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Autore: _Daenerys Targaryen93_    28/08/2015    3 recensioni
Misa Amane è una bellissima ragazza, solare e sarcastica.
Dopo un test del quoziente intellettivo è stata spedita al Sakura College, una scuola specifica in cui sono tutti cervelloni.
Qui incontra Light Yagami e cerca di stringere amicizia ma ...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 6
Io e Ryuzaki legammo molto dal primo istante.
Trovavo alquanto piacevole trascorrere del tempo con lui.
Era simpatico, sapeva ascoltare e sembrava riuscisse a capirmi.
Gli mostrai ogni angolo della scuola e lo presentai ad Himiko, inutile dire che strinsero subito amicizia.
In sua compagnia la mia confusione se ne stava nascosta in un angolo, e la mia mente era libera da pensieri negativi.
Accettò di copiare i miei appunti, apprezzando e lodando il gesto.
Non come quell’altro ingrato, che da quando era arrivato Ryuzaki se ne stava in disparte a fissarmi in malo modo o mi lanciava frecciatine maligne.
In tre giorni era diventato ancora più strano e irritante, cominciavo a pensare che avesse qualche rotella fuori posto.
Seduta al mio posto stavo parlando con Himiko e Ryuzaki e ogni tanto lanciavo qualche occhiata nella direzione di Light, che se ne stava appoggiato allo schienale della sedia con la testa immersa nel libro di Diritto romano.
Accortosi che lo stavo guardando mi lanciò un’occhiata a sua volta, poi alzò un sopracciglio come per dire ‘Beh, che vuoi?’.
In tutta risposta, alzai gli occhi al cielo e tornai alle chiacchiere dei miei amici.
Mi sentii tirare una ciocca di capelli.
Alzai lo sguardo sul colpevole.
Ryuzaki stava ridendo.
<< Riccioli d’oro, cosa stai guardando? O meglio chi? >>,
<< Nessuno. Ti informo che ho lavorato per mezz’ora con l’arriccia capelli per farli così. Non li rovinare o ti uccido. >>,
alzò le mani in segno di resa e mi chiese scusa.
Io risi.
Un libro venne sbattuto sul banco.
Sussultai.
Light se ne stava in piedi davanti al banco e ci guardava rude.
<< Ma che cavolo fai? >> mormorò Himiko,
lui la ignorò.
Sembrò guardare prima me, poi Ryuzaki, poi di nuovo me.
<< Ochette, la piantiamo di starnazzare? C’è qualcuno che sta studiando a differenza vostra. >>.
Finsi di guardarmi intorno e mormorai che non vedevo nessuno studiare.
Tutti infatti stavano ciarlando tra di loro.
Si indicò:
<< Di certo non guardavo le figure, o tenevo il libro in mano perché non avevo un cavolo da fare. >>,
<< Ma sta parlando mezza classe, perché .. >>
<< Siete i più vicini a me, e i più rumorosi. Quindi o abbassate la voce di venti toni o la piantate. >> disse interrompendo Himiko e fulminandola con lo sguardo.
Mi alzai e lo afferrai per la cravatta, arrabbiata.
<< Ehi! Ma chi ti credi di essere? >>,
mi afferrò il polso e mi fece lasciare la presa.
<< Piantatela di fare casino. >> sputò arrabbiato, fissandomi negli occhi.
Afferrò il libro e ritornò al suo posto.
Io rimasi a guardarlo con uno sguardo assassino.
Ryuzaki rise e tornò al suo posto.
 
Diedi un morso al mio hotdog, anche se non avevo molta voglia di mangiare.
Ero così nervosa che lo stomaco si era letteralmente chiuso, ma stavo cercando di sforzarmi per evitare eventuali domande di Himiko.
Lei, al contrario di me, aveva ripulito tutto nel giro di pochi minuti.
Si alzò dicendo di aver bisogno di andare in biblioteca, voleva iniziare il compito di letteratura che la professoressa ci aveva assegnato due giorni prima.
Io l’avevo quasi terminato, tra notti insonni e testa sui libri.
Così la salutammo con un cenno del capo e ritornammo a pranzare.
Finii l’hotdog e bevvi della cola.
<< Il ragazzo che ti manda in confusione è Light, giusto? >> mormorò Ryuzaki con un sorriso.
