Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: ___Page    18/08/2015    3 recensioni
-Che ne dite di questo?!- propone, appoggiando il giornale sul basso tavolino, aperto su una pubblicità che occupa due pagine e ritrae Aries, una delle top model in auge al momento, che pubblicizza dei gioielli, completamente nuda.
Nonostante sia senza veli la sua foto non ha niente di volgare, anzi è elegante e raffinata, le parti intime coperte dalla posa e dai capelli.
-Levy-chan…- comincio cauta.
-Juvia è confusa-
-Stai suggerendo di farci fotografare nude per guadagnare soldi?!- domanda Cana, accigliandosi -In che modo?!-
-Un calendario! Da vendere all’università! Ogni anno vengono fatti un sacco di soldi con questo genere di… ehm… “merce”!- afferma, esitando appena e facendomi sgranare gli occhi.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Mira doveva sposarsi?!- domanda Juvia incredula, sgranando gli occhi mentre io annuisco.
-Avevamo appena finito il liceo, ci sentivamo invincibili e in grado di spaccare il mondo e tutto sembrava semplice. Laxus e Mira stavano insieme… beh da sempre! Fu una decisione impulsiva la loro ma nessuno ha mai dubitato che sarebbero stati felici o pensato che sarebbe stato un errore. Ma quel matrimonio non iniziarono neanche a organizzarlo- proseguo puntando gli occhi sui miei polpastrelli uniti tra loro, permettendo alla malinconia di invadermi per un attimo.
Sembra passata un’eternità, altro che tre anni.
-Come mai?- soffia Juvia, ascoltando attenta.
Sollevo di nuovo il capo, imponendomi di restare in me.
-Un talent scout notò Mira e le propose un contratto come modella a Era e fu subito chiaro che lei voleva provarci. Il contratto sarebbe durato poco più di un anno e lei aveva tutte le intenzioni di tornare ma a fine estate, prima che partisse a settembre, Laxus la lasciò. Sapevamo tutti, anche Mira, che lo faceva solo per non ostacolarla, per paura che rinunciasse a una carriera sicura e sfavillante ma non ci fu modo di convincerlo. Mira partì con l’intenzione di dimenticarlo e quanto tornò non era sola-
Sento Juvia trattenere il fiato accanto a me.
-Un uomo?!-
Annuisco  piano prima di riprendere a raccontare.
-Bastò un’occhiata per capire che per lei non era che un pallido tentativo di dimenticare Laxus. Non durò a lungo, una volta tornata a casa. Si lasciarono dopo poco tempo ma non abbastanza presto. Mira aveva capito che la vita da modella non faceva per lei, si iscrisse all’università con un anno di ritardo e chiese a Makarov se il suo posto come barista era ancora disponibile. Le cose con il suo ragazzo andavano già maluccio e questo non fece che deteriorare il rapporto ancora di più ma quando Laxus seppe che era tornata… Quella sera io c’ero… Fu terribile, sembrava una belva ferita… Ma per Mira fu davvero straziante…- mi blocco, prendendo fiato e coraggio, arrivando alla parte peggiore della storia -Arrivò qui al Fairy già ubriaco. Neppure Freed e Bixlow riuscirono a trattenerlo. Distrusse mezzo bar finché Makarov non intervenne, intimandogli di andarsene e non tornare più. È passato più di un anno da allora. Non mi aspettavo di vederlo qui…- mormoro quasi più a me stessa che a lei -Chissà se jicchan lo ha visto- 
