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Autore: Brinne    21/08/2015    6 recensioni
- Qualcuno mi copra gli occhi o farò pensieri sconci sulla mia migliore amica.- bisbigliò Harry, mentre lui e Ron cercavano in tutti i modi di non guardare incantati il fondoschiena di Hermione.
Vedendo che però Fred e George non si facevano nessun problema a fissare insistentemente le grazie della sua amica, Ron tirò loro una gomitata.
- Che c'è? Mica è la nostra di migliore amica .- rispose Fred sornione, appoggiando il viso al palmo della mano.

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Hermione Granger deve assolutamente intraprendere una attività extracurriculare per poter avere dei crediti in più e pare che proprio in quel periodo la pofessoressa McGranitt abbia acconsentito a mettere in piedi una squadra di cheerleaders...e si sa, le cheerleaders piacciono un mondo, soprattutto ai Weasley
Genere: Comico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Si sistemò meglio la camicia, prese un profondo respiro e poi bussò alla spessa porta di legno dell’ufficio della professoressa McGranitt, pronta ad accettare qualsiasi cosa le avrebbe proposto pur di avere più crediti scolastici e poter così partecipare a un seminario di Trasfigurazione in Francia.
Noioso, direte voi, e invece Hermione Granger fremeva solo all’idea.
<< Buongiorno, professoressa.>> disse, entrando e sedendosi sulla poltroncina di fronte alla scrivania.
<< Buongiorno, cara. Ho pensato alla questione dei crediti, ma lei ha superato il monte ore di lezione che legalmente è consentito affrontare a uno studente.>> sembrava veramente dispiaciuta nel darle quella notizia.
<< Mi sta dicendo che non posso partecipare al seminario?>>
La McGranitt appoggiò la schiena contro la sedia, pensierosa, mentre la ragazza la guardava implorante. << Beh forse…no ma non fa per lei, Granger.>>
Hermione si sporse di qualche centimetro verso la professoressa, gli occhi assatanati. << Farò qualsiasi cosa, glielo assicuro.>>
<< Vede, non si tratta di lezioni però…>> iniziò la McGranitt, fiduciosa che quelle parole sarebbero bastate per far desistere la ragazza, che invece si limitò a fissarla con ancora più insistenza. Così la donna continuò: << si tratterebbe di una attività extracurriculare.>>
<< Oh, tipo il club del libro?>>
<< Non proprio.>>
<< Il club degli scacchi?>> tentennò Hermione.
La McGranitt prese un profondo respiro, guardando la giovane quasi dispiaciuta.
<< La professoressa Hooch sta mettendo insieme per ogni Casa una squadra di cheerleaders, sa Granger, per dare un sostegno psicologico maggiore ai giocatori di Quidditch.>>
La mascella di Hermione sfiorò pericolosamente il pavimento.
Se non fosse stata la McGranitt con quel suo cipiglio severo a pronunciare quelle parole, di certo Hermione non ci avrebbe creduto.
<< Oh mi prende in giro? Non c’è nient’altro che posso fare? Andrebbe bene anche aiutare Gazza!>>
<< Mi spiace, Granger.>>
Diamine, possibile che la strada per arrivare alle soddisfazioni personali fosse sempre così difficile? Nemmeno avesse chiesto di voler fare una vacanza con i soldi di Hogwarts.
Scacciò l’immagine del prototipo di cheerleader stupida e bellissima dalla testa e strinse i braccioli della poltrona.
<< E va bene.>>
Cosa non si fa per amore della cultura!
***
 