Sputai la cola e quasi non mi strozzai.
Appena smisi di tossire chiesi:
<< Come mai questa domanda? >>
<< Curiosità, è lui vero? >>.
Abbassai lo sguardo girando i pollici:
<< E’ così evidente? >>
<< Per me lo è. >> sorrise, << E in poco tempo scoprirò cosa lui prova veramente per te. Per ora il mio soggetto di studio si è comportato proprio come avevo previsto. >> afferrò una caramella gommosa e la mise in bocca.
<< Come? >>,
<< Non gli vado molto a genio. Soprattutto quando sono in tua compagnia. >>.
Mi voltai a guardare Light, se ne stava seduto da solo ad un tavolo a leggere un libro e a mangiare.
La mia attenzione si rivolse nuovamente a Ryuzaki.
<< Che vuoi dire? >>,
<< Il ragazzo potrebbe arrivare a stendermi con un pugno, è piuttosto geloso. >>.
Arrossii balbettando che si stava sbagliando.
Lo vidi alzarsi e portare via il vassoio:
<< Pensala come vuoi. Ma ti dico che in pochi giorni lo smaschererò, così magari anche la tua confusione se ne andrà. >>.
Si allontanò, lasciandomi sola.
Sbuffai alzandomi.
Dovevo fare due chiacchiere con Light, volevo capire il perché del suo insolito comportamento di quella mattina.
Mi avvicinai a grandi falcate e mi sedetti di fronte a lui.
Light sembrò ignorarmi, io mi schiarii la gola per attirare la tua attenzione.
<< Beh? >> mormorò,
<< Cosa fai qui tutto solo? >>,
<< Sto cantando. Non lo vedi? >> mi indicò il libro,
<< Lo vedo. Io intendevo, perché? Potevi venire a pranzare con noi, invece di startene qui a fare l’eremita. >>.
Mi guardò facendo un mezzo sorriso sprezzante.
<< Oh, certo. Così magari il tuo amichetto poteva bersi il mio succo di frutta. >>,
<< Ma che dici? Perché avrebbe dovuto farlo? >>,
<< Come se tu potessi arrivarci! Perché sei qui? Tornatene da Casper. >>,
strinsi i pugni:
<< Ma si può sapere che ti prende? >>,
<< A me? Proprio un bel niente. >>.
Non mi piaceva quel suo tono, mi irritava.
Decisi di vendicarmi, punzecchiandolo un poco.
<< Non è che sei geloso di lui? >> risi.
Chiuse il libro di colpo, io sussultai.
Mi guardò furente, alzandosi.
<< Geloso? Perché dovrei essere geloso di un tizio strano, per una ragazzina di cui non mi frega niente? >>.
Mi morsi il labbro, avvertii un groppo in gola.
Anche quelle parole mi facevano male, e non capivo il perché.
Annuii, mi alzai mormorando un ‘stavo scherzando’ e ricacciai indietro le lacrime.
Lo salutai, lui sembrava guardare altrove.
Era soltanto uno stupido imbecille.
 
Himiko piombò nella stanza con delle buste tra le braccia e Ryuzaki al seguito.
Scesi dal letto e controllai il contenuto dei sacchetti.
Sgranai gli occhi.
C’erano alcolici, altre bevande e dolci.
Presi una bottiglia di vodka, la aprii e la annusai arricciando il naso.
Himiko mi informò che si trattava di vodka alla fragola, e che avevamo a disposizione diversi gusti.
Alzai un sopracciglio, rimettendo la bottiglia al suo posto.
Ma che avevano in mente quei due matti?
Himiko prese un elastico e si legò i capelli, e afferrati tre bicchieri di plastica li distribuì.
<< Per me no, grazie. Non bevo alcolici, ma i dolci li mangio volentieri. >> mormorò Ryuzaki,
io le porsi il mio bicchiere:
<< Versa. >>,
lei annuì e mi versò un bicchiere di vodka alla menta, che io mandai giù in pochi secondi.
Me ne versò un secondo e mandai giù anche quello.
La mia vista iniziava già ad annebbiarsi e la mia mente a svuotarsi.
Non volevo pensare a nulla, quindi era perfetto.
Afferrai la bottiglia di whisky e me ne versai un mezzo bicchiere, aggiungendo poi la cola.
