Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: DeadlyNadder 92    21/08/2015    0 recensioni
Come fa una Regina a trattenere tutto quanto senza scoppiare mai innanzi tutti?
Come può una Ragazza prendere coscienza di un Nuovo Sentimento che sboccia come un fiore?
Come può una Giovane Reale riuscire a celare ogni Sentimento sotto l'aria posata e Aristocratica?
Questa storia racconterà le pagine del diario di una Regnante fredda come il Ghiaccio ma calda come il Fuoco.
Pagine che raccoglieranno piccoli pensieri e grandi contenuti che sveleranno l'animo di questa Regina delle Nevi tanto Bella quanto Pericolosa.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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26 Gennaio XIV.
Regno di Arendelle.


°Oggi non parlerò di me persona, ma di quel che mi piace.
No, non Hans; non hai ben afferrato il concetto.
Quel che mi piace. "QUEL CHE" è ad indicare tutto quello che non è umano.
Dopo aver parlato tanto dei miei sentimenti credo che andrò ad approfondire con me stessa tutte quelle cose che nel mio profondo suscitano il mio interesse.
Sono quattro le cose che mi affascinano.
-I Lilium.
-Il Fiore di Arendelle.
-I Gatti Bianchi.
-I Fiori di Ghiaccio.

Inizierò a parlare di questo Fiore che è un meraviglioso Lilium. Molti sono i suoi significati, molte sono le cose a cui si attribuiscono ad esso e, io, andrò a scriverle tutte quante, o almeno la minor parte.
Nelle rappresentazioni mentali più diffuse in questo mondo, il raffinato fiore di lilium è quello bianco candito, dolcemente profumato in una maniera estremamente penetrante; eretto sull'alto stelo con portamento elegante e fine.
L'immagine del giglio è presente sulle sculture assire e sulle tombe egiziane, presso questi due imperi il significato degli lilium diventò emblema della sovranità reale e dell'innocenza virginale delle ragazze che si sposavano.
Nell'antichità, dagli studi che ho condotto nel mio stato adolescenziale di reclusione, tra Greci e i Romani incarnò il grande amore sublime e la procreazione; proprio il sacerdote poneva sul capo della sposa la rituale corona nuziale (tradizione risalente nell'era Vichinga, cui la Corona Nuziale era d'oro con nastri rossi o verdi) di gigli con inserite delle spighe di grano, simboli di purezza e abbondanza.
Rappresentazioni di questo fiore, simbolo di un stile di vita di alto rango, risalgono anche i figli stilizzati denotatori come emblema di potere, insieme a grifoni, sulle pareti dei Palazzi. Il lilium è una figura, come sopra citato, dell'araldica assieme alle quattro figure più popolari assieme alla croce, l'aquila e il leone.
Il lilium araldico non ha nulla a che vedere con quello che si trova in giardino, è solamente un'alterazione grafica dell'Iris Pseudacorus Lilium, cioè Iris delle Paludi.
I fiori hanno sei tepali (tre petali accompagnati da tre sepali petaloidi), sono terminali, spesso e volentieri riuniti in numerose infiorescenze che vengono portate da lunghi steli da diversi forme e colori che ad Anna piaceranno di certo, difatti sono coloratissimi ed hanno un profumo estremamente piacevole.
Il genere comprende all'incirca 80 specie e sono compresi anche gli ibridi e i cultivar. Sono alte da 80 cm a 2 m, dotate di bulbo a scaglie imbricate, disposte minuziosamente intorno ad un disco centrale, da cui vengono generate inferiormente le radici e, superiormente lo stesso.
Le scaglie invece, a seconda della specie che si tratta, sono più o meno larghe, acuminate o serrate tra di loro.
Le radici del bulbo sono perenni e non si rinnovano tutti gli anni ad avvenire come succede solitamente con le altre piante bulbose; anzi, solamente i gigli di origine Cinese o Giapponese, alla ripresa vegetativa, formano un affascinante palco di radici avventizie sullo stelo sopra il bulbo a fior di terra, cosi che contribuiscano alla nutrizione delle parti interne.
I Lilium, volgarmente chiamati Gigli per banalità linguistica, vengono coltivati per lo più come piante da ornamento per giardini dato la loro spiccata eleganza e il profumo dei suoi fiori eretti da fusti solidi, messi in vasi per terrazzi, industrialmente per la produzione del fiore reciso.