-Pensi che sia stato lui a mandarlo via?- mi chiede e io sorrido nostalgica, tenendo gli occhi puntati davanti a me, prima di scuotere il capo.
-Credo che Makarov muoia dalla voglia di rivederlo e riabbracciarlo- affermo, prima di tornare con gli occhi su di lei -Laxus è suo nipote-
Anche nella penombra, riesco a vedere gli occhi sgranati di Juvia inumidirsi, mentre realizza quanto sia effettivamente triste questa storia, quanti hanno sofferto e in che misura e so quanto si sente coinvolta per via del suo carattere. Allungo una mano verso di lei, per accarezzarle il viso.
-A volte la vita ti rema contro- soffio con semplicità, sorridendole materna, mentre lei ricaccia indietro le lacrime e deglutisce a vuoto -Che ne dici di andare? Sono tutti dentro- le propongo, guardandola annuire.
Ci avviamo e lascio che Juvia mi preceda, attardandomi un istante a controllare un’ultima volta se per caso Gerard non stia arrivando.
Sospiro, avanzando per seguire la mia amica quando una voce mi chiama.
-Erza-
Mi giro verso destra, vedendolo emergere dal buio e sento il sollievo invadermi.
-Gerard! Eccoti finalmente!- esclamo, sorridendogli ma un attimo dopo torno a preoccuparmi davanti alla sua espressione.
Che c’è che non va?!
-Ehi?! Tutto a posto?!- gli domando, le sopracciglia corrugate, avanzando verso di lui con il braccio teso ma lui si scosta bruscamente e io mi arresto di botto, come scottata.
Cosa gli prende?! Non è da lui!
-Gerard?! Cosa succede?!-
I suoi occhi chiari brillano di una luce strana e che non mi piace per niente, da cui traspare una sensazione che assomiglia spaventosamente a sofferenza. Abbassa lo sguardo e sorride amaramente.
-Non lo so. C’è qualcosa che non va?! Dovresti dirmelo tu questo- mormora, confondendomi sempre di più.
Avanzo di un passo, aprendo la bocca decisa a farmi dire chiaro e tondo cosa non va ma non serve perché lo fa di sua spontanea volontà.
-Perché per quel che mi riguarda non va che tu abbia deciso di farti fotografare nuda senza dirmi niente ma forse per te non è un problema-
Sobbalzo, mentre il sangue mi si gela nelle vene.
-Gerard…-
-Sono venuto a saperlo per caso, dai ragazzi- si passa una mano tra i capelli blu, guardandomi confuso -Perché… Perché non mi hai detto niente, Erza? Non abbiamo mai avuto segreti tra noi- mi fa notare e io sento il cuore sprofondare e lacerarsi, mentre deglutisco a vuoto, la brezza della sera che mi solletica il viso.
Perché non gliel’ho detto?!
È una più che legittima domanda.
Perché non gliel’ho detto?!
Stringo i pugni e abbasso gli occhi, stringendo i denti e insultandomi mentalmente per la mia stupidità. So fin troppo bene che non mi avrebbe ostacolato, so che forse avremmo litigato ma alla fine avrebbe capito le mie motivazioni. E allora perché non gliel’ho detto?!
Sono stata così bene in questo periodo, rilassata, senza pensieri, senza il pensiero di dove la nostra relazione stesse andando a parare.
-Erza- mi richiama e io non posso ignorarlo.
Il mio sguardo è duro come sempre, fermo, determinato anche se tutto il mio corpo pulsa di agitazione e senso di colpa.
-Sono ancora importante per te?- mi domanda con semplicità e io capisco che non stiamo più parlando del calendario e basta.
