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Autore: Tigre p    26/09/2015    1 recensioni
E se i nostri pivelli fossero degli semidei?
Se il labirinto servisse a tenerli lontani dal resto del mondo?
Se la Wicked fosse guidata dalle creature malvagie che mirano a distruggere le divinità?
I nostri pivellini dovranno affrontare mille difficoltà nel tentativo di scappare da quella prigione e avere delle risposte ai loro interrogativi..ma dovranno fare i conti con le creature che vogliono la loro morte.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciò che è fuori di te è una proiezione di ciò che è dentro di te, e ciò che è dentro di te è una proiezione del mondo esterno. Perciò spesso, quando ti addentri nel labirinto che sta fuori di te, finisci col penetrare anche nel tuo labirinto interiore. E in molti casi è un'esperienza pericolosa.

Haruki Murakami

 


< Ricordati ..>
< La C.A.T.T.I.V.O. è buona.. >
< Presto tutto cambierà ..>
< Svegliati! >

Il ragazzo aprì gli occhi di scatto, davanti a sé solo il buio. Non vedeva nulla, nemmeno la punta del proprio naso. Sentiva solamente lo stridulo di un mezzo che veniva sollevato e delle catene che si muoveva da qualche parte di attorno.
Panico, terrore e paura.
Dove si trovava?
Dove lo stavano portando?
Chi era lui?
Si alzò e iniziò a spingere le pareti, sembrava una specie di gabbia, come quelle che servivano per contenere gli animali pericolosi. La cosa peggiore di tutta quella situazione era che non si ricordava nulla, non sapeva nulla della sua famiglia, di quanti anni avesse e nemmeno il nome. Cercò di pensare ma la testa iniziò a dolore terribilmente e lasciò perdere, cercando di testare ogni parte della gabbia in cerca di una via d'uscita. Inciampò su qualcosa e cadde a terra.
Allungò le braccia e iniziò a testare l'oggetto capendo, infine, che si trattava di una scatola. Si portò le mani tra i capelli, non riusciva a capire nulla di tutta quella situazione.
Perchè si trovava in una gabbia e, soprattutto, dove lo stava portando?
Cerco di non cadere nel panico e respirò profondamente per un paio di secondi.
Non servì granchè, odiava non avere risposte alle sue mille domande



Iniziò a gridare il ragazzo, rialzandosi con la speranza di venir salvato da qualcuno...cosa che non avvenne.
Iniziò a sbattere una di quelle pareti della gabbia, doveva assolutamente uscire di li ma non riusciva a veder nulla! La gabbia di botto si fermò e il ragazzo cadde per la seconda volta a terra. Borbottò qualcosa tra sé a sé, massaggiando appena il fondo schiena mentre la gabbia iniziò ad aprirsi, facendo entrare finalmente un po di luce. Il ragazzo chiuse subito gli occhi per non farsi accecare dalla luce e iniziò a sentire delle voci. Non riusciva bene a capire cosa dicessero, sembravano appartenere a dei ragazzi.
Timidamente, il ragazzo aprì gli occhi e assottigliò appena lo sguardo, mettendo a fuoco alcuni visi di ragazzi che, curiosamente, stavano guardando verso la sua direzione .
Chi erano?
Cosa volevano?
Il ragazzo si appiattì contro l'angolo della gabbia, non voleva uscire da lì, non conosceva quella gente, potevano essere li per ucciderlo o, peggio ancora, mangiarlo! Uno di loro entrò nella gabbia e lo prese per la maglietta, trascinandolo poi fuori.
Il ragazzo cadde a terra, per fortuna l'atterraggio fu morbido per via dell'erba. Si rialzò in fretta e senza guardare niente e nessuno, iniziò a correre velocemente, in cerca di una via di fuga, doveva subito allontanarsi da loro. Non fece molta strada, inciampò e cadde di nuovo a terra, facendo anche una bellissima capriola che scatenò le risate dei ragazzi, i quali, si avvicinarono velocemente al ragazzo.

