena due passi dietro di lui. Tenendola d'occhio ,scavalcò un albero abbattuto e cominciò a scendere come meglio poteva per il resto del pendio,in un roco ansimare. Aveva una fitta al fianco. La lingua gli faceva un male terribile.
Ora i cespugli erano alti quasi quanto lui. L'odore misto di piante selvatiche e sporcizia gli riempì il naso.
Sentiva un gorgoglio d'acqua corrente nei paraggi,seguito da un chiacchericcio intorno alle pietre. I suoi piedi allora sdrucciolarono e ripartì,rotolando e slittando,picchiando il dorso della mano su un sasso aguzzo,passando fra spini che gli strapparono pezzetti di cotone dalla giacca e minuscoli lembi di pelle dalle mani e dalle guance.
Concluse il suo viaggio bruscamente,ritrovandosi seduto con i piedi nell'acqua. Il ruscello sinuoso scompariva in una macchia d'alberi alla sua destra,un posto buio come una grotta. Rivolse la propria attenzione nei confronti del ragazza e questa cominciò ad ansimare.
In quel preciso istante,la vegetazione intorno a loro esplosse. Ne uscirono Kirito e berseker,i volti chiusi in un espressione di pura intesa.
L’adolescente volse la propria attenzione nei confronti della coppia
<< Correte!>>urlò ,allontandoli entrambi con una spinta.
Poi si girò di scatto,pronto ad affrontare il mostro.
La creatura si fermò,i piedi divaricati nell’acqua. Kirito estrasse entrambe le spade una seconda volta e le brandì ,una in ogni mano.
Non aveva tempo di pensare,così corse incontro al berseker,le lame puntante in direzione dei suoi arti inferiori.
Il servo dimenò le braccia contro il saber,ma lui riuscì a evitare i colpi,e i pugni della creatura a mala pena riuscirono a  sfiorarlo .
Allora, Kirito affondò ambe le spade nella gamba sinistra del gigante,ma invano. Il berseker aveva una pelle spessa e coriacea e le lame la scalfirono appena.
Il mostro quasi non si accorse di essere stato colpito.
Poi ,il servant abbassò lo sguardo sullo spadaccino,emettendo un ringhio buio e cupo,lo afferrò per la vita e lo scagliò nel torrente.
Kirito precipitò sul letto fangoso e si girò subito su un fianco,la testa che pulsava e l’intero corpo dolorante per il contraccolpo.
La bestia si preparò di nuovo ad attaccarlo. Il giovane si guardò il fianco,ora coperto di sangue.
La profonda ferità sotto le costole si era riaperta.
Vi premette una mano,e questa si rigenerò all’istante,appena un paio di secondi dopo. In un attimo,il gigante verde fu sopra di lui,il volto così vicino da arruffargli i capelli con il fiato orrido e rovente. Lunghi denti gialli spuntavano da sotto il labbro superiore.
La creatura si preparò a sferrare un pugno e Kirito chiuse gli occhi,pronto a riceverlo

