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Autore: CuroNeko_chan    21/09/2015    3 recensioni
è da un sacco che non mettevo una nuova storia e adesso eccomi qui! Allora questa mia prima fanfiction su Saint Seiya si colloca tra la fine della serie Ades e l'inizio dell' Omega. Hyoga,Shiryu, Ikki, Shun e Seiya ci sono tutti anche se la storia è incentrata molto su Hyoga (il mio diletto XD).
Spero vi piaccia. Buona lettura!
Genere: Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cygnus Hyoga, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un attacco congelato colpì la dea della morte, ma la presa sul collo di Athena non diminuì

“Lasciala subito!!”

Lo zio Seiya era furibondo

Fu un attimo e tutti scattammo.

La priorità era allontanare le due donne perchè non fossero coinvolte nella battaglia.

Papà corse veloce verso la cognata mentre gli altri verso Athena.

“Miseri esseri, credete che sia così facile?”

La luce sparì,così come le dee e la regina, così come l'edificio, il cielo, la terra.

C'eravamo solo noi.

Ci fu un silenzio surreale, poi cominciarono delle voci; voci calde di uomini e donne,forse qualcuna di bambino.

Alzai la guardia, pronta ad intervenire al minimo cenno d'attacco.

Con la coda dell'occhio guardai i miei zii, erano tutti sorpresi ed impauriti. Una sola ipotesi mi balenò in testa: conoscevano quelle voci.

Si avvicinarono tutti per non essere sorpresi alle spalle, mi unii anche io. Una voce mi inquietava.

Un rumore di passi lievi ed incerti,quelli di chi non ha capito ancora bene come si usano le gambe. Apparve un bambino.

Era biondo con occhi verdi racchiusi in un sguardo concentrato,ci guardò e fece un gran sorriso per poi aumentare l'andatura e porre le manine verso di noi.

Sentii tutti irrigidirsi.

Il suono fortissimo di una lacrima che si sfracella al suolo.

E la voce di mio padre: “Herian..”

Shiryu prese per il polso Hyoga “Non andare, non è reale. Herian non è qui, lui è morto”

Una voce gentile “Shiryu?Sei tu?”

Mi girai e vidi la zia

“Shunrei..no. NO. Tu sei viva, SEI ANCORA VIVA!”

Comparvero altre persone accompagnate delle voci dei miei parenti:

“Marin!”

“Pandora”

“Albione..”

“RYUHO!!”

“ATHENA”

Vedevo i miei zii perdere lucidità e ne abbi paura; poi fu il mio turno.

Una donna giovane con lunghi capelli biondi mi si avvicinò,aveva un sorriso spontaneo e molto bello. Quando la guardai negli occhi ebbi un tuffo al cuore. Lei si fermò e stette ad osservarmi per un po' e una lacrima le bagnò la guancia:”come ti sei fatta grande figlia mia”

“mamma?.......tu sei....la mia mamma?”

Lei annuì felice

feci un passo verso di lei, poi uno ancora; volevo abbracciarla, dirle quanto mi era mancata in tutti questi anni.

Un braccio dorato mi circondò il busto e mi sollevò da terra

“Lasciami, lasciami andare papà!!”

“Flare, ti prego vai via..”

Intanto le altre persone si erano fermate, il bambino si era avvicinato a Flare e ora le tirava la lunga gonna in cerca d'attenzione.

La principessa di Asgard lo prese in braccio e, dopo avergli baciato i capelli, si rivolse ancora a noi

“Vieni Hyoga, finalmente saremo tutti uniti. Saremo la famiglia che abbiamo sempre voluto essere”

“Flare.....ti prego”

“papa!” orlò il bimbo

“papà” gli dissi io

“Natassia, queste sono solo ombre. Non sono davvero la mamma e Herian”

“voglio andare da lei..”

“SMETTILA!” mi urlò lo zio Ikki.

“Mettiti in testa che dovremmo combatterli e non farci abbracciare; è opera di Hella che ci vuole ammazzare attraverso le persone a noi care”

Shun fece alcuni passi avanti “Maestro, io vi devo molto ma ora che vi ritrovo qui come nemico è mio compito sconfiggervi, in quanto protettore di Athena. Privazione del senso della vista!

Tutte le figure si toccarono il viso, alcune cercarono di avanzare altre porgevano le mani avanti a se.

“E' la nostra occasione migliore” disse Ikki

“Non c'è una via d'uscita, dovremmo batterli per andare avanti”

Tutti strinsero i denti, un lungo sospiro e poi all'attacco:

Shun andò verso il suo maestro pronto per assestargli un colpo alla nuca ma questi parò; anche Ikki che si era lanciato verso la donna con i lunghi capelli neri si ritrovò il tridente di quest'ultima puntato alla gola, così come lo zio Shiryu e Seiya.

Le figure recitarono in coro “Non sarà così facile cavalieri, il vostro sangue bagnerà questo luogo per dare lustro e onore al nome di Hella”

“NON ABBIAMO TEMPO PER QUESTO!!” urlò Seiya che sferrò un colpo “ATOMIC THUNDERBOLY!!”

