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Autore: _Daenerys Targaryen93_    24/08/2015    2 recensioni
Misa Amane è una bellissima ragazza, solare e sarcastica.
Dopo un test del quoziente intellettivo è stata spedita al Sakura College, una scuola specifica in cui sono tutti cervelloni.
Qui incontra Light Yagami e cerca di stringere amicizia ma ...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                   CAPITOLO 5
Evitai Light per due giorni di seguito, quello che era successo in camera sua mi imbarazzava parecchio e Himiko non la piantava di porgermi sempre le stesse domande, alle quali io rispondevo sempre ‘Non c’è stato niente, e non ci sarebbe stato niente. E’ un malinteso. Finiscila.’
La lezione di matematica trascorse in un lampo, e al suono della campana gettai tutto alla rinfusa nella cartella e sgusciai fuori dalla classe.
Corsi in biblioteca, avevo un compito sulla mitosi da fare per biologia.
Vagai tra gli scaffali alla ricerca di qualcosa di utile.
Trovai qualcosa di interessante e allungai il braccio per prenderlo, ma era troppo in alto.
Sospirai ed iniziai a cercare una scala nei dintorni, con lo sguardo.
Non trovai nulla e, alzando gli occhi al cielo, tentai di afferrare il libro con le dita.
Mi reggevo con una mano allo scaffale, in modo da riuscire ad allungarmi il più possibile.
Non riuscivo ad arrivarci.
Qualcuno lo prese per me e me lo porse.
Mi voltai per ringraziare il mio salvatore.
Il sangue mi si gelò nelle vene quando vidi Light.
<< Sei proprio un puffo tu. >> mormorò,
<< Sei tu che sei uno spilungone. >> ribattei acida voltandomi per andarmene, lui mi venne dietro.
<< E’ per questo che mi eviti? >>,
mi fermai di colpo, spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Gli dissi che non lo stavo evitando, ma non fui molto convincente.
<< Si, e io sono il presidente degli Stati Uniti. >>,
<< Sul serio? Perché mai hai lasciato la Casa Bianca? >>.
Sembrò non riuscire a trattenere un sorriso.
<< Misa, quello che è successo in camera .. non ha significato. Quindi non sentirti in imbarazzo. >>.
Mi sentii come se fossi stata pugnalata da un milione di spade.
Mi mancò il respiro.
Perché quell’affermazione mi faceva tanto male?
Cercai di trattenere le lacrime.
<< Certo. >> mi sforzai di sorridere, nonostante avessi gli occhi lucidi << Tranquillo. Che sollievo per un attimo ho pensato ti fossi montato ancora di più la testa. >>.
Lui sembrò sorpreso, poi ricambiò il sorriso.
<< Quanto sei cattiva! >>,
<< Non immagini quanto. >>.
Non gli diedi il tempo di ribattere, inventai una scusa e scappai via.
Avevo bisogno di stargli lontano il più possibile.
 
Seduta sul letto aprii il libro preso in biblioteca, cercando di scrivere quel benedetto compito.
Ogni volta che tentavo di buttare giù qualche riga mi tornavano in mente le parole di Light ‘Non ha significato.’.
Deglutii a fatica, non riuscivo a capire il perché quelle parole mi avessero colpita.
Continuavo a ripetere a me stessa che era un rompipalle e non me ne fregava nulla di lui, eppure rimuginavo sempre su quella frase.
E faceva male.
Mi passai una mano tra i capelli e chiusi il libro, non avevo voglia di fare nulla.
Sbuffai distendendomi sul letto.
“Sarebbe stato meglio se non mi fossi mai presentata a lui.” pensai, girandomi sulla pancia e affondando la faccia nel cuscino.
Mi misi a sedere e aprii il laptop, un po’ di distrazione mi avrebbe giovato.
Entrai nel mio account facebook e iniziai a fare il giro di pagine spiritose.
Poi aggiornai lo stato ‘Misa Amane si sente Confusa, presso Sakura College’.
Sbuffai e tornai a distendermi supina a fissare il soffitto.
Sentii un leggero ‘pop’.
Guardai il laptop.
Un messaggio da un certo Lawliet L. Justice.