<< Allontanati !>> gridò una voce.
Il saber riaprì gli occhi.
Rin stava correndo nel torrente,l’acqua che le sciabordava le caviglie.
Aveva il braccio destro teso dritto davanti a se,illuminato di una debole luce color turchese.
<< Non fatelo>> urlò Kirito.
Sentiva il dolore in tutto il corpo. Cercò di rialzarsi ,ma una fitta alla testa glielo impedì.
Il bersker si allontanò da lui,ora concentrato sulla giovane strega. Proseguì lungo il torrente, finchè non fu a pochi passi dalla magus,che lo fissava dritto negli occhi.
Alzò l’avambraccio e Kirito,benché lontano,vide che stava tremando.
<< Non abbiamo ancora finito !>>esclamò questi,attirando l’attenzione del gigante. Il mostro si fermò a pochi metri da Rin.
Si girò goffamente,sbattendo gli occhi con un espressione ottusa,per vedere che cosa avesse provocato quel rumore.
Le sue pupille videro Kirito. Esitò,poi decise di dirigersi verso di lui.
<< Prenditela con qualcuno della tua taglia!>> urlò Shirou,dall’altro lato del torrente,scagliandogli contro un tubo di metallo rinforzato.
Sembrò che il mostro non si fosse neanche accorto del corpo contundente che lo aveva colpito alla spalla,ma che avesse udito il grido.
Si fermò di nuovo, volgendo la propria attenzione nei confronti della testa rossa e dando il tempo a saber di afferrare ambe le spade.
A quel punto,il giovane dai capelli corvini fece una cosa al tempo stesso molto stupida ma molto efficace.
Prese la rincorsa,spiccò un salto e cercò di aggrapparsi al corpo della bestia,cingendolo con le braccia. Il servant non si accorse che Kirito gli si era attaccato ma nemmeno lui potè ignorare la lama d’ossidiana che gli venne infilata attraversò i muscoli della spalla.
Ululando di dolore,il mostro cominciò a roteare su se stesso e a menar colpi,con saber sempre aggrappato alla schiena.
Da un momento all’altro, avrebbe potuto scrollarselo di dosso o assestargli un tremendo colpo alla testa. Allentò la presa e atterrò in posizione eretta sul letto del torrente. Allora, invece che tentare di ritirarsi, Kirito gli si buttò addosso.
Forse il corpo del suo nemico era più pesante, dall’alto dei suoi atletici tre metri, ma il berseker doveva sentirsi peggio di un astronauta che dalla scarsa gravità lunare veniva catapultato nel giro di un secondo sulla superficie terrestre: non resistette all’assalto e scivolò a terra, trascinandolo con sé.
Il saber si rialzò in fretta.
Sebbene non fosse forte come il suo avversario era comunque un servo. Nelle orecchie gli risuonò il rumore delle ossa spezzate , e prese un respiro profondo.
E solo una rissa come un’altra, pensò.
Il gigante ai suoi piedi si sollevò. Sul suo volto balenò la rabbia e la furia che lo spadaccino aveva scorto tante volte.
E lui chiuse gli occhi e colpì il servo prima che si alzasse. Tornò subito a guardare: la bestia era a terra, le mani contro lo stomaco, il volto chiuso in uno sguardo di pura collera.
L’adolescente colpì ancora,questa volta,utilizzando la spada.
E no, non era affatto come lo  aveva immaginato.
Continuò a combattere, ma non era facile, non era pulito, non era una soddisfazione, era solo disperazione, e ogni volta che la carne cedeva sotto la sbarra di ossidiana e le ossa si frantumavano, quello stesso dolore lo aggrediva. Avrebbe continuato a occhi chiusi, se avesse potuto. Avrebbe smesso, se non avesse saputo che l’avversario non avrebbero avuto la stessa pietà, lo stesso orrore che raggiava su di lui. Era una guerra, e adesso sapeva quanto davvero fosse terribile, inaccettabile e devastante, il pensiero o muori tu o muoio io.
Tuttavia…si fermò, prima che potesse andare oltre. Aveva assestato un totale di diciassette colpi,tutti attraverso lo stomaco del berseker.
Il sangue color verde cominciò a zampillare copioso dalle ferite inferte. Appena un minuto dopo,la figura del gigante cedette sotto il proprio peso,riversandosi nel terreno fangoso.
Rin fissò il tutto con fare incredulo
<< è…è morto?>>domandò,visibilmente scioccata.
