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Autore: Jules_Weasley    09/09/2015    8 recensioni
Siamo nel Post Seconda Guerra Magica, qualche anno dopo la caduta di Voldemort: Hermione, tornata da un viaggio di qualche mese, bussa al negozio del vecchio Ollivander, con una richiesta molto strana. La sua vita non è come la vorrebbe e la guerra le ha fatto realizzare che ha una sola possibilità di essere felice, e non la vuole sprecare facendo quello che è opportuno o che ci si aspetta da lei. Ora, di nuovo in Inghilterra, decide di virare la rotta ed imparare a creare qualcosa con le proprie mani le farà riscoprire le piccole grandi gioie dell'esistenza. In tutto ciò dovrà anche fare i conti con una vita sentimentale... movimentata. Che fine ha fatto Ron? E quale sarà il ruolo di Fred nella sua vita? E quale sarà quello di Malfoy? Questa storia sarà una Fremione o una Dramione? O semplicemente la storia di una ragazza che cerca il suo posto nel mondo? Queste sono le domande, la risposta è la storia...
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger, Olivander | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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CAPITOLO SEI - L'Annuncio


L'ultimo giorno del week-end era giunto; quella domenica mattina, Fred Weasley si alzò dal letto malvolentieri.

Per la prima volta in vita sua, non era contento di doversi recare alla Tana. Certo, avrebbe avuto la soddisfazione di vedere suo fratello minore aprire e chiudere la bocca come un pesce lesso, ma farlo senza Hermione presente non era la stessa cosa. A dire il vero, stare senza Hermione non era la stessa cosa.

Avrebbe quasi voluto disdire e restare a casa con lei, ma ovviamente non era possibile; sarebbe parso quantomeno sospetto – sia alla diretta interessata che alla famiglia Weasley.

Neanche lui sapeva da dove provenisse la smania improvvisa di passare tutto quel tempo con la Granger, ma cercava di non farsi troppe domande. Era simpatica e brillante, ecco tutto.

Ovviamente, Molly l'aveva invitata a trascorrere la domenica con loro, ma Hermione aveva rifiutato perché pensava non fosse il caso; si preoccupava di poter mettere in imbarazzo la famiglia del suo ex.

Ma Merlino, quella non era solo la famiglia di Ron!

Era la famiglia di Ginny, di Harry, e anche di Fred. Doveva pur contare qualcosa il fatto che sua madre continuasse ad invitarla ai pranzi di famiglia e nelle occasioni ufficiali. Eppure lei aveva rifiutato giustificandosi con un impegno precedente, benché Fred sapesse che l'aveva preso successivamente.

Sovrappensiero uscì dalla propria stanza, andando a sbattere contro la sua coinquilina, ancora insonnolita e in pigiama.

"FRED!" esclamò in tono di rimprovero, sgranando gli occhi indispettita.

"Che c'è?" chiese lui, ignaro. Insomma, si era appena svegliata e già trovava qualcosa che non andava! Ma come faceva a trovare così appagante la compagnia di quella precisetta?

Hermione gli indicò la sua tenuta, distogliendone però lo sguardo, e Fred si accorse di essere in mutande. Dormiva così, e quando George era in casa non c'erano problemi di quel tipo – doveva abituarsi a quella restrizione.

"Oh Merlino!" sbuffò roteando gli occhi. "Credevo avessi visto di peggio... tipo Krum nudo!" le disse ghignando divertito. Hermione girò la faccia e lo fulminò con lo sguardo, arrossendo per quel riferimento a Vicktor.

"Per l'amor di Godric!" esclamò vedendo che lui non accennava a muoversi."Copriti, Weasley!" gli intimò.

"Oh andiamo, non sono così male!" si discolpò.

"Non avevi detto che avresti messo i pantaloni per non urtare la mia sensibilità?" gli ricordò la ragazza.

"Ma..." provò a controbattere.

"Ma niente!" lo rimbeccò lei. "Copriti e basta!". Lui bofonchiò qualcosa e tornò in camera a vestirsi, per poi scendere a fare colazione con tè e biscotti al cioccolato.