Non aveva foto profilo, né aveva fornito informazioni su di sé.
Scriveva:
‘ Cosa ti confonde?’.
Non sapevo cosa fare, dovevo rispondere a uno sconosciuto?
Poteva nascondersi chiunque dietro a quel contatto.
Ma, forse per lo sconforto del momento, decisi di scrivergli.
D’altronde non avevo nulla da perdere.
‘Hey, ciao. E’ una questione complicata’.
‘Credo che saprò cavarmela.’ rispose.
Sbuffai e scrissi:
‘Si tratta di un ragazzo.’
‘Oh, problemi di cuore eh?’,
‘Non è questo, oppure non lo so. Non so come spiegartelo.’,
‘Provaci.’,
‘ E’ un rompiscatole di prima categoria. Da quando l’ho conosciuto non ha fatto altro che prendermi in giro, o umiliarmi.’,
‘ E lui ti piace?’.
‘ Non lo so. Oggi è bastata una sua frase per farmi del male. Parole che non dovrebbero avere effetto su di me. Forse la vedo come l’ennesima umiliazione. E’ per questo che sono confusa, non so cosa provo. ’
‘Capisco. E’ un problema.’,
‘Eh, già.’
‘Frequenti il Sakura College?’
‘Si.’
‘Com’è?’
‘Molto bello. Si studia parecchio e puoi praticare diversi sport.’,
‘Tennis?’,
‘Affermativo.’,
‘Allora mi troverò benissimo.’
‘Come?’
‘Sono stato accettato l’altro giorno. Tra pochi giorni frequenterò anche io il Sakura.’,
‘Sono contenta per te.’
‘Magari puoi farmi da guida.’
‘Perché no.’.
Ci salutammo e spensi il laptop.
Mi spostai una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sbuffando.
Himiko entrò in camera e corse ad abbracciarmi, chiedendomi cosa stessi facendo.
Le risposi che avevo chattato con un futuro studente del Sakura.
Sembrava entusiasta, mi chiese se Light dovesse temere un rivale.
Sospirai sonoramente e ribattei che non c’era nessun rivale, e non avevo nulla a che vedere con Light.
Lei mi ripeté che se non fosse entrata in camera di Light quella sera, sarebbe potuto succedere chissà cosa tra di noi.
<< Non significa niente quello che è successo, lo ha detto anche lui. Quindi basta con i film mentali. >>.
Himiko non disse nulla, si limitò ad annuire.
Guardai l’ora, erano le dieci di sera.
Mi strofinai gli occhi e decisi di cambiarmi e mettermi a letto.
Himiko mi imitò e dopo circa mezz’ora spegnemmo la luce.
 
Seduta sul prato del giardino aprii il blocco da disegno.
Avevo la schiena appoggiata ad una siepe ed ero intenzionata a riprodurre su carta la splendida fontana che avevo di fronte.
Rappresentava una sirena con una brocca tra le braccia, dalla quale sgorgava l’acqua che riempiva il bacile a forma di conchiglia.
Mordicchiai il dorso della matita osservando il soggetto e aggiungendo dettagli e sfumature al disegno.
<< Dev’essere gustosa. Ciao Castoro. >>,
alzai gli occhi e vidi Light a braccia conserte che mi guardava divertito.
<< Heilà, dolce pisellino! >> risi,
alzò un sopracciglio e si sedette accanto a me,
<< Devo abbassarmi i pantaloni e fartelo vedere? Magari la smetti con questo pisellino e mi trovi un altro soprannome. >> ghignò,
arrossii passandomi la mano tra i capelli.
<< Ti sembra il modo di parlare ad una ragazza? >> lo presi in giro,
<< Ma tu in questo momento sei un castoro. Mangi legno senza grassi o super calorico? >>
<< E’ legno con ormoni della crescita, magari divento una spilungona come te. >>.
Rise e si avvicinò per guardare sul mio blocco.
Lo afferrò nonostante le mie proteste.
Lo sfogliò, sembrava interessato.
Me lo restituì facendo una smorfia di apprezzamento.
<< Hai talento. >>,
<< Me la cavo. >> risposi.
Lo guardai, stava sorridendo.
Mi chiese se potevo fare un ritratto a sua sorella.