Non dovrei stupirmi, non è stupido, Gerard, non lo è mai stato.
Si è reso conto anche lui di cosa ci sta succedendo e questa non è altro che l’ultima goccia, la scintilla che scatena l’esplosione.
-Perché non credo di esserlo più come una volta se mi tieni nascosta una cosa del genere. Credo che il mio giudizio non conti più come un tempo, credo di non essere più la persona che coinvolgi nelle tue scelte o a cui confidi le decisioni che hai già preso. Non sono affatto sicuro di essere importante per te, non più-
 Lo ascolto pietrificata, rifiutandomi di capire a quale conclusione porta il suo discorso.
-Erza- mi chiama di nuovo e io mi stringo i pugni mentre lui incastona i suoi occhi nei miei -Perché stai con me?-
Trattengo il fiato, scioccata.
Sono scioccata perché a questa domanda, me ne rendo conto in un istante, non ho una risposta.
E non dovrebbe essere così, la risposta dovrebbe essere una e una soltanto e non dovrei neppure dubitarne.
-Gerard…-
-Tu mi ami?-
-Io… io non…-
-Mi ami o no?-
Gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre il vento tiepido aumenta, spettinandomi capelli.
Non posso rispondere, non ci riesco e lui se ne accorge. Se ne accorge e mi risparmia la sofferenza di parlare ma non certo quella di leggere il dolore che in un attimo mi invade quando lo vedo abbassare gli occhi e passarsi una  mano tra i capelli, deglutendo a fatica.
-Ho capito…- sussurra con il groppo in gola prima di tornare a cercarmi determinato -A questo punto, non ha senso continuare- afferma e io trattengo il fiato di fronte al suo tono deciso e la sua espressione irremovibile -Scusami con gli altri e… buona serata…- soffia ancora, sempre più in difficoltà, prima di darmi le spalle e allontanarsi, pestando la ghiaia con i piedi.
Tremo in tutto il corpo e mi sembra di avere la testa staccata dal collo, galleggiante.
Provo l’impulso di richiamarlo ma mi accorgo subito che non avrebbe senso.
Non sono neanche sicura di avere pienamente capito cosa è appena successo.
Passo una mano sul volto mentre alle mie spalle la porta del Fairy si apre di nuovo.
-Ehi Erza! Eccoti qua!- mi chiama Natsu, entusiasta.
Ricaccio indietro le lacrime e cerco di piegare le labbra verso l’alto mentre mi giro.
-Dai sbrigati! Cana sta per esibirsi!-
Annuisco, deglutendo a vuoto per poi raggiungerlo, camminando quasi per inerzia, e lo vedo accigliarsi quando lo raggiungo.
-Ehi ma Gerard?!- domanda e io ignoro come meglio posso lo spasmo alla bocca dello stomaco.
-Ha avuto un contrattempo- gli dico, non lasciando trasparire nulla, mentre lo seguo dentro al bar.
-Peccato!- mormora, facendosi strada verso il nostro tavolo.
Mi guardo intorno, focalizzandomi su Cana già sul palco, seduta su uno sgabello davanti al microfono e con la chitarra a tracolla. Dopo quelle di Mira, le sue esibizioni sono le più apprezzate e se non fossi nello stato d’animo in cui sono anche io mi preparerei a godermi la sua canzone, come stanno facendo tutti, mentre lei finisce di accordare il suo strumento.
Le luci si abbassano un po’ di più mentre io rimango ferma qui dove sono, in piedi tra due tavoli, uno dei quali occupato dai miei amici più stretti e a cui poco fa ero seduta.
Sono passati davvero solo pochi minuti?! Mi sembra un’eternità.


