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Autore: strayheart00    21/10/2015    2 recensioni
Quando, in una normale giornata di luglio, Logan Stuart si era svegliato non credeva che di lì a poche ore sarebbe diventato amico di Sam Ferrari. Non si aspettava nemmeno che nel corso dei mesi avrebbe perso la testa per lei fino a consegnarle il suo cuore. E di certo non poteva mai sospettare che quella ragazza gli avrebbe cambiato totalmente la vita, facendo crollare ogni sua certezza. Peccato che nella vita niente va come ci si aspetta e il destino ha sempre in serbo qualcosa. Così Logan si ritroverà coinvolta in una storia che lo porterà a toccare il cielo con un dito per poi fallo sprofondare nel gelo dell'inferno.
*Tratto da uno dei capitoli:*
«Vieni qui e guardiamo il sole sorgere brontolo. La nostra notte folle è finita» detto questo venne di nuovo a sedersi accanto a me e insieme guardammo il sole svegliare la città che non dorme mai. E insieme al sole si svegliò anche qualcosa dentro me.
Che fosse il mio cuore?
Sam Ferrari mi era entrata dentro più di quanto mi piaceva ammettere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Badboy vs Goodgirl '
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L'ora di inglese sembrava non passare più. L'orologio era fermo da mezz'ora mentre il mio cervello rimandava a raffiche le immagini di sabato notte. La notte non avevo chiuso occhio, un po' perchè il divano di Char era stramaledettamente scomodo, un po' perchè avevo una voglia matta di andare da Sam. Sapevo di aver commesso una cazzata, un enorme cazzata, che forse avrebbe portato la fine della nostra amicizia, ma non me ne pentivo. Baciarla aveva scatenato in me sensazioni mai provate prima e la cosa mi spaventava. Non potevo permettermi di perdere Sam, era troppo importante per me. Ma restava il fatto che non sapevo in che condizioni avrei trovato Sam una volta in mensa e l'ansia mi attanagliava lo stomaco. In fondo lei non si era tirata indietro, anzi aveva voluto che continuassi a baciarla... Non ci stavo più capendo niente. Se solo avessi parlato con lei quella sera, ma invece no! Tom doveva arrivare a rompere le palle perchè altrimenti non sarebbe stato lui...


Le labbra di Sam era quanto di più buono e morbido c'era al mondo. Ne ero totalmente incantato. Potevano essere passati tranquillamente minuti o ore, ma il tempo per me si era bloccato. C'era solo Sam e, dio, mi sentivo bene come non mai. La poggiai a terra mentre lei mi stringeva il collo con le braccia. Ci fissammo negli occhi, i suoi erano diventati scuri e io al solo vederli fui scosso da brividi. Avvicinai di nuovo le mie labbra alle sue, ma questa volta in un bacio molto più dolce. Le morsi il labbro inferiore facendola gemere e la strinsi di più a me. Dischiuse le labbra permettendomi di approfondire il bacio e così feci. La mia lingua iniziò una nuova danza con la sua, sembrava che Sam fosse nata per baciare me e che io fossi nato per baciare Sam. Ero totalmente perso i quelle sensazione che mi stavo sconvolgendo che non mi resi nemmeno conto del rumore della porta che veniva aperta. Mi staccai da Sam solo quando Tom esclamò in preda ad un infarto "Wow! Era ora!" per poi battere le mani. Sam si era allontanata da me all'istante «Mmm... io ecco.. si io andrei eh... Ci vediamo dopo... Ok ciao!» l'avevo guardata e mi piacerebbe poter dire di aver parlato in maniera più decente rispetto a Sam, peccato che il mio cervello non era riuscito a formulare nemmeno una frase di senso compiuto e perciò avevo risposto solo con un «Mm... OK». Lei era entrata dentro e io non avevo staccato gli occhi dal suo culo fin quando non era scomparsa oltre la porta. Dovrei vergognarmi di questa cosa? Forse, ma il culo di Sam attraeva i miei occhi come se fosse una calamita. Tom mi passò una mano davanti al volto «Ehy Log, ci sei?» spostai la sua mano in maniera brusca «Sei un idiota» sbottai scocciato «No in realtà tu lo sei, ti stavi per fare Sam» mi voltai verso il mio amico, quella sera aveva cercato di vestirsi decentemente: pantalone kaki e camicia bianca. Tom non era un esempio di eleganza. «Che devo fare?» avevo chiesto speranzoso e lui mi aveva risposto per la prima volta serio in vita sua «Invitala al ballo».


