Di sogni e bambini.



 

Magnus non avrebbe mai pensato di riuscire a trovare un umano, anzi uno shadowhunter, una delle specie più egoiste e crudeli sulla Terra, secondi forse solo agli uomini comuni, da amare talmente tanto.  Mai, nemmeno nei suoi incubi più oscuri o nei suoi sogni più sciocchi, avrebbe pensato che, oltre a sposare uno shadowhunter, avrebbe avuto anche dei bambini con quello. Si ricordava dell’adozione come se fosse successo ieri…


“Sei sicuro di volerlo fare, Magnus?”
“Tutto per la mia dolce metà!”


Alec non desiderava veramente avere un figlio, o almeno era ciò che diceva lui. La verità era che non voleva far perdere al compagno due persone a lui care: adottare un bimbo significava far amare due persone mortali al compagno. Per molto tempo non riuscirono ad arrivare a un compromesso, finché una sera Magnus, mentre passeggiava per le strade di Dubai –“Che cosa sei andato a fare a Dubai?!” “Sicuramente non stavo cercando un regalo per il nostro anniversario, assolutamente!”- un bambino, che non doveva avere più di dieci anni, cercò di rubargli l’orologio. E c’era quasi riuscito –A mia discolpa, posso dire che era veloce! E piccolo!- quando lo stregone si accorse di una cosa: quella peste nascondeva una coda sotto la maglietta! Così senza tante cerimonie lo addormentò con una magia e lo portò nell’appartamento che condivideva con Alec.


“Questo è rapimento di minore, Magnus!”
“Ma è un mago! Come me! Possiamo tenerlooo?”


Dopo un’accesa discussione, un piccolo stregone urlante in giro per casa e una guerra tra stregoni –“Ha iniziato lui!”  “Non è vero!”- concordarono che forse doveva essere il nuovo arrivato a decidere se rimanere con la coppia sposata o tornare a Dubai. Il piccolo non dovette pensarci molto, dopotutto le opzioni erano avere una casa e una famiglia o tornare nei bassifondi di Dubai a rubare. Tuttavia al ragazzino, che ora avevano scoperto chiamarsi Lucas, ci volle molto tempo prima di fidarsi completamente della coppia.


E adesso, dopo un intero anno passato a conoscersi, dormivano nel letto tutti assieme. Lucas si era svegliato a notte fonda a causa del temporale, e non aveva accennato ad uscire dal lettone dei genitori. Ma a Magnus andava bene così: la loro poteva non essere una famiglia definita “normale”, ma secondo lui poteva definirsi “perfetta”.




-AA-
Sono tornata! Mi dispiace per la lunga attesa, queste settimane non avevo proprio voglia di scrivere e avevo un sacco di cose da fare. Comunque, altra Malec! Non so perché, ieri ho pensato ai bambini delle varie coppie e secondo me un mini mago è perfetto per loro!
Ma adesso voglio sapere: vi è piacuta? L'avete odiata? Avete fame? Ditemelo! Recensite, anche solo poche parole bastano!
Infatti, più recensioni riceverà questa flashfic, prima aggiornerò la raccolta.
Alla prossima!