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Autore: LaRagazzaImpossibile    30/10/2015    2 recensioni
Ehm, scusami, tu che stai scorrendo questo elenco di fanfiction: dammi solo un minuto, ci sei? Bene!
Immagina: hai tanto sonno, la stanchezza ti opprime come un macigno che ti schiaccia ogni vertebra, cosa fai? Decidi di dormire!
E se...i tuoi incubi fossero in grado di ucciderti, sottoforma delle tue più grandi paure? Dormiresti? No?
Allora, benvenuto su Oblivia!
*Fanfiction leggera, avventurosa e...riposante ;)
Dormire non sarà più la stessa cosa
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 12
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Dream no more-



"Oblivia! Che tipo di pianeta è?" Chiese Clara appena atterrarono.
"oh beh, un pianeta calmo, tranquillo..piuttosto notturno direi, temperature di 24 gradi celsius, atmosfera composta da ossigeno, azoto bla bla bla...uff benvenuta".
Detto questo il Dottore aprì le porte, davanti a loro, si mostrò uno scenario buio, un cielo stellato vestiva quel pianeta, le case erano scavate nelle montagne, le strade deserte e non c'era un filo di vento.
Il Dottore e Clara si avviarono verso il centro del paesino silenzioso che era davanti a loro.
"sembra notte fonda Dottore...perchè le luci sono tutte accese?"
"perchè non è ancora ora di andare a letto"
"no? saranno almeno le 3 di notte"
"Clara.." il Dottore la guardò
"si?"
"qui è sempre notte, volevi riposare, no?" gli diede un colpetto sulla spalla e proseguì.
Clara affrettò il passo, le sue gambe erano talmente corte rispetto a quelle del Dottore, che anche due passi in più andavano recuperati in corsa "sempre sempre notte?"
"effettivamente no, l'unico momento di luce è l'alba, ma dura circa 3 o 4 minuti, a causa del filtro subsferico, i neutrini si interrompono, quindi l'alba è verde"
"Deve essere uno spettacolo"
"come ogni cosa" disse lui provocandole un sorriso.
"allora, che si fa?" si fermarono davanti al paesino.
"io propongo semplicemente di dor..."
"NO! AIUTO!" delle urla attirarono la loro attenzione. Una donna con un bambino sdraiato a terra, gridava disperatamente aiuto, ma tutti si scansavano.
Non vi erano solo umani, ma alieni di ogni genere.
Nessuno si avvicinò, tranne loro due che in corsa raggiunserò al donna, il Dottore si gettò in ginocchio per esaminare il ragazzo.
"Che succede?" chiese Clara.
"Thomas, si è addormentato" la donna era in lacrime, tentava di svegliarlo, in quel momento, l'idea di dormire in quel luogo a Clara non piaceva più.
Il Dottore infilò gli occhiali sonici e lo osservò.
"Qual è il problema? Perchè non deve dormire?"
"rischia di...oddio, può morire"
"Com è possibile?" chiese Clara spaventata.
"è morto" diagnosi finale del Dottore.
"Cosa?? è morto? Thomas.."
"Signora, mi ha appena detto che se lo aspettava e ora reagisce così? è morto"
"Dottore!" Clara gli diede uno schiaffo sulla spalla.
La donna strinse a sè il corpo di Thomas, Clara e il Dottore si allontanarono domandandosi sulla situazione.
"Dottore, conosci le cause?"
"non ne sono sicuro, ma come possiamo vedere, la signora sapeva che sarebbe morto addormentandosi, pertanto lunico modo per scoprire cosa succede è chiedere".
Lasciarono piangere la donna qualche istante, il Dottore fece per avvicinarsi, ma Clara lo fermò;
"no! Faccio io Dottore, fidati, è meglio" e si avvicinò alla donna.
"Signora, mi dispiace davvero per la sua perdita, ma noi siamo qui per aiutarla, ci sono stati casi simili?" la donna annuì in lacrime.
"Sono arrivati da tempo, non ci permettono di dormire, stiamo morendo uno dopo..uno dopo l'altro e ora...hanno preso il mio bambino"
"Vuole portarci a casa sua? Le daremo una mano".
Quel pomeriggio ci furono i rituali di sepoltura di Thomas, Clara e il Dottore parteciparono.
"Clara..osserva -bisbigliò il Dottore- non sono tristi per la perdita, sono spaventati, terrorizzati oserei dire, sai cosa penso?"
"che tutti sanno cosa succede"
"esatto".
"Salve, io sono Dave, il cugino maggiore di Thomas, voi avete aiutato sua madre Sara, oggi...io vivo con lei, perchè i miei genitori sono morti tempo fa..." un ragazzo si fermò davanti a loro alla fine del funerale, per ringraziarli dell'aiuto.
"Sì, io sono il Dottore -mostrò la carta psichica- e lei è Clara la mia.."
"emh..coinquilina c'è scritto qui -disse Dave- e comunque..Dottore Chi?"
"Dottore Dottore".
"mh sì! Sono proprio io Clara, la sua coinquilina" intervenne la compagna con un tono interrogativo, la sbalordiva sempre quale pensiero poteva scorrere nella mente del Dottore e imprimersi sul documento.
Clara strinse la mano di Dave per presentarsi, ma gliela prese con entrambe le sue piccole mani subito dopo, sa bene quanto il Dottore sa mostrare empatia, quindi cominciò:
"Dave, ci dispiace molto, ti assicuriamo...che faremo tutto il possibile per aiutarti".