[The Cups Song - Anna Kendrick]

La musica comincia e io faccio una veloce panoramica, sorridendo.
Sorrido perché, anche se io sto male, sono felice di vedere loro così felici.
Credo sia la prima volta che vedo Gajeel non smaniare per prenotare l’esibizione successiva, troppo impegnato a ridere con Levy sulle gambe e la sua fronte schiacciata contro la propria. Del burbero ragazzo senza amici veri e nessuna voglia di farsene non è rimasto che l’aspetto fisico e questo è tutto merito della nostra piccola fata.
 
I've got my ticket for the long way 'round
Two bottle whiskey for the way
And I sure would like some sweet company
And I'm leaving tomorrow. What d'you say?  
 
La voce di Cana riempie l’aria, incantando tutti tranne Natsu, che si sporge verso Yukino e Lucy per dire loro qualcosa facendole ridere, mentre, accanto a lui, Gray sembra sul punto di commettere un omicidio.
 
When I'm gone, when I'm gone
You're gonna miss me when I'm gone
You're gonna miss me by my hair
You're gonna miss me everywhere, oh
You're gonna miss me when I'm gone
 
Mi acciglio quando mi accorgo che Juvia è seduta dalla parte opposta del tavolo e lo guarda di sottecchi, giù di corda. Mi chiedo cosa possa essere successo in così pochi minuti ma mi rilasso nel vederla tornare a sorridere radiosa come sempre quando Gajeel e Levy la coinvolgono nella loro conversazione. Sposto ancora la mia attenzione e stavolta perdo svariati battiti.
 
When I'm gone, when I'm gone
You're gonna miss me when I'm gone
You're gonna miss me by my walk
You're gonna miss me by my talk, oh
You're gonna miss me when I'm gone
 
Bacchus è completamente rapito da lei, la guarda come si guarda la cosa più bella del mondo, incantato dalla sua voce come un marinaio con una sirena. Non so come facciano a raccontarsi ancora di non essere innamorati.
E questa considerazione mi riporta a quello che è successo pochi attimi fa, scavando dentro di me, senza pietà alcuna. Perché, a quanto pare, nelle ultime settimane io ho fatto esattamente il contrario.
Eppure sto così male, fa così male, troppo per poter affermare che non provo più nulla per lui. O forse, più probabilmente, a farmi soffrire è immaginare il dolore che sta provando.
Mi sento così spaventosamente confusa.
 
I've got my ticket for the long way 'round
The one with the prettiest of views
It's got mountains, it's got rivers
It's got sights to give you shivers
But it sure would be prettier with you
 
 
La sensazione di essere osservata mi fa voltare e trattengo il fiato quando mi ritrovo lo sguardo materno di Mira addosso. Mi basta un’occhiata per capire che lei sa, sa senza sapere cosa sia successo, che qualcosa non va. Lo ha capito solo guardandomi come lo avrei capito io guardando lei anche senza aver assistito alla sua discussione con Laxus.
 
When I'm gone, when I'm gone
You're gonna miss me when I'm gone
You're gonna miss me by my walk
You're gonna miss me by my talk, oh
You're gonna miss me when I'm gone
 
Senza esitazione mi avvio verso il bancone, a cui nessuno sta chiedendo da bere, neppure Wakaba o Macao, tutti troppo presi ad ascoltare Cana e mi siedo a uno degli sgabelli, senza dire nulla. I suoi occhi blu brillano anche nella penombra e, di fronte a me, non cerca di nascondere la propria sofferenza. Siamo sempre state così, io e Mira, ci siamo sempre capite con un solo sguardo e senza bisogno di parlare, anche se alle medie eravamo nemiche giurate.
 
When I'm gone, when I'm gone
You're gonna miss me when I'm gone
You're gonna miss me by my hair
You're gonna miss me everywhere, oh
You're sure gonna miss me when I'm gone
 
Con finta noncuranza allunga una mano sul bancone e io sgrano gli occhi deglutendo, tornando poi subito sul suo viso e trovandola girata verso il palco come tutti gli altri. Nessuno fa caso a noi, è la nostra occasione per darci calore e conforto, perché sappiamo entrambe che, una volta finita la canzone, torneremo a fingere che tutto vada bene, ad affrontare da sole il dolore, nel silenzio delle nostre camere da letto.
 
When I'm gone, when I'm gone
You're gonna miss me when I'm gone
You're gonna miss me by my walk
You're gonna miss me by my talk, oh
You're gonna miss me when I'm gone
 
Mi giro anche io verso Cana, prendendo un profondo respiro, e poso la mano sulla sua, con delicatezza, stringendogliela e sentendola accarezzarmi il dorso con il suo pollice. Non ci serve altro, per il momento. Questo per noi vale più di mille parole. E la consapevolezza di non essere sola mi travolge, mentre una lacrima scende a graffiarmi la guancia, atterrando sulla mia gonna a pieghe un attimo prima che un entusiastico e meritato applauso per Cana esploda, rimbalzando sulle pareti del Fairy Tail.
 

 




 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: ___Page