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Autore: Borange    03/11/2015    2 recensioni
È tutto un inferno qui.
Le fiamme mi stanno rodendo la pelle.
La depressione, la tristezza e la solitudine mi corrodono da dentro.
La mia anima bruciata mi squarta il petto e lenta fuoriesce, un dolore assurdo, un dolore ingiustificato, un dolore così forte mai provato prima; costante e crescente.
Tu, mia cara e bellissima Granger, mi hai stravolto; mi hai travolto; mi hai scomposto:
non so più cosa farne della mia vita.
Genere: Erotico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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CAPITOLO 19 – Esclusivamente sua.

Il silenzio era assordante, al tempo stesso inquietante.
La luce fiocca fuoriusciva timidamente dalle finestre.

Forse è qui, attendendomi inesorabilmente. O forse aspetta di dimenticarmi..

...come se fosse possibile.

Le gambe le tremavano.
Si appoggiò di spalle alla porta, alzò gli occhi al cielo verso la luna, come se le cercasse la forza di continuare quell'interminabile notte.

"Alohomora" – la porta si aprì con un solo scatto deciso.

Subito fu accolta dal calore di quella casa, lento fuoriusciva ed abbracciava Hermione, che immobile, sulla soglia di casa ammirava lo scenario devastante che le si presentava davanti a lei.

Vetro e sangue, sparsi.
Forte odore di alcool, tabacco e di chiuso.
Draco di spalle, era immobile.
A passo svelto Hermione attraversò la stanza, non prima di aver sbattuto violentemente la porta.
Si avventò sulla figura di Draco che impassibile era rimasto completamente immobile.

"Sapevo che saresti arrivata"

Hermione si piombò su di lui e con forza gli strattonò il braccio costringendolo a girarsi.
Il ghigno sulla faccia di Draco era la cosa più bella che Hermione potesse vedere in quel momento.

I suoi occhi, gli erano mancati più dell'aria in quei lunghi ed interminabili attimi di poco prima.
Gli allungò le mani ai fianchi ed appoggiò la testa sul petto.
Lui ricambiò il caldo abbraccio, posandole una mano sul capo.
Lenti secondi passarono.

"Ora mi sento a casa.. questa è casa mia. Sarò una persona migliore" – promise Draco.
"Stanotte no" disse Hermione, convinta.
Draco si staccò dall'abbraccio e guardò meravigliato Hermione.

"Come Miss Granger?" – disse ironico Draco.
"Fammi tua" – disse Hermione, sussurrando.

Draco, senza dire nulla acconsentì, la prese per mano e la trascinò con se.

Scesero due rampe di scale e si ritrovarono di fronte ad un lungo corridoio fatto di mattoni, buio, illuminato a stento da delle piccole torce appese al muro.

In fondo al corridoio c'era una grande porta ad arco.
Draco con una leggera spinta aprì la porta e fece un cenno ad Hermione per entrare.

Hermione entrò nella stanza e si ritrovò davanti qualcosa che non aveva mai visto prima.
L'odore di cuoio le saltò subito al naso.
Le pareti erano costellate da scaffali ripieni di cinghie, corde e oggetti che Hermione non aveva mai visto prima.
L'imbarazzo l'assalì e la costrinse ad abbassare lo sguardo, cosa che Draco notò immediatamente.
Richiuse la porta e si mise davanti a lei.
Le prese il viso fra le mane e la fissò arduamente, come un leone pronto a sbranare la sua preda.
"Sei mia, non puoi scappare da qui"
Hermione sorrise imbarazzata, si sentiva a disagio ma non aveva paura.
Il suo unico scopo era stuzzicarlo "Ribadisco, fammi tua" scandì, in tono di sfida.
Ciò non fece altro che accrescere l'eccitazione di Draco.
"Aspetto questo momento da una vita" sussurrò Draco, mentre le strinse i polsi portandoli in alto.
Il movimento improvviso fece perdere l'equilibrio ad Hermione che andò a sbattere violentemente con la schiena contro la porta alle sue spalle, seguita da Draco che non provò a fermare l'impatto con il corpo di Hermione, e quest'ultima si lasciò scappare un gemito.
Lussuria e passione invadevano i pensieri di Draco, che senza pensarci due volte, si avventò sul suo collo ed iniziò a baciarlo avidamente.
Il profumo di lei che gli invadeva le narici era eccitante ed euforizzante.
Preso da uno scatto adrenalinico trascinò violentemente Hermione per poi spingerla con altrettanta violenza sul letto, che era posizionato esattamente al centro della stanza.
Hermione si lasciò scappare una risata divertita ed euforica.
La piega che stava prendendo la situazione le piaceva.
"Ti stai divertendo Granger?" disse Draco, con un filo di pazzia negl'occhi.
Si avventò nuovamente su di lei, le sue mani ricoprivano ogni centimetro del suo corpo.
Le levò in modo aggressivo la maglietta, sfilandole allo stesso modo il reggiseno.
Dopo di che la spinse di nuovo per farla sdraiare ed iniziò a giocare con i suoi seni.
Hermione si sentiva una bambola nelle mani di un burattinaio impazzito.
Bastò questo a provocarle una grande eccitazione, e di conseguenza, ripetuti orgasmi.
Le mani di lui erano calde ed esperte, Hermione si abbandonò completamente a lui.
Assetato d'amore, assetato di lei, le sfilò con violenza il pantalone e l'intimo, lasciandola completamente nuda, tremante e bellissima davanti ai suoi occhi.
"Oh Granger, preparati al peggio" grugnò Draco.
"Sei una bimba cattiva, sai?" disse Draco, con gli occhi che ora strabuzzavano di pazzia e sadismo.
"Ah si? Mi merito una punizione allora" disse Hermione, provocandolo.
"Già" disse Draco, fuori di se, molto eccitato.
La trascinò a se tirandola per le gambe e con la forza necessaria la fece girare e si mise su di lei.
Ammirava le sue curve perfetta e il pallore della sua pelle, e ne era del tutto incantato, una tela bianca per il suo racconto.

