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Autore: Em_    24/08/2015    6 recensioni
Emma è diventata l'Oscuro. L'ha fatto per salvare Regina, l'ha fatto perché era la cosa giusta.
Ma adesso cosa succederà? Come affronteranno una cosa tanto grande?
Che ne sarà della Salvatrice? Che ne sarà di lei e Killian?
E se Emma si portasse dietro un segreto davvero enorme?
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Dal prologo: Mi dispiace, ma è la cosa migliore per tutti, soprattutto per Henry. Se gli facessi del male ne morirei, per favore raccontategli tutto domattina. So che mi odierete, lo so, ma se me ne vado da qui non farò del male a nessuno, senza la magia, senza questo potere sono solo una ragazza come tante. Tornerò da voi, lo prometto ma solo quando avrete trovato Merlino. Vi voglio bene.
Emma.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Night out

 

Non riesco a smettere di pensare al fatto che domani mi trasferirò nella mia nuova casa, è un qualcosa di così irreale ai miei occhi che non riesco neanche ad esprimere la mia gioia. Per la prima volta ho realmente un posto mio da condividere con chi amo e con i miei figli e posso dire di aver coronato uno dei miei sogni di quand’ero bambina. Questa sera abbiamo deciso di festeggiare tutti quanti insieme, Henry è da un amico per un pigiama party e le gemelle resteranno a casa con Belle così che io, Killian, Regina, Robin e i miei genitori possiamo uscire e divertirci senza limiti di orari. Una bella serata è proprio quello che ci vuole dopo quello che abbiamo passato per liberarmi dall’oscurità. È stata davvero dura e per un po’ credo fermamente che non mi mancheranno le avventure, ho voglia di godermi questa ritrovata tranquillità, insomma, almeno finché dura visto che siamo a Storybrooke e qua ne capitano di cotte e di crude un giorno sì e uno no. Sono ancora indecisa su che cosa indossare, niente di troppo formale, ma non voglio neanche mettere la solita maglietta con la giacca. Opto, alla fine, per una maglia con una profonda scollatura sulla schiena e un paio di jeans eleganti che non sapevo nemmeno di avere, come scarpe scelgo un paio di stivaletti bassi che ho comprato ancora quando stavo a Boston. Dopo essermi sistemata scendo dal soppalco diretta in bagno, credo che un filo di trucco non guasti infondo. Dentro trovo mia madre che sembra aver avuto la mia stessa idea, lei indossa un bell’abito scuro con le calze nere.

«Emma! Eccoti!» mi dice lasciandomi il posto difronte allo specchio.

«Un filo di matita e mascara e sono pronta. È una vita che non esco!» esclamo ripensando all’anno passato fuori. Con le gemelle così piccole era impensabile uscire per una sera se non per lavoro.

«Sei davvero bella stasera, hai intenzione di lasciare Killian con la bava alla bocca?» mi chiese lei ridacchiando.

«Mamma!» la riprendo senza lasciarmi sfuggire un sorriso «Ti devo ricordare che abbiamo due figlie e il tempo del corteggiamento è finito molto tempo fa?»

«Tesoro, ogni tanto fa bene mettersi un po’ in tiro per il proprio uomo.» continua.

«Ma che hai stasera?» domando incredula.

«Anch’io e tuo padre siamo sposati da, beh, tanto tempo ma comunque ogni tanto mi piace farmi carina per lui.»

«Oh dio, non posso credere che sto avendo una conversazione del genere con mia madre!»

«E cosa c’è di male? Insomma, sappiamo entrambe come vanno queste cose mi pare.» risponde lei alzando le spalle.

«Non parlerò della mia vita amorosa con te, non se poi le domande sfociano in qualcosa di quel genere.»

«Oh, avanti Emma, non fare troppo la santa, credi che non sappia come avete concepito Hannah e Charlotte?»

«Immagino tu lo sappia, visto che appena ho spezzato il sortilegio tu e papà non avete perso tempo.» replico ricordandomi quella scena.

«Erano passati ventotto anni, credo fosse normale.» ribatte lei arrossendo.

«Comunque, mamma, davvero cambiamo discorso.» 

«Va bene, va bene! Come vuoi!» mi dice alzando le mani «Sei pronta?»

