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Autore: The_Lock    29/08/2015    2 recensioni
Sette amici decidono di passare un fine settimana lontano dalla civiltà. Sembra una storia horror qualsiasi, ma in realtà è un gioco interattivo: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'It's up to you!'
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2

 

Trevor guardò i suoi amici con sguardo incredulo. Tranne per Shannen e Laurel, avevano tutti votato per andare nella villa di Troy in Drummer Island, non curandosi di tutta l'energia che il ragazzo aveva messo nell'organizzare quel fine settimana. Una gran voglia di spaccare il muso di Troy gli fece prudere le mani, e Trevor nascose i pugni sotto al tavolo, indossando una maschera che non insospettisse nessuno riguardo i sentimenti funesti che ora provava verso i suoi amici, che adesso vedeva come dei traditori seriali.

Certo, Lana aveva votato per Troy perché aveva una cotta per lui, e Oliver perché è amico del ragazzo, ma non capiva perché Brooke, la sua ragazza, aveva deciso di voltargli le spalle così, all'improvviso.

“Allora ci vediamo alle 16 al porto. Portate il costume da bagno.” disse Troy, mentre si avviava verso l'uscita con Oliver.

“Fantastico! Ora devo disfare i bagagli.” sbuffò Shannen, raccogliendo lo zaino da terra e facendo segno a Laurel di andare. Il biondo annuì, ma chiese all'amica un momento in più per parlare con Trevor, e lo raggiunse in bagno. Laurel entrò e vide il moro lavarsi le mani con forza ed eccessiva energia.

“Ehi, tutto ok?” domandò, appoggiandosi alla porta.

“Siamo in democrazia, no?” sbottò, dando un colpo abbastanza forte all'asciugamani che si azionò con un borbottio incerto.

“Mi spiace.” disse Laurel, arricciando le labbra.

“Fa nulla. Magari al mare ci si divertirà di più.” sibilò, pronunciando la frase con totale apatia. “Tu e Shannen avete bisogno di un passaggio per il porto?” domandò il moro, diventando improvvisamente gentile. Il biondo annuì e lo ringraziò, per poi uscire ed avviarsi al college insieme a Shannen e Lana.

 

“Sei offeso?” domandò Brooke, vedendo Trevor appallottolare i vestiti e praticamente lanciargli nel borsone che si sarebbe dovuto portare a mare. Il moro schioccò un'occhiataccia alla rossa e Brooke sospirò, prendendo lo specchietto portatile e applicando un nuovo strato di lucidalabbra rosso sulla sua bocca.

“Mi hai voltato le spalle.” ringhiò Trevor.

“Io cosa?” domandò Brooke, incredula.

“Lana e Oliver hanno seguito Troy perché una lo adora, l'altro è il suo migliore amico. E tu? Perché?” domandò, guardandola negli occhi con aria di sfida.

“Perché mi piaceva l'idea di avere un'isola tutta per noi.” spiegò.

“Saremmo potuti andare in quella maledetta isola in estate! Che senso ha andarci in pieno ottobre? E poi tu dovresti sapere più di chiunque altro quando tempo ci ho messo per organizzare tutto!” sbottò con le vene gonfie del collo, quasi stesse per trasformarsi in una bestia.

“Scusa, hai ragione.” disse Brooke, alzandosi e allacciando le braccia dietro al collo del fidanzato. “Vuol dire che in baita ci andremo solo io e te.” sorrise, baciandolo sulla guancia “E poi non abbiamo mai fatto l'amore nell'acqua. Potrebbe essere interessante.” spiegò, ammaliandolo con un altro bacio, sulle labbra questa volta e più passionale, imbrattando la bocca del ragazzo con il suo lucidalabbra alla ciliegia.

“Ok... ma se Troy annega io non mi butto a salvarlo.” spiegò, chiudendo la zip del borsone.

 

Il sole era già vicino all'orizzonte quando i ragazzi salirono sul traghetto sgangherato guidato da un burbero pescatore che rispondeva solo con grugniti e cenni del capo alle domande dei ragazzi. Presa dal mal di mare a causa della natura instabile dell'imbarcazione, Lana andò sottocoperta e subito Troy costrinse Oliver a seguire la ragazza per cercare di accoppiare i due.

“Ehi!” disse Oliver con voce goffa.

“Ehi!” mormorò Lana. La ragazza era stesa su una panchina marcia e teneva gli occhi chiusi. Oliver prese posto e si sedette sulla panchina difronte a quella della ragazza.

“Come va?” chiese il rosso, grattandosi i capelli.

“Sto per vomitare.” spiegò, mentre il suo volto si tingeva di un pallore verdognolo.

“Vuoi una gomma? Magari ti aiuta.” disse Oliver, muovendo il pacchetto di gomme da masticare alla menta. Al suono Lana aprì gli occhi ed annuì, mettendosi a sedere. Oliver le porse il pacchetto e Lana ne prese una, masticando con voracità ed iniziando subito a sentirsi meglio.

“Grazie.” sospirò, sorridendogli “È la prima volta che vai in Drummer Island?” domandò.

“Sì. Nonostante conosca Troy da anni, non sapevo avesse una conoscenza qui. Anche perché l'isola è abbandonata da parecchi anni.” spiegò, facendo spallucce e girandosi per vedere Drummer Island che man mano sembrava avvicinarsi a loro.

