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Autore: piperina    23/02/2009    40 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
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*Act XIII*
- Falling Down -

 

 

 

 

 

Che casino… Dio, state zitti, mi scoppia la testa! Perché c’è tanta gente che parla intorno a me? Non riesco a capire le parole, ma questo vociare mi sta spaccando in due la testa.

- Ehi…-

- Hermione…-

- …svegliata!-

- …stai?-

Rumore di passi… una sedia che viene spostata… un odore inconfondibile. Faticosamente apro gli occhi e vedo tre facce che scrutano la mia.

Respiro profondamente ad occhi chiusi. Sono Harry, Ron e Ginny. Draco…?

- Come ti senti?- chiede Harry preoccupato.

- Debole.- mastico in risposta - Ho mal di testa.-

- Tranquilla.- mi accarezza lievemente i capelli - Dormi. Noi avvisiamo Madama Chips.-

Come se stesse obbedendo ad un ordine il mio corpo torna tra le amorevoli braccia di Morfeo.

 

 

***

 

 

Adesso sono seduta sul letto, perfettamente sveglia e con un rabbia incredibile che mi scorre nelle vene.

- Hai capito, tesoro?- mi chiede l’infermiera.

- Sì, ho capito.-

- Va bene.- annuisce - Faccio entrare i tuoi amici. Sono davvero molto preoccupati.-

La donna si allontana si allontana dal mio letto per chiamare chi è fuori in attesa di vedermi.

Due giorni. Ho dormito per due giorni.

Un mazzo di fiori mi cade dolcemente tra le braccia. Alzo gli occhi e sorrido. - Ciao ragazzi.-

Harry mi abbraccia - Madama Chips ha detto che adesso stai bene.-

- Già.- annuisco - E così ho dormito per due giorni?-

- Sembravi La Bella Addormentata.-

- Chi?- chiedono in coro i due fratelli Weasley.

- E’ una favola babbana.- rispondo io - E’ molto bella.-

- Il principe com’è?- chiede Ginevra, ma si ricompone con un’occhiata torva di Harry - Beh, sarà moro con gli occhi verdi, di sicuro.-

- No, è biondo e ha gli occhi azzurri.- sorrido.

- Oh, allora è decisamente il tuo principe.- dice lei con un sorrisetto malizioso.

- A proposito di biondastri da strapazzo.- interviene Harry - Malfoy ha dato di matto quando sei svenuta. In questi due giorni è stato davvero intrattabile, mandava tutti a quel paese.-

Sorrido. Draco non è il tipo di persona che esprima pensieri e preoccupazioni a chicchessia. È riservato. Lo è anche con me.

- Dov’è?-

- Sta arrivando.-

Passano pochi minuti di chiacchiere con i miei amici e finalmente rivedo il mio ragazzo. Appare ai piedi del mio letto e mi guarda in silenzio. Vorrei gettargli le braccia al collo, sembra un secolo che non lo vedo.

I suoi occhi inchiodano i miei. Ha delle leggere occhiaie ed è più pallido del solito. So che vorrebbe abbracciarmi ma non lo farebbe mai davanti ad altre persone, in questo momento di debolezza.

- Ciao.- sorrido guardandolo.

Lui apre la bocca per rispondere ma proprio in questo momento torna Madama Chips.

- Oh, ci siete tutti.- dice fissandoci uno ad uno - Ora vi dirò quello che Miss Granger già conosce.-

Draco mi guarda con la coda dell’occhio, poi riporta l’attenzione sull’’infermiera.

- Hermione ha bevuto una piccola dose di veleno.-

Le espressioni dei miei amici sono indescrivibili.

- Era fatto abbastanza male, quindi non c’è stato alcun rischio grave, ma c’era comunque del veleno in quello che ha bevuto o mangiato.-

Sta per aggiungere dell’altro ma qualcuno la chiama dicendo che uno del secondo anno ha avuto un incidente con una pianta.

- Miss Granger, resterai in osservazione stanotte. Potrai tornare nella tua stanza domani mattina.- dice prima di sparire.

Il gelo è calato intorno al mio letto. Ginny e Ron sono palesemente senza parole. Harry è agitato e se potesse ucciderebbe solo con lo sguardo. Draco ha gli occhi puntati sul pavimento e tiene i pugni stretti lungo i fianchi.