Dave annuì e abbassò lo sguardo, il Dottore non ama i sentimentalismi, nemmeno ora, così prese in mano la situazione per voler mettersi subito al lavoro;
"Dave, parlando con tua zia sembra che sappia esattamente cosa sta succedendo qui"
"ehm...ma veramente tutti lo sanno...Dottore" Clara e il Dodicesimo si guardarono perplessi, era vantaggioso certo, potevano avere più informazioni possibili sulla situazione.
Dave accompagnò la zia a casa e uscì dall'abitazione con i due viaggiatori per parlare.
"Vedete...questo è un luogo tranquillo, lo è sempre stato, noi umani riusciamo a coinvivere con svariate specie di ogni parte del mondo, molti vengono qui per riposare o dimenticare un passato...doloroso. Ma ultimamente, da tempo ormai, dormire è diventato un pericolo"
"perchè Dave, cosa succede?" chiese il Dottore seccato.
"ci uccidono...nei sogni"
"cosa?" chiese Clara;
"ci sono delle creature, venute su Oblivia, che...si intromettono nei nostri sogni, assumono la forma di ciò che più ci spaventa e loro..beh...ci uccidono";
"come li fermiamo, Dottore?" Clara era sempre più stupita, il Dottore guardò a terra, stette in silenzio e poi aggiunse:
"non c'è alcun modo per fermarli?"
"oh sì, bisgona svegliarti, se ti svegli prima che  ti prendano, sei salvo, ma non puoi andare avanti così insomma...tutti abbiamo bisogno di dormire"
"avete mai pensato di andare via?" chiese Clara, il Dottore la guardò cinicamente, non le ha mai insegnato ad andare via.
"e come?? -rispose Dave- qui dorme tutto e tutti, i mezzi non partono siamo letteralmente...dormienti".
"aspetta! Hai detto, tutto e tutti, anche i mezzi?" il Dottore era preoccupato, Dave annuì, senza pensarci due volte il Dodicesimo corse vero il TARDIS.
"Dottore? Dottore!" Clara lo inseguì e Dave fece lo stesso.
Corsero a perdifiato verso il TARDIS, il Dottore infilò le chiavi con la mano tremante e il fiatone, fece irruzione, letteralmente, quasi ruzzolò a terra.
Smanettò i comandi, bottoni e tutto quanto.
"Dorme! Clara, il TARDIS sta dormendo!"
"Cosa? com è possibile?"
"Eh..ragazzi, cos è questa...o questo?" Dave si guardò intorno con lo sguardo spaurito, all'esterno era una cabina! Come può esserci un mondo dentro?
"Oh quanto tempo.. -sussurrò il Dottore- T.A.R.D.I.S. Tempo e Relativa Dimensione Interna allo Spazio, macchina del tempo e del luogo, tridimensionalmente trascendentale, camaleontizzata come una cabina telefonica 1940, infinita...bla bla bla" il TARDIS emise un sussulto "okay, scusa!" confessò il Dottore.
"Il nsotro mezzo di trasporto!" aggiunse Clara
"fermo e dormiente" continuò il Dottore.
"viaggiate nel tempo? Wow! è il mio sogno da sempre viaggiare... -si zittì un attimo- posso venire con voi?" Clara lo guardò sorridendo, poi guardò il Dottore che non sorrideva affatto, finche non emise un secco "no".
"Perchè?"
"Vai da tua zia, Dave..ha bisogno di te".
Senza rispondere nulla, Dave andò via, salutò Clara e uscì dal TARDIS.
"Dai Dottore, non pensi potrebbe farlo?" il Dottore la guardò severo, ma non rispose, era evidentemente preoccupato, ma non per Dave.
"Dottore?" si mise una mano alla bocca e l'altra al fianco, un attimo di silenzio per poi puntare il dito verso la minuta figurina di Clara:
"Io penso che dovremmo andarcene -cominciò a voce bassa- non è posto per te Clara, non adesso, ho sbagliato" detto questo si mise le mani tra i capelli.
"Dottore, io non capisco"
"perchè ti ho portata qui? avevi bisogno di dormire! Ricordi cosa ti ho detto riguardo al sonno nel TARDIS? -Clara annuì mentre il Dottore sospese le mani all'aria e il suo volto si riempì di paura- se restiamo bloccati qui, per giorni con il TARDIS che non riparte, non posso permetterti di sorvolare una notte, quindi non saresti riposata, e se ti addormenti qui poi.." 
"Dottore... -Clara si avvicinò al Dottore, gli prese i polsi e lo tranquillizzò, accennando uno dei suoi bellissimi sorrisi -...se addormentarmi ti preoccupa, non lo farò".
Il Dottore sospirò, non era affatto tranquillo:
"Clara, sono un Signore Del Tempo, posso dormire a comando, lo faccio sempre quando gli altri parlano, posso stare sveglio anni e anni e decidere di dormire cinque minuti se voglio ma...tu sei un'umana, dormire è una necessità e un bisogno primario e non posso portarti via da qui io.."
le sue parole vennero interrotte da un abbraccio di Clara, le sue braccia si aggrapparono alla schiena del Dottore che rimase con le mani a mezz'aria senza toccarla, la bocca spalancata e gli occhi persi, i suoi cuori battevano senza controllo, guardò il volto di Clara, lo abbracciava sempre ad occhi chiusi e con un sorriso accennato.
Il Dottore non potè fare altro che metterle le braccia intorno alle sue spalle e ricambiare l'abbraccio, senza stringere.
Abbracciare qualcuno stringendolo vuol dire fare una promessa, lui non stava promettendo affatto.
Stava solo nascondendo la faccia.



   
 
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