ELLEN WHITE & RUKI MUKAMI
Il
silenzio fa da padrone nell'aula di disegno, neanche un mosca
disturba quella quiete surreale.
Solo un fruscio delicato fa da
sottofondo all'ambiente: il fruscio di una matita su un foglio.
La
ragazza, dai capelli castani, disegna abilmente sul suo quaderno,
ricreando un personaggio in stile Manga.
La
luce al neon illumina la sua figura, mettendo in risalto la pelle
chiara e mostrando le sfumature di verde, nel marrone dei suoi occhi.
Un
rumore la spinge a sollevare la testa, ma non scorge anima viva nella
stanza.
Essendo
abituata a fare scherzi, probabilmente sta per riceverne uno.
Forse
Shimi vuole vendicarsi per l'altro giorno!” Pensa,
balzando in piedi dalla poltroncina.
Un sorriso innocente le affiora
sulle labbra, quando nota una sagoma in prossimità dei
banchi.
Avvicinandosi,
riesce a distinguere la sua fisionomia: Dalle spalle larghe; il
fisico scolpito; i capelli corti e neri, sfumati di bianco, si rende
conto che, quello che ha di fronte, è un ragazzo.
Per
qualche strano motivo, Ellen inizia a fissarlo inerme, senza spiccar
parola.
“Non
ti hanno detto che fissare le persone è scortese?”
La voce del
giovane è calda e profonda. La fanciulla sussulta, come una
bambina
che è stata scoperta a rubare caramelle.
Il
suo viso pallido si tinge di un lieve rossore, mentre il tipo si
volta, rivelando un paio di iridi grigie, con delle striature blu.
Questo fa aumentare il rossore sulle guance di Ellen, poiché
ha
notato quanto il tizio sia carino.
“Scusami,
pensavo non ci fosse nessuno...” prova a giustificarsi la
castana,
mentre distoglie lo sguardo.
Il
ragazzo ghigna impercettibilmente nel vedere la sua reazione, per poi
squadrarla, senza farsi vedere ovviamente: i lunghi capelli castani,
con riflessi ramati, le incorniciano il viso fanciullesco e i suoi
occhioni nocciola, con pagliuzze verdi smeraldo, continuano a fissare
il pavimento.
Il suo corpo, invece, è fasciato dalla solita divisa,
anche se è stata abbinata a delle parigine a righe bianche e
nere.
Non
c'è che dire è molto bella...Si
ritrova a pensare, con apperente disinteresse, il ragazzo, mentre si
avvicina ad una sedia, sulla quale vi è posizionato un libro
dal
volume abbastanza spesso.
La
giovane si rigira verso il suo disegno, sospirando, e sfiora con le
dita i segni lasciati dalla matita.
“Sono
Ellen White.” Si presenta di scatto la ragazza, rigirandosi
verso
il giovane e sorridendogli amichevolmente.
“Ruki
Mukami.” risponde lui, per poi voltarsi verso il disegno e
portarsi
il libro sottobraccio.
“Quello
l'hai fatto tu?” continua, inclinando di poco il capo e
ostentando
una calma glaciale.
“Eh?
Ah, s-si.” balbetta imbarazzata, toccandosi i capelli; gesto
che fa
solitamente quando è a disagio.
“Sei
molto brava.” le riconosce Ruki, guardandola.
Ella,
dal canto suo, si ritrova a spalancare di poco gli occhi.
“Arigatou*...”
sussurra, ancora rossa.
Certo,
molte persone le avevano detto che fosse brava in quel campo, e lei ne
è abituata, ma il complimento di quel ragazzo l'ha spiazzata.
“E
tu cosa leggevi?!” domanda Ellen, indicando il libro che Ruki
tiene
fra le mani.
“Lo
strano caso del dottor Jekyll e il signor Hide.” Annuncia,
sfoderando un sorriso equivoco.
“Interessante
lettura!” Commenta la ragazza: “Penso che esistano
realmente
persone con due caratteri differenti. Sebbene non credo esista un
uomo con due personalità tanto contrastanti.”
“Dici?”
chiede il moro, osservandola con un'espressione indecifrabile:
“Io
penso di si. Sono sicuro ci sia un individuo che pare tranquillo, ma
che in realtà nasconde una parte oscura, un mostro, dentro
di sé.”
Stranamente,
Ellen continua a sostenere la sua tesi: “E' impossibile che
esista
una persona simile!” afferma decisa.
A quel punto, Ruki torna ad
ostentare una freddezza disarmante: “Non è
impossibile.” ribatte
con un sorriso incolore.
Poi
accorcia la distanza fra sé e la giovane: “Come ti
sembro io?”
domanda, sinceramente incuriosito.
