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Autore: Glory_95    16/09/2015    1 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima FanFiction e spero tanto che vi piaccia leggerla quanto a me piace scriverla. Questa storia parla dei personaggi di The walking dead, ma i protagonisti principali saranno Rick, Daryl, Shane, Carl, Hersel e...un personaggio che scoprirete leggendo la storia. La storia si concentrerà tra la relazione che Daryl avrà per questo misterioso personaggio e sull'effetto che questa persona avrà nel gruppo di Rick e tra tutti i suoi componenti. Non voglio dirvi troppo, spero solo che vi piaccia e...buona lettura :)
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Shane Walsh, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Shane era lì.
Fermo.
Con le braccia tese davanti a se.
Col dito sul grilletto, pronto a sparare.
Rick si girò lentamente.
Voleva vedere se era davvero Shane.
Se era davvero lui che gli stava puntando la pistola alle spalle.
Sperava che fosse solo un estraneo, con la voce simile alla sua.
Ma, in cuor suo, sapeva che ra davvero lui.
Quando Rick si girò completamente, guardò Sahne dritto negli occhi, senza dire una parola.
Lo sguardo di Shane era gelido, come una grotta di ghiaccio in Antartide.
Sembrava che non fosse più in se.
Che avesse spento la sua parte logica, razionale.
Avesse spento la sua parte umana.
A guidarlo, ormai, erano solo la rabbia e il desiderio di vendicarsi.
Rick, nella sua carriera da sceriffo, aveva lavorato in molti casi di rapimento e, in quasi tutti i casi, era stato obbligato a negoziare per liberare l'ostaggio.
Sapeva che doveva parlare piano, usare un tono rassicurante e cercare di far ragionare il pazzoide di turno.
Solo che questa volta, il pazzoide di turno, era un ex polizziotto.
Non era certo che questa tecnica funzionasse anche con lui, ma non aveva altra scelta.
Così, cercando di farlo tornare in se, gli disse piano << Shane...ascoltami...posa quella pistola a terra...coraggio...va tutto bene...siamo tutti amici qui >>.
Intanto, molto lentamente, cercò di avvicinarsi a Shane.
Tutti avevano il fiato sospeso ed osservavano impotenti la scena.
sperando che il tentativo di Rick andasse a buion fine.
Purtroppo Shane sembrò non ascoltare nemmeno una parola.
Con un tono ancora più rabbioso gli urlò << Amici un cazzo! Io non butto proprio niente! Adesso zitto e vai a sederti o ti faccio saltare la testa! >>.
Rick, camminadno all'indietro, fece come ordinato.
Shane era mentalmente instabile e Rick non voleva rischiare di farlo scoppiare.
Una volta giunto accanto a Lori, prese Carl tra le braccia, cercando di calmarlo.

Tutti erano fermi e perfettamente immobili.
Cosa aveva intenzione di fare Shane?
Perchè si stava comportando così?
Nessuno sapeva rispondere a quelle domande.
Quello di cui erano certi era una cosa: per il momento, dovevano assecondarlo e fare come diceva.
Non sapevano come avrebbe potuto reagire di frobnte ad una loro azione per contrastarlo.
Il silenzio era totale.
L'unico rumore era lo scoppiettare vivace del fuoco.
Nessuno sapeva cosa dire per cercare di calmare Shane, o almeno, convincerlo a mettere giù quella pistola.
Finalmente, dopo un silenzio che sembrò infinito, Carol prese coraggio e, con un tono calmo e affettuoso, provò a parlargli << Shane...ascolta...qui nessuno vuole farti del male...faremo come ci dici...ma metti giù la pistola...stiamo calmi...>>.
Shane, visibilmente spazientito, puntò la pistola direttamente su Carl.
Poi, con un tono davvero furioso, si mise a gridare << Smettetela di dirmi di stare calmo! La pistola è mia e ci faccio ciò che voglio! Ficcatevelo in quelle cazzo di teste o giuro che questo stupido bastardino finisce con una pallottola tra gli occhi! >>.
Carol si zittì di colpo.
Carl aveva le lacrime agli occhi.
Era terrorizzato e stava tremando tra le braccia di Rick.
Tutti erano in completo silezio.
Nessuno osava parlare, per paura che la minaccia di Shane potesse prendere forma.
Emily stringeva i pugni.
Non poteva assistere a quella scena senza fare niente.
Non riusciva a sopportare che Shane potesse davvero prendersela con un bambino indifeso.
Aveva giurato che avrebbe protetto Carl e non intendeva rinunciare a quellaa promessa.
Istintivamente si alzò in piedi e urlò furiosa << Shane adesso basta! Hai dimostarto quello che volevi ma adesso lascia in pace Carl! >>.

