Le luci erano spente ma nella sala c’era, comunque, un po’ di luce, quel tanto che bastava per permettere a Poppy di muoversi liberamente riuscendo a guardare dove mettere i piedi.

-Dovresti dormire. Se dormirai, la nuova pozione avrà un effetto maggiore!- disse Piton a Lupin.

-Anche tu dovresti dormire! E poi, da quando hai iniziato a preoccuparti per me?- rispose Remus, pentendosi subito della domanda.

-Allora mi conoscevi già! Perché non me lo hai detto prima? Dai, parlami di me!-.

-Che cosa stai farneticando, Severus!-.

-Hai capito bene. Dimmi ciò che sai di me, come mi comporto, chi sono, qual è il rapporto che ci lega-.

Remus non aveva proprio intenzione di chiacchierare con Severus e tornando indietro di pochi minuti, avrebbe preferito far finta di dormire invece che rispondere a Piton. –Non ti dirò proprio nulla, devo dormire!- e si girò di spalle.

-Ma se sei sveglio da mezzanotte. Io dormivo e tu mi hai svegliato con i tuoi lamenti. Stai sempre a lamentarti. Anche a me fanno male le mani, eppure non ti sveglio quando riposi….. e …..-.

-Fermati Severus! Vuoi sapere chi eri, chi sei stato? Sei stato un ragazzino antipatico, che nessuno voleva. Non ti sapevi difendere e per sentirti forte sei entrato tra i Mangiamorte, cioè tra quelli che ti hanno torturato. Hai ucciso e torturato. Non sei riuscito a salvare la vita della ragazza che amavi, ma che non ti amava, perché eri un mangiamorte.  Insegni pozioni e tutti i ragazzi ti odiano. Sei diventato un doppiogiochista per redimerti  ma alla fine sei stato scoperto e per questo hai fatto la fine che hai fatto. E ti è andata bene perché sei ancora vivo!-.

-Io ho ucciso e torturato? A chi? Perché?-.

-Hai ucciso delle persone perché erano babbane, solo perché non erano maghi, o perché erano persone con un solo genitore mago. Lo hai fatto perché credevi fossero inferiori -.

Remus non era stato molto delicato. Severus aveva già intuito di non essere stato un tipo piacevole, del resto nessuno era andato a fargli visita, ma non pensava di essere stato un criminale. Ci furono dei minuti di silenzio e poi Severus chiese:

-Ti ho mai fatto del male, Remus?-.

-No. A me personalmente no. Anzi, io sono un lupo mannaro e tu spesso mi prepari la pozione per star meglio durante la luna piena. E per questo ti ringrazio sempre-.

Severus annuì.

Remus si rese conto di aver sbagliato a dire tante cose, ma ormai era fatta. Non era giusto infierire su qualcuno che in fin dei conti non esisteva più. Adesso era come se anche Severus fosse un lupo mannaro, trasformato in qualcuno che non avrebbe potuto aspettare il calare della luna per tornare in se stesso.

Sarebbe rimasto per sempre lupo. Oppure, era stata la sua vita precedente a vederlo lupo, e ora si ritrovava nella condizione di essere un uomo senza più una maledizione addosso. Forse Remus si comportava in questo modo perché anche lui, tante volte, aveva desiderato ricominciare da capo ma il destino non gli era venuto incontro. Cancellare tutto, niente più lupi, niente pozioni, niente paura, certo! Però, c’erano i però che  sostanzialmente avevano tre nomi: niente James, niente Sirius e niente Lily. No, Remus Lupin preferiva essere Remus Lupin che un uomo senza maledizione, perché niente è peggiore del dimenticare chi ci amò.

Severus aspettava nel silenzio, sospeso in quel suono muto che è poi il bisbiglio del tempo che passa e non torna e si azzardò a chiedere:

-E tu chi sei? Oltre ad essere un lupo mannaro e un uomo che non dorme?-

-Io sono una persona che, per paura di perdere gli amici, ha lasciato che ti umiliassero e ti maltrattassero. Non sono riuscito né a salvare le persone che amavo, né ad accorgermi del tradimento di uno di loro. Però sono sempre stato dalla parte giusta e per questo, solo per questo, ho più amici di te-.

-Oh bene, allora sei messo male anche tu. Meno male, credo proprio che adesso riuscirò a dormire-.

-No, Severus. Aspetta. Non dormire!-.

-Senti Remus, la notte è fatta per dormire. Se hai qualcosa da dirmi sii chiaro e diretto-.

-Ricordati sempre che tu hai ucciso e torturato, ma non sei stato il solo a farlo. Ricordati che ti sei pentito e hai passato il resto della tua vita cercando di rimediare ai tuoi errori. Sappi che sono poche le persone che si comportano così. Sia i mangiamorte sia gli Auror pensano di avere il diritto-dovere di catturare e uccidere. Tu non sei peggiore di nessuno. Mi sono spiegato? Hai capito?-.

-Si, adesso dormiamo. Domani mattina continueremmo!-.

-Severus! -.

-Dimmi, Remus-.

-Buonanotte-.

-Buonanotte anche a te-.

Il sonno fu agitato per entrambi. Remus sognò lupi mannari che circondavano un Severus ragazzino e ridevano. Auror che avevano maschere bianche e mantelli dorati e uccidevano uomini che sembravano mangiamorte ma poi prendevano le fattezze dei genitori dei suoi ex-alunni. Bambini che davanti che,  davanti alle bare dei genitori, puntavano la bacchetta e urlavano :-Riddikulus!- senza però ottenere risultati.

Severus sognò la sua aggressione, riviveva sempre gli stessi attimi e si soffermava sugli occhi e la voce di un mangiamorte  in particolare. Rivedeva quegli occhi e poi gli occhi di un ragazzino che gli tendeva la mano per aiutarlo ad alzarsi. Sentiva quella voce che ripeteva NON MI TRADIRE e poi quella stessa voce  che con tono diverso gli urlava TRADITORE.