Dall’altra parte del fiume, Illya emise uno sbuffo divertito
<< Per favore. Ci vuole molto più di questo per battere il mio berseker>>
E poi accadde. Le ferite sul corpo della bestia cominciarono a rigenerarsi.
I punti in cui il sangue verde era entrato in contatto col terreno cominciarono a ricoprirsi di un leggero strato di muschio.
Con grande orrore dei presenti,la figura del servo cominciò a rialzarsi.
Rin dilatò le pupille,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di Illya
<< è il momento>>sussurrò.
Essendo stata momentaneamente privata del proprio servo,non sarebbe riuscita ad evitare l’attacco di un master nemico,pensò.
Porse il braccio destro in avanti e questo cominciò a illuminarsi di una debole lue di colorazione azzurra.
Il proiettile di luce attraversò l’aria come un colpo di pistola.
La piccola strega non se ne accorse in tempo.
Girò la testa ,ma era già troppo tardi. L’incantesimo l’avrebbe uccisa.
...
Poi,accadde qualcosa d’impensabile. Shirou balzò in avanti,mettendosi tra lei e l’attacco.
La testa rossa dilatò le pupille e sentì la carne del fianco lacerarsi, in un scricchiolio quasi impercettibile.
Sentì il sangue sgorgare copioso dalla ferita appena aperta e riversarsi lungo il torrente come pioggia battuta.
Si levò un grido terribile
<< Emya-kun!>>
Rin vide il volto del mago perdere quel poco di colorito che gli era rimasto e compì un balzo in avanti
<< Emya-kun,perché diavolo l’hai fatto?!>>
L’adolescente tossì un paio di volte,nel tentativo di riprendere fiato
<< Perché lei..lei è mia sorella>>sussurrò.
La strega dilatò le pupille,seguita di Illya
<< Cosa?>>domandò,con fare incredulo.
L’Eizembern,d’altra parte,compì un passo all’indietro
<< Oni-chan…>>
<< Ho promesso a mio padre che l’avrei trovata. Non posso…io non posso perderla ora>>continuò l’altro,volgendo la propria attenzione nei confronti della bambina.
Cominciò a incamminarsi in direzione di quest’ultima ,ma un grido da parte di Kirito interruppè il suo cammino
<< Shirou !>>
La testa rossa sbattè ambe le palpebre un  paio di volte ,prima di innalzare il capo.
Sentì uno sbuffo caldo e umido accarezzargli la punta dei capelli.
La testa del berseker gli stava sopra, dondolante da una parte all’altra ,mentre la guardava con quelle pupille nere e senza vita , le zanne scoperte. L’enorme creatura  alzò il braccio sinistro,pronto a calarlo sulla sventurata vittima.
Shirou chiuse gli occhi, aspettando il colpo che avrebbe messo fine alla sua vita. Tuttavia,quest’ultimo non arrivò ma.
Nel parco si diffuse uno stridio acutissimo e ininterrotto.
Il servant si girò immediatamente verso la fonte di quel rumore,barrendo e levando il capo. Sembrava agitato e confuso.
La creatura sbattè la testa e compì un paio di passi all’indietro. Sembrava un cane in preda al panico.
Illya,nel frattempo ,dilatò le pupille
<< berseker,ce ne andiamo>>ordinò.
La bambina iniziò a correre nelle profondità della foresta ,seguita dal gigante.
Entrambe le figure svanirono nelle ombre. Rider apparve pochi secondi dopo,le mani saldamente tenute attorno al cacciavite sonico.
Rin non perse tempo e volse al Dottore un’espressione visibilmente incuriosita
<< Che cos’era?>>
Il servant puntò lo sguardo in direzione dell’oggetto metallico
<< Un impulso sonico. Ho dovuto calibrarlo in modo che potesse essere percepito solo dal nostro caro berseker>>
<< Però,sai renderti utile>>ridacchiò l’altra,ricevendo un sorriso da parte del cavaliere.
Dietro di loro, Shirou mantenne uno sguardo fissò nei confronti del punto in cui erano svaniti Illya e la creatura .
Sentì il calore diffondersi nei pantaloni. Si era pisciato addosso.
Provò imbarazzo e paura .Ma sapeva che doveva fare qualcosa.
Gli tremavano le mani,ma ciò non gli impedì di rialzarsi,aiutato da Kirito.
Puntò lo sguardo in direzione della strega e prese un respiro profondo
<< Rin>>
L’adolescente si voltò,seguita da rider.
Emya chiuse il volto in un’espressione determinata<< Ho deciso. Io…ti aiuterò>>
 
