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Autore: LifeIsAMovie    29/09/2015    0 recensioni
Tutti credono che essere adolescenti sia una figata assurda, credono che si è liberi e spensierati, credono che poi diventando grandi si perda tutta quella magia giovanile.
Sapete cosa penso? Che l’adolescenza è bella per quelle persone che possono permettersela, se sei forte e te ne freghi di tutti, se hai un carattere e una gran faccia tosta.
L’adolescenza è bella se hai i requisiti adatti per viverla. Ma quello che la maggior parte della gente non sa è che la stragrande maggioranza dei ragazzi non sa affrontarla nel migliore dei modi.
Come puoi affrontare, da solo, un mondo che ti gira contro?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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III°


La parte peggiore viene quando hai finito le lacrime, quando ti guardi in torno con gli occhi un po’ più spenti e realizzi che davvero sta volta non ti importa più di nulla.
Quando realizzi di essere diventata davvero apatica, dopo tutte quelle preghiere disperate a chiedere di non sentire più tutto quel dolore che ti riempiva il cuore e ti oscurava l’anima.
Ti soffermi sui volti delle persone che ti passano davanti e cerchi di capirle, di studiarle, di cercare un po’ di te in loro…e perché no? Magari speri che loro ti notino e che levino quel velo di trasparenza che ti hanno messo addosso nel giro di poco tempo.
Un sorriso, basterebbe un sorriso.
Come il suo, te lo ricordi? Come fai a scordartelo? Era il sorriso che faceva morire quello che ti stava uccidendo dentro.
Vorresti lottare per uscire dalla tua armatura, che da fortezza sicura è diventata una prigione, ma hai paura, hai una folle paura che se solo dovessi farcela, li fuori, non ci sarebbe nessuno ad aspettarti, nessuno che ti tenda la mano e che non ti spetterebbe nessun angolo di mondo per costruire il tuo paradiso, non ci sarebbe più neanche quel sorriso.
Lotti, sperando di fallire.
Allora inizi a pensare a tutte le persone che hai intorno e, partendo dalle più significative, cerchi di immaginare come sarebbe la loro vita se tu non ci fossi più.
I tuoi si sentirebbero sicuramente in colpa per non averti capita prima e non averti aiutata. Si torturerebbero per il resto della loro vita.
Magari ci sarà quel parente che preso dalla situazione dirà che il tuo è stato un gesto esagerato e che non avevi motivi per farlo.
Poi c’è quell’amica che non volendo ha contribuito a farti cadere ancora più a fondo…lei si maledirà convincendosi che avrebbe potuto evitarlo se solo fosse stata più attenta a riconoscere i tuoi finti sorrisi, ma andrà avanti con la sua vita e tu sarai un ricordo. Lei non lo saprà mai ma tu ti sentivi così inferiore, valevi meno di zero in confronto.
I tuoi compagni di classe si farebbero mille domande senza darsi risposte: eri così piena di vita li con loro, com’è possibile?
Gli altri amici saranno tristi ma si scorderanno di te come è già successo in passato.
I conoscenti si chiederanno chi eri e saranno curiosi di sapere il perché, in fondo è un’altra storia da raccontare davanti ad un bel piatto di pasta.
Lui come reagirà? Te lo immagini mentre alza le spalle e dice: “Poteva non farlo, aveva una scelta e ha preso quella sbagliata. L’ha voluto lei. Tutto si può risolvere.”
Però infondo speri di sbagliarti, speri che qualche lacrima esca anche a lui…a lui che ti ha fatto sentire di nuovo quella non all’altezza, quella che non era mai abbastanza. Ma mentre tu gli avresti dato tutto, lui ha preferito il falso amore di ragazzine che giocano a fare le donne.
Di nuovo, tu non sei stata abbastanza.
Non eri abbastanza carina, abbastanza gentile, abbastanza dolce, abbastanza magra, abbastanza bella, neanche il tuo sorriso era abbastanza, senza contare che quello che dedicavi a lui era il più bello che avevi.
Poi, quelle cose che lui odiava a te servivano per sentirti un po’ meno fragile e scoperta: tu bevevi per non sentire la vocina nella tua testa che ti torturava con stupide paranoie mentre lui odiava le ragazze che bevevano troppo, tu fumavi per avere un’aria da dura e per sentirti meno a disagio quando lui odiava le ragazze che fumavano. Lui non ti ha mai capita, tu hai sempre cercato di essere li per lui.
Ma cosa ne può sapere lui di tutto quello che ti sta uccidendo? Che ne sa lui di tutte le notti passate sveglia perché i bracciali sbattevano sulle ferite e facevano un male cane? che ne sa se sei stata notti a sognarlo come un principe azzurro? Che piangi tutto il giorno da sola rinchiusa in camera e stanca poi ti addormenti per evitare di vivere? E pensa se sapesse che smetti di piangere non appena arriva un suo messaggio, che ti sbrighi a leggerlo e a rispondergli per evitare che si scolleghi mentre hai ancora quelli di un ora prima da leggere e che hai bellamente ignorato tra le lacrime.
Ne lui ne nessun altro sapranno mai come la tua mente ti torturava con frasi che avrebbero buttato giù persino uno come Ercule.
“Sei sola, anche se fanno le amiche a loro non importa nulla di te”, “Chi mai potrebbe amarti se non riesci nemmeno ad amare te stessa?”, “Solo se fingi di essere quella che non sei potresti trovare qualcuno disposto ad accettarti”, “Sei inutile”, “Vedi? Non sei abbastanza”, “Chi mai ti sceglierebbe con quel brutto carattere e quel corpo orrendo?”, “Non meriti di essere amata”, “Sei un errore, una delusione enorme per la tua famiglia”, “Non fai mai niente di giusto”, “Perché non sei come tua sorella?”. È così duro essere te.
Ferivi il tuo corpo perché la tua mente doveva punirti in qualche modo, ma adesso è tutto diverso. Adesso ferisci il tuo corpo per cercare di sentire ancora qualcosa, per vedere se sei ancora viva e se il sangue dentro di te scorre ancora e se fa male…se sai ancora provare emozioni.
La parte peggiore è quando non provi più nulla e con lo sguardo stanco e vuoto vaghi in cerca di una luce che non meriti di trovare perché in fondo quel torpore dentro di te è comodo.
La parte peggiore è quando realizzi che non sei felice ma te ne fotti perché finalmente non senti dolore. 

 

  
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