"Sei sicura di non voler venire?" le chiese sedendosi di fronte a lei, al piccolo tavolo della loro cucina.

"Ehm..." biascicò lentamente. "Sono impegnata".

Fred fece schioccare la lingua, spazientito.

"Granger, per favore!".

Hermione lo fissò con aria colpevole, deglutendo rumorosamente. "Queste panzane le potevi rifilare a mio fratello, non a me; di bugie me ne intendo abbastanza".

"Hai ragione" ammise,"l'impegno l'ho preso ieri; non vengo alla Tana perché non credo sia il caso. Sarebbe... beh..." pensò al termine adeguato, "imbarazzante".

Il roscio la guardò con un sorriso cupo, soddisfatto di aver colto nel segno, ma non allegro.

"Mamma e papà ne saranno molto dispiaciuti" disse intingendo un biscotto nella tazza.

E tu?, avrebbe voluto chiedere lei d'istinto. Istinto che per fortuna fu trattenuto dalla ragione.

"Ma poi chi hai paura di mettere in imbarazzo: Ron e LavLav?". Hermione rise al tono disgustato con cui Fred aveva pronunciato il nome della ragazza del fratello.

"Beh" farfugliò, "anche; però penso che la sensazione di disagio sarebbe un po' generale" concluse.

"Sai che prima o poi dovrai affrontarla questa 'sensazione', vero?" le chiese con sguardo tanto penetrante che le fece voltare il capo. "O hai intenzione di evitare la famiglia Weasley a vita?". Lei scosse la testa: era ovvio che no.

"Ah ecco" fece lui sollevato. "Perché, se non te ne fossi accorta, ne fai comunque parte". Hermione sollevò lo sguardo verso Fred e gli sorrise riconoscente: le faceva piacere sentirselo dire da lui. "Sei la migliore amica di Harry e Ginny, mamma e papà ti vogliono bene" elencò, "e ora sei anche la mia coinquilina" aggiunse. "Quindi, direi non puoi sfuggirci" concluse in tono apocalittico.

"E' una minaccia?" domandò divertita.

"Garantito, Granger!" rispose Fred alzandosi da tavola e facendole l'occhiolino.



Dopo aver chiesto un'ultima volta a Hermione di accompagnarlo alla Tana e dopo l'ennesimo rifiuto categorico della ragazza, Fred si Smaterializzò dall'appartamento sopra i Tiri Vispi Weasley per ritrovarsi con un crac fuori dalla porta di casa dei suoi genitori. La Tana era sempre uguale: sembrava tenersi in piedi grazie a qualche incantesimo, ma appariva accogliente. Bussò controvoglia, pensando ad Hermione in pigiama sul divano del salotto, e desiderò trovarsi con lei. Scosse la testa per scacciare quei pensieri inopportuni e si concentrò sull'enorme sorriso che mamma Molly sfoderò quando andò ad aprire la porta e lo abbracciò come se non lo vedesse da un anno anzichè da una settimana.

"Fred!" esclamò felice. "Vieni di là: ci sono già tutti!".

In effetti, essere di nuovo alla Tana era sempre magnifico. L'orologio con tutti i componenti della famglia al posto delle lancette faceva bella mostra di sè al solito posto, e a Fred sembrò quasi che niente fosse cambiato, da quando era bambino. Intravide il lavabo della cucina in cui alcune pentole si stavano lavando da sole.

Il salone era gremito di gente, dal momento che la famiglia Weasley era abbastanza numerosa. Harry e Ginny, immersi in un bacio riappacificatore dopo un battibecco, non sembravano neanche averlo visto entrare. Bill e Fleur gli si fecero incontro per salutarlo, entrambi di buon umore. Bill teneva in braccio una spledida bambina di due anni e mezzo. La piccola Victoire gli saltò al collo, gridando a squarciagola:

"È arrivato zio Fred!".

La prese in braccio e salutò suo padre Arthur e Ron con una pacca sulla spalla. Angelina si avvicinò sorridendo, mentre George lo guardava come a chiedergli silenziosamente quando avrebbe sganciato la bomba. Quando Ginny ed Harry si avvicinarono, sua sorella gli chiese esattamente la stessa cosa, ma a voce.

