Capitolo 2: Partenza!

Dark Fear spalancò i grandi occhi bicolore, trovandosi davanti il volto allegro della sua madre adottiva.

< Finalmente ti sei svegliata, cara > disse la madre, tirando le tende della grande casa dove vivevano da ormai cinque anni.

Fear scese subito dal letto e si stropicciò di occhi con le zampe anteriori, cercando di riprendersi dalla nottataccia appena trascorsa.

I suoi sogni non erano mai stati brutti, ma quella notte aveva avuto un incubo dopo l'altro: Pegasus sofferenti, Changeling ridacchianti ed uno strano essere composto da pezzi di più creature che le chiedeva aiuto.

Rise all'idea di quei sogni.

Che cose strane capitavano quando era addormentata.

< Che ore sono? > domandò dopo qualche minuto, cercando con lo sguardo uno dei numerosi orologi dell'abitazione.

< Le otto e mezza > rispose sua madre dalla cucina.

Fear spalancò gli enormi occhi dai colori diversi.

< Diana! Dovevo incontrare Diana per mettermi d'accordo per la partenza di domani! > esclamò, colpendosi la testa con la zampa leonina.

< Bhe, allora sbrigati >.

Fear uscì di corsa dalla porta di servizio e si diresse verso la casetta in cima alla collina.

Era lì che la sua migliore amica si era stabilita dopo aver abbandonato il campo di volo di Nuvola City, ove la madre l'aveva lasciata quasi quindici anni prima.

Come Fear, anche lei aveva dovuto sopportare numerose prese in giro.

I suoi genitori erano infatti di due razze diverse: una Pegasus Pony ed un Changeling.

Suo “padre”, se così poteva essere chiamato, aveva sedotto con l'inganno la Pegasus.

E fu così che sua madre l'ha abbandonò al campo di volo di Nuvola City subito dopo la sua nascita, per via delle ali bucherellate da insetto che la piccola aveva sulla groppa.

< Diana! > esclamò Dark Fear non appena ebbe varcato la porta in mogano del cottage di Diana < Non volevo arrivare in ritardo ma mi sono svegliata tardi! >.

L'amica sollevò lo sguardo dal libro nero che stava leggendo e si avviò verso di lei.

A parte le ali da Changeling, il suo aspetto ricordava in tutto e per tutto quella di un classico Pegasus Pony.

Il manto era di un bel color nero mentre la criniera e la coda erano fucsia e scompigliate, lunghe fino agli zoccoli.

Diana socchiuse gli occhi e la fissò in modo severo.

< Dovevi essere qui mezz'ora fa >.

Fear si grattò la nuca e sorrise imbarazzata, scuotendo la lunga criniera bianca e rosa.

< Oh, bhe, scusami. Ma dobbiamo andare da Zecora, ricordi? Ha detto di avere qualcuno che potrebbe farci da guida >.

Diana risistemò con cautela il libro sul ripiano vicino al caminetto e senza aggiungere niente uscì dal cottage.

Insieme, si diresse verso la Everfree Forest.

Durante il percorso, Fear non fece altro che parlare mentre Diana annuiva ogni tanto, facendole intendere che la stava ascoltando.

Era sempre così: Fear parlava, parlava e Diana si limitava ad ascoltare pazientemente.

Dopo mezz'ora, arrivarono all'abitazione di Zecora.

Bussarono ed entrarono, scorgendo Zecora ed un altro Pony dall'aspetto alquanto bizzarro.

Aveva manto e criniera completamente neri mentre grandi ali da pipistrello si allargavano sulla sua groppa.

La cosa che lo rendeva interessante e inquietante allo stesso tempo erano i suoi occhi e il suo Cutie Mark.

Aveva ben tre occhi verdi e il suo Cutie Mark raffigurava tre obliqui occhi bianchi.

< Zecora > disse Diana, leggermente a disagio < Con chi abbiamo il piacere di parlare? >.

La zebra sorrise e proferì una delle sue solite risposte in rima.

< Richiesta d'aiuto avete, ecco la risposta che chiedete >.

Fear e Diana fissarono lo strano pony dai tre occhi verdi.