Shane smise di fissare Carl e portò il suo sguardo freddo su Emily.
Tutti si voltarono verso di lei.
Preoccupati di come Sahne avrebbe reagito a quelle sue parole.

Shane, con gesto repentino, puntò la pistola dritta verso Emily.
Poi, con un tono indecifrabile, le urlò contro << É solo colpa tua se tutto qyuesto sta succedendo e non te ne rendi nemmeno conto! Da quando sei arrivata tutto è andato a rotoli per me! >>.
Con passo svelto, Shane si
avvicinò verso Emily.
Gli eraq praticamente di fronte, sempre con la pistola puntata alla sua testa.
emily sosteneva il suo sguardo con tdecisione e coraggio.
Non voleva e non poteva a vere paura di un mostro del genere.
Poi, con un tono inaspettatamente calmo, urlò agli altri membre del gruppo << Mi è venuta un idea...facciamo un bel gioco adesso! Emily si siede al centro e ognuno di voi dice chi preferisce tra me e la piccola saputella qui! Se uno di voi non risponde...Emily muore! >>.

Erano tutti senza parole.
Shane aveva definitivamente perso la testa.
Daryl, al limite della sopportazione, gli urlò << Non faremo il tuo gioco del cazzo! Metti giù quella pistola pazzoide schizzato! >>.
Shane, infastidito, in tutta risposta gli puntò la pistola contro.

Emily, vedendo la scena proprio davanti a lei, ebbe un tuffo al cuore.
Il suo unico pensiero, in quel momento, divenne proteggere Daryl.
E sapeva bene che, l'unico modo che aveva per proteggerlo, era quello di assecondare Shane.
Almeno avrebbe mantenuto la calma, senza fare pazzie.
O almeno, era quello che Emily sperava.
Così, senza pensarci due volte, Emily si mise tra i due e, con un tono calmo e gentile, cercò di assecondare Shane << Va bene Shane...hai vinto tu...faremo il tuo gioco...ma ti chiedo per favore di restare calmo... e di smettere di puntare quella pistola verso tutti...>>.