“Come mai?” domandò Lana, inclinando il capo.

“Girano tante voci, ma nessuna ha delle prove scientifiche. C'è chi dice che scoppiò un'epidemia, c'è chi dice che l'esercito iniziò a fare dei test sulle persone... solita roba da allarmisti.” sorrise, facendo spallucce.

“Bé, se è abbandonata qualcosa è successo.” mormorò Lana.

“In effetti di una cosa sola si è sicuri. Il vecchio ospedale andò a fuoco e i pompieri arrivarono troppo tardi.” spiegò Oliver,

“Mi stai facendo venire i brividi...” mormorò Lana, aggrottando la fronte e voltandosi per guardare meglio l'isola dal finestrino.

 

“Perché non vai a parlargli?” disse Shannen, avvicinandosi a Laurel. Il biondo si voltò e vide Trevor che, con aria da cane bastonato guardava Drummer Island come fosse stato l'emblema del suo fallimento come amico e come fidanzato.

“Perché dovrei andare io? Non sono io la sua ragazza.” rispose Laurel, facendo spallucce “Da quando sta con Brooke litigano e basta e sono io a dover ascoltarmi le sue lamentele e a farlo sfogare.” brontolò, appoggiandosi alla ringhiera. La risata di Brooke arrivò alle orecchie dei due, ed i ragazzi si voltarono vedendo la rossa che discorreva allegramente con Troy.

“Te lo dico io: tra quei due c'è qualcosa.” mormorò Shannen e Laurel sbuffò, facendo segno di non interessarsene. Shannen accarezzò la spalla dell'amico e poi guardò l'orizzonte, vedendo la piccola e selvaggia Drummer Island che si estendeva davanti ai suoi occhi verdi, e subito un brivido percorse la ragazza, facendola rabbrividire.

“Non mi piace quell'isola.” mormorò.

“Giochi ancora a fare la sensitiva?” domandò Laurel, sorridendo. “È solo per un fine settimana.” la rassicurò, voltandosi a vedere l'isola e trovandola accattivante anche se non proprio accogliente.

“In tre giorni può accadere di tutto...” mormorò Shannen.

 

Quando la barca attraccò al molo, i ragazzi scesero con una certa fretta poiché tutti eccitati all'idea di godersi tre giorni tagliati fuori dal mondo.

“Il prossimo traghetto parte alle sei del mattino.” disse il capitano della barca, quando furono scesi tutti.

“Tranquillo, rimarremo qui tre giorni.” spiegò Troy, sorridendo all'uomo.

“AH!- sbottò lui -di solito tutti scappano via da questo posto.” brontolò, riaccendendo il motore e non dando il tempo ai ragazzi di fare ulteriori domande. I ragazzi così, impressionati ma non spaventati, si diressero verso la villa che Troy aveva preso in affitto e quando entrarono rimasero a bocca aperta. Era una villa moderna con un ampio piano terra e un primo piano che appariva ancora più grande con quattro camere da letto: tre doppie ed una singola. Troy distribuì le chiavi delle stanze: una doppia a Trevor e Brooke, l'altra a Laurel e Shannen, e l'altra ancora a Oliver e Lana.

“Posso avere io la singola?” domandò Lana, sorridendogli.

“No.” rispose Troy, senza darle nessun'altra spiegazione e lanciando uno sguardo eloquente a Oliver che lo ringraziò giungendo le mani.

“Ci vediamo tutti tra mezz'ora in spiaggia, ok?” disse Troy, mentre gli altri salivano in camera con entusiasmo, tutti tranne Shannen che, sentendo una forte vibrazione negativa, vagò per il piano terra fino a quando non si appostò vicino alla finestra della cucina per vedere l'enorme foresta che si estendeva a perdita d'occhio. C'era qualcosa in quella foresta, lo sentiva, ma non avrebbe mai immaginato che, così come lei stava osservando al di fuori della villa, qualcun altro stava osservando lei.

 

“Ti va di andare a fare un'escursione per l'isola? Ho visto una costruzione più in alto, sulla collina e sembra bella vecchia...” domandò Trevor, dopo aver sistemato i suoi vestiti nell'armadio.

“Ma gli altri vanno a fare il bagno al mare.” protestò Brooke, rivelando il costume da bagno sotto la maglietta.

“Possiamo fare il bagno anche domani.” spiegò lui.

“Anche l'escursione. Dai, tra poco farà buio!” si lagnò lei, sbuffando.

“Ci sarei io a proteggerti...” sorrise Trevor, abbracciandola “Dai, dimmi di sì...”

 

A) Brooke “Va bene, andiamo”

B) Brooke “Perché non vai con Laurel?”  


Cari lettori,
eccovi posti davanti ad un secondo bivio. Chi volete che accompagni Trevor nell'esplorazione dell'entroterra isolano? 
Visto che "Artista regista scrittore" ha optato per Drummer Island piuttosto che Oakwood Mountain, ecco i nostri ragazzi traghettati verso la loro nuova destinazione (finale?).
Già dal prossimo capitolo tenderò a mettere più opzioni tra le quali scegliere, e man mano che la storia andrà avanti, le decisioni saranno decisamente più difficili... 
Un abbraccio,
The_Lock

  
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