Mi guardo allo specchio per l’ultima volta e controllo che il trucco sia perlomeno decente, poi insieme a Mary Margaret esco dal bagno trovando Killian e papà che conversano allegramente. Devono aver fatto parecchia amicizia mentre non c’ero considerando che all’inizio si odiavano, beh, meglio per me sicuramente così non dovrò ascoltare le reciproche lamentele dell’uno e dell’altro. Quando finalmente si accorgono di noi ci rivolgono uno sguardo d’approvazione e si alzano da tavola pronti per andare da Granny’s. Sto per infilarmi il giubbotto quando mio padre non si trattiene dall’essere fin troppo iperprotettivo.

«Non sei un po’ troppo nuda?» mi chiede piegando la testa di lato.

«Papà, ti prego. Non ho quindici anni.» rispondo roteando gli occhi.

«Lo so, mi chiedevo solamente se… Avessi freddo.» si giustifica.

Sento Killian e mia madre ridersela alla nostre spalle e gli lancio un’occhiata fulminante prima di prendere il mio uomo per un braccio e trascinarlo fuori. In momenti come questi sono davvero entusiasta di avere una casa a cui tornare, lì potrò girare perfino in mutande se mi andrà senza che nessuno mi faccia il terzo grado. Poco dopo arriviamo al ristorantino e notiamo che Regina e Robin sono già seduti al nostro tavolo, lei è elegante come sempre e anche Robin si è impegnato devo ammettere.

«La puntualità non è il punto forte della vostra famiglia a quanto pare.» commenta Regina.

«Prenditela con le donne, dovevano prepararsi e sai come sono lunghe.» risponde David facendo ridere Robin.

«Emma, allora, come ti senti?» mi domanda quest’ultimo.

«Alla grande, davvero.» rispondo facendo cenno a Ruby di portarci qualcosa da bere che arriva pochi secondi dopo «È una vita che non bevo qualcosa!» continuo.

«Ti sei fatta mettere incinta da Capitan Eyeliener mia cara, cosa ti aspettavi.» mi dice Regina con il suo solito sarcasmo.

«Regina!» esclama Mary Margaret a bocca aperta.

Io ridacchio e non me la prendo per la battuta mentre Killian le rivolge un’occhiataccia «Vorrà dire che stasera recupererò.» concludo.

«Che accidenti è questa roba?» domandano Killian e Robin quasi all’unisono.

«Si chiama cocktail, uomini delle foreste!» dice David scuotendo la testa divertito dall’ignoranza dei due in fatto di modernità.

«Qui l’unico che viene dalle foreste è il signor Hood.» lo corregge Killian.

«Avanti, chiudete la bocca e assaggiate!» li zittisce Regina.

Brindiamo facendo schioccare i bicchieri e contemporaneamente mandiamo giù un po’ del liquido trasparente, credo proprio sia una qualche specie di martini però ammetto che Ruby ci sa decisamente fare, è molto buono. 

«La lupa ci sa fare, questa roba è ottima!» esclama Killian che sembra apprezzare parecchio.

«Vivere in questo mondo ha molti vantaggi, uno di questi è la grande vastità di alcolici.» gli risponde Mary Margaret.

«E da quando saresti una bevitrice tu?» le chiede David aggrottando la fronte.

«Mio caro, quando vivevo con i nani ce ne siamo fatte di bevute!» 

«Mamma, non ti facevo così ribelle.» commento io ridacchiando.

«È colpa di Regina, lei mi dava la caccia e ho dovuto adeguarmi.» replica stringendo le spalle.

Ci guardiamo tutti quanti per un attimo e poi scoppiamo a ridere, mi mancavano le serate trascorse insieme alla mia famiglia e agli amici e pensare che solo qualche anno fa ci saremmo uccisi a vicenda se ne avessimo avuto l’occasione! Eppure ora siamo qui a ridere e scherzare con battute davvero pessime ma che riescono a farci sorridere. Siamo cambiati, ognuno di noi lo è. Ruby ci serve dei bicchierini dicendo che il secondo giro lo offre la casa, io già con il primo cocktail mi sento brilla figuriamoci se continuo a bere, dovranno portarmi a casa in braccio.

«Vodka!» esclama David riconoscendo l’alcolico.

«Ha un odore simile al ruhm.» continua Killian annusando il bicchierino.

«Okay, al mio tre. Uno… Due… Tre.» e buttiamo giù anche quello. Brucia. Sicuramente era vodka liscia o qualcosa del genere.

«Wow, vi fate di roba forte qui a Storybrooke!» ci dice Robin.

«Non ci facciamo mancare nulla.» gli risponde Regina.

