Elsa era pronta a partire,aveva preparato i bagagli,ora l’unica cosa che mancava era salutare il suo gattone,Olaf. “Anna dov’è Olaf ?” “Non saprei non l’ho vedo da molto tempo. Andiamo non puoi perdere tempo a cercarlo,l’aereo parte tra un po’” A malincuore Elsa prese i bagagli e si mise in auto,sarebbe stata via per 15 giorni e le dispiaceva non salutare il suo gattone “Mi dispiace Elsa ,se vuoi lo saluterò io per te “ “Grazie Kristoff” Erano giunti a destinazione,l’aereo sarebbe decollato a breve. “Ti saluto,Elsa.” “Ciao Kristoff ricordati di salutarmi Olaf” Elsa non era molto sicura,non aveva mai viaggiato,e per giunta da sola! Anche se desiderava questo viaggio,si sentiva insicura,come se qualcosa in Italia le avrebbe cambiato la vita. Immersa nei suoi pensieri non si accorse dell’annuncio dell’hostess “Si informa la gentile clientela che il volo Oslo - Milano decollerà in ritardo a causa di un imprevisto.” Fu solo quando ricevette uno spintone che ritornò in sé Elsa si girò e vide un ragazzo con i capelli argentati e gli occhi color ghiaccio “Scusami” mormorò Elsa con freddezza guardando il suo biglietto per l’Italia. “Anche tu parti per l’Italia? Hai sentito cosa ha detto l’hostess l’aereo partirà in ritardo. Adesso vado e vedo cosa accade” Elsa rimase sorpresa con quanta facilità questo ragazzo riuscisse a fare amicizia. Si alzò dalla sedia e segui il ragazzo. “Mi dispiace molto signori,ma l’aereo partirà in ritardo,non so quando,credo tra 2 ore. Vi preghiamo di rimanere calmi”disse l’hostess cercando invano di calmare i passeggeri. Elsa allora aprì il bagaglio,voleva leggere un libro,quando sbucò Olaf,il suo gattone bianco “Olaf ,che ci fai qui?Ora chiamo Anna che ti verrà a prendere!” “Signora tutti i dispositivi elettronici devono essere spenti” disse l’hostess costringendo Elsa a spegnere nuovamente il telefono. Come faceva a riportare Olaf al suo regno?Non poteva lasciarlo da solo e non poteva neppure andare al suo regno,l’aereo sarebbe potuto partire. Lei voleva veramente quella vacanza,se la meritava, per cui decise di far finta di non aver visto nulla,non aveva altra scelta “Signori l’aereo è pronto per decollare,potete depositare i bagagli,dopo essere passati dal controllo, alla vostra sinistra. Elsa passo fortunatamente il controllo e depositò i bagagli “Mi dispiace piccolino non ho altra scelta” “Con chi parli?” Elsa si girò e vide il ragazzo di prima. Quel ragazzo era davvero impertinente. “Non credo ti importi” rispose Elsa con freddezza,lei di solito non si comportava cosi,ma quel ragazzo le stava veramente antipatico. Entrò nell’aereo pronta rilassarsi,quando vide sedersi vicino a lei lo stesso ragazzo di prima “Tu non hai altri posti dove sederti?” “Si,ma ormai mi sono seduto” “Cosa?”Elsa era sconvolta voleva un po’ di relax, ma nemmeno questa volta il destino l’aveva ascoltata.