Shane sembrò ascoltarla visto che, in quel momento, abbassò la piustola.
Poi Emily si voltò verso Daryl.
Lo guardò dritto negli occhi.
Cercava di avere uno sguardo fiducioso e coraggioso.
Ma, quei suoi occhi azzurri con potevano nascondere la paura.
La paura che provava nel profondo.
Non tanto per cosa sarebbe potutto succedere a lei, ma la paura di non sapere cosa avrebbe potutto fare Shane a Daryl, Rick, Carl o a tutti gli altri.
Doveva proteggerli a qualsiasi costo.
Con un sorriso dolce, Emily gli disse << Daryl...va tutto bene...credimi...faremo come dice e così sistemeremo tutto...>>.
Abbassando il volume della voce, quasi sussurrando per non farsi sentire da Shane, Emily continuò << So che vuoi spaccargli la faccia a pugni...credimi che vorrei farlo anche io...ma questo non è il momento migliore...è comunque armato e questo gli dà un notevole vantaggio su di noi...dobbiamo restare calmi e assecondarlo o potrebbe uccidere qualcuno...non credo sia nel pieno possesso delle sue facoltà...>>.
Quasi sul punto di scoppiare a piangere, finì la frase << Ti amo Daryl >>.
Daryl la guardò stupito.
Leggeva chiaramente la paura nei suoi occhi.
Ma, nonostante tutto, era disposta a mettersi in prima linea per la sua famiglia.
Era consapevole che Shane, completamente fuori di se, avrebbe potuto farle del male, addirittura ucciderla.
Eppure, stava combattendo la sua paura per proteggerli tutti.
Era davvero la persona più coraggiosa che Daryl avesse mai incontrato.
Cercando di tranquillizzarla, Daryl la guardò deciso e le rispose << Ti amo anche io Emily...fai attenzione...è completamente pazzo >>.
Emily gli sorrise.
Con uno di quei sorrisi che ti fanno perdere la testa.
I sorrisi che solo Emily sapeva fare.
Poi si girò lentamente verso di Shane.
Lui, sempre tendendo in una mano la sua pistola, la prese sottobraccio e si diresse verso il fuoco a passo svelto.
Daryl fece fatica a trattenersi dall'istinto di alzarsi e gonfiarlo di botte.
L'unica cosa che riuscì a fermarlo furono le parole di Emily, che gli rimbombavano nel cervello.
Shane era completamente andato con la testa e, qualsiasi tentativo di ostacolarlo avrebbe potuto portarlo a fare un gesto estremo.
Una mossa falsa e qualcuno sarebbe morto.
Emily
si sedette vicino al fuoco senza fiatare.
Tremava dalla paura.
Quella paura che l'aveva completamente invasa.
Cercò di calmarsi facendo dei respiri profondi.
Niente.
Con lo sguardo, allora, cercò il suo Daryl.
Lui era l'unico che avrebbe potuto darle coraggio.
lo trovò subito e, come per magia, iniziò a calmarsi.
Si ricordò che quello che stava facendo era solo per tenere lui e tutti gli altri al sicuro.
Si ricordò che avrebbe dato la vita per loro.
E questo le diede quel coraggio che tanto le mancava in quel momento.
I suoi peniseri furono interrotti dalle urla di Shane.
All'improvviso, come lo sparo di poco fa, le sue urla squarciarono il silenzio << Che il gioco abbia inizio!...Vediamo un po...chi può essere il primo...ah si! Tu piccolo Carl! Forza dimmi se preferisci il tuo caro amico Shane o questa schifosa zoccoletta! >>.

Ormai il suo tono calmo e glaciale era sparito.
Era sparito per lasciare posto a delle urla esagerate e deliranti.
Daryl aveva ragione.
Ormai Shane era completamente impazzito.
Nonostante tutto quello che stava accadendo, una domanda aleggiava nella mente di tutti.
Perchè?
Perchè Shane si stava comportando così?
Era sempre stata una testa calda, ma come poteva arrivare a tanto?
Queste domande non trovavano risposta.
Il motivo di quell'improvviso comportamento era oscuro a tutti.
Cosa poteva averlo ridotto così?
Cosa lo aveva provocato a tal punto?
Altre domande che non trovavano una risposta logica.
Carl era ancora tra le braccia di Rick.
Era terrorizzato e tremante.
Non aveva ancora risposto alla domanda di shane e lui si stava visibilmente spazientendo.
Rick sapeva che doveva fare quelcosa, per evitare di far scattare Shane.
Così, guardando negli occhi suo figlio, Rick cercò di calmarlo << Carl...devi ascoltarmi attentamente ok?...so che hai paura...abbiamo tutti paura...ma devi fare quello che ti ha detto Shane...devi aiutare Emily, come lei ha aiutato te nel bosco...devi essere coraggioso, lei ha bisogno di te adesso >>.

Carl si girò verso Emily.
Rick aveva ragione.
doveva aiutarla a qualsiasi costo.
lei aveva rischiato la sua vita per lui.
E lui non poteva voltarsi dall'altra parte.
Era ora di resituirle il favore.
Carl guardò Shane dritto negli occhi.
Con un tono deciso, gli rispose << Io...scelgo Emily....lei è dolce, gentile, intelligente...lei non è solo un membro del gruppo o una mia amica, lei è come una sorella per me...ti voglio bene Emily >>.