                                                                                                                                 * * *

Poco prima delle sei,sulla città di Fuuyuki ,aveva cominciato a scendere uno strano crepuscolo.
L’orizzonte meridionale si andava  ingombrando di nuvole, e da quella direzione giungevano, attraverso boschi e campi, cupi rimbombi lontani.
Le nubi viaggiavano verso la cittadina,gonfiandosi via via che si avvicinavano.
Governata da una fotocellula,l’illuminazione stradale entrò in funzione con mezz’ora d’anticipo sull’orario consueto.
La confusione regnava nel complesso,invaso da veicoli della polizia statale e unità mobili della televisione.
Nell’aria surriscaldata s’intrecciavano le comunicazioni via radio
<< Però,non sei un tipo molto loquace>>commentò Sakura,lo sguardo volto nei confronti del suo nuovo servo.
Questi non la degnò nemmeno di uno sguardo,mantenendo un’espressione impassibile
<< Dimmi…come ti chiami?>>domandò,visibilmente incuriosita.
L’uomo sembrò decidere se rispondere o meno.
Dopo circa un minuto buono,tuttavia,prese un respiro profondo
<< Max>>sussurrò.
L’adolescente inarcò un sopracciglio
<< Max? Davvero?>>
Puntò lo sguardo in direzione della strada
<< Non ho mai sentito parlare di uno spirito eroico di nome Max>>
<< Non mi sorprende>>ribattè l’altro.
La strega cominciò a rallentare il passo
<< Che vuoi dire?>>
<< Il mondo da cui provengo…è molto diverso da quello in cui mi trovo ora>>continuò il servo.
Al sentire tali parole,l’adolescente non potè fare a meno di chiudere il volto in un’espressione perplessa
<< E questo che significa ?>>
<< Penso di essere finito in una terra parallela>>fu la sua risposta.
A questo punto,la strega riuscì a trattenere un sussulto
<< In che senso, una terra parallela?>>domandò,visibilmente scioccata.
Il rider si strinse nelle spalle
<< Oh,andiamo, l’avrai sicuramente visto in qualche film,una sorta di alternativa al vostro mondo,tutto è uguale ma leggermente diverso,tipo,non lo so,i semafori sono blu e Richard Nixon non è mai stato eletto>>
Volse la propria attenzione nei confronti di Deathstroke
<< Credo che il nostro caro assasino ,qui,sia giunto alla medesima conclusione>>commentò.
Sakura puntò lo sguardo in direzione del servo e questi cominciò a grattarsi la testa,con fare imbarazzato
<< Ammetto che il pensiero potrebbe aver… sfiorato la mia mente>>borbottò.
In quel preciso istante,la figura di Max interrupè il loro cammino.
La giovane Matou inarcò un sopracciglio
<< Perché ti sei fermato?>>
<< Due persone. Un master e un servant. Uomo e donna…probabilmente. Cento metri alla nostra destra>>ribattè l’altro,in tono freddo.
La strega dilatò le pupille,prima di prendere un respiro profondo
<<< Assassin>>
Lo spirito eroico annuì di rimando,prima di scomparire tra le ombre.  
Rider rimase fermo e immobile,la mano posta sulla prima arma che gli capitò a tiro.
Tese le orecchie e ascoltò.
Niente. Non un sospiro. Non un passo. Nemmeno il riecheggiare degli uccelli.
Nelle profondità del quartiere, era calato un improvviso e innaturale silenzio.
E allora capì. Un’arma eccelsa.
Sentì la punta della freccia premergli nella parte posteriore del collo, ma riuscì a mantenere un’espressione impassibile
<< Tocca quella pistola e sei morto>>sussurrò una voce.
Si voltò,ritrovandosi la lama ad appena un millimetro dalla pelle che rivestiva il cranio.
