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Autore: Tigre p    05/11/2015    0 recensioni
E se i nostri pivelli fossero degli semidei?
Se il labirinto servisse a tenerli lontani dal resto del mondo?
Se la Wicked fosse guidata dalle creature malvagie che mirano a distruggere le divinità?
I nostri pivellini dovranno affrontare mille difficoltà nel tentativo di scappare da quella prigione e avere delle risposte ai loro interrogativi..ma dovranno fare i conti con le creature che vogliono la loro morte.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il cuore di Thomas si pietrificò nel vedere le statue.
Ogni statua raffigurava un pivello: c'era una identica a Teresa, una uguale a Newt, a Minho...e, capì.
Capi che quelli erano i suoi amici...qualcuno li aveva pietrificati. Quasi tutti avevano gli occhi spalancati per la sorpresa, Newt aveva un po la fronte corrugata mentre la bocca di Minho era leggermente spalancata, come se stesse iniziando a dir qualcosa. Il pivello non ci mise molto a capire il colpevole...e, infatti, c'era una donna girata di spalle intenta ad accarezzare il viso pietrificato di Chuck. Thomas si girò e chiuse gli occhi, il cuore aveva ripreso a battere mentre la sua mente iniziò a lavorare. L'istinto non sbagliava, se la donna si fosse girata ,lui sarebbe stato la prossima statua. Medusa...ecco chi era.
Thomas iniziò a ricordare qualche particolare di lei: sapeva che poteva pietrificare chiunque con i suoi occhi, aveva serpenti al posto dei capelli e, adorava collezionare statue.
Cercò di respirare lentamente e non perdere il controllo della situazione, era solo e doveva fare di tutto per salvare i suoi amici. La paura di perderli per sempre era forte ma, non poteva farsi vincere da essa.
Doveva rimanere concentrato per trovare una soluzione e salvare i suoi amici.

< Oh, ma guarda, sai già che non devi guardarmi. I tuoi amichetti non ci sono riusciti. Non mi meraviglio, il cervellone della situazione sei tu, no? > disse Medusa con una mezza risata divertita mentre si girò per guardare il ragazzo, o, meglio ancora, le sue spalle < Non voglio ucciderti e nemmeno renderti statua o...almeno...non per ora. Voglio parlare un po con te >

Thomas rimase in silenzio, gli occhi chiusi e i nervi tesi come corde di violino. Era sempre stata lei a parlare nei suoi incubi, i serpenti che uscivano dalla siepi erano quelli presenti ora nei suoi capelli e, quando non riusciva più a muoversi, era per via del potere di Medusa. Ancora una volta, l'incubo aveva predetto il futuro. L'unica differenza?
Non era ancora stato pietrificato e sperò che non accadesse sul serio.
Era l'unica salvezza per i suoi amici.

< Zeus ti ha mangiato la lingua, Thomas? > domandò divertita Medusa mentre si avvicinò piano al ragazzo.
< No > disse con decisione Thomas, scacciando via la paura
< Non sei curioso di sapere perchè ti ho risparmiato? >
< Si...> rispose con sincerità il ragazzo.

Brividi corsero lungo il corpo del pivello appena Medusa si mise davanti a lui. Senti uno dei suoi serpenti accarezza il volto mentre un altro iniziò a sibilare vicino all'orecchio. Non doveva assolutamente aprire gli occhi o per lui sarebbe stata la fine. Infatti, li strinse ancora di più mentre Medusa afferrò il suo mento, facendogli alzare il viso.
Girò appena il volto e Medusa rise per poi lasciare il suo viso e allontanarsi da lui, camminando per la stanza con tranquillità

< Ti ho risparmiato perchè meriti un trattamento migliore...chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei incontrato il figlio della mia acerrima nemica >
< Non capisco...> mormorò appena Thomas , anche nell'incubo lei diceva di odiare sua madre...ma...perchè?
E, soprattutto, chi era sua madre?
< Non capisci? > domandò divertita Medusa < giusto, tua madre non ti ha riconosciuto, non si smentisce mai...> e, scoccò la lingua sul palato, come per gustare quel momento
< Allora...chi è? Perchè la odi? > domandò duramente Thomas, era stanco di non sapere chi fosse il suo genitore divino
< Sei intelligente, puoi arrivarci da solo. Ti do un piccolo suggerimento...i miei capelli, la mia bellezza..rovinati da tua madre> sibilò con rabbia Medusa.

Thomas iniziò a pensare... c'erano molte leggende su quella creatura e, una di quelle, raccontava che Medusa fosse un tempo una bellissima donna fino a quando, dopo aver giaciuto nel tempio di una divinità con Poseidone, quella divinità non si fosse vendicata di lei. Altri racconti, invece, narravano che Medusa avesse sfidato una divinità, dicendo di essere più bella di lei. In entrambi i racconti, la divinità in questione era...Atena.
Il cuore di Thomas si fermò...Atena era sua madre?
No, non poteva essere cosi...o, si?
Infondo, era sempre stato il cervellone di tutti , era bravo con le armi...rispecchiava a pieno le qualità della dea in questione.