Shane, stupito dalla risposta di Carl, disse secco << Bene...uno a zero...adesso tocca a...Lori! Vediamo come va il punteggio! >>.
Lori non aveva bisogno neanche di un secondo per pensare a cosa dire.
Si alzò in piedi con decisione.
Guardò Shane negli occhi e rispose << Io scelgo Emily...lei è sempre stata una persona leale e non ci minaccerebbe mai con una pistola come stai facendo tu...>>.
Dopo aver parlato, si rimise seduta accanto a Rick.
Shane, ancora più spazientito, urlò << E ora siamo a due per Emily! Vediamo se riesco a recuperare...Glenn! Tocca a te piccolo cazzone cinese! >>.
Finiì la frase e puntò la pistola verso Maggie, quasi come a simboleggiare le conseguenza che avrebbe avuto un suo rifiuto.
Glenn, d'istinto, abbracciò Maggie.
Forse per proteggerla.
O forse per confortarla, visto che si era messa a tremare.
Comunque non distolse mai lo sguardo da Shane, per tenere d'occhio ogni sua mossa.
Pensò attentamente a cosa dire.
Cosa le sue parole avrebbero potuto scatenare.
Era molto combattuto.
Doveva mentire e rendere felice Shane o doveva dire la verità?
Dopo un bel respitro profondo, con la voce un po tremante, gli rispose << D'accordo Shane...ci ho pensato tanto...ma io scelgo Emily...perchè lei fa parte di questa famiglia...ed è molto più leale con noi di quanto tu non lo sia mai stato >>.

Shane, prima si grattò la testa con la pistola.
Stava raggiungendo il limite della sopportazione.
O forse lo aveva appena superato.
Dopo qualche minuto di silenzio totale, spaventando tutti presenti, si mise a urlare << Va bene va bene! Tutti amano Emily! Ma che dolci!...adesso però continuiamo il nostro gioco...chi fa questo punto vince tutto cara mia...vediamo a chi chiedere...Daryl! Caro vecchio amico Daryl...ora tocca a te! Stessa domanda...tu chi scegli tra me e Emily?! >>.
Tutti si stupirono della scelta di Shane.
Daryl lo aveva sempre odiato e non aveva mai fatto nulla per nasconderlo.
Era davvero impazzito per scegliere proprio lui.
Daryl non ebbe bisogno di pensarci nemmeno un secondo.
Si alzò in piedi e, tenendo gli occhi fissi su Emily, gli rispose con un tono secco e deciso << Vorrei dire che sceglierei Shane...magari servirebbe a salvarci tutti...ma non posso mentire ne a voi ne a me stesso...sceglierei Emily sempre...lei è tutto quello che si può desiderare in una ragazza...è bella, coraggiosa, leale, simpatica ed è...è...è semplicemente la ragazza più fantastica che abbia mai incontrato...non riesco più ad immaginare la mia vita senza di lei...in pochissimo tempo ho imparato a conoscerla, a capirla e...ad amarla...è la persona più importante della mia vita.. >>.
S'interruppe un attimo, mentre cercava qualcosa nella tasca del suo gilet tutto logoro.
Poi, tirando fuori una scatolina nera, continuò, guardando emily dritta negli occhi << Emily...credimi che avrei preferito fare questa cosa in un altro momento...in un luogo e in un modo speciale...magari con delle rose, al tramonto...come in uno di quei film con Julia Roberts che amavi guardare le domeniche mattina...avrei voluto chiedertelo in un modo che non avresti più potuto dimenticare...purtroppo, però, devo cambiare i miei piani...visto che questo sembra davvero il momento perfetto...qui...davanti a tutta la mia famiglia...quindi, se questo pazzo schizzato del cazzo non ci uccide tutti...voglio farti una domanda...una domanda a cui spero di ricevere una risposta positiva...>>.

Tutti non smisero un attimo di guardare Daryl.
Il suo discorso era davvero toccante, dolce e davvero sentito.
Uno di quei discorsi che ti aspetti da chiunque, meno che da Daryl Dixon.
Emily lo guardava senza distrarsi un solo secondo.
Lo ascoltava rapita.
Nemmeno nei suoi sogni più rosei avrebbe mai potuto sentire pronunciare da lui parole più meravigliose di quelle.
Stava quasi per mettersi a piangere dalla gioia.
Dopo un respiro profondo,
Daryl aprì di scatto quella scatoletta nera e tutti rimasero a bocca aperta.
dentro c'era un anello.
Piccolo e con i bordi in argento, con un diamantino posto in cima.