Di fronte a lui si ergeva la figura di un uomo dalla lunga capigliatura bionda,il volto adornato da un paio di occhi azzurri,indossante abiti di colorazione verde.
In ambe le mani,tendeva un arco di legno,la freaccia puntata in direzione del servo.
La creatura cominciò a guardarsi intorno,prima di prendere un respiro profondo
<< Faccio appello a chi vive nelle ombre. Mostrati o il tuo compagno morirà>>
Appena un minuto dopo,assassino fuoriuscì dall’oscurità di un vialotto
<< Per essere in grado di percepire la mia energia anche quando sono nella mia forma astrale,devi avere dei sensi piuttosto sviluppati>>commentò.
L’attenzione di Sakura,tuttavia,non era rivolta alla scena che si stava svolgendo di fronte a lei,quanto,piuttosto,in direzione di una ragazza minuta dai capelli castani che stava a pochi passi dalla figura del nuovo servant
<< Fermi>>ordinò.
Fissò la giovane da cima a fondo,prima di inarcare un sopracciglio
<< Tu non sei umana. Che cosa sei ,se posso chiedere?>>
L’adolescente trasalì leggermente,per poi prendere un respiro profondo
<< Sono un apostolo della morte>>sussurrò.
Sakura rimase ferma e immobile,inclinando leggermente la testa
<< Affascinante>>commentò.
Al sentire tali parole,il vampiro non potè fare a meno di dilatare le pupille
<< Non hai paura?>>domandò,visibilmente sorpresa.
La strega chiuse i volto in un ‘espressione leggermente confusa
<< Perché dovrei ?>>
<< Bhe…perché sono un abominio>>
<< Ance se ciò fosse vero,io sarei sempre un abominio peggiore di quanto tu potesti mai essere>>ribattè l’altra.
La studentessa inarcò un sopracciglio
<< Davvero? Perché?>>
<< Non mi va di parlarne>>dichiarò,il volto chiuso in un’espressione di pura rabbia.
 La giovane trasalì leggermente,per poi abbassare leggermente la testa,nel tentativo di nascondere il proprio imbarazzo
<< Mi dispiace,non volevo metterti a disagio>>mormorò.
Dopo circa un minuto buono,tuttavia,rivolse la propria attenzione nei confronti di Sakura
<< Bhe,visto che siamo entrambi degli abomini…potremmo,non so…essere amici?>>
<< Amici?>>domandò l’altra,il tono di voce ornato da una lieve punta di curiosità
<< O alleati,se preferisci>>continuò lei.
Deathstroke approfittò di quel momento per rendere nota la sua opinione
<< Suggerisco umilmente di accettare l’offerta. Un paio di servi in più potrebbero rivelarsi utili>>osservò.
La strega sembrò pensarci su,prima di annuire lentamente
<< Ok>>
<< Davvero ?! >>
<< Tuttavia…>>
compì un passo in avanti,finchè non ebbe il proprio volto ad appena un paio di centimetri da quello della studentessa
<< Se per caso dovessi tradirmi ,io…ti ucciederò>>sussurrò.
Nonostante la minaccia velata,il vampiro sostenne lo sguardo,per poi prender un respiro profondo
<< Va bene>>mormorò, volgendo la propria attenzione nei confronti del proprio servo
<< Questo è Legolas,della classe Archer>>
<< Molto lieto>>dichiarò l’altro,compiendo un inchino aggraziato, e abbassando l’arma
<< Il mio nome è Satsuki Yumizuka 
>>continuò lei,ricevendo un cenno dalla magus
<< Matou Sakura. Dimmi,qual è il tuo desiderio per il Grall?>>
L’apostolo sembrò esitare un attimo,prima di arricciare ambe le labbra in un sorriso malinconico
<< Sono arrivata in questa città per trovare qualcuno>>
< Qualcuno,hai detto?>>
<< Una persona molto importante per il mio cuore>>
La strega annuì comprensiva
<< Capisco>>dichiarò.
Puntò lo sguardo in direzione della coppia di servant alle sue spalle
<< Proseguiamo>>ordinò.
E così fecero,seguiti dai loro nuovi compagni.