Ingoiando
un nodo in gola, Ellen riesce a rispondere: “Un tipo molto
calmo e
solitario.”
“E
basta?” insiste il giovane.
La
castana annuisce poco convinta.
“Non
penseresti mai che io abbia una doppia identità?”
“No.
Ora devo andare.” annuncia Ellen, preferendo non indagare
oltre.
Ma
Ruki glielo impedisce, parandosi di fronte a lei: “Lascia che
ti
faccia un esempio di 'Dottor Jekyll e Mr. Hide' ” esclama il
ragazzo, prima di mostrare i canini aguzzi; che affondano,
inesorabili, nella tenera carne della fanciulla.
I
suoi grandi occhi marroni si riempiono di terrore, mentre caccia un
urlo soffocato.
Dopo
aver bevuto con avidità, il Mukami toglie i canini dal
candido collo
della ragazza, macchiato di sangue. Questa si lascia scappare un
gemito di dolore, solo dopo aver appoggiato timidamente le mani sulle
sue spalle, per allontanarlo.
“Sebbene
tu sia un vampiro, il tuo carattere è sempre quello. Quindi
ho
ragione io nel dire che non esiste un uomo con due
personalità tanto
contrastanti.” sussurra Ellen, ormai debole.
Ruki,
lasciato leggermente spiazzato da quell'osservazione, stringe il
libro, mentre i suoi occhi sembrano riempirsi di ricordi:
“Taci. Tu
non sai niente, sei solo del bestiame.” annuncia,
assottigliando lo
sguardo.
“Può
darsi...” sospira la castana, mentre con le dita va a
toccarsi il
sangue, ancora fresco, che sgorga dai buchi.
Alla
vista di quel liquido rossastro, una scena le si proietta di fronte:
una ragazza. Quindicenne, probabilmente. Distesa in una pozza di
sangue.
Nel
vedere quello sguardo così assente e, al contempo, spaurito,
Ruki si
ritrova a pensare cosa possa turbarla tanto.
Non
deve interessarmi. Continua
a
ripetersi lui, rimirando, per la seconda volta, quella fanciulla
così
strana.
Improvvisamente,
la sua carnagione si fa più pallida del normale ed Ellen
sente
chiaramente la forza vitale abbandonarla, infatti si lascia cadere
come un peso morto, preparandosi all'impatto col pavimento ruvido.
Ma
due braccia arrestano la sua caduta e l'ultima cosa che la castana
vede sono due occhi di ghiaccio.
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Quando
Ellen riapre gli occhi, una luce artificiale, tremendamente
accecante, la spinge a socchiudere le palpebre.
Lentamente
si guarda intorno e scorge una figura, che sosta in piedi a qualche
metro da lei. Alla fine riesce a mettere a fuoco i lineamenti.
“Ruki?”
esclama con un fil di voce, provando a mettersi a sedere. Ma un
capogiro la costringe a sdraiarsi nuovamente.
Il
vampiro le si avvicina e la fissa con sguardo duro, con le braccia
incrociate: “Sei così...fragile.”
annuncia il moro, scoccandole
un'occhiata infastidita.
“Fragile?”
ripete Ellen, sempre più attonita.
“Se
per un po' di sangue stramazzi subito al suolo...si, sei decisamente
fragile.”
E
così la ragazza ricorda di essere stata morsa; aver avuto
una specie
di 'visione' ed aver perso i sensi.
“Se
sono così fragile, perchè sei rimasto?”
ribatte inviperita.
Pare
che Ruki sia rimasto senza parole, considerato che non
apre bocca.
“Non
sarebbe stato cortese abbandonarti nell'aula.”
Vorrei
anche vedere...Riflette
Ellen,
alzando gli occhi al cielo.
“Ma,
visto che stai bene, me ne posso andare.” aggiunge il
giovane,
avviandosi fuori dall'infermieria.
Ellen
si limita a salutarlo con un gestpo della mano.
“A
presto, White.” dice invece Ruki, sparendo definitivamente.
Al
suo posto compare una ragazza mora, con due code che mettono in
evidenza le sfumature viola dei capelli, e che comincia a guardarla
freddamente, predendo a stringere convulsamente il coniglietto
bianco, che essa porta fra le braccia.
Ellen
si ritrova a guardarla e non può non ammettere a se stessa
che
tutto, ma proprio tutto di quella giovane, incute un certo timore.
Ma
la White non si ferma davanti alle apparenze, anzi.
E' solita
avvicinarsi alle cosidette “cattive persone”, se
così puo'
essere definita quella ragazza.
“Salve
sono Ellen White, piacere!” si presenta dolcemente la
castana,
sfoderando un timido sorriso.