Per colpa della stupida idea di Tom e di quello che era successo con Sam mi stavo scervellando da due giorni. Mi sembrava di impazzire. Così ragionai su cosa potevo fare per convincere Sam a venire al ballo con me, quando Ashley mi aveva tirato una gomitata. Mi voltai a guardarla e vidi che mi aveva passato un bigliettino:
'Sii te stesso, lei ti adora per come sei.'
Quando lo lessi per poco non la stritolai in un'abbraccio
'Grazie Ash'
E la ringraziai con tutto il cuore perché mi aveva dato quel coraggio che stavo cercando da due giorni. 
****
L'idea di andare in mensa non mi era mai sembrata così orrenda e masochista. Ero con Tom quando vidi l'entrata dell'inferno è l'unica cosa che volevo fare era scappare a gambe levate. Ma il grandissimo stronzo del mio amico non me lo avrebbe mai permesso, così presi un lungo respiro e spalancai la porta. I ragazzi erano tutti seduti ai tavoli, nessuno sembrava in ansia come il sottoscritto, anzi tutti era fin troppo rilassati per essere un lunedì mattina. Iniziai con Tom a fare la fila e dopo aver preso della pizza-mattone e una bottiglia d'acqua, cercai con lo sguardo Sam. Non trovandola decisi di andarmi a sedere. Al tavolo c'erano solo Matt, Ashley e Casey, queste ultime sparlavano del ballo. Mi sedetti fra Casey e Tom «Dov'è Sam?» a parlare non ero stato io ma Matt, stranito per la mancanza della brunetta «Con Cam» gli rispose Casey e a me per poco non veniva un mancamento. Infatti feci cadere la bottiglia d'acqua, che stavo per aprire, per terra «Perché?» gli chiesi «Credo che lui voglia invitarla al ballo» stavo per fare una strage «Ma lui non credeva che Sam e Logan stessero insieme?» Tom, finto innocente, continuò l'interrogatorio a Casey che gli rispose «Sabato sera si è accorto che tra loro due non c'è niente o almeno così mi ha raccontato Sam». Non volevo crederci, Sam non poteva aver detto che tra noi due non c'era niente. Cazzo, me l'ero quasi scopata contro un muro!! «Dove sono adesso?» la voce mi era uscita leggermente isterica «Nel cortile perc...» mi alzai di scatto ed uscì dalla mensa senza finire di ascoltare Casey. Avrei preso Cam e l'avrei ucciso con le mie mani! Fuori c'era fin troppa gente per i miei gusti e ci misi qualche secondo per trovare Sam. Era appoggiata al muretto e parlava tranquillamente con quel coglione. Avevo una voglia assurda di prenderlo a pugni. Mi avvicinai a quei due che erano fin troppo vicini per i miei gusti. «Sam! Cam! Che bello rivedervi insieme» tutti e due si girarono verso di me, Sam rossa in volto e Cam compiaciuto «Vogliamo riprovarci» mi disse babyken e io scoppiai a ridere «Ma davvero?» Sam aveva lo sguardo fisso a terra mentre Cam mi sorrideva come un coglione «Già, andremo al ballo insieme venerdì» e con quelle parole tutte le mie speranze crollarono. Guardai Sam che aveva alzato la testa, gli occhi era lucidi e le labbra dischiuse come se fosse pronta a dire qualcosa. Aspettai ma a quanto pareva la mia brontolo non aveva nulla da dirmi. Mi rivolsi di nuovo a Cam «beh congratulazioni per l'amore ritrovato allora» sbottai e scappai di corsa da quei due. Dio doveva avercela proprio con me, visto che l'unica ragazza che volevo non ricambiava. Sam mi aveva sconvolto la vita e io non le avrei mai permesso di lasciarmi per quel coglione. Me la sarei ripresa, avevo già in mente un modo. Dovevo chiedere aiuto a Ash, Casey e Tom e forse Sam sarebbe stata mia.