Le varietà dei Lilium che sono più conosciute sono:
-Il Lilium Candidum e il Lilium Monadelphum provenienti dal Medio Oriente.
-Il Lilium Tigrinum e il Lilium Concolor di origini Europee.
-Il Lilium Auratum e il Lilium Longiflorum dal Giappone e le Isole del Pacifico.
-Il Lilium Nepalense il Lilium Regale e il Lilium Speciosum dalle zone Tropicali Asiatiche
-Il Lilium Pardalinum e il Lilium Canadense provenienti dal Nord America.
Tante delle specie un tempo catalogate nella sezione dei Lilium sono stati, con il tempo, spostate in generi ben distinti: Il Notholirion, il Nomocharis e il Cardiocrinum, che è l'unico utilizzato come pianta ornamentale, differenziandosi dai Lilium per le foglie ampie cordate.
Il Fiore di Arendelle. Splendido fiore che è un Crocus Vernus, cioè "Zafferano Maggiore". Il suo Dominio è delle Eukaryota appartenente al Regno delle Plantae nella Suddivisione delle Spermatophyta della Divisione della Magnoliophyta appartenente della Classe delle Liliopsida, Sottoclasse delle Lilidae, nell'Ordine delle Lilales, Famiglia delle Iridacee nel Genere del Crocus Lilium. La sua Classificazione APG III (Angiosperm Phylogeny Group III /terza divisione di clasifica scientifica delle piante angiosperme, basate sulle parte della filogenica molecolare/)è nel Regno delle Plantae nel Clade (In tassonomia un Clade è classificato come un gruppo di organismo costituito da un antenato singolo comune e di tutti i discendenti di quell'antenato. Clade vuol dire "Ramo" in greco.) delle Monocotiledoni dell'Ordine delle Asparagales e nella Famiglia delle Iridaceae. La famiglia delle Iridaceae comprende un insieme omogeneo di piante con un'ottantina di generi e all'incirca 1000/1500 specie. Il genere Crocus comprende circa 80 specie di una 30 sono coltivate e 25 sono presenti nella flora spontanea.
Questo fiore se ingerito è mortale mentre se viene annusato provoca un fortissimo mal di testa. Il Genere Crocus presenta una estrema variabilità citologica (cioè la struttura interna delle cellule) a causa del suo alto numero di poliploidia (cromosomi). Fioriscono principalmente in Primavera e in Autunno.
Tuttavia, la loro fiuritura è basata da settembre ad aprile; altre specie invece fioriscono specialmente in autunno, emettono foglie in tempo molto diversi (La Crocus Speciosum, per esempio, fiorisce si in autunno, ma le sue foglie nascono in primavera!).
Il genere del nome datogli, Crocus, deriva dal greco Kròkos (riferimento esplicito al fiore nell'Iliade di Omero [Libro XIV versetto 347]) che vuol dire "filo di tessuro" e si riferisce ai lunghi stigmi ben visibili nella sua specie più conosciuta e coltivata di questo genere (Crocus Sativus). Le sue altezze variano da pochi centrimetri sino a 30 cm.
La sua forma biologica prevalentemente nel suo genere è Geofita Bulbosa, ossia sono piante perenni erbacee che portano gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le sue gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi (i loro organi di riserva che ogni anno produce nuovi fusti, foglie e fiori) Le sue radici possono derivare sia dal bulbo che raramente da un rizoma (da rizo- radice con il suffiso di -oma, rigonfiamento è una modificazione del fusto con principale funzione di riserva) e sono del tipo Fascicolato.
Se la pianta in questione ha un bulbo si generano di conseguenza alla base dello stesso.
Il suo fusto può essere di due specie: Parte Ipogea: La parte sotterranea che consiste in un bulbo ovale, interamente avvolte in piccole tuniche cartacee, sulla parte superiore le sue fibre sono fini e posso essere disposte a formare un intricato e affascinante reticolato. Parte Epigea: La parte aerea è un brevissimo scapo cilindrico che porta direttamente al fiore.
Le Foglie del Crocus sono le sole che si presentono alle basi o alle radici e vengono originate dal bulbo sotterraneo; sono lunghe quanto il fiore e non sono numerose (al massimo 10), possiedono una forma lineare-laminata ma sottile con una linea longitudinale centrale più chiara rispetto all'esterno.