                                                                                                                    * * *

Kotomine Kirei era alla finestra del tinello sopra la chiesa ,con le mani dietro la schiena,a contemplare Fuuyuki.
L’appartamento di appena un locale alle sue spalle avrebbe fatto inarcare parecchie sopracciglia in città,perché non conteneva niente.
Non un letto,non un elettrodomestico,non una sola seggiola.
Gli armadi a muro erano aperti e vuoti.
Qualche batuffolo di polvere rotolava pigramente sui pavimenti privi di tappeti,spinto da una lieve corrente che soffiava nella casa all’altezza delle caviglie.
L’unico elemento di arredamento ara appeso alle finestre: brutte tendine a scacchi.
Era l’unica cosa che contava,perché erano l’unica cosa che si vedesse dalla strada.
In quel momento, la città dormiva e i negozi erano al buio,le abitazioni erano celate nelle ombre,e l’unico movimento in tutto il parco era il semaforo lampeggiante all’incrocio con il quartiere nel quale abitava Emya Shirou.
Il prete contemplava la città con occhi affettuosi.
Oh, non era ancora la sua città,ma lo sarebbe stata di lì a non molto. Si era già assicurato una prelazione. Loro non lo sapevano…ma lo avrebbero saputo. Eh,sì.
Kotomine kirei si considerava un elettricista dell’animo umano.
In una città come Fuuyuki,le scatole dei fusibili erano tutte allineate e facilmente accessibili ,non c’era che da aprirle…e cominciare a fare collegamenti.
Si collegava un Emya Shirou a una giovane Rin Tohosaka con i cavi di altre due scatole,mettiamo ,per esempio, quelle di una donna disperata come Sakura Matou e di un verme come Zouken. Poi, si collegavano altre persone nella stessa maniera.
A un certo punto si collaudava uno di quei favolosi collegamenti ,per assicurarsi che tutto funzionasse,quindi non c’era che da mettersi comodi e spedire una scarica nei circuiti di tanto in tanto ,per mantenere vivo l’interesse.
Per mantenere la situazione in caldo. Ma soprattutto, ci si metteva comodi ad aspettare che tutto fosse pronto… e poi si dava corrente.Tutta la corrente. Tutta in una volta.
Era necessaria solo la capacità di comprensione della natura umana.
<< Naturalmente, è in realtà una questione di domanda e offerta>> considerò a voce alta,mentre contemplava la città addormentata.
E perché? Bhe..,perché sì,in fondo.
La gente pensava sempre in termini di anime,e naturalmente di quelle ne avrebbe prese quante più possibile.
Erano per Kotomine Kirei come i trofei per il cacciatore,il pesce impagliato per il pescatore.
Da ogni punto di vista pratico avevano scarso valore,per lui,di questi tempi. Tuttavia,ne rastrellava lo stesso più che poteva. Se non lo avesse fatto,non sarebbe stato al gioco.
In verità, lo stimolo gli veniva soprattutto dal divertimento,non dalle anime. Puro e semplice divertimento.
Diventava l’unico scopo ,dopo qualche tempo ,perché quando gli anni sono lunghi si cerca svago dove si può.
Kirei si staccò le mani da dietro la schiena,quelle mani che provocavano il ribrezzo in tutte le persone tanto sfortunate da provarne i crepitante contatto,e se le strinse con forza,le nocche della destra schiacciate nel palmo della sinistra.
Ridacchiò,per poi camminare all’interno dell’ufficio.
Oltre a una foto della chiesa di Fuuyuki con dietro la cassaforte,sulle pareti dello studio parrocchiale c’erano un gran numero di targhe in riconoscimento di svariate iniziative a beneficio della comunità.
C’erano anche una fotografia di Kirei che stringeva la mano al sindaco della città e un’altra in cui la stringeva ad uno dei suoi consiglieri,in occasione di una raccolta di fondi promessa da quest’ultimo per un’organizzazione di sostegno ai bambini sopravvissuti all’incendio di dieci anni fa.
C’era persino una fotografia in cui il prete si scambiava una stretta di mano con un membro della torre dell’orologio,un certo Sanderson.
L’unico oggetto situato al di sopra della scrivania era una bibbia rilegata in pelle di cuoio .
In quel preciso istante,una seconda figura attraversò la porta dell’ufficio.
Si trattava di un bel giovane dalla capigliatura dorata,probabilmente straniero,vestito in una giacca sportiva di colorazione nera,così come i pantaloni.
Il viso dai lineamenti esotici era adornato da un paio di occhi rosso come il sangue,attraversati da un paio di pupille dalla conformazione quasi rettile
<< C’è l’accenno di un sorriso sul tuo volto,sacerdote. Eppure,non è qualcosa che ti piace mostrare agli altri>>commentò l’uomo,il volto chiuso in un espressione visibilmente divertita.
Al sentire tali parole, Kirei non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< è questa l’impressione che ti ho dato?>>
<< Sì,proprio questa. È stato un sorriso adatto,per un impudente come te. Hai ricevuto notizie piacevoli, Kirei?>>
Il prete ridacchiò
<< In un certo senso. È stato come incontrare nuovamente una vecchia conoscenza. Non posso che esserne felice>>commentò.
Volse la propria attenzione nei confronti del servo
<< Come avevi detto,la guerra del santo Grall ha avuto inizio dopo soltanto dieci anni. In quanto supervisore,tutto quello che desidero è il compimento di un miracolo: il completamento del santo Grall>>
<< Anche a costo di trasformare questa terra in un inferno?>>domandò l’altro.
Il sacerdote si strinse nelle spalle
<< Questo non è qualcosa che mi riguarda. Scontri,uccisioni e tradimenti sono compiti riservati ai master>>
<< E in che modo tu saresti diverso dagli altri partecipanti ? >>
Il suono di quella voce attirò l’attenzione della coppia.
Al centro della camera aveva appena preso posto la figura di un uomo dai lineamenti cinesi,vestito in un apparente divisa scolastica,i capelli neri come la pece,issante nella mano destra un’alabarda di colorazione dorata.
Kirei chiuse il volto in un sorriso beffardo
