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Autore: Itjustkindahappened    26/08/2015    1 recensioni
Harry Styles, il supereroe dell'Inghilterra.
Ha tutto; la velocità, la forza, le donne... per non parlare della sua arroganza.
Louis Tomlinson: l'aiutante di Harry.
Pochi conoscono il suo nome, visto che lavora dietro le quinte, non ha mai riconoscenza per ciò che fa.
Ma cosa succede quando Louis decide di voler farsi conoscere? Cosa succede quando, dopo pochi anni dalla sua scomparsa, ritorna ad essere un cattivo pronto ad affrontare Harry?
Questa è solo una traduzione. Tutti i crediti per la storia vanno a @cupcake_bears su wattpad, la quale mi ha dato il permesso di tradurla e pubblicarla.
Copyright © cupcake_bears
Genere: Azione, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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“Harry Styles, come ci si sente ad essere il più famoso supereroe?” 

“Harry Styles, è difficile salvare così tante persone ogni giorno?”

“Harry Styles, cosa si prova ad essere desiderato da così tante donne?”

“Harry Styles?!”

“Harry Styles?!”

“Harry, possiamo farci una foto?”

“HARRY, LASCIA CHE SIA LA MADRE DEI TUOI BAMBINI!”

“Harry!”

“Harry!”

“Harry!”

Cercavo di passare tra la folla tirando la mano di Louis alle mie spalle. “Basta ora”, camminando verso una zona all’aperto e osservando Louis.

“Vieni da questa parte?”

Scosse la tresta. “No… non fa niente”

“Sicuro?”

“HARRY STYLES!!!!!!”

Un gruppo di ragazze mi corse incontro spingendo Louis lontano.

“Ti adoro!”

“Fammi un autografo!”

“VOGLIO I TUOI BAMBINI! DAMMELO BRAVO PADRONE STYLES!!!”

Mi accovacciai scuotendo la testa, preparandomi a spiccare il volo. Vidi Louis allontanarsi dalla folla con uno con  un’espressione triste e abbattuta sul suo volto. Alzando le spalle, balzai in aria e mi addentrai tra le nuvole, lasciando centinaia di ragazze urlanti giù sul marciapiedi.Si sta benissimo. Voltandomi  sul lato opposto, incrociai le braccia dietro la testa e svolazzai sulla mia schiena per un po’ di tempo. Poi decisi finalmente di ritornare a casa. Attraversando il cielo, raggiunsi l’attico mio e di Louis. L’ultimo piano certamente. Volando vicino alla finestra, notai Louis, voltatosi di schiena, seduto sul divano. Sempre così velocemene, aprii la finestra e sgattaiolai all’interno. Accovacciandomi, avanzai lentamene verso il retro del divano dove decisi di fare un salto e scuotere le spalle di Louis.

“AHH!” urlò mentre balzava in aria. Caddi sul tappeto, ridendo. Louis s’imbronciò.

“Non è stato divertente.”

Alzai un sopracciglio. “Oh davvero?”

“No che non lo è!” mi fissò come megliò potè. “Non sei entrato dalla porta principale.”
“E cosa ci sarebbe stato di divertente?” mi alzai e gli puntai un dito contro. “Niente di così esilarante.” Sfiorandolo, mi diressi in cucina e ispezionai il frigo. “Non c’è niente da mangiare. Sto morendo di fame. Servo, perché non c’è cibo?” mi voltai per fare un sorrisetto a Louis.

Stava lì in piedi farfugliando scioccato prima di scuotere la testa accigliandosi. “Non sono il tuo servo.”

Mi avvicinai e gli diedi un colpetto sulla punta del naso. “Va bene, sgualdrina. Preparami un sandwich.”

“Non sono neanche una sgualdrina!”

“Come ti pare” Ritornando nel salone, mi lasciai cadere sul divano dove era stato Louis. Spostai lo sguardo e notai una ciotola capovolta di pop corn. “Oh quindi la sgualdrina ha deciso di nascondere il cibo da me!” Afferrai la ciotola e infilai alcuni pop corn in bocca.

“Cambieresti canale per me?” chiesi.

La ciotola di pop corn, invece, mi fu strappata dalle mani. “No” disse Louis mentre riposizionava la ciotola sul tavolo. Sbuffando, la riportai verso di me con la mente e infilo un altro chicco di pop corn in bocca, alzando gli occhi verso Louis con’un espressione annnoiata.

“Almeno ti importa di quello che sto dicendo?”

“Certo che mi importa. Vai avanti” gli dissi rumorosamente con la bocca piena, accovacciandomi sui popcorn. Poi la mia attenzione si rivolse di nuovo verso lo schermo della tv e iniziai a cambiare canale con la telepatia. “Cosa guardare… “ mormorai a me stesso. 

Non ero capitato su un canale a tema di Louis.

Alzai lo sguardo e notai Louis di fronte a me con le braccia incrociate. Fumando dalla rabbia.

“Vuoi ascoltarmi per una volta?!”

“Ora ti sto ascoltando, giusto?”

“NO!”

Lo osservai. “No?”

“Esattamente” sbuffò offeso. “No. Oppure non sei abituato ad ascoltare questa parola?” fece un sorrisetto e arrossii.

“Beh, non è colpa mia se sono così attraente e alle persone interessa solo di me. Mi dispiace ma non sono io l’aiutante perdente!”

Louis rimase senza fiato e notai i suoi occhi riempirsi di lacrime.
“No Lou, scusa. Non intendevo quello” mi avvicinai a lui ma lui si allontanò. Sbeffeggiai. “Okay, forse sì.”

Voltandosi di spalle, vidi a malapena il suo sguardo addolorato quando uscì infuriato dalla stanza e sbattè forte la porta.


Okay, forse sì. Coglione.





Ecco un altro capitolo di A Hero's Villain (AHV), anche se terribilmente in ritardo e mostrusamente corto.
Come avete potuto notare questo capitolo è raccontato dal punto di vista di Harry, il quale si sta comportando da completo coglione. Ma secondo voi, lo sta facendo per proteggere Lou oppure perché è stronzo di natura? Mh, tutto verrà chiarito nei prossimi capitoli. 


Ci teniamo a ringraziarvi per le bellissime recensioni ricevute a questa storia, ma anche all'altra che stiamo traducendo (Royal) e continuate così perché adoriamo leggere cosa ne pensiate e le vostre ipotesi! Ringraziamo anche quelle bellissime personcine che hanno messo questa storia tra le preferite e le seguite! 

AL PROSSIMO CAPITOLO!

 
   
 
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