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Autore: catoptris    18/10/2015    0 recensioni
Due persone possono essere davvero destinate a stare insieme?
Fatte l'uno per l'altra.
Anime gemelle.
Sarebbe bello se fosse vero.
Avere qualcuno là fuori che ci sta aspettando.
Noi in attesa di qualcuno.
Solo che non sono sicura di crederci.
(...)
Forse ci credo a tutta questa storia dell'essere destinati.
Perché non crederci, alla fine?
Chi non vorrebbe più poesia nella sua vita?
Forse spetta a noi far sì che accada.
Farsi avanti ed essere destinati l'uno all'altra.
Almeno così potrete saperlo con certezza.
Se siete fatti per stare insieme oppure no.
(anche su wattpad)
Genere: Fantasy, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Diciannove anni erano passati dalla Grande Battaglia. L’ultima Battaglia. La fine di una guerra.

Diciannove anni in cui Draco ed Azure si erano persi di vista. Erano due sconosciuti, ormai. O quasi.

Draco ricordava quelle piccole e delicate mani che gli medicavano le ferite, che gli accarezzavano il dorso della mano, le braccia, le spalle, che passavano tra i suoi capelli per delle semplici carezze o tra i baci. Ricordava le sue morbide labbra contro la propria pelle, contro le sue stesse labbra. Ne ricordava la forma precisa, il colore intenso e quei piccoli taglietti che si auto infliggeva. Ricordava i suoi grandi e dolci occhi da cerbiatto velati dalle lacrime, o socchiusi per le risate, oppure quando lo osservavano al buio. Ricordava le sue forme che si adattavano perfettamente al suo corpo. Lui la ricordava. Ricordava loro.
Eppure Draco sapeva che lei non ricordava più niente di lui. Avrebbe voluto cercarla, andare da lei, parlarle, dirle tutto. Ma con quale coraggio? Le aveva strappato i ricordi e l’aveva abbandonata. Era Granger ad avergli detto che era ancora viva. E che non ricordava di lui. Lavoravano insieme al Ministero, e parlavano tanto di lei. Hermione gli aveva anche detto che aveva un bambino, e si chiamava Draco. Nonostante tutto, una parte di Azure avrebbe sempre ricordato Draco, e l’avrebbe amato. Altrimenti, non sarebbe stata così distrutta dentro.

-Tutto bene, Azure?- la voce di Harry la fece sobbalzare sul posto e distogliere lo sguardo dal giornale che teneva tra le mani. Sorrise debolmente. Dal giorno della battaglia erano diventati amici, e lui era stato il primo a capire ciò che non andava nella ragazza quando l’avevano trovata in lacrime davanti Olivander. Draco. Le mancava Draco. Le mancava Draco quando aveva vagato per Londra, sperduta, di locale in locale. Le mancava Draco quando aveva passato la notte alla stazione dei treni. Le mancava Draco quando una notte, troppo ubriaca per poter ricordare il volto di quella persona, si era lasciata trascinare in una squallida stanza d’albergo. Nove mesi dopo era nato suo figlio. Lo sbaglio di una notte ed il cambiamento di una vita, lo definiva. La vita gliel’aveva migliorata.
Le mancava Draco, eppure non ricordava chi fosse. E sapeva che, in fondo alla sua mente, aveva ancora il ricordo di Severus. Spesso si era svegliata chiamando il nome di entrambi, tremando. Non si era ancora perdonata, e neppure sapeva cosa aveva fatto. Forse era un bene.
-Sì, sto bene.- annuì, ripiegando il giornale e portando le gambe al petto. Tra i suoi capelli neri lunghi fino ai fianchi si scorgeva una ciocca bianca. Un’unica ciocca bianca.
-E Draco?- le chiese.
-Probabilmente è in giardino a giocare con Albus.- si strinse delicatamente tra le spalle. Sul giornale, una foto ritraeva un uomo dai capelli biondi, con il sorriso triste. Le sembrava così familiare.
-Vuoi portarlo tu a King’s Cross?- domandò, incerto. Lei sorrise, continuando a guardare la foto.
-Non ricordo che aspetto ha, forse mi piacerà rivederla.-
-Ed allora andiamo.- asserì Harry, sorridendo debolmente e accompagnandola fuori, dove gli altri aspettavano.

Dopo aver attraversato la parete, Azure posò la mano sulla spalla del figlio, che però corse via.
-Draco, fa piano!- gridò, seguendolo con lo sguardo. I suoi occhi si posarono su dei capelli biondi, dei profondi occhi azzurri ed un sorriso spento. Si guardarono, lui con le labbra dischiuse, e gli occhi colmi di lacrime, la mano posata sulla spalla di una bambina dai lunghi capelli neri. Mosse le labbra, ‘vai Azure’ disse, e la bambina corse verso il treno. Lei immobile, ad osservare ciò che il ragazzo da lei amato era diventato, ricordandosi di tutto. La prima volta in cui si videro. Quando si parlarono. Le prime notti in cui lei s’intrufolava di nascosto sotto le sue coperte e dormivano abbracciati. Il ballo. Il bagno dei Prefetti. Mirtilla. La Torre di Astronomia. La Foresta Proibita ed i Centauri. Ricordò tutto. Un singhiozzo lasciò le sue labbra, e sussurrò il nome del ragazzo più volte. Hermione le corse al fianco, avvolgendole le spalle con un braccio ed allontanandola, scuotendo il capo in direzione di Draco. Ma era troppo tardi, lei lo ricordava.

Quando fu ora di tornare a casa, i due le passarono accanto, e l’uomo le andò addosso, facendo cadere apposta un bigliettino. Azure si voltò a guardarlo, cercando di rallentare i battiti del proprio cuore, ma lui continuò per la sua strada, a braccetto con un’altra donna. Quindi lei si chinò e prese il foglietto delicatamente tra le dita. Riconobbe subito, una volta aperto, la calligrafia ordinata e precisa del ragazzo che amava.

Mi dispiace, diceva, non avevo scelta.

Ho avuto un vuoto momentaneo per molte cose di questo capitolo, e vedrete sicuramente qualche incongruenza, ma non ricordavo proprio nulla e quindi ho dovuto improvvisare alla sTRAGRANDE anche perché come vedete le uniche cose vere di questa parte sono i personaggi, la Romione, l’Harmony, Hugo ed Albus. Draco dovrebbe avere un figlio ma fare che si chiamava come Azure era una cosa troppo ahsdhas e non potevo non farlo, capite? In ogni caso, ci sono molti aspetti in tutta la storia modificati di modo da adattarli alla presenza di Azure Ellis.

[La storia è terminata, ma andando sul mio profilo troverete delle parti aggiuntive per chiarire alcune situazioni.]

At least, siamo alla fine. Vi ringrazio tanto. Ringrazio quelli che l’hanno seguita dall’inizio. Chi ha commentato. Chi ha votato. Chi (se c’è stato) ha messo una buona parola sulla storia. E soprattutto ringrazio te.

A te, se sei rimasto con Harry (e Ron, Hermione, Azure, Draco, Luna, Neville, Piton, Ginny, Gred e Feorge e chi più ne ha più ne metta) proprio fino alla fine.
   
 
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