Grandi fasci di luce investirono le figure, molte cominciarono ad urlare lanciando gridi straziati e richieste d'aiuto.

Shiryu era inginocchiato a terra con le mani sulle orecchie “non c'è tempo fratello” gli disse mio padre mentre lo alzava tirandogli un braccio “non c'è tempo..” ripetè mentre calde lacrime gli rigavano la pelle diafana.

“Non c'è ancora una via d'uscita!”

“allora dovremmo crearla, NEBULA STORM!”

Nell'oscurità si aprì un varco di luce creato dal colpo dello zio Shun,ma la luce veniva inghiottita molto velocemente dalle tenebre.

“Veloci!”

Papà mi aveva messo giù per aiutare Shiryu, ero dietro di loro, l'ultima.

Quando anche mio padre fu passato toccò a me, ma una mano mi afferrò forte i capelli allontanandomi dall'apertura.

“PAPA'!”

“NAT?!”

“Non temete padre, voi e i nobili zii andate avanti; alla bronzina ci penso io”

Mio padre cercò di rivarcare l'apertura ma era ormai diventata troppo piccola, vidi solo che cercava di tendere la mano verso di me prima che il buoi mi circondò di nuovo.

Mi parve di sentire le voci concitate di mio padre e lo zio Shun sul fatto di poter riaprire il portale, ma forse lo desideravo così ardentemente da immaginarmelo soltanto.

“Tsk, così non va” sussurrò il cavaliere dall'armatura arancione.

Con un gesto della mano Herian creò una spessa lastra di ghiaccio tutto intorno a noi

Mi scaraventò addosso alla fredda parete, sbattei con la spalla e la clavicola rotta mi sembrò sbriciolarsi.

Restai raggomitolata per il dolore.

“Siamo soli finalmente...esserino inutile”

Alzai lo sguardo verso di lui, aveva gli stessi occhi di mia madre..nostra madre.

“Fanculo!”

Un pugno mi arrivò dritto sulla mascella, il sapore del sangue e il suo calore mi invase la bocca

“Non ti ho sentita nullità”

Gli sputai in faccia saliva e sangue

“Ti ho appena mandato a fare in culo bastardo”

Lui sorrise

“Sarà divertente ammazzarti lurida mocciosa”

Stese di nuovo il braccio su di me ma io avevo già cominciato a muovermi correndo verso il suo fianco

Koliso”

Gli anelli si chiusero in fretta intorno a lui, ma con la stessa velocità lui se ne liberò.

Si girò verso di me e, mettendomi una mano sul pettorale dell'armatura di scaraventò nuovamente contro la parete di ghiaccio; nel punto in cui aveva messo la mano si era creata una superficie ghiacciata.

“Questo non è un allenamento, se sbaglio sono morta” pensai.

“Sei solo una mocciosa che crede di essere chi non è, un mero specchio!” fece uscire dalle mani un aria congelante, la schivai per poi afferrargli le caviglie “Toketsuken” le sue gambe cominciarono a congelare ma non ebbe esitazioni ad assestarmi una gomitata nel mezzo della colonna vertebrale.

Ringraziai mentalmente per star vestendo l'armatura, in caso contrario sarei morta o nelle migliori delle ipotesi paralizzata.

Mi allontanai tossendo sangue e mi appoggiai al ghiaccio per riprendere fiato. Avrei avuto interi minuti per finirlo prima che potesse liberarsi del ghiaccio

“Credi questo sia un gioco?”

Lo guardai, stava cercando di prendere tempo, era ovvio.

Poi arrivò, violento ed inaspettato, un calcio in mezzo al petto; la superficie congelata andava estendendosi su tutto il pettorale.

“Credi davvero che le tecniche che ti insegnò mio padre possano sconfiggermi?”

Mi afferrò per la spalla fratturata che cominciò a diventare fredda e insensibile

“Credi davvero che le tecniche che egli mi insegno a tre anni possano avere effetto su di me, il suo erede?!”

Riuscii a liberarmi dalla presa sferrandogli un calcio al petto.

Dovevo sbrigarmi, non sarei resistita a lungo, divaricai le gambe e congiunsi le mani per poi portarle sopra la testa.

“Vediamo se sarai ancora capace a parlare dopo questo, cadavere”

Di tutta risposta Herian assunse la medesima posa

“lascia parlare l'aria congelata”

 

Aurora Execution”

 

Partì in contemporanea

I nostri colpi si scontrarono provocando una forte onda d'urto che fece incrinare le pareti di ghiaccio e mi fece indietreggiare di un passo.

Mi ci volle poco per capire chi avrebbe vinto

Lottai con tutte le forze per evitare l'avanzata di quell'aria congelante più fredda della mia ma ogni resistenza fu inutile quando essa arrivò ad un palmo dalle mie mani.

Cercai di evitarla scostandomi ma fui lenta, e lui veloce.

Mi ritrovai nuovamente a terra, le mani sul petto ormai completamente congelato a cercare di riscaldare il cuore che aveva cominciato a battere sempre più piano.