< Ehi fagiolino, dove scappi? Non puoi scappare da qui, siamo tutti intrappolati!>

gridò uno di loro.
Il ragazzo si girò verso di loro, non capendo le sue parole. Iniziò a guardarsi intorno: c'era una specie di casa, alcuni animali rinchiusi in un recinto, un piccolo boschetto e...delle grosse e alte mura di metallo.
Perchè c'erano quelle mura?
Dove si trovava?
La testa riprese a dolore per tutte quelle domande e non si accorse che uno dei ragazzi si avvicinò al lui, dandogli una leggera pacca sulla spalla

< Ti sarò spiegato tutto. Ora seguimi >
< Per dove? Chi siete? Dove ci troviamo? >
< Ehi, quante domande per essere un Fagio. Tutto si sarà spiegato, ora seguimi in silenzio>

Il ragazzo si morse il labbro inferiore per non far uscire ulteriore domande e seguì il ragazzo che lo portò in una specie di “prigione”.
Si sedette e iniziò a stracciare l'erba con fare nervoso, non stava capendo nulla di tutta quella situazione e più ci pensava e più la testa gli faceva male, a volta scivolarono anche alcune lacrime per il nervosismo.
Dopo essere stato messo li, passarono alcuni minuti fino all'arrivo di un ulteriore ragazzo dalla pelle scura e dal viso sembrava molto più cordiale dell'altro.

< Ehi fagiolino, scusa per il trattamento ricevuto ma sembravi un po scosso. Il mio nome è Alby e...>
< Dove ci troviamo? Perchè non mi ricordo nulla? > si affrettò a domandare il ragazzo, rimettendosi subito in piedi
< Calma fagiolino, ogni domanda avrà una risposta. Ti libero e passeggiamo un po > e detto questo, liberò il ragazzo.

Iniziarono a camminare, il ragazzo guardò con occhi curiosi il paesaggio che lo circondava, c'erano molti ragazzi come lui li, al momento indaffarati a svolgere alcuni lavoretti. Fino a quel momento, aveva capito solo una cosa: quei ragazzi non erano pericolosi.

< Ci troviamo nel campo di Estia, fagiolino, lei ci protegge da tutti i pericoli che si trovano nel labirinto. Sei appena salito dalla Botola e lo stesso è accaduto a tutti noi, ricorderai il tuo nome e il tuo genitore divino tra qualche giorno. Io sono figlio di Zeus, ad esempio e, ognuno di loro, ha una madre o un padre divino. Non so darti una risposta alla tua mancanza di memoria, è accaduto lo stesso a tutti noi > spiegò Alby con calma, mentre camminarono per il campo

< Chi ci ha portato qui? Perchè quelle mura? Perc..>
< Ehi, piano con le domande! Non sappiamo chi ci ha portato qui e quelle mura fanno parte de labirinto. Il campo si trova proprio in mezzo ad esso. Ora basta con le domande> e rimase in silenzio mentre si avvicinò a loro un ragazzo.

Il ragazzo sospettò che Alby avesse trovato la giusta scusa per non rispondere a tutte le sue domande, nessuno gli aveva ancor detto niente sul labirinto e lui odiava non saper nulla.
Il ragazzo che si avvicinò era alto e snello, zoppicava un po da una gamba, i suoi capelli erano biondi e aveva un sorriso birichino sul volto. Lo aveva già visto quando era uscito dalla Botola, era uno di quelli che lo aveva osservato per bene fin dal primo momento

< Fagiolino, questo è Newt, figlio di Hermes. Sarà lui a farti da guida in questi giorni >
< Benvenuto fagiolino > disse Newt, stringendo la mano del ragazzo e facendogli un piccolo sorriso.

Dopo alcuni brevi dialoghi tra i due, Newt li salutò, dicendo al ragazzo che si sarebbero visti il giorno dopo. Il ragazzo non potè non continuare a guardarlo, gli era rimasto impresso in modo particolare quel ragazzo e i suoi occhi lo seguirono mentre si dirigeva verso i campi. Alby attirò di nuovo la sua attenzione e lo fece avvicinare a un ulteriore ragazzo.
Basso e un po cicciotello, aveva un aria amichevole, il tipico ragazzo che poteva risultare simpatico a tutti.

 

< Lui e Chuck, figlio di Dioniso. Ehi Chuck, trovagli un posto dove farlo sistemare , lo affido a te > e detto questo, salutò il ragazzo per poi andare via.