Ma
quella rimane impassibile. La ragazza dagli occhi nocciola decide di
provare un nuovo approccio: “E' carino quel
peluche.” dice,
notando che gli occhi di quest'ultimo sono totalmente indifferenti.
Difatti, uno è blu e l'altro rosso.
“Ti
serve qualcosa?” sbotta la ragazza con le code, socchiudendo
le
palpebre.
Ma
in questo college sono tutti così freddi?
Si ritrova a pensare la White, mettendosi a sedere sul letto. Stare
col capo poggiato sul braccio non è certo la posizione
più comoda
al mondo.
“Ellen!
Finalmente ti ho trovata!” una testa ramata fa capolino dalla
porta, facendo voltare entrambe le ragazze verso di lei.
“Ciao
Shimi!” le sorride l'altra.
Lo
sguardo arancione della Tainy si sofferma di poco sulla mora, per poi
tornare sulla sua amica.
“Vieni,
devo raccontarti una cosa!” esclama euforica, afferrandola
per il
polso e trascinandola fuori dalla camera.
Il tutto sotto lo sguardo
gelido della mora, la quale, vedendole scomnparire, inizia a guardare
il coniglietto: “Neh, Raileen, non trovi che siano
strane?” si
chiede, incurvando impercettibilmente le labbra in un sorrisino.
*Arigatou: Grazie
ANGOLO AUTRICI
Nephertiti: *Spunta dal nulla, zuppa da capo a piedi* Salve a tutti!!
Spring_Sun: Salve! Ho smaltito la Coca-cola veneratemi (????) u.u
Piuttosto...perchè sei bagnata, Onee-san? *ridacchia*
Nephertiti: Grazie al cielo l'ha smaltita!
Coomunque sono bagnata perchè sono appena uscita dal mare ^-^”
Spring_Sun: Uuuh, e com'è l'acqua? Salata(?)?
Nephertiti: Si è salata e anche bagnata, pensa un po'!! ^_^”
Spring_Sun: Ooh, ma guarda! ^^....Tralasciando le nostre normalissime conversazioni, rieccoci con una nuova OS! ^^
Nephertiti: Eh già! Qui abbiamo Ellen White, un personaggio di the_White_Rose! Speriamo che le piaccia!! ^-^
Spring_Sun: Esatto! Fa la sua comparsa anche un personaggio che sarà presentato nella prossima OS!! ^^
Nephertiti: Sii!! Speriamo che il capitolo vi piaccia ^_^ *scuote la testa a destra e a sinistra, schizzando ovunque...*
Spring_Sun:
Ma che carino, il mio Pandaaa *w*
*salta
a dosso a Nephy-chan*
Nephertiti: o_O Onee-chan, mi soffochi!!
Spring_Sun: *allenta di poco la presa* okay, la smetto ^^
Nephertiti:
Ecco, già va meglio ^-^ *riprende fiato*
Dicevamo...Ringraziamo
chi ha recensito lo scorso capitolo :3
Spring_Sun:
Non abbiamo idea se lo avete fatto o meno, visto che questa OS
è
stata scritta poco dopo quella dell'altra volta! XD
Oh,
e anche chi l'ha inserita nelle preferite/seguite/ricordate ^-^
Nephertiti: Oookay, quindi adesso...*spunta un pesciolino rosso*
Spring_Sun: Uuuuh, un pesciolinooo!!! *-*
Nephertiti:
Mio pesciolino!! *cattura lo
sfortunato
pesciolino*
Come
sei dolceeee *^* Ti chiamerò Richard! Anzi no, Gualtiero(?)
^__^
Tu che
ne dici Usagi-chan?!
Spring_Sun: Oh....ehm...beh....o.O *sconcertata*
Nephertiti:
Si, secondo me Gualtiero è perfetto, voi che ne dite?! ^-^
*parla
con lettori -immaginari-*
Spring_Sun:
G-Gualtiero? O.O *storce il naso*
Ch-che
hai Panda-chan? O.o
Nephertiti:
Nulla perchè?! ^__^
Spring_Sun:
Sento puzza di Coca Cola...
Nephertiti:
Ma nooo, io io sono già strana un po' di mio ^_^”
Spring_Sun:
*le salta addosso di nuovo* beeene, ora noi andiamo a comprare una
vasca per Gualtiero!! ^^
Nephertiti:
*cade all'indietro* Oookay, quindi vi salutiamo, mandandovi un
abbraccio coccoloso come quelli di Onee-chan ^-^ *indica la collega,
avvinghiata a Nephy*
Ora
andiamo a prendere questa vasca per Gualtiero (e apriamo anche un
dibattito, vi piace il suo nome?! ^-^”)
Un
saluto dalle vostre Nephy-chan & Sun-chan! ^3^