Hermione Granger era pietrificata.
Cercò disperatamente di tirare più in basso la gonna per cercare di coprire il più possibile le cosce nude, inutilmente.
Più si guardava, più Hermione Granger perdeva interesse per quel maledetto seminario di Trasfigurazione.
<< E dai, esci dal bagno!>> la voce di Ginny la riscosse dai suoi pensieri.
Quando la McGranitt le aveva detto di recarsi quel pomeriggio al campo di Quidditch non l’aveva nemmeno sfiorata l’idea che una saltellante Lavanda Brown sarebbe arrivata con una tutina rossa e oro già pronta per lei, ma quando quell’indumento malefico le era stato sbattuto in faccia, Hermione si era resa conto di essere cascata in una trappola organizzata da tempo.
Non appena la ragazza apparve sulla soglia del bagno, Ginny si aprì in un sorriso sornione made in Weasley. << Sei.Uno.Schianto.>> sillabò, girando intorno all’amica.
<< Sicuramente preferirei essere Schiantata piuttosto che partecipare a questa pagliacciata.>> mormorò, stringendosi le braccia al petto per cercare di nascondere la pancia lasciata scoperta. << In inverno si aspettano che ci vestiamo così?>>
Hermione credeva che il peggio sarebbe stato vedere i super fisici della sue compagne di martir- ehm, di squadra, volteggiare radiosi sul ritmo di qualche canzone. Ma si sbagliava.
Lo spogliatoio era già vuoto, così le due ragazze si avviarono verso il campo da Quidditch per unirsi alle altre mentre una nube di pensieri negativi e di maledizioni aleggiava sopra la testa di Hermione.
Fu allora che capitò il peggio: neanche fosse al ballo delle debuttanti, Hermione uscì sul campo, in ritardo, e si ritrovò l’intera squadra di Quidditch e di cheerleaders voltata verso di loro.
Le sue guance presero fuoco all’istante e le gambe iniziarono a tremare, mentre intorno a lei il suono delle voci giungeva leggermente ovattato alle sue orecchie. << Herm, ti fissano tutti.>> le bisbigliò nell’orecchio Ginny, prendendola poi per un braccio e spingendola via dalla sua immobilità.
<< Non sei d’aiuto, Ginny! È stata una pessima idea, io me ne vado.>>
Ma la presa inaspettatamente ferrea dell’amica le impedì di fuggire, così con poche falcate raggiunsero gli altri.
<< Ah, vi siete degnate a salire finalmente.>> disse acida Lavanda, prima di iniziare a fare quello che pareva essere un discorso di introduzione e motivazionale.
<< Ginevra Weasley…>>
<<…non crederai veramente...>>
<<…di poter andare…>>
<<…in giro così!>> concluse George.
I due gemelli si era materializzati di colpo di fianco alle due e stavano guardando con rimprovero la loro sorellina, a braccia incrociate.
<< Non rompete.>>
<< Ma come osi rispondere così ai tuoi fratellini dal cuore fragile?>> Fred si portò una mano al cuore, melodrammatico.
La piccola Weasley alzò gli occhi al cielo e girò i tacchi, portandosi il più lontano possibile dai gemelli. Come biasimarla?
I due ghignarono e poi portarono la loro attenzione a una innocente Hermione che, non appena si rese conto della loro espressione, si maledì di non avere seguito Ginny.
<< Bene bene bene, Granger! L’ultima persona che ci aspettavamo di incontrare qui.>>
<< Condivido la vostra reticenza.>> rispose acida.
<< Reticenza?...>>
<<…e perché mai?>>
Era seccata dal loro comportamento e sapeva benissimo che era proprio per questo che si divertivano così tanto.
Fred le circondò le spalle con un braccio, continuando a ghignare e a guardarla con i suoi occhi colmi di divertimento. << Siamo piacevolmente colpiti, vero George?>>
Anche George le mise un braccio intorno alle spalle, ammiccante.
<< Dici il giusto, Freddie.>>
Dal canto suo, la ragazza sbuffò sonoramente, riprendendo a martoriarsi quella cintura copri vagina che avevano il coraggio di definire gonna.
<< Anzi, ti dirò Granger: sono felice di vedere cosa nascondi sotto i tuoi vestiti larghi e l’aria saccente.>>
Prima che il viso potesse esplodergli per il troppo afflusso di sangue, Hermione si divincolò imbarazzatissima dall’abbraccio malefico dei gemelli Weasley , puntandogli contro l’indice. << Siete veramente tremendi, statemi lontano perché oggi potrei sul serio mordere qualcuno.>>
Inutile dire che le parole di Hermione servirono solo a suscitare maggiore ilarità nei gemelli, che cominciarono a ridere sguaiatamente.
<< Micina cattiva.>> le disse Fred, per poi lasciarla fumante di rabbia.
Fred Weasley aveva veramente avuto il coraggio di chiamare lei, Hermione Granger, micina cattiva?
 
