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Autore: Spuffy93    16/10/2015    0 recensioni
Spike è morto. Di nuovo, ma Buffy non lo sa. Lei crede sia tutto finito, di dover andare avanti con la sua vita, ma l'arrivo di una misteriosa ragazza a Cleveland cambierà tutto.
I fatti della mia FF si svolgono dopo Chosen e dopo l’ultima puntata di Angel. Siccome non sono riuscita a vedere le ultime puntate di Angel alcuni fatti potrebbero non tornare. Da Ghost Whisperer ho preso solo un idea per un personaggio. Ma ho messo comunque tra i crossover perchè sono stata inspirata dallo show.
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Un po' tutti, William Spike
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Violenza
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L’incontro

 

«Buffy svegliati! La colazione è pronta!»

Buffy si rigira nel letto. “Non ho voglia di scendere... Se potessi dormire per sempre.”

«Arrivo Dawn!»

Buffy scende dal letto e di malavoglia si veste poi scende al piano di sotto. Da quando Willow le aveva ridato il medaglione di Spike, lei lo porta sempre con sé e anche se aveva provato a dimenticare il vampiro, non ci riusciva e forse non voleva farlo veramente. “Spike.”

«Ehi sorellona! Il fatto che oggi è domenica non ti autorizza a dormire tutto il giorno...» le dice ironica Dawn.

«Hai proprio ragione... Willow?»

«In giro con Kennedy. Volevano approfittare della bella giornata per fare una passeggiata. Mi hanno detto che torneranno per pranzo.»

«Perfetto. Che ti andrebbe di mangiare Dawn?»

«Beh... Veramente io e... Julie avevamo pensato di farci un giro e poi rimanere a mangiare in centro per andare al cinema il pomeriggio... Sto aspettando che passi a prendermi.»

“Non mi aspetta di certo una giornata interessante...”

«Vai pure ormai hai sedici anni. Ma portati dietro un paletto... Non si sa mai.»

Da fuori arriva il rumore di un clacson.

«Allora vado. Ciao Buffy.» dice Dawn dirigendosi velocemente verso la porta.

«Mi raccomando fa attenzione! E se avrai dei problemi, chiamami!. Ma che parlo a fare...» dice Buffy accorgendosi che ormai Dawn è già uscita.

“Che ore sono?... O mio Dio! Sono già le undici... Meglio che mi muova preparare pranzo altrimenti quando arrivano le altre non c’è niente in tavola.”

 

»Il film era molto bello Dawn.»

«Lo so Julie... Un film sui vampiri è sempre un’ottima scelta, anche se il regista non è stato molto fedele alle principali caratteristiche fisiche.» le risponde Dawn sovrappensiero.

«Cosa? E da quando in qua è possibile sapere com’è fatto un vampiro? Dopotutto non esistono.»

“Che stupida!”

«Hai ragione scusami. Ho parlato senza riflettere.» le dice Dawn.

«Senti Dawn, non te l’ho detto prima perché pensavo di essermi fatta un film in testa, ma mi pare proprio che quella donna ci stia seguendo da quando siamo uscite dal cinema. Tu la conosci?» chiede Julie preoccupata. Dawn si gira e osserva la donna che proprio in quel momento sembra fermarsi a parlare con qualcuno.

«No non la conosco... Ma sta parlando da sola? Mi sa che è pazza. Affrettiamoci inizia a essere buio.»

Le ragazze continuano la loro strada e rigirandosi dopo un paio di minuti si accorgono che la misteriosa donna non c’è più.

«Visto, non ci stava seguendo a quanto pare Julie.» ma proprio in quel momento, svoltando l’angolo, davanti a loro appare la donna che le seguiva.

«Sei tu Dawn?» chiede la donna con voce serena.

«Sì, cosa vuoi da me? E come fai a sapere il mio nome scusa?»