<< Ah,lancer che piacere unirti a noi,pensavo ti avessero rapito>>commentò,ricevendo uno sguardo irritato da parte del servo
<< Com’è andata la tua piccola …gita turistica,se posso chiedere?>>domandò,il tono di voce leggermente incuriosito.
L’uomo strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Uccidere persone innocenti per potermi ricaricare di prana. Come sono caduto in basso>>
<< Vedo che sei insoddisfatto del tuo contratto con me,lancer>>osservò il prete,leggermente divertito.
Il servant volse la propria attenzione nei confronti del master
<< Non sai quanto>>sussurrò.
Dopo circa una decina di secondi,tuttavia,prese un respiro profondo
<< Comunque sia,non ho altra scelta se non quella di seguirti>>continuò,ricevendo una risata da parte dell’altro servo
<< Immagino sia naturale per gli esseri inferiori attaccarsi ai loro superiori. Se desiderano mantenere il loro livello, non hanno altra scelta che obbedire. Non c'è mai fine, a questa catena. All'inizio si è pieni di  utopie, ma poi, per levare questo peso, si cerca di trovare qualcuno sempre più bravo. E i forti ricercano altri ancora più forti, così da potersi rifugiare sotto la loro ala. Ecco come sono nati gli dei. Ma non fate errori,non sono altro che mere imitazioni. Da questo momento in avanti, assisterete alla potenza del dio in cui ripongono fiducia. Diverrò quel dio in cui non possono fare a meno di credere>>
Volse la propria attenzione nei confronti di Kirei
<< Ad ogni modo,ho notato un paio di abomini in giro per la città. Stanno continuando a uccidere i miei sudditi>>
fece una pausa per riprendere fiato
<<  Questo  è un atto che non posso tollerare>>terminò.
Al sentire tali parole,lancer non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Da quando ti importa delle persone comuni, goldie?>>
<< Folle! Io sono il re di questo mondo! Uccidere anche il più mero dei miei sudditi ,senza il mio consenso ,equivale a un atto di tradimento!>>
Dall’altro lato della camera,il sacerdote  compì un passo in avanti
<< Allora…mi concederai il permesso per eliminare alcuni membri del tuo popolo?>>domandò,visibilmente esitante.
La creatura annuì di rimando
<< Certamente, Kirei. Come mio seguace più fedele ti sei più ch guadagnato il  diritto di usufruire di tale favore>>
<< I miei ringraziamenti, Gilgamesh…re degli eroi>>
Detto questo,il master puntò lo sguardo in direzione dell’altro servo
<< Lancer,ho un incarico per te>>
<< Sentiamo>>commentò questi,con fare disinvolto.
L’uomo prese un respiro profondo
<< Trova Emya Shirou e Zouken Matou. Una volta fatto questo…uccidili entrambi,senza alcuna esitazione>>
<< Ricevuto>>ribattè l’altro,scomparendo in un filo di polvere dorata. Il re di Uruk osservò il tutto con fare incuriosito
<< Capisco il tuo interesse per il personaggio di Emya Shirou, Kirei,ma perché mai indirizzeresti la tua attenzione nei confronti di quel verme ?>>
<<  Ho un vecchi conto in sospeso con il vecchio Matou>>sussurrò  l’uomo,il volto chiuso in un espressione fredda come il marmo.
In quel preciso istante,la figura di Ciel oltrepassò la porta dello studio
<< Kotomine –sempai,ho ricevuto un aggiornamento da parte dei miei famigli. Pare che Aoko Aozaki sia arrivata in città…>>
si fermò di colpo non appena i suoi occhi entrarono in contatto con quelli di Gilgamesh
<< Oh,mi dispiace,non sapevo fossi occupato ad ascoltare una confessione>>
Kirei ridacchiò,visibilmente divertito
<< Questo non è il caso, Ciel-san. Il mio vecchio amico,qui,ha gentilmente accettato di offrirci il suo aiuto per quanto riguarda il nostro piccolo problema con il vampiro noto come Roa>>
Affianco al sacerdote,il giovane annuì in assenso
<< Il mio nome è Gilgamesh,faresti meglio a tenerlo bene a mente. Gioisci,donna,poiché ero annoiato e ho deciso di prestarvi i mie servigi>>continuò.
L’adolescente  chiuse il volto in un sorriso genuino
<< Questo è molto generoso da parte vostra,Gilgamesh –san>>
Kirei approfittò di quel momento per deviare il discorso
<< Hai detto che un altro mago è arrivato in città,ciel-san ?>>
L’esecutrice annuì in assenso
<< Così come la principessa dei veri progenitori. Pare che si riuscita a creare un passaggio per attraversare la nebbia>>commentò.
Al sentire tali parole,il falso prete non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Davvero? Bhe,questa è un ottima notizia…>>
si fermò di colpo,volgendo la propria attenzione nei confronti dell’unica finestra presente nella sala.
Visibilmente sorpresa dalla reazione dell’uomo,la giovane inarcò un sopracciglio
<< C’è qualche problema ?>>domandò,leggermente tesa.  
Fu allora che sentì ringhiare.
Il cuore gli balzò in gola. Indietreggiò di un passo,con i muscoli tesi come fili di ferro.
Il cane nero sfondò la vetrata come fosse cartapesta,riversandone i cocci sul terreno. Il primo pensiero della donna fu quello di una bambina capitata al’improvviso nel mezzo di una fiaba:lupo.
I grandi occhi rossi della creatura erano arrossati,instupiditi e rimpiccioliti,più simili a occhi da maiale che da  membro della razza canide.
Il suo mantello era imbrattato di fango verdastro. Il suo muso era raggrinzito in una terribile parodia di un ghigno che paralizzò Ciel per l‘orrore.
Kirei non perse tempo, e materializzò un totale di tre lame dalle nocche di ciascuna mano. Black keys,questo era il nome riservato a quelle armi.
La punta delle spade affondò nel corpo della bestia,riducendola a una massa nera e informe
<< Sembra che Chaos abbia deciso di ignorare il suo istinto di sopravvivenza e attaccarci direttamente>>commentò,lo sguardo rivolto nei confronti della pozza.
Al di fuori della chiesa,iniziarono a udirsi una lunga serie di ruggiti e altri suoni di origine animale. E non solo.
C’era anche una firma d’energia. Una molto potente,per giunta.
Il sacerdote dilatò le pupille
<< Un servo?>>