- Sei stata avvelenata.- dice Ronald ritrovando la voce - Non ci posso credere.-

- Perché avrebbero dovuto farlo?- chiede la sorella confusa - Chi può volere una cosa simile?-

- Le serpi.- ringhia Harry - Sono stati gli Slytherin.- alza lo sguardo e incrocia gli occhi di Draco - E’ colpa tua.-

- Mia?- anche la sua voce sembra un basso ringhio furioso.

- Non credo che tutti i tuoi amici Mangiamorte siano felici di vedervi insieme.-

- Draco non è un Mangiamorte.- ribatto io tentando di controllare le mie reazioni - E’ ovvio che non tutti vedono con benevolenza la nostra storia, ma avvelenarmi non convincerà Draco a prendere il Marchio Nero.-

Per me la discussione può considerarsi conclusa. I due Weasley non dicono nulla. Mormorano un saluto imbarazzato ed escono.

- Verrò alla fine di questa lezione.- annuncia il mio ragazzo; mi osserva per qualche istante e poi se ne va.

Non gli piace mostrarsi debole davanti agli occhi degli altri, e non parlo di qualche bacio scambiato in pubblico.

- Dovresti andare a lezione anche tu.- mi rivolgo al mio migliore amico.

- Ho una cosa da darti.- dice frugando nelle tasche - Me l’ha data Zabini prima che venissi qui. Ha detto di averla scritta settimana scorsa ma di non aver avuto occasione di dartela.-

Fa scivolare sulle mie gambe una busta bianca con scritto il mio nome. Blaise… una lettera? Perché? Avrebbe potuto parlarmi in qualsiasi momento…

- Mione, io devo correre in classe.- dice dispiaciuto Harry - Tornerò quando il furetto se ne sarà andato.-

Sorrido e lo saluto. Ora sono completamente sola.

Guardo la busta e ho quasi paura ad aprirla. Mi faccio forza ed estraggo il foglio.

 

 

 

Hermione, ti starai chiedendo il perché di questa lettera. Non voglio perdermi in chiacchiere, quindi te lo spiego subito.
La notte che abbiamo passato insieme è stata speciale. Tu sei una persona speciale e Draco ti stava lasciando andare come uno stupido. Non potevo permettere che accadesse.
Era chiaro, almeno per me, quello che provava, anche se non l’ha mai detto a nessuno. Ed era evidente la tua sofferenza.
Non saresti stata con Theo se non avessi voluto liberarti la mente da altri pensieri. Theo ti ha vista libera e ne ha approfittato, senza cattiveria però. Capisci, lui non ragiona con la testa che ha sulle spalle.
Ti ho vista fragile, ti ho vista debole… e ne ho approfittato. Volevo far capire a Draco la sua stupidità e volevo essere lui per una notte.
te l’ho detto, sono una serpe e non so consolare le persone con le parole.
Non sapevo come tirarti su e quello che ho usato era l’unico mezzo di comunicazione che avevo. Volevo scaldarti e trasmetterti l’amore e la sicurezza che avrebbe dovuto darti qualcun altro.
Credo di esserci riuscito ma, come te immagino, avrei voluto che Draco lo sapesse in un altro modo. E’ andata così ormai, e voi due state finalmente insieme.
Sembra che Draco sia cresciuto e questo è un bene. vuol dire che qualcosa di buono è uscito da tutta questa storia.
Di solito non vado a letto con le ragazze dei miei amici ma ancora, sono una serpe, e Draco aveva bisogno di una spinta.
Ho parlato con lui, sembra aver capito, ma ovviamente le cose tra noi sono molto difficili adesso.
Spero che tu sia felice con lui.

 

Blaise

 

Ps. Ho confessato a Draco che quella notte, con me, hai pronunciato il suo nome per tutto il tempo.”

 

 

 

Non mi rendo con della lacrima che mi scende sul viso fin quando non cade sulla lettera di Blaise. È incredibile l’affetto che queste parole mi trasmettono.

Ripongo il foglio al suo posto e metto via la busta.

Adesso sto bene.

 

 

***

 

 

Tre giorni fa sono uscita dall’infermeria e non potrei essere più felice. Ho visto Blaise appena fuori dalla Torre il mattino dopo. Gli sono corsa tra le braccia e gli ho detto “Ti voglio bene”.

Lui ha sorriso, ha detto “Anch’io.” e mi ha accompagnata in Sala Grande per la colazione.

