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Autore: ciabysan    04/02/2009    1 recensioni
Omicidi imperversano a Tokyo: le vittime sono ritrovate prive di testa. Dopo la morte dell'amica, la liceale Chiharu inizia ad indagare, scoprendo che la risoluzione del misterio riguarda in qualche modo anche il suo passato celato...
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Nel frattempo, Kazumi Konichi che aveva dato l'allarme non appena vide il corpo straziato di Kobayashi, era sottoposta ad un interrogatorio con il detective Nakata

Nel frattempo, Kazumi Konichi che aveva dato l'allarme non appena vide il corpo straziato di Kobayashi, era sottoposta ad un interrogatorio con il detective Nakata. Il volto della ragazza appariva stanco e distrutto, molto diverso da come lo aveva visto Yoko, prima di morire.

"Avevo appuntamento con Kobayashi" incominciò, sotto l'agghiacciante sguardo del detective Nakata e dell'investigatrice Akane "quindi sono arrivata che ormai era l'una di pomeriggio passata" la sua voce possedeva qualcosa di irrequieto e spaventoso, qualcosa di magico ma tremendamente oscuro. Stava dicendo la verità e lo si capiva, ma una verità piuttosto mistica, astratta, delirante. I suoi sopsiri erano inframmezzati da qualche singhiozzo e da qualche lacrima pungente. "Poiché non rispondeva al campanello sono rimasta ad aspettarlo in giardino perché pensavo fosse uscito per una commissione urgente e che sarebbe rientrato di lì a breve. Mi accesi una sigaretta, quando arrivò Yoko ed abbiamo iniziato a litigare, scoprendo che siamo state invitate entrambe da Kobayashi per un appuntamento romantico a nostra insaputa"

"Mi faccia ragionare" la interruppe Akane "quindi, Kobayashi solitamente usciva con più di una ragazza per appuntamento?"
"Sì" annuì Kazumi disperata "a lui delle ragazze interessava solo ciò che è in mezzo alle gambe"

Nakata cominciò a sospettare di Kazumi.

"Ci ritrovammo, dunque, piuttosto sbigottite" continuò la ragazza "non era la prima volta che quando uscivo con Kobayashi, c'era un'altra ragazza a me sconosciuta. Quindi io e Yoko abbiamo deciso di entrare per chiedere spiegazioni. Pensavamo che Kobayashi dormiva e non riusciva a sentire il campanello suonare.

"Capisco" sospirò Nakata

"Senti, Kazumi" sussurrò Akane "C'era una ragazza che Kobayashi portava sempre con sé durante gli appuntamenti, mentre eri presente anche tu?"

Kazumi annuì

"Come si chiamava?"
"Joy"

"Come la..."
"Sì, la ragazza che è stata investita dal treno"
"Continui il suo racconto per favore" incalzò Nakata, i cui sospetti stavano aumentando sempre più senza sosta

"Ecco" riprese Kazumi, dopo essersi asciugata le lacrime "Yoko è andata sul retro, per cercare di entrare da lì, mentre io ho forzato la serratura all'ingresso. Ho salito la scala e sono arrivata alla porta che portava all'appartamento di Kobayashi"

Kazumi raccontò la vicenda minuziosamente. Tutti i dettagli vennero rilevati con estrema cura, degna di Allan Poe, d'altronde ciò che aveva visto in quella casa l'aveva particolarmente scossa.

Quando ginse all'interno, vide tutto perfettamente in ordine e non sospettò nulla di spaventoso. Un bicchiere di latte era stato appoggiato sul tavolino e la televisione era accesa. Ally McBeal. Una vecchia replica. L'intero appartamento era inghiottito dal silenzio. Un silenzio assurdo ed alienante. Kazumi corse sino alla camera da letto e vide che sotto le coperte si nascondeva qualcuno.

"Bastardo! Stai ancora dormendo! Fatti vedere! Stronzo!" gridò con ferocia la ragazza, dando diversi calci al letto. Ma il corpo restò immobile.

Quindi prese un appendiabiti e cominciò a stuzzicarlo, ma non ci fu nulla da fare. Nemmeno il movimento più vago ed idiota si era creato sotto le lenzuola.

"Kobayashi?" lo chiamò Kazumi con una voce molto spaventata.

Nessuna risposta.

Kazumi aveva il cuore in gola, c'era qualcosa di sinistro in quella camera e finalmente era riuscito ad avvertirlo. Avvicinò lentamente la mano alle coperte con un sospiro affannoso. La mano le tremava e più si avvicinava alle coperte e più il terrore si faceva palpabile, quando all'improvviso Il corpo si mosse di colpo e le afferrò una mano.

Kazumi cacciò un urlo angosciato e tolse all'improvviso e con uno scatto le coperte: Kobayashi era lì sotto e sembrava dormire serenamente.

"Kobayashi? Sei un perfetto cretino!" sorrise Kazumi "mi hai fatto prendere in colpo"

Ma proprio in quel momento la testa di Kobayashi si staccò dal corpo e rotolò giù dal letto, macchiando le lenzuola di sangue.

Kazumi riprese ad urlare, sempre più forte. Indietreggiò con il terrore nelle vene finché andò a sbattere contro la libreria e dei volumi le caddero in testa, procurandole una lieve ferita sulla fronte da cui scendeva un rivolo di sangue. Uscì dalla stanza in fretta e raggiunse velocemente la cantina, utilizzando le scale: "Yoko! Yoko! Kobayashi è..." ed ecco che un urlo proveniente da quell'oscurità fece trasalire Kazumi Era Yoko ed era in pericolo, ma la ragazza era troppo paurosa per tentare un impresa eroica, così velocemente raggiunse l'ingresso e scese velocemente le scale per poi chiamare la polizia.

 

  
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