Il ragazzo guardò Chuck, forse lui era uno a cui poter rivolgere un po di domande a cui gli altri non avevano ancora risposto.
Passò il resto delle ore in sua compagnia, il ragazzo scoprì che Chuck era un po goffo nelle varie faccende e non finiva di parlare , una cosa positiva per il ragazzo che di parlare, non ne aveva propria voglia in quel momento. La sua testa pensava sempre e solamente una cosa: chi era e cos'era quel posto. Trattenne le sue domande per un momento più opportuno, cenò con tutti gli altri ragazzi, notando lo sguardo micidiale di uno di loro. Notò che quel ragazzo lo aveva fatto uscire dalla Botola e non capiva perchè lo stava guardando con odio

< Ehi Cuck, chi è quello? > domandò con curiosità mentre finì la cena
< Lui è Gally, figlio di Ares. Meglio stargli alla larga > si silimitò a dire Chuck, intento a riempire il calice con del vino.

Il ragazzo non fu sorpreso da quella specie di “magia”, alcuni ragazzi riusciva a fare cose inspiegabili! Aveva visto Jeff e Clint, i due che i occupavano di guarire e curare tutti gli altri, cantare una strana melodia per chiudere la ferita di un pive ( aveva scoperto che tutti si chiamavano in quel modo ) . Entrambi erano figli di Apollo e sembrava che avessero ereditato quella caratteristica dal padre. Altri, invece, potevano resistere al fuoco o curare le piante.
Dopo cena, il ragazzo e Chuck si posizionarono sotto un albero per preparare i loro “letti” e il ragazzo seppe che era il momento adatto per parlare

< Cosa c'è nel labirinto? Perchè ci troviamo qui?> iniziò a domandare il ragazzo
< I-io non lo so, sappiamo solo che è per-pericoloso andare li, infatti, ci vanno solo i V-velocisti. N-noi non s-sappiamo niente > disse Chuck con fare nervoso mentre iniziò a sistemare delle coperte per il ragazzo.
< Voglio essere un vVelocista allora! Voglio sapere cosa c'è lì!> disse senza ombra di paura il ragazzo, posando gli occhi verso il labirinto.

Fin dal primo momento in cui aveva poggiato il piede il quel campo, il ragazzo sentiva un strano legame con il labirinto, lui voleva andare li dentro e se l'unica soluzione era diventare Velocista, lo avrebbe fatto.

 

< Ehi fagiolino, sei appena arrivato e già vuoi morire? Non ci pensare, n-noi stiamo bene qui. I Velocisti trove-troveranno una soluzione > e si affrettò a infilarsi nelle proprie coperte, come per concludere quel discorso.

Il ragazzo rimase in silenzio e guardò verso il labirinto.
Perchè era li?
Cosa c'era in quel labirinto?
Perchè non ricordava ancora il suo nome?
Inoltre, era un semideo come tutti gli altri?
Mille emozioni stavano attraversando il ragazzo, aveva un genitore divino da qualche parte del mondo ...perchè non li salvavano?
O, erano stati proprio loro a portarli li?
La testa iniziò di nuovo a dolore e piccole lacrime calde iniziarono a scendere lungo il viso, perchè si trovava in quella situazione?
Perchè non ricordava?
Chi era lui?
Con tutte quelle domande, il ragazzo si addormentò.

 

Il soggetto A2 è stato attivato.
Presto avremo i primi dati, il soggetto per ora è in fase confusionale, notiamo la sua curiosità e la voglia di far già qualcosa, tipico della madre.
Presto le cose cambieranno.


Angolo autore
Eccomi qui con una nuova ff , tutta per voi! Spero piaccia xD
Non so bene come sia iniziato il tutto, so solo che alcune cose mi hanno ispirata a questo e un mattino mi sono alzata e mi son detta "perchè non provarci?" ed eccomi qui xD
Come avrete ben capito, sarà un Maze Runner mitologico , i nostri pivellini saranno semidei e...non posso dire altro o sarebbe spoiler. Avrete ben capito chi è il ragazzo arrivato nel campo v.v
Vi sfido a indovinare il suo genitore divino!
Ringrazio chi mi è stata accanto e per avermi aiutata a smistare(?) i pivellini nei rispettivi genitori divini! 
Ditemi la vostra..e...alla prossima, Pive!

  
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