Sono contenta di averlo conosciuto. Blaise è un ottimo amico e una persona di cui ormai non potrei più fare a meno. Spero che la nostre strade non siano destinate a dividersi…

Alzo gli occhi e vedo una testa bionda in fondo al corridoio. Un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra. Oggi pomeriggio io e Draco abbiamo un appuntamento.

Vogliamo fare un pic-nic sul Lago, anche se fa ancora freddo, ma io me la cavo bene con i fuochi fatui.

- Ciao.- sorrido quando mi raggiunge.

Lui si china, mi bacia e mi sussurra sulle labbra - Ciao.- con quella sua voce bassa e sensuale che mi fa impazzire.

Non posso farci niente, dopo tutto questo tempo il mio cuore impazzisce ogni volta che Draco è vicino a me.

- Hai portato tutto?- chiede prendendomi la mano.

- Sì.- annuisco, e insieme ci dirigiamo verso il giardino.

L’aria è frizzantina e non ci sono ancora molti studenti in giro. Meglio così. raggiungiamo la nostra meta, un alto salice piangente, e poso a terra la mia borsa.

Mentre preparo la tovaglietta e lo spuntino fatto con le mie mani penso a quanto siano cambiate le cose in questi ultimi giorni.

Ancora non posso credere di aver detto tutte quelle cose private davanti a mezza scuola. E neanche Draco si è risparmiato… ma era il prezzo da pagare per riaverlo con me.

Lo guardo sedersi e curiosare nel cestino. Mi siedo accanto a lui che, guarda caso, ha una mela verde tra le mani.

Il petto si scalda di un’emozione sorprendente. Le mie labbra si curvano in un sorriso sostante. Di sicuro ho un’espressione stupidissima in viso ma non mi importa.

Tutto ciò di cui ho bisogno, ora, è Draco.

Lui alza la testa e mi guarda - A cosa stai pensando?-

- A quanto sei bello.-

Ghigna. E quando mai?

- Mi sembra un buon argomento di riflessione.- annuisce serio e addenta di nuovo la mela.

Ridacchio leggermente e apro il cestino per prendere uno dei tramezzini assortiti che ci sono dentro. Ho fatto anche qualche dolcetto, con l’aiuto di un buon libro di cucina ovviamente.

- Allora, Ichy e Scratchy ti hanno messa al bando?- chiede all’improvviso Draco dopo un momento di silenzio.

- Scusa?- dico io confusa - Itchy e Scratchy?-

Rotea gli occhi in modo teatrale - Potter e Lenticchia.- sbuffa.

- Idiota.- gli do un colpetto sulla spalla - Comunque no, niente gogna per la donna scarlatta.- sto adorando le mie doti culinarie, tutto quello che ho preparato è a dir poco ottimo!

- Strano.- commenta lui.

- Harry ha capito che non c’è niente di male nella nostra storia, e soprattutto ha capito che è meglio per lui farsi i fatti suoi.-

- E Lenticchia?-

Alzo le spalle - E’ un po’ sotto shock per quello che è successo, ma niente di che.-

- Meglio così.- annuisce - Non sopporterei le loro lagne.-

- E…- azzardo io - …di Theo e Blaise cosa mi dici?-

Draco si fa subito scuro in viso. Ingoia il boccone e resta in silenzio. È un argomento difficile, lo so, ma non ne abbiamo più parlato da quando ci siamo riconciliati.

- Theo è il solito idiota.- dice dopo un po’ rompendo il silenzio - Ma sa qual è il suo posto.-

Si zittisce, poi sospira e si passa una mano tra i capelli.

- Blaise…- dice quasi a fatica - …con lui le cose sono un po’ diverse. Vedi,- si gira a guardarmi; è tremendamente serio - sapevo che Theo avrebbe continuato a provarci con te. È stato uno shock, ma in parte me l’aspettavo.-

Annuisco ma non riesco a dire una parola. Mi sento terribilmente in colpa per aver ceduto alla debolezza della situazione in cui mi trovavo.

- Ma non avrei mai immaginato tu e Blaise a letto insieme.- il suo sguardo mi trafigge come una lama affilatissima e io mi sento ancora più in colpa - So perché l’ha fatto, me l’ha spiegato e io ho compreso, ma ogni volta che lo guardo… ti vedo nuda nel suo letto.-

Abbasso lo sguardo. Mi manca il respiro. Il cuore batte all’impazzata, lo sento martellare nelle tempie. Fa male.

