Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Vanisher    03/09/2015    6 recensioni
Dal capitolo 1 :
Matt mi guarda, confuso - Cos'è successo? -
Chiudo gli occhi, poggiando la nuca sulla porta chiusa dietro di me. Inspiro profondamente prima di parlare e dargli la "lieta notizia", un macigno sulla gola - Matt, da oggi in poi avremo un nuovo coinquilino -
Matt posa il suo sguardo sulla coperta azzurra, sul piccolo fagottino umano che ho tra le braccia.
Sospiro - Lidner voleva abbandonarlo - aggiungo, come se potesse servire da spiegazione. In effetti, è la spiegazione di ciò che è successo. E' la spiegazione del perché ho mandato il piano a puttane e ho ceduto.
- Capisco - Matt infila le mani nelle tasche dei jeans scuri e vecchi, sorridendomi comprensivo. Mi chiedo come faccia a sorridere in un momento come questo - Dopotutto, è pur sempre tuo figlio, Mello-.
__
E se Mello diventasse padre, a causa di un'errore?
Genere: Comico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Halle Lidner, L, Matt, Mello, Near, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 6





Quando io e Matt ritorniamo finalmente a casa rimaniamo, esterrefatti per lo scenario che si presenta davanti ai nostri occhi. Tutto sembra così irreale, inverosimile. Davvero questa è la casa dove abbiamo sempre vissuto fino ad adesso?
Si sente odore di pulito, profumo di lavanda e gelsomino. I pavimenti sono stati puliti e lucidati con cura, i pezzi di intonaco che cadevano dalle pareti sono stati rimossi e grattati via, e adesso le pareti sono nude e bianche. Il divano è stato pulito, i buchi delle finestre rotte sono stati tappati con asciugamani, e adesso non si sentono più gli spifferi gelidi dell'inverno. Adesso ogni lampadina è sostenuta e coperta da plafoniere color menta, lo specchio è stato ripulito dallo strato di polvere che c'era prima, così come la vasca da bagno, il water. I letti sono stati rifatti, tutto è in ordine, i mobili sono stati sfregati con cura. Non sembra più nemmeno casa nostra.
- Rebecca? - chiama Matt, che si toglie gli occhialini arancioni per guardarsi meglio attorno. Gli occhi verdi sono sgranati, è incredulo quanto me.
Dopo qualche secondo, Rebecca sbuca dalla cucina, una bandana rossa raccoglie i capelli spettinati e li tira indietro, lasciando il viso scoperto, leggermente sporco di polvere sulle guance. Indossa una maglietta troppo larga, sempre rossa, e un paio di pantaloni larghi e rattoppati. In mano regge uno straccio, che sbatte ripetutamente sulla coscia per pulirlo dalla polvere che vi si è attaccata sopra. 
- Bentornati! - ci accoglie, il volto sorridente - Stavo dando un'ultima pulita alla cucina prima di preparare la cena. Preferite un'omelette oppure qualcosa di più veloce, come un hot dog? -
- Sai fare gli hot dog? - Matt quasi piange dalla commozione. 
Alzo gli occhi al cielo, sbuffando per la reazione esagerata del mio migliore amico. Al contrario, Rebecca ridacchia - Non che ci voglia tanto -
- Io non ho fame, grazie lo stesso - borbotto, interrompendo i due piccioncini. A grandi passi mi allontano dall'atrio, sfilandomi il giubbotto pesante ed allentando gli scarponi invernali, diventati improvvisamente scomodi. Matt e Rebecca continuano a chiacchierare indisturbati, ad accordarsi sul cosa preparare per cena, per il pranzo di domani. Matt sembra essere cotto di quella ragazza, dice che è speciale, eppure a me sembra una comunissima ragazza.
Rebecca ha notevolmente migliorato anche la mia stanza, la mia e di Matt : i letti sono stati rifatti, il pavimento è stato pulito da tutto il sudiciume che vi si ci era attaccato sopra, i vestiti nei nostri armadi sono stati lavati, stirati, piegati e sistemati in pile ordinate nei cassetti oppure appesi sulle grucce. Sono costretto ad ammettere che, per una volta, Matt ha avuto una buona idea. Assumere Rebecca si è rivelato un bene, in un solo giorno è riuscita a cambiare radicalmente la casa.
Decido di farmi una doccia. Prendo dei boxer e dei vestiti puliti e mi chiudo a chiave in bagno.  Anche da qui riesco a sentire le fragorose risate di Matt e quelle un po' più contenute di Rebecca. Chissà cosa si staranno dicendo di così divertente, quei due. 
L'acqua bollente della doccia riesce a distogliere la mia attenzione dal mondo che mi circonda, nelle mie orecchie solo lo scroscio dell'acqua che precipita giù, battendo leggera sui miei piedi. Mi concentro su nulla. E' come se fossi entrato in una mia dimensione personale, in una bolla grande quanto fragile, facile da scoppiare. La mia mente è una scatola vuota, un muro grigio che mi tiene lontano da questo mondo crudele. Dalla mia parte del muro c'è il nulla. Il che è un sollievo. E' sempre un sollievo quando riesci a svuotare la mente da tutto, quando riesci ad abbandonare i problemi quotidiani almeno per qualche minuto. Il vero problema sarà riuscire ad abbandonare questa quiete. Tornare alla realtà. 
