Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Najara    30/08/2015    6 recensioni
Un anno dopo gli avvenimenti che tutti conosciamo ad Arendelle arriva la primavera e con essa le prime navi, ma non tutte portano cose buone. La regina di Arendelle e la principessa Anna si troveranno a dover affrontare nuovi pericoli e temibili nemici ma per Elsa potrebbe essere in arrivo molto di più... ovviamente non mancheranno il tenerone e spensierato Olaf e il timido e burbero Kristoff.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash | Personaggi: Anna, Elsa, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questo è l’ultimo capitolo, poi ci sarà solo più l’epilogo.

Buona lettura!

 

 

Tredicesimo capitolo: A giudizio

 

Il re delle Isole del Sud rimase a lungo a parlare con la regina di Arendelle. Tanto a lungo che Anna iniziava a chiedersi se doveva cercare di origliare oppure no. Alla fine però le porte si aprirono e Elsa ne uscì con uno sguardo fermo e sicuro. Il re invece era triste ma al contempo appariva sollevato.

“Allora di cosa avete parlato?” Chiese Anna quando poté parlare sola con Elsa.

“Delle sorti di Hans e Rahel

“Anche di Rahel avete discusso? Ecco perché ci avete messo così tanto…” La ragazza si accigliò “E’ da molto che non la vedo…” Elsa annuì.

“Sì, è rimasta sulla sua nave, ha l’ordine di non lasciare il paese”

“Bel cambiamento dalla condanna all’esilio” Rise Anna ma vedendo che sua sorella non si univa nell’ilarità la guardò preoccupata. “Cosa avete deciso?”

“Hans sarà giudicato domani, ho proposto al re una giusta punizione, mi ha detto che ci penserà ma credo che accetterà, altrimenti dovrà condannarlo a morte ed è pur sempre suo figlio.”

“Una giusta punizione? E quale sarebbe? Quello merita un pugno in faccia ogni ora!” Elsa sorrise.

“Domani vedremo” Visto che non sembrava voler aggiungere altro Anna cambiò oggetto del suo interesse.

“E Rahel? Mi hai detto che non faceva parte del piano”

“Sì, ma il padre voleva che lo rassicurassi su questo punto”

“Cosa che hai fatto?”

“Sì”

“Quindi potrà ripartire presto? Perché io ho voglia di tornare a casa” Elsa sorrise.

“Lo so che è Kristoff che non vede l’ora di ritornare, gli manca Sven

“Già” Sorrise Anna “Ma è normale, non si lasciano mai quei due” Sul volto gli comparve una dolce espressione innamorata e Elsa sorrise, poteva capire la ragazza adesso. Mentre pensava a Rahel il sorriso si spense. Sapeva che il sentimento che le legava era vero e incredibilmente forte, altrimenti non avrebbe potuto spezzare i bracciali, eppure non erano più rimaste sole da quel momento sulla torre più alta del castello di Hans. La ragazza sembrava intimorita da lei e lei non riusciva ad avvicinarsi senza pensare al dolore che aveva provato nel sentirsi tradita.

“Elsa…” Anna la guardava seria e lei la guardò interrogativa “Secondo te perché non sono riuscita a spezzare i bracciali mentre si sono aperti da soli sulla torre?”

“Non volevi lasciarmi andare” Anna corrugò la fronte a quell’affermazione e Elsa si spiegò meglio “Il tuo amore non è messo in dubbio, ma proprio quello stesso amore ti impediva di lasciarmi andare, non avresti potuto…”

“Capisco…” Anna ricordava il terrore che la attanagliava mentre tentava di aprirli, era quello di perdere sua sorella. “Però, perché si sono aperti dopo? Anche lì volevo tutto tranne lasciarti andare!”

“Già…” Elsa guardò la ragazza con uno sguardo dolce. Anna rivide la scena, ricordò sua sorella tesa nel vuoto ad afferrare una donna che credeva loro nemica. Ricordò Rahel che liberava i bottoni e si lasciava cadere nel vuoto e i bracciali staccarsi dai polsi di Elsa mentre il ghiaccio esplodeva tutto intorno.

“Oh” Disse solo sgranando gli occhi “Non sono stata io… è stata Rahel… lei ti ama!” Sgranò ancora di più gli occhi e aggiunse “Tu la ami”.