- E quando guardi me…- dico con voce bassa e spezzata - …mi vedi a letto con lui?- faticosamente alzo gli occhi sui suoi - Quando mi tocchi, quando facciamo l’amore… pensi a lui che mi tocca, e mi bacia, e mi fa tutto quello che fai tu?-

Non so cosa stia accadendo nella sua mente. Non avevamo mai parlato in questo modo di quello che è successo, ma prima o poi avremmo dovuto farlo.

Draco non dice nulla. Mi fissa in silenzio. Allunga una mano e mi accarezza il viso. Il suo tocco è così gentile…

Si sporge verso di me e sfiora le mie labbra con le sue. È un contatto lieve, quasi timido, ma è sufficiente a farmi correre un brivido lungo la schiena.

Mi spinge indietro fino a farmi sdraiare sulla tovaglietta, si stende su di me e continua a baciarmi. Con la punta della lingua traccia il contorno della mia bocca e sento il suo corpo sul mio. È una sensazione bellissima.

Una mano percorre la mia figura fermandosi sul fianco sinistro, l’altro è posata a lato della mia testa.

Le labbra di Draco sono così morbide e gentili che sembrano seta sulle mie. Il suo corpo non pesa su di me, ma sento il calore che emana. È come se la corrente elettrica corresse tra di noi.

Non sento alcun rumore, non mi accorgo di niente intorno a me. Il mondo potrebbe finire in questo momento e per me esisterebbe solo Draco.

Quando il bacio finisce un gemito mi sfugge dalle labbra. Alzo gli occhi e incontro i suoi. Grigio scurito dalla lussuria che li illumina.

- Quando sono con te penso solo a te e niente altro.- sussurra guardandomi seriamente - A chi pensavi poco fa?-

- A te.- dico senza neanche pensarci.

Un sorriso si fa spazio sul suo volto - Credo sia il caso di andare in camera mia e fare l’amore fino a domani mattina.- propone con spudorata malizia.

- Buona idea.- sorrido e insieme ci alziamo per raccogliere le varie cose sparse intorno a noi e correre come ragazzini verso i sotterranei.

 

 

***

 

 

Sono passate altre due settimane. Nessuno ha tentato di uccidermi o danneggiarmi, gli sguardi cattivi di Pansy mi scivolano addosso, così come le battutine maliziose di Ginny. Mi ci sto abituando… in fondo non è poi così male.

La storia tra me e Draco va alla grande. Sento di amarlo ogni giorno di più e non potrei essere più felice.

In classe o a tavola ci scambiamo solo qualche occhiata complice. A lezione stiamo attenti tutti e due, e poi non è il caso di fare gli esibizionisti o la coppietta di dodicenni appiccicati con la carta moschicida.

Studiamo insieme e quando non abbiamo nulla da fare passeggiamo, parliamo e, ovviamente, ci rotoliamo tra le lenzuola com’è giusto che facciano due ragazzi nell’età più bella della vita.

Guardo il cielo dalla Torre di Astronomia dove sono salita per recuperare un libro che avevo dimenticato e sorrido serena. Niente può abbattermi in questo periodo, neanche le notti in bianco tra le pergamene o il letto di Draco.

A proposito, ho appuntamento con lui fra poco. Oggi lavoriamo su una pozione particolarmente difficile che dobbiamo preparare per settimana prossima e siccome è davvero complicata iniziamo a lavorarci il prima possibile.

Prendo la mia borsa dal banco e mi avvio fuori dall’aula. Tutte queste scale sono così scomode… non mi sono mai piaciute. Ci vorrebbe qualche ascensore in giro per il castello. Chi l’ha detto che le invenzioni babbane non servono a nulla?

Mh…? Cos’è stato?

Mi volto indietro ma non c’è nessuno. Strano, mi era sembrato di sentire un rumore… l’avrò immaginato. Alzo le spalle e continuo a scendere, ma accade qualcosa.

All’improvviso perdo l’equilibrio. Cado in avanti e sbatto violentemente la testa e la schiena sugli scalini senza riuscire a trovare un appiglio a cui aggrapparmi per fermare la mia caduta.

La vista è confusa, mi fa male la spalla destra… e poi non capisco più niente.

È solo un turbinio di colori, dolore e graffi che bruciano, gradini che mi vengono addosso, i capelli mi scivolano sugli occhi.

Ma sono più che sicura di non essere caduta da sola.

 

 

 

 

   
 
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