"Quando sgancerai la bomba?" bisbigliò. Sentiva lo sguardo di Harry ripetere la domanda della sua ragazza.

"Hermione ve l'ha detto?". Si stupì di averla chiamata per nome; quando era con lei non lo faceva. Entrambi annuirono.

"Comunque, lo annuncio tra cinque minuti, appena saremo al completo", sapevano bene a chi si stesse riferendo. Lavanda Brown apparve dalle fiamme del camino un secondo più tardi – evidentemente aveva usato la Metropolvere. C'era chi non gradiva la sensazione della Materializzazione, anche se Fred non capiva proprio perché. Non appena avevano passato l'esame, lui e George avevano iniziato ad usarla per qualunque spostamento, compresi quelli molto impegnativi, come dalla loro stanza alla cucina.

Ora erano quasi al completo. Mancava Charlie – perso in chissà quale anfratto della Romania ad allevare qualche drago. Ovviamente mancava Percy, e il pensiero gli causò una fitta di tristezza. E mancava Hermione.

Non appena ebbe salutato anche Lavanda, mise giù Victoire ignorando le sue energiche proteste e assicurandole che l'avrebbe ripresa in braccio più tardi. Spostò lo sguardo da George a Ginny, poi a Harry, e poi di nuovo a George. Si schiarì la voce e parlò:

"Famiglia Weasley, devo fare un annuncio" quasi urlò, per sovrastare il chiacchiericcio generale che si era già diffuso. Istantaneamente, tutti si zittirono – probabilmente colpiti dall'insolito tono serio di Fred.

Si sentì tutti gli occhi puntati addosso e molto illogicamente l'unico, assurdo pensiero che lo attraversò fu che in quella stanza c'erano decisamente troppe persone con i capelli rossi tutte insieme.

Tutti avevano i capelli rossi, tranne gli acquisiti: ovvero Fleur, Lavanda, Angelina e Harry. L'unica Weasley ad avere dei bellissimi e lucenti capelli biondo argenteo era Victoire, praticamente la fotocopia in miniatura di sua madre.

Stava per aprire bocca quando una specie di terremoto scese le scale e gli si fiondò addosso per salutarlo.

"Teddy!" esclamò prendendolo in braccio. Teddy Lupin aveva ormai cinque anni.

"Mitici i tuoi capelli!" si complimentò e gli strizzò l'occhio, adocchiando le ciocche blu sulla testa del bambino (un Metamorfomafus, proprio come sua madre Tonks).

Teddy scese a terra e si diresse verso Victoire, che si divertiva un mondo a vedere la sua chioma cambiare colore. Fred li guardò ridendo e pensando alla propria infanzia, passata così in fretta, in quella stessa casa.

"Dai Freddie" lo incitò George, capendo che si era incartato in qualche riflessione. Fred si riscosse e tossicchiò, preparandosi a vuotare il sacco.

"Mi sono trovato un coinquilino" annunciò allegramente.

"Un coinquilino?!" fece sua madre, sorpresa. "Credevo che vivere con George fosse abbastanza impegnativo. Chi avete invitato in casa: Lee Jordan?" chiese.

"George è andato a vivere da Angelina, non lo sai?" rispose Fred semplicemente. Molly guardò prima un gemello e poi l'altro, leggermente irritata.

"Perché sono sempre l'ultima a sapere le cose?" sbuffò.

"Me-me ne sono completamente dimenticato!" fece George, battendosi il palmo della mano sulla fronte.

"Sul serio?" sbraitò Angelina, non molto contenta del comportamento del suo ragazzo. Fred pensò bene di salvarlo dalle occhiate dardeggianti della ragazza e di mamma Molly, prendendo nuovamente parola.

"Beh..." riprese, "se il mio gemello si è scordato, ve lo dico io. Da una decina di giorni io e Georgie non siamo più in simbiosi, per colpa di quella ragazza" disse scherzoso, fingendo di asciugarsi una lacrimuccia e facendo sorridere Angelina, col puro intento di dissipare il rischio di liti tra lei e George.