“Sì” Rispose solo Elsa guardando con timore la sorella.

“Ma è magnifico!” Urlò Anna saltando in aria e sparpagliando dappertutto i documenti della scrivania. “Elsa sei innamorata!” Saltò tra le sue braccia facendo urletti di gioia. “Ma ehi… perché non vi siete più viste?” Elsa abbassò lo sguardo e l’entusiasmo di Anna si raffreddò. “Elsa… se la ami non devi perderla”

“Lei è libera.” Anna la guardò senza capire e lei scosse la testa “E’ la persona più libera che io abbia mai conosciuto, voglio dire libera nell’animo. Vuole vedere il mondo, vuole viaggiare ed esplorare. Io sarei una catena per lei. Magari all’inizio non le importerebbe ma poi diverrebbe un peso. Non voglio che questo succeda.”

“Preferisci essere infelice sicuramente piuttosto di avere una possibile futura infelicità?” chiese Anna.

“Preferisco essere infelice ma fare la cosa giusta piuttosto che felice sapendo che è la cosa sbagliata per la persona che amo.”

“Non credi che lei abbia il diritto di decidere per se stessa?” Elsa guardò la sorella e non seppe cosa rispondere. Si voltò e andò alla finestra dello studio che faceva parte delle stanze assegnatele a palazzo. Appoggiò la mano e la fronte contro il vetro. Percepì il ghiaccio formarsi attorno alla sua mano ma non si mosse poi due braccia dolci si chiusero attorno a lei.

“Andrà tutto bene Elsa. Fidati del tuo cuore” Lei si voltò mentre il ghiaccio scompariva e prese Anna tra le braccia stringendola con gratitudine e affetto.

 

Hans aveva le mani e i piedi in catene ma guardava sprezzante verso la folla e verso il padre che serio lo fissava dal suo scranno. Elsa indossava una corona di ghiaccio e il suo abito era sontuoso e cerimoniale. Dalla corona allo strascico era di un immacolato bianco.

“Hans, sei pronto a sentire la tua condanna?”

“Prigione a vita?” Chiese lui con un sorriso sarcastico. Appariva quasi annoiato.

“No, la regina Elsa ti ha concesso un’ultima possibilità per dimostrare che il tuo cuore non è nero come noi tutti ormai crediamo”

“Cosa?” Persino Hans guardò la donna stupefatto, ma non quanto Anna che solo Kristoff trattenne dall’andare a chiedere spiegazioni.

“La mia condanna è la morte” Disse allora il re facendo impallidire Hans. “Cosa scegli?”

L’uomo scosse la testa guardando il padre e Elsa. La regina era imperturbabile e glaciale nel suo freddo e candido abito.

“Non mi lasciate scelta padre”

“Non sono più vostro padre” Ribatté il re ferreo.

“Molto bene allora scelgo la misericordia della regina Elsa”. Il re si voltò a guardare Elsa che annuì e si fece avanti.

“Hans, il tuo cuore è incapace di scaldarsi per chiunque se non te stesso. Sei incapace di un vero atto d’amore.” Anna si sedette di schianto sulla sua sedia capendo all’improvviso cosa sua sorella stava per fare. “Potrai dimostrare a tutti che non è così e meritarti di nuovo il tuo diritto di vivere. Oppure morire, così come hai condannato mia sorella un anno fa e molto più gentilmente di come hai torturato me” La sala era nel più assoluto silenzio mentre Hans sembrava incapace di fare o dire alcunché. Elsa alzò gli occhi a guardare il suo carnefice e sul suo volto non apparve altro che compassione. Poi dal suo stesso cuore partì una singola scheggia di ghiaccio che penetrò nel cuore di Hans che si accasciò a terra ansimando.

“Avrai all’incirca una settimana prima di trasformarti in ghiaccio” Pronunciò Elsa poi si voltò e tornò al suo posto. Il re guardò quello che un tempo era suo figlio e annuì.

“Sei libero”.

“Aspettate! Non potete farmi questo! Padre, padre!” Hans continuò a urlare mentre le guardie lo trascinavano fuori.

“E’ ora di tornare a casa” Anna si avvicinò ad Elsa che prese la sua mano ed annuì.

 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Najara