***
 
Una squadra di cheerleaders, anzi ben quattro squadre!
 Santa Morgana aveva ascoltato le preghiere di tutti i ragazzi di sesso maschile di Hogwarts.
Anzi, santa professoressa McGranitt che aveva accettato questa folle idea.
Nel momento esatto in cui le ragazze avevano iniziato a scaldarsi con la musica, a bordo campo, si erano verificati una serie di incidenti: Andrew Kirke colpì Angelina in piena faccia, George si schiantò contro una torretta, Ron cadde dalla scopa, Harry per poco non ingoiò il boccino e Fred più volte sbagliò mira e mandò il Bolide verso i compagni di squadra.
Ormoni, ormoni, ormoni!
Angelina dichiarò che si sarebbe andata a lamentare con la McGranitt poiché, testuali parole, era inaccettabile che la sua squadra di Quidditch si trasformasse in un ammasso di ragazzi allupati per un paio di culi al vento.
La ragazza fu lasciata a lamentarsi da sola e l’intera componente maschile della squadra prese posto sugli spalti, godendosi lo spettacolo.
<< Sia benedetto il giorno in cui la professoressa Hooch si è presa una vacanza nel mondo babbano e ha scoperto come vengono incoraggiate le persone mentre fanno sport.>> constatò Ron, lo sguardo perso.
<< Cazzo, guardate che culi!>> si unì George, che pareva veramente sconvolto che le sue stesse compagne di Casa potessero nascondere tali tesori sotto l’uniforme.
<< Guardate Ginny…>> stava dicendo Harry, ma quando tre teste rosse si voltarono per fulminarlo, il ragazzo tacque.
Ma la cosa che più li lasciò senza parole fu vedere Hermione Granger ballare senza nessuna inibizione e possedere un movimento di bacino che avrebbe fatto invidia a Shakira. Chi diavolo era quella?
<< Qualcuno mi copra gli occhi o farò pensieri sconci sulla mia migliore amica.>> bisbigliò Harry, mentre lui e Ron cercavano in tutti i modi di non  guardare incantati il fondoschiena di Hermione.
Vedendo che però Fred e George non si facevano nessun problema a fissare insistentemente le grazie della sua amica, Ron tirò loro una gomitata.
<< Che c’è? Mica è la nostra di migliore amica.>> rispose Fred sornione, appoggiando il viso al palmo della mano.
<< George, tu non sei fidanzato con Angelina?>>
Quello fece spallucce, poi distolse lo sguardo. << Signori, Hermione Granger è un 10, ma Angelina è un 10 e lode.>>
Fred scoppiò a ridere, scuotendo la testa e dando delle pacche leggere sulla spalla del gemello.
<< Georgie, quanto vorrei fosse vero!>>
Com’è che li aveva definiti Angelina? Un ammasso di ragazzi allupati per un paio di culi al vento?
Ecco, in quel momento erano esattamente quello e, Merlino ce ne scampi, parevano aver appena scoperto che il mondo era migliore di quello illustrato sulle riviste di playboy.
 
NOTE FINALI:
Prima di tutto, sono tornataaaaa!
Dopo anni e anni di silenzio, dopo aver lasciato la categoria di Harry Potter nel 2008 con una Fremione terribilmente triste e terribilmente scritta male (ma non dimostra altro che gli anni passano), torno all’arrembaggio con questo esperimento senza alcuna pretesa.
L’obiettivo sarà farvi ridere, quindi non temete: non ci saranno brutte sorprese.
Fatemi sapere, anche solo per insultarmi!
Brinne
 
  
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