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Autore: Tiblis    07/09/2015    0 recensioni
Ho scritto questo racconto ispirandomi a diverse situazioni di vita che ho incontrato seguendo la mia, i personaggi sono basati su persone che ho realmente conosciuto durante una mia esperienza all'estero. vi auguro buona lettura e spero che vi piaccia.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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nella camera accanto a quella di George vigeva il rifugio di un “eremita”, così lo chiamavano i ragazzo del campus del liceo. un ragazzo di 18 anni che ,si diceva, passasse il tempo a masturbarsi pensando alle ragazze dell’istituto e le suddette rabbrividivano al solo pensiero di essere nella mente di quel coglione. in effetti una sega se l’era fatta prima di dormire, ma pensando a un campo di tulipani e non sapendo bene neanche perché .
nel buio più assoluto cercò a tentoni  il telefono che fungeva da orologio/ blocco appunti/ propositi per evitare il suicidio. E notò che era già tarda mattinata , “mmmm , fottiti stupido negro” pensò mentalmente, il suo vicino di stanza non l’aveva fatto dormire tutta la notte. stava dormendo beatamente quando aveva sentito il rumore della porta di fianco aprire e lui che continuava a parlare e a fare commenti su quanto fosse stata bella la serata e che il DJ era stato fantastico, all’eremita non piacevano quei concerti. un po’ era perché non veniva mai invitato.
poi ci hanno dato dentro tutta la notte e gemevano di continuo, “ beh, a dire il vero “ pensò lui “ era più Giorgi che gemeva”
appena avevano smesso  avevano poi cominciato a parlare per ore. E lui non dormiva.
poi gli venne in mente che disponeva di cuffie e telefono, e passò la notata a cercare le cuffie e poi si ricordò di averle dimenticate in biblioteca il giorno stesso,  un forte pugno sul muro e di colpo il chiacchiericcio di la cessò, per poi riprendere subito dopo. lasciando il nostro amico disperato. poi  finalmente Morfeo prese piede nel cervello del nostro amico.
Indeciso se alzarsi o meno ,si ricordò che avrebbe dovuto avere quella mattina una lezione di scrittura creativa
“mmmmmm , meraviglioso” pensò
e subito si riaddormentò.
 
  
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