                                                                                                                    * * *

Il quartiere cominciava a farsi degradato. Un terzo degli edifici aveva porte e finestre sbarrate da tavole di legno,e lungo i marciapiedi c’erano file di macchine bruciate. Giovani uomini ciondolavano davanti ai bar e ai negozietti. Alcuni bambini giocavano attorno a un materasso in fiamme.
Una bassa impala con a bordo quattro giapponesi s’infilò nello scarso traffico e proseguì lentamente dietro a un furgone.
Aoko Aozkai,una giovane donna dalla capigliatura nera,camminò lentamente per le strade della città,seguita dalla figura di un uomo vestito in abiti vittoriani.
Questi puntò lo sguardo in direzione della magus
<< Così sei il mentore di uno dei protagonisti? Il Chirone del tuo Achille?>>
La donna inarcò un sopracciglio
<< Non capisco cosa vuoi dire,Shakespeare>>
Il servo dilatò le pupille,chiudendo il volto in un sorriso divertito
<< Non è ovvio? Egli è uno dei potenziali eroi per questa storia>>
<< E cosa potrebbe mai rendere Shiki un protagonista ?  Non è un po’ troppo giovane?>>
<< Molte storie si basano sull’azione di giovani eroi dotati di poteri unici e inimitabili. Spero solo che il tuo allievo non abbia la personalità di Macbhet . Diavoli dell’inferno,posso già sentire l’odore di una tragedia in arrivo>>
Al sentire tali parole,la giovane non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio
<< Quindi,visto che Shiki è l’eroe…chi è l’antagonista ?>>
<< Bisogna saper interpretare i segni , Aoki-san. Un antagonista è tutto ciò che il protagonista ha deciso di rinnegare>>ribattè l’altro,ricevendo uno sguardo imbronciato da parte della strega
<< Perché non posso essere io la protagonista?>>domandò,visibilmente accigliata.
Il caster ridacchiò
<< Poiché il vostro studente è un candidato migliore. Avendo evocato un servo in grado di rompere la quarta parete, è evidente il ruolo che dovrai interpretare in questa storia>>
<< E sarebbe ?>>
<< Non è ovvio? Tu sei il mentore del protagonista. Lo guiderai nei neandri più oscuri della propria nima,fornendogli l’aiuto e le competenze necessarie,fino a quando,in un inevitabile discesa drammatica del ritmo narrativo,perderai la vita in un mero tentativo di salvare qualcuno. A quel punto,in un impeto di furia,il protagonista dichiarerà il suo amore eterno per te,giurando vendetta nei confronti del tuo assassinio>>
<< Sei consapevole del fatto che Shiki sia almeno dieci anni più giovane di me,non è vero?>>
Il servo annuì di rimando
<< Ecco perché proclamerà il suo amore eterno per te quando sarai in punto di morte,e non prima>>
<< Non credo che Shiki sia attratto da donne più anziane d lui>>commentò lei,il volto chiuso in un sorriso divertito.
Volse la propria attenzione nei confronti dell’uomo
<< Comunque sia,ho affittato un appartamento per due>>
In quel preciso istante,un sonoro tonfo attirò l’attenzione della coppia.
Cominciarono a camminare nella direzione da cui era provenuto il rumore.
A destinazione raggiunta,il caster non potè fare a meno di tossire,con fare esitante
<< Mi rimangio tutto. Hai buone potenzialità per diventare una dei protagonisti>>
Puntò lo sguardo in direzione della scena in questione
<< Potrebbe essere una commedia nera. Forse noi siamo gli unici personaggi sani di mente. Oh, posso già sentire le risate del pubblico !>>
<< Shakespeare…zitto>>


Com’era? Spero bello!
Che cos'avranno visto di così sconvolgente i nostri nuovi arrivati? Lo scopriremo nel prossimo chappy!!!
E così fa la sua comparsa uno dei miei  personaggi anime preferiti,Gilgamesh,l’unico servo preso direttamente dall’anime di Fate stay night,perché totalmente bad-ass. Hulk non ha bisogno di presentazioni,spero davvero che il suo combattimento sia stato suggestivo. Zero,o meglio,Lelouch Vi Britannia,ci mostra uno dei suoi poteri,ovvero,quello di evocare coloro che l’anno servito nella vita passata. Considerando  il fatto che sia stato imperatore del mondo per più di un anno…queste persone sono un bel po’. Ed in più,è il maestro dell’ibrido immortale noto come Klaus ( non ho mai detto che i servi non potessero evocare altri  servi eheh). 

Qui sotto ecco le foto dei nuovi master

Aoko Aozaki : http://www.zerochan.net/1110900#full
Satsuki Yumizuka : http://i.imgur.com/JavIc9V.jpg

Mentre qui le nuove carte d'identità dei servi 

Hulk
Classe : Bersker
Master : Illyasviel von Einzbern
Opera: Marvel Universe
Tribute : 
https://www.youtube.com/watch?v=fdEZ-LzQpr8


Gilgamesh
Classe : Archer
Master : Kotomine Kirei
Opera:  Fate serie
Tribute :
 https://www.youtube.com/watch?v=CGb1dhlsnVY

 
 
Legolas
Classe : Archer
Master : 
Satsuki Yumizuka 
Opera:  Il signore degli anelli
Tribute : 
https://www.youtube.com/watch?v=PzhnWCcKURs


Shakespeare
Classe : Caster
Master : Aoko Aozaki
Opera: Universo letterario
Tribute : 
http://1.bp.blogspot.com/-mg-0s1Rn5Qo/USpNxRDP5cI/AAAAAAAAAKg/NPEirHGafVs/s1600/shakespeare-in-love-film-review-shelf-heroes.jpg

 Cao Cao
Classe : Lancer
Master : Kotomine Kirei
Opera : Highschool DXD ( light novel )
Tribute :  
http://fdzeta.com/imgcache/618640dz.jpg  ( solo foto poiché il suo personaggio non ha ancora ricevuto una trasposizione anime)
Grazie mille per la lettura e…a presto!

 

 
  
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