«Me l’ha detto un uccellino.» e sorride come se avesse fatto una battuta. Poi vede la faccia di Dawn. «Non ti preoccupare, non ho cattive intenzioni voglio solo parlarti... Ah a proposito, mi chiamo Rachel.»

«Sa io non parlo con gli sconosciuti.» e così dicendo Dawn con Julie riprende a camminare.

«Beh... con me farai un’eccezione. E’ una cosa molto importante Dawn. Riguarda la felicita di tua sorella... Sei disposta ad ascoltarmi?»

Dawn si gira e guarda Rachel.

«Julie tu torna a casa io... io voglio rimanere a parlare con Rachel.»

«Ma Dawn potrebbe essere una psicopatica!» le dice l’amica spaventata.

«So badare a me stessa. Non mi succederà niente.» “Almeno spero...”

«Rachel! Parleremo ma in un posto ben illuminato, dove tutti ci possano vedere.»

«Sta bene. Scegli pure tu il luogo che più ti pare adatto.»

«Seguimi.» e così dicendo la conduce verso un vicino bar molto affollato.

«Bene. Hai un minuto per convincermi a rimanere con te a parlare.»

«Mi basterà meno di un minuto per ottenere la tua completa attenzione.» le risponde Rachel sorridendo allegra. «Ti dico di più, mi basterà una sola parola, un solo nome.»

«Avanti, continua.»

«Spike.»

 

Willow è in salotto con Kennedy a guardare la televisione. Buffy è preoccupata, Dawn non è ancora tornata.

“Meglio se la chiamo...” Buffy compone il numero di Dawn. Uno squillo... Due squilli... Poi finalmente al terzo squillo una Dawn molto agitata risponde.

«P-Pronto. Buffy sei t-tu?»

«Dawn stai male? Come mai balbetti?» chiede Buffy sempre più preoccupata.

«Sto benissimo. Sono quasi arrivata... E ho portato un ospite.» e detto ciò attacca.

 

Dopo pochi minuti il campanello suona. Willow va ad aprire e si ritrova davanti Dawn.

«Buffy! Dawn è tornata!» poi nota la donna che si era tenuta leggermente più indietro.

Intanto Buffy è arrivata nell’atrio.

«Sorellona... Siediti.» le dice Dawn con una voce più calma di quella che aveva durante la chiamata. «Rachel entra.»

Buffy come un automa si siede sul divano.

«Piacere Buffy, io mi chiamo Rachel... sono qui perché ti devo dire una cosa importante, ma soprattutto, Willow, sono qui per te. C’è una persona che ha bisogno del tuo aiuto, una persona a voi cara.»

«Dai diglielo...»

«...Io sono una sciamano... Non so se sapete cosa significa...»

«Vuol dire che riesci a vedere e a interagire con le proiezioni o spettri delle persone defunte. Vero?» l’anticipa Willow.

«Si esattamente ma il mio dono va anche oltre... Io riesco a percepire anche le persone che si trovano nel limbo, né vive né morte. Queste persone, morte per cause innaturali, non sono accettate dalla luce e devono aspettare in una dimensione, il limbo, il loro momento, ciò il momento in cui sarebbero morte naturalmente.» disse lei tutto di un fiato. «Alcune vi rimangono segregate ma altre sono riportate al mondo grazie a grandi sentimenti di compassione, tristezza o... amore.»

«Questa è una cosa molto interessante ma cosa c’entro io in tutto questo? E Willow?»

«Semplice, queste persone hanno uno speciale istinto, riescono a trovare le persone, come me, che li possono aiutare facendoli passare oltre prematuramente o... riportandoli in vita.» continuò la ragazza.

«Buffy non hai ancora capito? E’ Spike!» le va incontro sua sorella.

«Cosa?... I-io non c-capisco...»

«Spike non è morto. E’ qui in questa stanza solo che lo posso vedere e sentire solo io. Lui è tornato ben due volte dal limbo, e la seconda volta ha trovato me...» terminò Rachel.

 

 

 

   
 
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