“E' una tecnica inventata da me, basta ghiacciare una piccola parte e,in poco tempo, il ghiaccio si espande e ricopre e congela tutta la superficie che trova”

SI avvicinò, mi tirò una ginocchiata in faccia per poi prendermi i capelli ed alzarmi alla sua altezza

“Lo senti questo freddo? Non è il freddo di Asgard, è il gelo che si insinua tra gli organi, corre insieme al sangue nelle vene fredde. Lo senti con che morsa ti circonda il cuore? Con che velocità si insinua nei bronchi?

Adesso sai come ci si sente”

Mi lasciò i capelli ma prima che toccassi terra mi assestò un altro calcio al ventre. Sbattei con forza contro quelle pareti che sembravano essere lì per diventare la mia tomba.

“E sai piccola bastarda?”

Un' altro calcio,cominciai a sputare sangue

“Nessuno verrà a salvarti”

Una ginocchiata sullo zigono

“Urla piccola stronza!Qui nessuno sentirà le tue grida”

Una tallonata sulla tempia, ci volle poco che il sangue imbrattasse le mie vesti e i miei capelli

“Il tuo eroe non verrà, tuo padre ti lascerà morire da solo!”

Un altro colpo mi colpì la trachea lasciandomi boccheggiante a terra. Herian fece qualche passo indietro

“ma non rammaricarti, basterà un altro figlio per rimpiazzarti. Hai capito orribile errore genetico?”

Si avvicinò di nuovo

“Sei solo un rimpiazzo mal riuscito,incapace di progredire!”

Quando mi fu prossimo usai la mia ultima carta, appoggiai la mano sul pavimento e sussurrai

 

Tepes*”

Grandi speroni di ghiaccio appuntiti si crearono davanti a me trafiggendo a morte il mio avversario che rimase sospeso da terra con il petto trafitto.

 

Non mi mossi, mi godetti lo spettacolo del sangue che svendeva piano seguendo il ghiaccio degli speroni e mi persi nel contare le gocce di liquido scarlatto toccare terra.

Quando riuscii a mettere insieme le forze mi alzai e andai verso le incrinature delle pareti; trovai una crepa abbastanza profonda, ci misi un po' ma riuscii a rompere il muro.

Uscii da quella gabbia congelata trovandomi solo il buoi.

Ero stanchissima ma sapevo che se mi fermavo sarei morta, il cuore battevo piano.

Arrancavo nell'oscurità quando sentii dei passi, andai verso la direzione del suono con la speranza che fossero tornati a prendermi.

Herian sbucò dalle tenebre e mi sovrastò con le sue mani grondanti del suo stesso sangue

“Grazie a te non mi rimane molto tempo,appena per un ultimo colpo, ma è più che sufficiente per ammazzarti”

Mi resi conto che non sarei riuscita a scansarmi.

“MUORI!!Diamon Blast”

Addio pensai

 

 

 

All'ultimo secondo qualcuno mi aveva salvato prendendomi e portandomi lontano dalla traiettoria.

Herian mi guardò pieno di odio, poi il suo sguardo si fece assente e vacuo, il verde dei suoi occhi perse la sua brillantezza, il suo corpo si accasciò pesantemente nella pozza di sangue ai suoi piedi.

E' finita.

Mi voltai e vidi la nuvoletta di fumo creata dal suo respiro accelerato e gli occhi lucidi

“Herian..questo non potevi essere tu”

“Mamma?”

Lei mi abbracciò stretta “Tesoro, ho avuto tanta paura”

“Mamma,come puoi essere davvero tu? Sei morta”

“Sono solo anima, il mio corpo è morto Natassia; ma tu sei ferita”

“Mamma, io ho freddo”

Lei mi accarezzò il tronco che era completamente congelato, non ritrasse la mano,anzi, la fermò all'altezza del mio cuore.

“Batte piano..”

“mamma, io...io ho paura”

“Amore mio stai tranquilla, la mamma è qui”

Mi tenne tra le sue braccia

“Fa male morire mamma?”

“Non morirai tesoro, non oggi.”

Mi appoggia al suo petto,anche se non c'era un cuore che batteva mi sentii al sicuro.

“Mi sei mancata mamma”

“Anche tu tesoro mio...ma non è ancora tempo per noi di ritrovarci”

Sentii la mano sul mio petto rovente, così come tutto il corpo di Flare. Era il calore di un cosmo.

“Mamma?”

“Non crederai che fosse solo tuo padre a menar le mani”

Man mano il freddo lasciò il posto al calore del cosmo di mia madre, era piacevole.

“Ti voglio bene mamma”

“Anche io amore mio” e mi bacio la fronte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*In russo significa Impalatore
Ci siamo:) salve a tutti e perdonate ma ormai siamo agli sgoccioli: il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Grazie per tutti coloro che hanno avuto la pazienza e la costanza di leggere questa fan fiction. Buon inizio di scuola/università/lavoro o chiunque altra cosa a tutti.
P:S: l'armatura che veste Herian è la stessa che indossava Hyoga nel film l'ardente scontro degli dei quando prese l'identità di Midgard

Ciao Ciao:)

  
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