La pagina superiore è colorata di un verde scuro, fondobottiglia, quella inferiore è biancastra, il suo bordo si presenta lievemente revoluto mentre le parti terminali sono arcuate e rivolte verso il basso. Sono presenti anche alcune delle foglie inferiori che sono generalmente ridotte a delle sottili guaine biancastre. In genere le foglie si presentano insieme ai fiori. L'infioriscenza è formata da un unico fiore; eccezionalmente due o più.
Non sono odorosi e sono avvolti in due/tre spate membranose. La sua forma è quella di un tubo eretto e molto lungo nella parte terminale che si apre in sei segmenti.
La struttura del fiore è quella tipica delle monocotiledoni, un perigonio con tre doppi tepali di tipo corallino (oppure petaloideo) e di colore bianco, viola, lillaceo. Sono inoltre fiori ermafroditi, attinomorfi e tetraciclici (con 4 verticilli: 2 verticillli del perigonio/androceo/gineceo) e trimeri (i verticilli sono composti da tre parti.) Il frutto è racchiuso gelosamente in una capsula loculicida oblunga formata da tre valve (capsule triloculari).
I suoi semi contenuti nel frutto sono innumerevoli e di forma globulare. Data la disposizione dell'ovario la capsula generalmente matura appena sopra il terreno.
E' un fiore al dir poco meraviglioso; sono orgogliosa di averlo come Stemma Famigliare. Anche se devo essere sincera, sin da piccolina pensavo che fosse un Lilium!
La caratteristica principale dei gatti non è certo la fedeltà ma la sua innata capacità di riuscire a cavarsela da soli nel trovare un riparo; trovare del cibo e allattare i propri micetti. Ma un'altra caratteristica dei gatti, soprattutto quelli domestici, è quella che, quando hanno fame e sanno che il padrone può dargli quel che lui vuole, non ci scrollano di dosso e non li lasciano in pace sinché non ottengono il loro cibo.
Per non parlare delle coccole che spesso chiedono per ore e ore sul grembo o sul letto! Il felino si rifà perfettamente alla mia persona.
Indica una persona che se vuole qualcosa non molla sino a quando l'hanno accontentata, indica una necessità nostra personale, intima, di ricevere più affetto dagli altri, senza scordare che l'animale è la faccia quadrupede del nostro istinto interiore.
Il Gatto Bianco, innanzi tutto, indica purezza e voglia di onestà, sincerità, tenerezza e amore. Può indicare anche che i nostri istinti sono sopiti, calmi, che viviamo in una fase di tranquillità emotiva. Con me non c'è questo rischio, la mia emotività è superiore a quella di un mare in burrasca!!!
Può anche evocare il bisogno di un ritorno verso il focolare domestico o verso il proprio universo intimo, un po' trascurato. Difatti voglio tornare nella Montagna del Nord, qui ad Arendelle mi sento soffocare! E' indice di un bisogno di intimità e introspezione, l'arrivo di un lieto evento, come una nascita; oppure può trattarsi semplicemente della necessità di ritrovare la propria femminilità e sensibilità.
Un gatto aggressivo è l'espressione di un istinto sensibile che attacca chi lo minaccia, come la propria intimità che si rivendica per essere stata trascurata o come una persona che nutre sentimenti negativi. E' simbolo di innocenza, purezza, tenerezza e novità. Il Gatto è un animale docile e affettuoso con chi lo ama e estremamente aggressivo con chi lo teme. Ruggisce proprio come me, ecco perché me lo sento vicino! E' curioso, giocoso, a volte buffo; ma sicuramente agile, flessuoso, elegante e amante del piacere, della comodità e della pulizia.
Il Gatto è un animale filosofo: Sembra aver capito tutto quanto dalla vita e sa come godersela al meglio. E' un animale misterioso e elegante, in antichità era associato al culto delle divinità femminili. E' una donna ben precisa, rappresenta la sensualità femminile percepita come pericolosa e castrante per l'uomo.
Animale sinuoso e seducente nelle movenze, sensibile, amante del contatto, gli piace farsi accarezzare e te lo fa capire facendo le fuse.
Rappresenta appieno l'energia sessuale.
Potere, Indipendenza, Autosufficiente, ama stare per conto suo e sceglie sempre in totale autonomia.
Tipico delle donne che vogliono rafforzare la propria indipendenza e autonomia. Intuizione, Creatività, Mistero, sa vedere anche nel buio e ama la notte, è considerato un animale in contatto con il mondo dell'inconscio e con le forze più misteriose della natura. E' un invito ad ascoltare la parte più istintiva e intuitiva.