< Atena...> mormorò appena Thomas, non sapeva se essere felice o meno di quella scoperta.
< Oh, ci sei arrivato piccoletto. Si, sei figlio di Atena, colei che mi ha rovinato la vita. Ora, rovinerò la tua. Pezzo dopo pezzo, perderai tutto > e, senza aggiungere altro, fece cadere una statua che si ruppe in mille pezzi.

Thomas badò la sua curiosità, non poteva girarsi e, non poteva vedere chi era il pivello appena fatto a pezzi. Un brivido di terrore percorse il suo corpo all'idea di vedere Newt fatto a pezzi, salvanto dal Minotauro per poi morire con Medusa. Non poteva essere cosi crudele il fato. Nemmeno voleva vedere Minho o Teresa fatti a pezzi, come nemmeno Tim e tutti gli altri pivelli del Campo.
Doveva fermarla in qualche modo...ma ...come?
Non poteva guardarla, non sapeva dove si trovava. Si morse l'interno della sua guancia con rabbia, si sentiva di nuovo impotente e, questa volta, era solo.
Nemmeno le leggende potevano aiutarlo, Perseo aveva decapitato Medusa, sembrava un gioco da ragazzi escludendo il fattore “occhi”.

< Ops...un ragazzino in meno > disse divertita Medusa < farò a pezzi ogni tuo amichetto e poi farò a pezzi te. Unico figlio di Atena che morirà per mano mia >
< Unico? > domandò curioso. Doveva perdere tempo con lei, più Medusa avrebbe parlato e più lui poteva pensare a una soluzione.
< Si...Atena è la dea vergine, non si è mai interessata a nessun uomo. Tu. Tu sei un gran mistero. Non la vedo come una mamma affettuosa, vorrei proprio sapere cosa l'ha spinta a questo e, chi è l'uomo che è riuscito ad entrare nel suo cuore di ghiaccio. Chissà se ci tiene a te... >
< Non credo o mi avrebbe riconosciuto > mormorò con un groppo alla gola il ragazzo
< Vero...fa nulla, ti ucciderò lo stesso, dopo i tuoi amici, ovvio>

Thomas strinse l'elsa della sua spada, Medusa non poteva uccidere i suoi amici.
Doveva fare qualcosa. Sentì un'altra statua cadere a terra e la rabbia di Thomas aumentò. Scacciò dalla mente i suoi pensieri, non poteva farsi assalire dalla mille domande e paure, doveva convincersi che Newt fosse salvo.
Medusa si limitò a ridere di nuovo, divertita da quella situazione e felice di poter vendicare finalmente la sua nemica usando il suo unico figlio.

Thomas ..”

Thomas sobbalzò appena e sperò che Medusa non se ne fosse accorta.
Aveva appena sentito la voce di Teresa...forse c'era una possibilità.

“ Thomas ascoltami attentamente. Ti guiderò verso Medusa e quando dirò di attaccare, alza la spada. Devi staccarle la testa, okay? “
“Okay” pensò Thomas mentre la sicurezza e la speranza tornò in lui, avrebbe salvato i suoi amici insieme a Teresa
“Fai cinque passi indietro”

Thomas iniziò a seguire le indicazioni di Teresa ma, quando Medusa si accorse che il ragazzo si stava avvicinando a lei, si spostò velocemente,rimanendo in silenzio.

< Vuoi giocare? Giochiamo allora > disse divertita per poi avvicinarsi al ragazzo.

I serpenti iniziarono ad attaccare Thomas, mordendolo in ogni parte del suo corpo mentre Thomas cercò di allontanarli con la spada ma, a un certo punto, Medusa riuscì a togliergli la spada dalla mano e lanciarla a metri di distanza dal ragazzo. Rise e si allontanò dal ragazzo, raggiungendo le statue per poi farne cadere un'altra.

“ Corri verso la tua sinistra, la spada è li. Corri Thomas, corri “

Thomas seguì la voce di Teresa, sentì qualcosa di caldo scendere dalla guancia e parecchi dolori lungo il corpo, quei serpenti aveva fatto un buon lavoro con lui. Ruscì a riperdere la sua spada mentre un'altra statua finì a terra, rompendosi in mille pezzi.

“Thomas, si sta avvicinando..”
“Avvertimi quando è dietro di me..”

Minuti, secondi, Thomas era fermo come una statua, le orecchie tese a cogliere ogni singolo rumore mentre aspettava l'ordine di Teresa. Poteva sentire la creatura avvicinarsi a lui, era il momento giusto.
Strinse l'elsa della sua spada e respirò a fondo, preparandosi a quel momento.