"Ti farò molto male".

Cominciò per accarezzarle le natiche con dolcezza, per poi colpirla con forza.
Hermione si sentì abbastanza umiliata e spaventata per quel gesto, ma anche molto eccitata.
Draco ghignò di piacere, accorgendosi della reazione di Hermione.
Sembrava un altro, era fuori di se.
Nelle vene di Draco scorreva sangue e adrenalina allo stato puro. Quello che aveva sempre desiderato si stava realizzando. Hermione era sua.

La colpì ripetutamente allo stesso punto, accattivando sempre di più il colpo, accompagnandolo ogni volta con un ghigno di piacere e soddisfazione.
I gemiti di Hermione si facevano sentire e la paura iniziava a salirle.

"Ora ti scoperò violentemente" – disse Draco, quasi arrabbiato.

Hermione cercò di girarsi ma il peso di Draco su di lei glielo impedì.

"Non azzardarti a muoverti" le ordinò Draco con voce calda, quasi calmo.
Hermione non rispose, appoggiò la testa di lato in segno di rassegnazione.
Draco rapidamente si alzò, prede una cintura di cuoio abbastanza doppia e tornò altrettanto rapidamente su di lei, esattamente come prima.

"Che vuoi fare con quella?" Hermione non concluse nemmeno la frase che Draco gli diede una frustata fortissima sulla schiena. Hermione si dimenò dal dolore ed urlò abbastanza forte da far irritare Draco.

"Sei mia, esclusivamente mia. Inutile che urli, ci siamo solo io e te qui, nessuno può sentirti."
Hermione era in silenzio, aveva il fiato pesante e la schiena in fiamme, ma non gli avrebbe mai chiesto di smetterla, sarebbe stata una soddisfazione troppo grande da regalargli.
Infondo era lei che aveva deciso questo.

Draco prese i polsi di Hermione e li attaccò con la cinghia per poi attaccarli nuovamente al letto.
La stretta ai polsi era strettissima e la posizione, oltre che scomoda, molto umiliante.
Hermione iniziava a pentirsene, aveva paura.
Draco si protese sul suo fragile corpo che si contraeva e torceva sotto di lui. Percorse con le dita la lunga striscia rossa sulla schiena di lei. Iniziò a baciarla delicatamente mentre con le mani ricopriva i fianchi di lei, per poi arrivare ai suoi seni e stringerli avidamente. Con la lingua ripercorse tutta la lacerazione sulla sua schiena.
"Il miglior sapore che io abbia mai gustato.. il dolore"

Con la mano sinistra passò a massaggiarle la natica colpita precedentemente per poi penetrarla violentemente con due dita.
Hermione urlò di piacere e imbarazzo.
"Oh Granger, tu mi vuoi.. e come se mi vuoi, il tuo corpo non sta facendo altro che comunicarmi questo"

I gemiti di Hermione erano incessanti, quel gesto violento ed inaspettato fece riaccendere l'eccitazione in Hermione, pronta a quello che le aspettava.

Draco si alzò e si sbottonò i pantaloni.
Si prede altri lunghi ed interminabili secondi per ammirare quel corpo fustigato, e tremante, bellissimo e docile, quel corpo che aveva bramato così tanto.
Hermione non aspettava altro, inconsapevole di quello che stava facendo, l'incontro perfetto fra amore e odio.
Ma... Draco fece una cosa che Hermione escludeva a priori: la liberò.

"Non ci riesco" – disse Draco.

Hermione che si allentava la presa e massaggiava i polsi si mise a sedere e guardava esterrefatta quel Draco smarrito.
"Ma com-"
"Dammi un minuto" la zittì impeditamente Draco, rifugiandosi nel bagno.

Hermione che nel frattempo regolava il suo sospiro non riusciva a dare un senso a quello che stava succedendo in quella notte.
Stanca e disorientata si mise stesa, ma non del tutto, appoggiata un po' sul fianco, siccome il colpo alla schiena le bruciava da morire.

 

   
 
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