****
Quando arrivai davanti casa di Sam avevo il cuore a mille. Avevo passato tutto il pomeriggio a casa di Char a complottare con Ash e Casey. Quelle tre mi erano state di grande aiuto per quanto odiassi ammetterlo. Ash mi aveva trovato frasi smielate da dire a Sam, Casey mi aveva aiutato a scegliere i fiori per la sua migliore amica e Char, beh, lei mi aveva infuso coraggio dicendomi letteralmente «Se non ti vai a prendere Sam, passerò tutta la mia vita a rinfacciarti questa cazzata. E io ho intenzione di vivere a lungo». Scesi dalla macchina di Tom e il mio amico mi augurò buona fortuna, lo sentì a malapena. Andai verso il balcone della stanza di Sam e trovai nel cespuglio la scaletta che Casey aveva portato nel pomeriggio. Lanciai l'estremità sulla terrazza e al terzo tentativo si incastrò nella ringhiera. Presi coraggio e inizia a salire, pregando dio e tutti quelli lassù di arrivare vivo a destinazione. Quando toccai il balcone con i piedi per poco non urlai per la gioia immensa di essere sopravvissuto, ma mi fermai giusto in tempo per non farmi beccare. Mi avvicinai alla finestra e bussai. Sam spostò la tenda e quando vide che ero io subito mi aprì «Log che ci fai qui?» mi appoggiai allo stipite della finestra e incrociai le braccia al petto «Se vieni con me te lo spiego» Sam mi guardò sconvolta «Venire con te dove? Logan è tardi non posso uscire» sbuffai scocciato «Il tuo fidanzatino già si comporta da padre iperprotettivo?» quella frase mi era uscita di getto «Dammi cinque minuti» le sorrisi soddisfatto per poi entrare nella stanza. La stanza di Sam era rosa come quella di barbie, milioni di foto erano appese alle pareti. La sua scrivania era cosparsa di fogli e libri, il letto era tutto sfatto e i cuscini che di solito stavano su di esso adesso erano sul pavimento. Vari vestiti erano buttati in giro sul pavimento, intravidi anche un reggiseno di pizzo nero e all'improvviso mi sembrò una cattiva idea trovarmi nella stanza di Sam. Lei riemerse stranamente davvero cinque minuti dopo dalla cabina armadio. Aveva indossato un vestito a fiori con un scollatura molto profonda. «Vogliamo andare?» mi disse dopo che io mi ero bloccato a guardarle le tette, molto probabilmente con la bava alla bocca, le tesi la mano e lei dopo un attimo di esitazione la strinse. Con uno strattone l'avvicinai al mio petto e la baciai dolcemente, un semplice bacio a stampo che fece sospirare entrambi, «Adesso si» dissi facendola scoppiare a ridere.
****
Eravamo nell'ascensore che portava al regno di Logan. Avevo preparato una piccola sorpresa per Sam e per tutto il traggitto avevo tenuto le dita incrociate. Mi stavo per giocare la mia possibilità e quando l'ascensore fermò la sua salita io stavo per svenire. Presi ancora una volta Sam per la mano e la portai sul tetto, prima di entrare nel palazzo le avevo coperto gli occhi con una benda. La portai al centro e poi mi posizionai dietro di lei «Spero che ti piaccia brontolo» le sciolsi la benda che cadde per terra e mi godetti il sorriso che comparve sul suo volto. Con l'aiuto di Tom aveva reso quel tetto un piccolo paradiso. Avevo sparso petali di rosa e candele per tutto il pavimento e il divano era stato sostituito da un gazebo bianco. Lì avevo apparecchiato per due persone. Sulla tovaglia bianca avevo messo un candelabro e un mazzo di margherite, i suoi fiori preferiti. I piatti erano già a tavola e sperai che a Sam sarebbe piaciuta anche la seconda sorpresa. Si girò verso di me e mi buttò le braccia al collo, stritolandomi in un'abbraccio «Logan è stupendo! Dio! Tu come... quando... perché?» per una volta ero stato io a lasciarla senza parole «Spero che tu abbia spazio per un po' di dolce» mi guardò ancora più scioccata, io allora da galantuomo, il quale non ero, l'aiutai ad arrivare fino al gazebo, prendendola sottobraccio. Le spostai la sedia e poi la feci accomodare. Alzai la cloche e scoprì il suo piatto. Ero andato nello Starbucks dove ci eravamo incontrati per comprarle i suoi cupcake preferiti, su cui avevo fatto scrivere "Vorresti venire al ballo con me?", già, era un bel po' di cupcake. Alzò il volto dal piatto e mi guardò con le lacrime agli occhi, mi inginocchiai e le presi la mano «Ci verresti al ballo con me Sam?» lei mi saltò addosso, letteralmente, e mi baciò «Cazzo che si Logan!». A quella risposta scoppiai a ridere per poi tornarla a baciare. Cosa che feci per molto tempo ancora