«Credo sia da prima che nascesse Emma che non mi ubriaco.» ci fa notare mia madre.

«Perché da quando ti sei sposata sei diventata una santarellina.» ribatte Regina mandando giù il terzo giro di bevute.

«Non è vero.» si lamenta Mary Margaret.

Andiamo avanti così per almeno un’altra ora, fortunatamente la nonnina ci ha portato qualche stuzzichino altrimenti io sarei già finita in bagno a vomitare anche l’anima. Mi sento decisamente fuori di me, mi viene da ridere per qualsiasi stupidaggine e posso confermare di essere ubriaca. Killian mi osserva e ogni tanto ridacchia insieme a mio padre, cos’abbiano tanto da prendere in giro non l’ho mica capito! 

«Ma voi due non vi odiavate?» chiedo rivolgendomi sia ad Hook che a papà.

«Diciamo che abbiamo qualcosa in comune per cui ridere stasera.» mi risponde Killian.

«E sarebbe?» interviene mia madre.

«Voi due ad esempio.» ci dice David «Tale madre tale figlia, non sapete reggere l’alcol.»

«Certo, certo. Invece voi uomini sì.» replico offesa.

«Non vorremmo interrompere la vostra scenata ma forse è il caso di andare a casa, voi due siete già abbastanza sbronze.» esclama Regina mettendosi in mezzo.

«Ma sono solo le undici e mezza.» sbuffo.

«Sono certa che domani mattina mi ringrazierai per non avverti fatto bere ancora.» continua la donna.

A stento mi reggo in piedi e se non fosse per Killian sarei inciampata già appena alzata. Credo di aver leggermente esagerato stasera, anche mia madre non è da meno ma almeno riesce a camminare senza sembrare una papera.

«Buonanotte amici, vi voglio taaaanto bene.» affermo prima di incamminarmi verso casa.

«Mio dio Swan, sei veramente messa male.» mi risponde Killian sorreggendomi.

«È meglio se non la lasci sola o potrebbe combinare danni.» aggiunge Regina sorridendo.

«Macché danni, sono solo un po’ brilla su.» mi giustifico scuotendo la testa.

«Okay, okay ora andiamo prima che tu dica altre cavolate.» conclude il mio uomo.

Penso di averci messo almeno quindici minuti ad arrivare a casa dei miei e di solito non ce ne vogliono più di cinque. Mi gira leggermente… No, non leggermente, mi gira molto la testa e mi viene ancora da ridere senza motivo, beh, almeno un lato positivo c’è: non sto insultando nessuno. A fatica salgo le scale del soppalco dopo aver controllato le bambine e lascio che Killian mi stenda sul letto.

«Hannah e Charlotte dormono, vero?» chiedo non avendo la forza neanche di levarmi le scarpe.

«Sì, non preoccuparti.» mi risponde aiutandomi a svestirmi un po’.

«Lo sai che non possiamo fare nulla visto che ci sono i miei genitori?» dico dispiaciuta.

«In queste condizioni non sarebbe il caso comunque.» mi fa notare ridendo.

«Non ridere di me, Jones.»

«Avanti, sotto le coperte. Domani starai meglio.» 

«Killian, posso chiederti una cosa molto seria?» 

«Addirittura molto seria. Dimmi.»

«Perché non ci sposiamo?» chiedo e credo di essermi addormentata nell’attesa di una risposta.





Angolo autrice
Sono tornata!
Come preannunciava il capitolo precedente i nostri amici si sono divertiti parecchio da Granny. E non è successo nulla, MIRACOLO xD
Spero vi abbia fatto ridere, io ci ho riso su solo a scriverlo, già all'inizio con i discorsi sulla vita amorosa di Emma :'D ahahah e sia lei che sua madre non reggono l'alcol a quanto pare lol.
E non è finita qui... Una Emma ubriaca fa una domanda non troppo innocente a Killian, che cosa risponderà?

Grazie infinite come sempre per tutte le recensioni, un po' mi dispiace che tra poco finirà. u.u

Per chi volesse lascio le mie altre CaptainSwan: It's never over. Once in a lifetime

Ps: sto leggendo una FF sempre su Emma e Hook in inglese che è qualcosa di STUPENDO vi giuro! Ho tradotto il primo capitolo così perchè mi annoiavo e se volete più avanti potrei iniziare a postarla. Penso vi piacerà! :)

Alla prossima
Anna

   
 
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