Rimasero in silenzio per qualche secondo, finché il puledro non si presentò.

< Io sono Shruikan, vi porterò io a Canterlot. La mia amica Giuly Frost vi aiuterà con la vostra ricerca >.

Il volto di Fear si illuminò, accendendo nei suoi occhi una scintilla .

< Grazie mille, Shruikan! > ringraziò Fear avvicinandogli e stringendogli forte lo zoccolo.

Il pony nero sembrò disorientato: quella pony aveva una personalità alquanto esplosiva.

Per fortuna, Diana staccò l'amica da Shruikan, afferrandole la coda e tirandola indietro.

< Lo sai che sei davvero strana! > esclamò la Pegasus, facendo arrossire l'amica.

< Mi dispiace > si scusò Fear subito dopo, grattandosi la nuca con imbarazzo.

Il puledro annuì e diede loro le spalle, ritirandosi in una delle camere interne del rifugio di Zecora.

< Non è un tipo molto estroverso > osservò la Pegasus quando non sentì più i passi cadenzati del misterioso alicorno.

Zecora si limitò a spiegare loro cosa sapeva di Shruikan.

Diceva di essere cresciuto su un pianeta chiamato Tokarga, finché all'età di diciassette anni non era stato costretto a fuggire e a rifugiarsi nella regione di Equestria, dove aveva preso le sembianze di un Alicorno.

All'inizio lei non ci aveva creduto, ma aveva finito con il riporre fiducia in quel Alicorno.

Quando ebbe finito di raccontare, consigliò loro di andare a casa e prepararsi per il giorno successivo.

Se volevano delle informazioni riguardanti i loro genitori, avrebbero dovuto raggiungere la biblioteca di Canterlot dove da cinquant'anni a questa parte, dei funzionari erano soliti raccogliere tutte le nascite avvenute all'interno di Equestria segnando i genitori e la data di nascita di ogni puledrino.

Fear era ottimista mentre Diana non lo era affatto.

Perché avrebbe dovuto cercare una Pegasus che l'aveva abbandonata a Nuvola City quando era ancora in fascia.

Ma l'amica aveva insistito così tanto che alla fine aveva fino con l'acconsentire.

Le due pony salutarono Zecora e si diressero verso le loro rispettive abitazioni. Il giorno dopo sarebbe iniziato il loro viaggio alla ricerca della verità.

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La mattina successiva la sveglia sul comodino di Fear squillò alle cinque del mattino.

Dopo aver buttato giù un boccone cercando di non svegliare i suoi genitori, la pony si diresse verso la Everfree Forest, dove aveva appuntamento con Shruikan e Diana.

Non riusciva davvero a contenere l'emozione.

Finalmente avrebbe scoperto quello che voleva sapere fin da quando era bambina.

Perché?

Perché i suoi genitori l'avevano abbandonata in quel orfanotrofio di Canterlot senza lasciare nemmeno un biglietto di spiegazione?

La odiavano davvero così tanto?

Cosa aveva fatto di male?

Senza accorgersene, era arrivata al luogo dell'appuntamento.

Ad attenderla c'erano già i suoi due compagni di viaggio, in compagnia di un terzo pony.

Era un unicorno dal manto arancione e dalla criniera e la coda rossa, striate nel mezzo da una linea gialla.

Sul fianco spiccava il suo Cutie Mark: un drago rosso di profilo con le fauci spalancate.

Una domanda sorse naturale nella testa di Fear: chi era quell'unicorno?

Quasi leggendo i suoi pensieri Shruikan disse: < Lui è Elder Dragger. Esattamente come voi sta cercando notizie sui suoi genitori. Credo che sarà bello viaggiare insieme >.

Fear e Diana annuirono: Quattro era sempre meglio di tre!

Con buona lena di misero in marcia verso la grande città di Canterlot, seguendo la guida dell'Alicorno.


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Ciao a tutti!
Eccomi qui con questo secondo capitolo in cui sono apparsi Diana, Shruikan ed Elder Dragger!
Nello stesso capitolo appariranno anche altri pony!
Spero questo capitolo vi sia piaciuto.
kiss kiss
Dragon Pony