Lo sorseggiai piano, fino a ripulire completamente il bicchiere mentre Ryuzaki rideva e mi ammoniva di andarci piano.
Barcollai, versandomi un altro bicchiere di vodka.
<< Non ti preoccupare. >> mormorai, << So quello che … >>.
Mi cadde il bicchiere.
Lo guardai, poi risi.
Ryuzaki mi fece sedere ed Himiko, che stava bevendo alcol come fosse acqua, mi porse un altro bicchiere.
Lo feci riempire fino all’orlo e ne bevvi fino all’ultima goccia.
<< Forse è meglio che la pianti. >> mormorò Ryuzaki,
<< No, ma che! Non vedi come è felice? Però non facciamo troppo rumore sennò arriva Light e ci sgrida. >> rise Himiko.
Era ubriaca fradicia.
Io bevvi un altro bicchiere di whisky e cola, e sentii montare in me una rabbia tremenda.
Quell’imbecille di Light.
<< Light, è un cretino! Oggi gli ho chiesto se fosse geloso e lui ha detto che non gli frega nulla di me! >> urlai alzandomi, << ORA MI SENTE! >>.
Vacillai, ma ero decisa a raggiungere Light al suo dormitorio.
Mi sistemai i pantaloncini e la canotta e senza mettere le pantofole mi precipitai fuori dalla porta.
Né Ryuzaki, né Himiko erano riusciti a fermarmi.
Bussai in maniera energica alla porta di Light.
Mi aprì la porta, era mezzo assonnato.
Si strofinò gli occhi e mi guardò stupito.
<< E tu? Che cavolo ci fai qui? >>,
<< Devo farti un discorsetto! >> gli puntai il dito contro, poi mi grattai la testa confusa.
Già, che cavolo ci facevo lì?
<< Devo farti un discorsetto. O almeno credo. Ma prima devo sedermi, ti spiace? >>.
Si spostò per farmi entrare.
<< Light, stasera si combina eh? Furbacchione! >> sentii dire,
<< Vai a dormire, cretino! >> rispose Light, chiudendosi la porta alle spalle.
Mi sedetti alla scrivania, mi sentivo davvero male.
Lui si avvicinò e mi squadrò.
Mi chiese se avessi bevuto.
Lo informai della piccola festicciola che avevo fatto con Himiko e Ryuzaki.
<< Allora che vuoi dirmi? >> mi invogliò.
Mi alzai e mi misi davanti a lui.
<< Tu mi hai trattata uno schifo oggi! E anche stamattina ti sei comportato come un idiota. Anzi da quando è arrivato Ryuzaki sei odioso! Si può sapere che cavolo ti ho fatto per meritarmi un simile trattamento? Prima parti col rompermi le scatole e ora ti comporti come se la mia presenza ti desse fastidio, o chissà cosa! >>,
lo vidi guardare altrove e fare spallucce:
<< Non ce l’ho con te. Sarà lo stress. >>,
<< Non dire scemenze, andiamo! Cosa ti ho fatto? Scusami, ok? >> mi avvicinai a lui e di istinto lo abbracciai.
Mi ripeté che non avevo colpe, che non dovevo scusarmi.
Le lacrime iniziarono a rigarmi le guance:
<< Davvero pensi che io sia una ragazzina? >>,
lo vidi guardarmi allarmato.
Mi prese il viso tra le mani e cercò di asciugarmi le lacrime.
<< Ehi, non piangere. Non lo penso. Ero nervoso, ok? Su, calmati. >>.
Mi distese sul letto dicendo che una dormita mi avrebbe giovato.
<< Se mi avessi baciata quella sera non avrebbe significato nulla, giusto? >>,
distolse lo sguardo e si passò una mano tra i capelli,
<< Beh .. >>.
Non gli diedi il tempo di rispondere, mi misi a sedere ed afferrai i lembi della sua canotta attirandolo a me e baciandolo sulle labbra.
Fu un bacio breve, a stampo.
Arrossì, lo avevo spiazzato.
Risi e crollai sul letto abbandonandomi ad un sonno profondo.

Nota dell'autrice: Rieccomi con un nuovo capitolo!! Ta-daaaan!!
Che dire, spero che il capitolo piaccia e di ricevere qualche parere.
Un bacio,
Daenerys
  
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