"Cosa prendi?" Mi chiese una gentile cameriera. Era bellissima,
magra e con l'unico difetto della bassezza. Non avevo mai visto degli occhi a
mandorla così belli, e quei capelli che sembravano fili di seta! La invidiavo,
doveva avere diversi ragazzi che le ronzavano a dietro. Sul suo cartellino, il
nome "Mari" serpeggiava in una scrittura gentile e sensuale.
Riuscissi io a scrivere così bene!
"Un caffè, grazie" dissi ancora disorientata.
"Anche io" esclamò Yoshikawa. Ben più pimpante di me
"Perfetto" sorrise Mari con un inchino, per poi sparire a prendere
le ordinazioni ad un altro tavolo
"Beh...spiegami" incalzai con rabbia
"Fidati Chiharu, non ti stavo chiedendo" iniziò Yoshikawa con
calma
"Ah no?" sarcastica e acida
"Lasciami finire...sono andato in ospedale perché ho scoperto che è là
dove hanno trasferito il cadavere di Joy Barker"
"Come hai fatto a saperlo?"
"Non è importante ora"
"Perchè indaghi su Joy Barker?"
"Perché lo fai tu"
Scoppiai a piangere "Yoko è morta"
"Io per lo stesso motivo"
"Stronzo! Non ci hai mai parlato!"
"Appunto...se ti ricordi l'avevo sempre presa in giro e la
ignoravo...mi sento in colpa, capisci"
"Sei uno sfigato...sei così bravo a prendere le tragedie altrui per
costruirti attorno tragedie personali, non c'è che dire...sai attirare
l'attenzione in modo davvero incredibile, mi complimento con te". Forse
sono stata troppo dura: avevo alzato la voce, mentre le lacrime mi bagnavano il
viso.
In quello stesso momento, Mari ci appoggiò le due tazze sul tavolino. L'espressione
di felicità che appariva sul suo viso dieci minuti prima era completamente
sparita, sostituita da una visione nostalgica della quotidianità.
"Grazie" sussurrò Yoshikawa.
Mari se ne andò ancora dopo un altro inchino.
"Pensaci" continuò il ragazzo "Indagare insieme potrebbe
essere un pregio...troveremmo più informazioni in minor tempo" Mi asciugai
le lacrime
"E va bene...ci sto" No! Non ci stavo! Io combattevo per la mia
amica! Lui non sapeva nemmeno quando era il suo compleanno...ma in fondo, sarebbe
stato un vantaggio. Nel profondo aveva ragione anche lui...come dargli torto?
"Ecco...Joy Barker teneva un diario e io ne sono entrato in
possesso"
sussultai "Cooosa? Come hai fatto?" L'idea di indagare insieme mi
apparve immediatamente più sensata di pochi secondi prima. Ne avrei tratto
parecchio vantaggio.
"La scientifica è troppo imoegnata delle indagini sul luogo del
delitto, trascurando le abitazioni delle vittime. Mi ci sono introdotto e l'ho
preso"
"Non è violazione di domicilio?"
"Hai la sensibilità di un elefante"
"Scusa..."
"Ora devo andare, mio caro Yoshikawa, do una controllata all'archivio e
scopro perché il cadavere è stato portato in ospedale" dissi come
un'esperta giornalista alzandomi, senza nemmeno aver sorseggiato la bevanda. Mi
tolsi la giacca e gliela gettai in faccia: "Non credo ci siano maniaci
ora, grazie"
"Ciao"
"Ciao"
Uscii dal locale, mentre Yoshikawa era ancora sbigottito e seduto al tavolo.
Mi faceva tanta tenerezza.