Non sapeva cosa regalarle per il suo compleanno, ovviamente mi avrebbe retribuito.
Io risposi che l’avrei fatto volentieri,  e che non avevo bisogno di alcun compenso.
Disegnare per me era una passione, non un lavoro.
Annuì, aprì il portafoglio e mi porse una fotografia.
La presi e la guardai.
Una bella ragazzina dai capelli lunghi e castani sorrideva dolcemente.
Sorrisi, dicendo che era adorabile.
<< Ha preso tutto da suo fratello. >> si vantò,
<< Non direi. Lei sembra simpatica. >>,
<< Anche io sono simpatico! >> protestò,
<< Si, simpatico come una bastonata negli stinchi. >>.
Mi colpì alla testa con il portafogli ma non mi fece male, fu delicato.
Io afferrai il mio album, lo chiusi e risposi al colpo, prendendolo sulla spalla.
Si finse dolorante e si massaggiò la spalla, dandomi della violenta e dicendo che mi avrebbe denunciata per aggressione.
<< Io, invece, un giorno di questi ti denuncio per molestie! Rompi troppo le balle! >> mormorai,
lo vidi fischiettare e far finta di nulla, come se non sapesse di cosa io stessi parlando.
Imbronciata lo colpii nuovamente con l’album, in testa.
<< Guarda che non mi piace il dolore. Hai letto troppo cinquanta sfumature per caso? >>,
<< L’ho letto, ma non troppo. Solo una volta. Tutti e tre i libri. >>.
Alzò un sopracciglio e mormorò un ‘maniaca’.
<< Non è vero. Non lo sapevo. >>
<< Ma li hai letti tutti e tre. Pervertita. >>
<< Solo per non lasciare la storia a metà. >> risposi paonazza.
Lui sorrise malizioso e io guardai altrove.
Ammise di averli letti anche lui, sua sorella lo aveva in un certo senso costretto e lo aveva trascinato al cinema per guardare il film.
<< Dopo la proiezione mi sono vendicato, le ho versato dell’acqua fredda in testa e le ho detto di calmare i bollenti spiriti e di non pensare a Grey. >>.
Risi.
Qualcuno mi chiamò.
Io e Light ci voltammo a guardare chi fosse.
Ci ritrovammo davanti un ragazzo un po’ ricurvo dall’uniforme in disordine, i capelli neri arruffati, pallido e con delle borse sotto gli occhi neri.
Alzai un sopracciglio confusa.
Light guardò prima lui, stupito, poi me.
<< Sei Misa Amane, giusto? >>,
io annuii.
<< Mi hanno detto che ti avrei trovata qui. >>,
<< E qui mi hai trovata. >> mormorai.
Ma cosa voleva quello stramboide?
<< Allora.. mi mostri la scuola? >>,
<< Che? >> esclamò Light.
Lo vidi grattarsi la testa.
Perché proprio io dovevo mostrargli la scuola?
<< Hai detto che mi avresti fatto da guida .. in chat cioè. >>.
A quel punto capii e mi alzai in piedi.
<< Sei Lawliet? >>
<< Lawliet L. Justice, si. Lo uso su facebook e qui a scuola. Ma non è il mio vero nome. Chiamami pure Ryuzaki. >>.
Vidi Light alzarsi e guardare attento Ryuzaki, con aria poco amichevole.
Ryuzaki si presentò a lui porgendogli la mano.
Light la strinse.
<< Mi chiamo Light Yagami. Da quale film horror sei uscito? >> chiese.
Lo rimproverai, il ragazzo nuovo rise.
 << Sei spiritoso, Light. Mi sei simpatico. Allora, Misa.. mi mostri la scuola? Vorrei ambientarmi in fretta. >>.
Io annuii.
Invitai Light a venire con noi ma lui rispose in maniera sgarbata, dicendo di avere altro da fare.
Sbuffai, quel ragazzo era incredibile.


Nota dell'autrice: Ecco il quinto capitolo! Spero vi piaccia, mi stavo scoraggiando con questa fic ma ho ritrovato fiducia.
Un grazie enorme a coloro che hanno recensito i capitoli precedenti.
Un baciooo
Daenerys 
  
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