Soprattutto per le donne che nella società attuale devono sacrificare il loro istinto femminile per adeguarsi al mondo pensato al maschile, governato per di più dalla razionalità. Malizia, Raggiro, Inganno, Finzione, è visto come un animale furbo e malizioso, abile a dissimulare e prendere in giro.
Indica Indipendenza e Ribellione verso le imposizione troppo soffocanti. Può enfatizzare la Sensualità e rappresentare il desiderio ardente di Libertà e Autonomia.
I Fiori di Ghiaccio sono un tipo particolare di Brina che si ottiene quando il vapore acquo brina direttamente sulla superficie interna di un vetro: Questo accade quando l'umidità della stanza è piuttosto alta e le temperature esterne sono estremamente basse in presenza di vetri non isolati termicamente. Si tratta di un particolare fenomeno analogo all'appannamento.
Vedi, se l'umidità interna è estremamente alta e la temperatura esterna non eccessivamente bassa, il vapore acqueo si condensa sul vetro formando successivamente uno strato di ghiaccio finemente trasparente. Se invece l'umidità interna non è eccessiva la temperatura esterna invece è molto bassa, si possono formare direttamente dei cristalli di ghiaccio (come è composto il mio abito).
Le forme sono spesso suggestive e prendono per l'appunto il nome di Fiori di Ghiaccio. Il loro termine è cambiato anche in Fiori di Gelo vengono anche usati per le delicate strutture che si formano sul terreno quando è gelato o, comunque, la temperatura dell'aria è molto bassa.
La sublimazione del ghiaccio fa si che creino delle formazioni simili a delle grandissime e meravigliose rose che prendono il nome di Colonne di Ghiaccio, Aghi di Ghiaccio, Piprake e Kemmeis che indicano formazioni simili alle precedenti solamente con la forma di torrette.
Si riproducono con una temperatura terrena non superiore a 0°C. L'acqua allo stato liquido del sottosuolo risale a causa della capillarità formando strutture simi a spilli ghiacciati.
Per capire la loro bellezza dovreste solamente vederli! Ricordo quando li vidi la prima volta. Ero ancora una bambina piccola, spaventata, intimorita da quel mio stesso potere che cresceva ogni minuto che passava. Non potevo posare una mano su un mobilio che quello subito si gelava andando a brillare e sfavillare alla luce di quel pallido sole che filtrava dalla finestra. Bastava un nulla per condurmi a rendere quella stanza una ghiacciaia di lusso; quella meravigliosa porta bianca con intagliature e fini decori era l'unica cosa ancora intatta. Forse un pò fredda, ma ancora intatta. Raccoglieva il mio corpicino e mi aiutava a sentirmi più vicino ad Anna, che era dalla parte opposta. Solo che non riuscivo a sentirmi vicino a lei, anzi, mi sentivo sempre più lontana impossibile da raggiungere per me era la mia stessa sorella. Soffocavo i singhiozzi, bramavo un suo abbraccio, rimpiango le notti in cui invadeva il mio letto e mi chiedeva di fare un Pupazzo di Neve.
Quella canzoncina ancora mi risuona nelle orecchie e mi porta a dar vita le uniche cose che riescono a solcare il mio volto ancora calde: le lacrime.
Quella stanza ha visto l'alba di mille geli, l'impetuosa grandine, fiocchi di neve, tempeste di neve, stactiti, stalattiti e pavimento di ghiaccio; tutto è come prima....e tutto non cambierà mai.
Ancora ora, il mio volto è macchiato dalle lacrime, attorno a me c'è solamente una landa di ghiaccio con spuntoni che nascono ogni dove, nel mio cuore c'è una tempesta che si sta riflettendo con una fioca nevicata sul mio capo.
Perché a me? Cosa ho fatto di male nella vita? Non lo so, ma sto tornando ad amare tutto ciò!
Dov'ero rimasta? Ah si!
Quando li vidi ero seduta a terra, le mie mani erano sulla bocca a trattenere l'ennesimo singhiozzo più forte dell'altro, i miei occhi erano increduli, spaventati, cerchiati solamente da un violaceo dato che ormai non dormivo neanche più.
Erano divenuti occhi vuoti, senza alcuna emozioni, morti ecco. Però quando vidi quei fiori espandersi sul vetro della mia finestra e attorno i miei piedi rimasi letteralmente estasiata.
Quello forse, oltre alla voce di Anna che mi chiamava, è il ricordo più bello della mia vita infantile/adolescenziale.°

-Êlsa Diāry~
   
 
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