Era davvero splendido.
Con la voce un po tremante, Daryl conintuò << Emily Howend, spero che tu voglia rendermi l'uomo più felice del mondo...vuoi sposarmi? >>.
Tutti trattennero il respiro.
Essuno si sarebbe mai aspettato una cosa così da Daryl.
Emily era ferma immobile.
Stupita come non mai.
Felice oltre ogni modo.
Non poteva crederci.
Voleva sposarla.

Nonostante vivessero in quel mondo.
Così oscuro e cattivo.
Nonostante tutte le imprevidilità che la vita gli avrebbe riservato, lui voleva averla al suo fianco.
Per sempre.
Emily, con le lacrime che minacciavano di uscire, rispose ancor prima di pensare << Si! Certo Daryl! >>.
Daryl avrebbe voluto correrle incontro e baciarla.
Baciarla come non aveva mai fatto.
Voleva stringertla tra le sue bravccia e non la sciarla più.
Daryl non aveva mai avuto veri momenti di felicità nella sua vita, ma quello fu di sicuro il più felice della sua vita.

Shane, visibilmente spazientito e bben oltre il limite della sopportazione, urlò << Adesso chiudete quelle cazzo di bocche o le sparo un colpo in testa! Zitti tutti! >>.
Emily non ce la faceva più.
Non poteva sopportare oltre il comportamento di Shane.
Non poteva permettergli di rovinare uno dei momenti più belli della sua vita.
Si girò verso di lui, con la pistola puntata davanti alla faccia, e con tono deciso gli chiese << Shane...perché ti comporti così? >>.
Shane la guardò stupito.
Sembrava che non potesse credere che gli avesse fatto davvero quella domanda.
Come se lo stesse prendendo in giro.
Con gli occhi sgranati si mise a urlare furioso << Perché?! Osi pure chiedermi perché faccio questo?! Te lo spiego io cazzo! Rick, il mio migliore amico, è venuto a dirmi che dovevo andare via! Dovevo allontanarmi perché vi stavo mettendo in pericolo!! Io che ho sempre dato tutto per voi bastardi! E questo è il ringraziamento?! E poi...la ciliegina sulla torta è stata quando Rick mi ha detto che tu, schifosa puttanella, restavi al mio posto! Capisci ora dove è il problema cazzo?!?! Sono stato tradito dalla mia famiglia! Tutto questo solo per colpa tua! >>.

Emily sbarrò gli occhi incredula.
Lei.

Rick aveva scelto lei.
Aveva deciso di farla restare.
Emily si guirò subito verso di Rick.
I loro occhi si incontrarono.
Aveva davvero scelto lei.
Si sentiva una vera stupida per aver dubitato di lui, per aver dubitato del fatto che avrebbe scelto Shane al suo posto.
E, allo stesso tempo, nonostante la situazione di pericolo in cui si trovava, si sentiva immensamente felice di sapere che l'avrebbe fatta restare.
Shane, in pieno delirio di onnipotenza, urlò ancora più forte << La verità è che siete solo un branco di patetici molluschi senza spina dorsale! Siete degli schifosi traditori...ma posso capirvi...adorate la faccia da angelo di questa puttanella...anche se sono certo che non amereste così tanto Emily se sapeste ciò che so io! >>.

Tutti fissarono Shane.
Dubbiosi e pensierosi.
Che cosa voleva dire con quella frase?
Poi Shane, quasi cercando di rispondere a quei dubbi, guardando Emily, disse due parole.

Due parole che fecero gelare il sangue a Emily.
Due parole che Emily non avrebbe più voluto sentire per il resto della sua vita.
<<Children’s Home >>.
Emily a quelle parole entrò in crisi totale.
Le lacrime iniziarono a scorrere sul suo viso.
I singhiozzi iniziaro a farsi più forti e frequenti.
Tremava terrorizzata.
Daryl guardò Emily sconcertato.
Come poteva due parole ridurla così?

Shane, urlando col sorriso, continuò la frase << Era il suo vecchio orfanotrofio...o almeno..quello che ne resta! Comunque tranquilli! Adesso vi racconto io come è andata! Questa è una storia che parla di bambini, mostri e...di fuoco! >>

   
 
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