La vita fa schifo, me ne rendo ogni giorno di più. Sembro depresso, come quegli adolescenti che stanno sempre con le cuffie nelle orecchie, ascoltando musica depressa, col cellulare tra le mani nella speranza che qualcuno si ricordi della loro esistenza, con mille modi per suicidarsi nella mente. Che schifo, quelli sono il degrado della razza umana, persino peggio degli assassini.
Perché faccio pensieri così depressi? Alzo il viso, l'acqua calda cade sulle mie guance e sulle mie palpebre chiuse, inspiro la lieve nuvola di vapore che mi avvolge. La verità è che sono preoccupato per Mihael. Lidner risponde sempre al cellulare, sempre. Ce l'ha sempre con se. Il fatto che non abbia risposto mi rende perplesso. Riproverò a chiamarla.
Esco dalla doccia e mi lego un'asciugamano in vita, afferrandone poi un altro con il quale asciugare i capelli bagnati e gocciolanti. Strofino i capelli biondi diventati ormai troppo lunghi, dovrei andare a tagliarli. 
Mi guardo allo specchio. La massa bagnata dei miei capelli mi copre il viso, oscurando la cicatrice rossastra che lo deturpa e che prosegue sul busto e sul braccio sinistro. Mi conferisce un'aria minacciosa, ma anche più ... umana. Il pegno che ho pagato per aver provato a superare Near. Il marchio di eterno secondo, impresso a vita sulla pelle.
Mi infilo una canottiera nera, i boxer puliti e dei pantaloni larghi grigi che non ricordavo nemmeno di avere. Lego i capelli umidi, anche se detesto farlo. Mi sento troppo scoperto, ma decido di ignorare questa sgradevole sensazione.
Ritorno in camera mia, dopo aver ficcato i vestiti sporchi di oggi e dei giorni passati nella lavatrice. Mi chiedo ancora se questo affare funzioni o sia da buttare. Afferro il cellulare, compongo il numero di Lidner che conosco a memoria, l'ansia nel cuore che batte a mille nel petto. 
Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Al settimo squillo parte la segreteria telefonica del suo merdoso telefono. 
Riprovo. Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Sette, segreteria telefonica.
Ancora. Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Segreteria. Senza nemmeno il sette, che ho mandato a farsi fottere.
Di nuovo.
Uno. Merda, Lidner, rispondi.
Due. Dove cazzo ce l'hai il cellulare, nel culo?
Tre. Spero che insieme al cellulare non abbia lasciato anche Mihael.
Quattro. Porca puttana, deve avercelo in silenzioso.
Cinque. No, non ce l'ha mai silenzioso. 
Sei. Senti 'sta cazzo di suoneria o no?
Sette. Vaffanculo.
Metto giù, rinunciandoci. Sto per afferrare le chiavi della moto e andare a fare casino all'SPK, quando qualcosa mi blocca. Mantieni la calma, non essere impulsivo come sempre, testone. Rilassati, Lidner ti richiamerà. Richiamerà.
Riafferro il telefono, rifaccio tutto daccapo, di nuovo.
Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Sette. Segreteria.
Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Sette. Segreteria.
Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Sette. Segreteria.
Mando affanculo la signorina che mi suggerisce di lasciare un messaggio per Lidner. Decido di darle ascolto.
- Stammi a sentire, razza di stupida. Sarà la dodicesima volta che ti chiamo. Dove cazzo sei finita? Spero per te che tu non abbia risposto perché troppo impegnata a fare le coccole a mio figlio. Richiama appena senti il messaggio -
Chiudo. Decido di distrarmi un po', accendendo il vecchio cubo scassato che chiamiamo televisore, in bilico su una delle tante pile di videogames di Matt. Non vale più niente, questo coso, si vede persino in bianco e nero. Comincio a fare zapping tra diversi canali : un reality show, una televendita di materassi, una sitcom americana, un'altra argentina, il telegiornale. Rimango incerto su quest'ultimo canale, ma decido di essere già troppo in ansia di mio per guardarlo. 
Sto per cambiare canale, quando un'immagine mi blocca. Un'edificio molto alto. Familiare. Sta andando a fuoco. Dove l'ho già visto? Mi ricorda molto ...
Sgrano gli occhi. Il telecomando mi cade di mano, cadendo per terra, smontandosi in mille pezzi, come il mio cuore adesso. La sede dell'SPK sta andando a fuoco.




Sono in ritardo, lo so, e quasi di una settimana. E il capitolo è anche corto. Sono davvero una vergogna.
Teoricamente avrei dovuto postare il capitolo il 30 o il 31, poiché il 29 sono tornata dalle vacanze. I problemi erano :
- Matematica. Non posso crederci che tra meno di due settimane inizia la scuola T.T e con matematica sono in alto mare. 
- Tokio Hotel. Sto provando un'amore smisurato per questa band. Ma non come sono ora, com'erano nel 2010 ... o giù di li, chi si ricorda, all'epoca non li potevo vedere manco dipinti. Si, insomma, quando Bill aveva i capelli neri e Tom aveva i rasta. Se qualcuno di voi belle personcine li ascolta, è pregato di dirmelo, perché sento il bisogno impellente di fingirlare XD
- Fanfiction dei Tokio Hotel ... ho detto tutto.
Il prossimo capitolo arriverà settimana prossima, magari martedì o mercoledì ... o anche prima. Dipende.
Ringrazio le belle personcine che hanno recensito lo scorso capitolo <3
Un besooooo





   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Vanisher