"Mo c'est meravijoso Georgèè!" esclamò Fleur, che non aveva ancora perso il suo affascinante accento francese.

Arthur, Bill e Ron si limitarono a battere una pacca sulla spalla al ragazzo, mentre Molly abbracciò Angelina e gettò un'occhiataccia al figlio, ancora scioccata del fatto che non l'avesse avvertita.

Ginny ed Harry gli avevano fatto le loro congratulazioni giorni prima, ma si guardarono bene dall'ammettere che loro erano già stati avvisati da George – e ancora meno si sognavano di rivelare che erano anche a conoscenza della storia del coinquilino di Fred.

Tra pacche sulle spalle, felicitazioni e reiterate richieste di fissare una data per la cerimonia di nozze (con grande imbarazzo di Angelina e George), tutta la famiglia fu a tavola – e l'annuncio di Fred sembrava essere passato in secondo piano. Ad un tratto, sua madre lo squadrò e sembrò ricordarsene.

"Fred, allora, chi ti sei trovato come coinquilino?" fece un po' indispettita. "Spero solo non sia un ragazzo confusionario come te".

"Ehm" Fred ridacchiò, "nè l'una nè l'altra" disse enigmatico.

"Che intendi dire con nè l'una nè l'altra?" domandò Lavanda, la vocetta stridula.

"Che non è come me" rispose ovvio. "Non è confusionario e soprattutto non è un ragazzo" aggiunse.

"Eh?" fece Angelina senza capire. Ne dedusse che George non le aveva detto nulla: suo fratello poteva predicare bene quanto gli pareva, ma continuava a razzolare male. Anche lui aveva taciuto tutto per godersi l'effetto sorpresa sulla tavolata riunita lì, Fred ne era sicuro.

"Quello che Fred vuole dire" fece Ginny per spezzare quell'agonia, "è che è una ragazza molto ordinata".

"Ah" Ron parlò per la prima volta; sembrava poco interessato alla faccenda.

"Già" Fred sorseggiò un goccio di Burrobirra. "Aveva bisogno di un appartamento e a me si è liberato un posto: una fortunata coincidenza".

"E chi sarebbe?" domandò Ron, che in quel momento stava trangugiando lo stufato, accompagnandolo con una sorsata di vino di sambuco.

"Hermione Granger" annunciò Fred con tutta la nonchalance del mondo.

Ron divenne paonazzo e per pocò non soffocò in un accesso di tosse, che lo portò a sputare una sorsata di vino addosso alla sua LavLav.

"Chi?!" chiese esterrefatto, solo dopo aver mandato giù la carne e aver pulito i vestiti di Lavanda con un Tergeo. Fred lo guardò impassibile con i profondi occhi marroni, e ripetè:

"Hermione Granger" quasi come una sfida.

"Convivi con Hermione?" annaspò la madre.

"Non convivono, mamma" precisò Ginny in difesa del fratello – o forse per evitare che le coronarie di Molly scoppiassero. "Sono coinquilini: Hermione paga l'affitto" comunicò.

"Con quali soldi, se si è licenziata dal Ministero?" squittì Lavanda in una frecciatina che non produsse nè ilarità, nè rabbia. Venne semplicemente ignorata da tutti, tranne che per uno sguardo torvo di Harry e Ginny e la risposta pacata di Fred:

"Ha un nuovo lavoro" sembrava averle concesso un onore, parlandole. Come se l'avesse fatto per bontà d'animo, giusto un favore personale.

"Ah, davvero?" fece Arthur incuriosito. "Roba babbana?" chiese speranzoso. Quando Fred scosse la testa in segno di diniego e l'uomo sembrò molto deluso: lui adorava i babbani, anche se nessuno si spiegava bene il perché.

"Sono contenta per lei: di cosa si occupa?" chiese interessata Molly. Fred rimase un attimo interdetto, e a venirgli in soccorso stavolta fu Harry.

"Ehm" farfugliò il moro. "Hermione è scaramantica per certe cose, ed è ancora in prova. Quindi vuole aspettare di essere assunta; ancora non sappiamo di cosa si tratti" spiegò.