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«Quindi ha reclutato i nostri amici per farti aiutare? Eri davvero così disperato?» Sam mi stava facendo un'interrogatorio per capire come avevo fatto a fare tutto questo «Non ero disperato! Ma incazzato nero» lei alzò un sopracciglio, incuriosita dalla mia risposta «Come mai?» sbuffai «Lo sai!» lei fece segno di no con la testa e mi venne voglia di strozzarla «Oh andiamo! Quel coglione di babyken mi ha detto che volevate riprovare a tornare insieme» Sam scoppiò a ridere per la mia pessima imitazione «In realtà gli stavo dicendo che non aveva più possibilità» adesso ero io ad essere incuriosito «Ma Casey...» lei mi fermò con la mano «Ti ha detto quelle cose perché glielo chiesto io» nella mia testa c'era la confusione più totale «Perché?» Sam si passò una mano tra i capelli, scocciata perché io non capivo «Per vedere tu che avresti fatto» ma che bisogno c'era? «Non ti capisco» lei mi lanciò un'occhiataccia «Se non avessi fatto niente voleva dire che per te quello che è successo sabato sera non significava niente...» stavolta la fermai io «come hai potuto pensare che per me quello che è successo sabato sera non ha significato niente? Dio Sam! Baciarti mi ha quasi ucciso» lei si alzò dalla sedia e venne a sedersi in braccio a me «Vediamo di farti morire completamente allora» mi allacciò le braccia dietro al collo e iniziò a baciarmi la mascella «Sam... Fermati prima di...» fui interrotto dalle sue labbra che entravano in contatto con le mie e non trovai più niente da aggiungere.
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«Quindi tu e Sam andrete al ballo insieme?» Tom, da grandissimo pettegolo qual era, appena mi vide varcare la soglia di casa di Char, si informò subito «Si» lui mi guardò tutto sorridente, mentre Char urlava dalla camera da letto «Mi metto le mutande e poi mi dici i dettagli» scoppiamo a ridere sia io che Tom, quella ragazza non aveva peli sulla lingua. «Allora che pensi di indossare?» mi alzai per andare in cucina «Non lo so Tom, credo proprio che mi farò aiutare da Char e Ash» presi due birre e ne portai una a Tom «Ma che ti importa! Vacci in polo e pantaloncini» mi sedetti sul divano buttando i piedi sul tavolino «Non posso andare al ballo in pantaloncini Tom!» il mio amico alcune volte non connetteva il cervello «Io credo che invece ci andrò in pantaloncini» come in quel momento in cui stava sparando una marea di cazzate «Oh certo così è la volta buona che Casey ti uccide» Tom sospirò moltoooo teatralmente «Quanto mi piace quella ragazza!» ormai era perdutamente innamorato, e non era l'unico. Su quel tetto mi ero reso conto di essere nella mera fino al collo. «Scusa non sto capendo. Tu andrai con Sam e tu con Casey?» Char arrivò proprio in quel momento e si buttò su me e Tom «Si Char. I tuoi ragazzi andranno al ballo!» Tom gli rispose tutto contento e Char lanciò un urletto di gioia «Sono così fiera di voi! Ma dovrete passare sul mio cadavere prima di andarci in pantaloncini!» scoppiamo a ridere mentre Char continuava ad urlare indignata «Sono seria!». Allora io e Tom ci lanciammo uno sguardo e poi iniziammo a fare il solletico a Char che iniziò a dimenarsi e minacciarci «Vi ucciderò! Farete una brutta fine!!». In quel momento mi sentii a casa, perché quei due erano la mia famiglia e la mia ancora.











Angolo autrice
Ho cercato di aggiornare il prima possibile perchè dalla settimana prossima sarò sopraffatta da compiti e interrogazioni. In questi giorni mi sto maledicendo per aver scelto il classico! Comunque ritornando al capitolo spero come sempre che vi sia piaciuto. Logan ormai ha perso la testa per Sam e andranno al ballo insieme. Mi piacerebbe dirvi che non vedrete mai più Cam, ma ci sarà fino alla fine della storia! Un bacio a tutte e recensite in tanti.
Al prossimo capitolo! 
   
 
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