"Oh, capisco" rispose Molly. "Mi dispiace che non sia venuta" disse scuotendo la testa, e stavolta fu Lavanda che quasi si strozzò con la Burrobirra, provocando l'ilarità di Ginny, che dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere – un'occhiataccia le venne scoccata da Ron, consapevole del fatto che in un intero anno, la sua nuova fidanzata non era ancora stata del tutto accettata dai componenti della famiglia Weasley. Ginny nascose la faccia arrossata dietro ai capelli fucsia di Teddy, che le era appena saltato in braccio.

"Be' credo che ti farà bene vivere con una persona assennata" concluse Arthur.

"Sarà sempre meglio di Georgie-Da-Un-Orecchio-Solo*" Bill scoccò uno sguardo divertito al fratello minore.

"Ah Ah! Senti chi parla!" ribattè George senza scomporsi. "Bill-Sfregiato-Weasley".

"Oh, piantatela voi due!" fecero Fleur e Angelina in coro, benché abituate a quelle battute.

Ron era talmente sbigottito che non aprì più bocca fino alla fine del pasto, mentre LavLav aveva l'espressione di un gatto appena uscito dalla centrifuga.

Lo sguardo di Fred incrociò quello di sua sorella Ginny, che stava osservando la scena, altrettanto divertita dall'espressione di Lavanda. Non poterono fare a meno di sogghignare e poi chinare il capo, per evitare di scoppiare a ridere entrambi.






NOTE AL CAPITOLO:

1) Bill prende in giro George per l'orecchio che gli è stato ferito da Piton con un Sectumsempra nel settimo libro; mentre George risponde con il fatto che alla fine del sesto libro Graybeck il lupo mannaro ha sfregiato Bill la notte in cui è morto Silente e i membri dell'Ordine hanno combattuto contro i Mangiamorte. I Weasley sono dotati tutti di senso dell'umorismo – tranne Percy – e quindi non è inverosimile che scherzino così.


ANGOLO AUTRICE


Comincio con il dire che ho cambiaro nick: sono Jules_Weasley adesso. In realtà pensavo ci fosse stato un disguido e mi fossi messsa nome Jules_8 o qualcosa del genere, invece a quanto pare no. Se nei giorni prossimi dovesse apparirvi un nome del genere, sappiate che lo ricambierò comunque con Weasley.

In generale, sopportatemi, perché io con i nickname non trovo pace! Dal 2010 a oggi ne avrò cambiati quattro. Però come vedete sono sempre la vostra Jules :)

Allora, passiamo alle cose serie. In questo capitolo Fred annuncia ai Weasley il suo "coinquilinato" con Hermione. Ron non l'ha presa bene, ma davanti a Lavanda non è che possa dimostrare tutto questo disappunto, perché sarebbe inopportuno interessarsi alla ex davanti alla ragazza, no? Comunque neanche lei è felice di sentir nominare Hermione, perché tra i Weasley non è proprio popolare. Ginny in tutti i libri ha un certo feeling con i gemelli, e secondo me gli somiglia anche parecchio. È spiritosa, lancia Caccabombe e sa negare l'evidenza con una certa facilità. E poi boh, io amo Ginny. Amo i Weasley in generale, veramente. Ad ogni modo, nel prossimo capitolo ritroveremo altri due personaggi di nostra conoscenza. Non preoccupatevi per le poche apparizioni di Ollivander in questi capitoli di "assestamento", perché avrà tempo di apparire. Per quelli che aspettano Draco, mettetevi comodi xD

Insomma, bando alle ciance. Spero che il capitolo vi piaccia e che mi lascerete un commentino piccino piccino. Ah, ringrazio tutte le persone che leggono/recensiscono; e ringrazio Dany_skywalker , Nhirn9001, potterhead_rusher che in questi ultimi giorni mi hanno messo tra gli autori preferiti. Grazie grazie grazie (e ovviamente grazie di nuovo a quelli che mi ci hanno messa tempo fa). Ciao gente, a presto :*

Jules


  
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