“Ora”

Appena Teresa riempì la sua mente con quella parola , Thomas si girò e alzò la spada in direzione della creatura, sperando, con tutto il cuore, di aver centrato la sua gola. Conficcò la spada nella sua carne e spinge con più forza l'arma, raggiungendo l'altra parte della creatura.
Medusa iniziò a urlare di dolore per poi scompare come tutte le altre creature.
Thomas rimase con gli occhi chiusi, aveva paura di aver fallito , paura che Medusa si fosse solo allontanata. Solo quando sentì i suoi amici abbracciarlo e dargli delle pacche di gratitudine, Thomas aprì gli occhi. I suoi amici erano tornati normali, uccisa Medusa, l'incantesimo che li rendeva statue era scomparso. Iniziò a piangere dalla gioia mentre si lasciò abbracciare dai tutti i pivelli.
Era riuscito a salvarli insieme a Teresa, il suo incubo era del tutto morto ora, non ci sarebbero state altro sorprese.

< Dovete ringraziare anche Teresa, lei mi ha guidato > disse a un certo punto Thomas, indicando la ragazza, non voleva di certo prendersi tutto lui il merito, senza la ragazza, sarebbe rimasto fermo ad ascoltare solo il rumore delle statue che si facevano a pezzi.
< Lei? > chiesero incerti alcuni pivelli
< Ecco...mi parla nella testa..non sappiamo come spiegarlo, ha questo dono >

Tutti si congratularono anche con lei, un po incerti da quella notizia ma, a un certo punto, Clint scoppiò a piangere e tutti si girarono verso la sua direzione. Le statue fatte a pezzi avevano lasciato i cadaveri dei loro amici. Erano morti...alcune parti del corpo staccate e sangue iniziava ad espandersi dai loro corpi. Tra di loro, c'era Jeff.
Dopo alcuni minuti di silenzio, i pivelli decisero di continuare la loro corsa verso la salvezza, i pivelli morti volevano che continuassero invece di rimanere li a guardarli. Thomas aprì la porta e la varcò insieme a tutti i pivelli.
C'era un lungo corridoi illuminato da neon, c'erano solo grossi tubi e qualche pozzanghera di acqua. Iniziarono a camminare ma senza perdere la concentrazione, non sapevano se i guai fossero finiti o meno. Arrivarono a un'altra porta e, dopo averla aperta, entrarono in un'enorme stanza. Thomas ebbe un tuffo al cuore: ricordava quella stanza.
C'erano alcuni morti a terra, i computer erano del tutto distrutti, vetri spaccati e sangue dappertutto.

< Dove caspio ci troviamo? > domandò Minho mentre iniziò a vagare per la stanza, guardando attentamente un cadavere che aveva ormai il camice bianco tinto di rosso
< Qui e dove vi osservavamo > disse Thomas mentre si fermò alla sua postazione.

Alzò lo sguardo e vide che Teresa aveva fatto lo stesso e, lo guardava negli occhi, come se si fosse ricordata di qualcosa di quel posto.
A un certo punto, tutti guardarono Thomas e, quando il ragazzo se ne accorse, li guardò con fare interrogativo

< Ho qualcosa che non va? > domandò con un po di preoccupazione
< Sei stato appena riconosciuto da tua madre, Tommy > disse quasi con orgoglio Newt < Thomas, figlio di Atena >

Infatti, sopra il capo di Thomas, era appena spuntata una civetta bianca, simbolo del suo genitore divino.
Thomas si sentì fiero, finalmente la madre l'aveva riconosciuto ma, una parte di lui, si domandava perchè proprio ora.
Perchè aveva aspettato cosi tanto tempo?
Abbassò lo sguardo e notò un pulsante rosso sullo schermo del computer. Curioso, schiacciò il pulsante e apparve davanti a loro uno schermo nero. Dopo un paio di minuti comparve un uomo. Aveva capelli ricci e castani, sembrava avesse messo ore e ore per sistemarli in quel modo. I suoi occhi erano grigi, il suo volto coperto dalla barba. Indossava un camice bianco e, come sfondo, c'era la stanza in cui ora si trovavano loro. Riconosceva quell'uomo, era quello apparso quando l'Eidolon si era impossessato di lui, era l'uomo che aveva ripetuto parole come “La Wicked è buona”.

< Salve. Se state vedendo questo video significa che avete superato il test del labirinto. Congratulazione. > iniziò a dire con un piccolo sorriso sul volto per poi farsi serio < Avrete di sicuro molte domande nella mente e, cercherò di darvi delle risposte. Anni e anni fa, le divinità greche iniziarono a farsi guerra tra di loro, una guerra che coinvolse padre e figlio, zii e nipoti. Questa guerra causò danni sulla Terra. Maremoti, tempeste di fulmini, uragani...in poche parole, la fine del mondo. Quando le cose iniziarono a calmarsi, la popolazione era stata dimezzata mentre il mondo era ormai del tutto distrutto. Questo, però, non è tutto. Iniziò a farsi avanti una malattia terribile, malattia che colpiva sia gli umani che i semidei, trasformandoli del tutto. La chiamiamo mutazione, un virus che colpisce il cervello, facendo impazzire la persona fino alla morte. Per gli umani, la mutazione li rende incontrollabili e pazzi. Per gli semidei, è peggio. Non solo impazziscono ma, iniziarono a usare i loro poteri contro tutti e, alla fine, diventano creature malvagie. Nel corso degli anni, abbiamo trovato alcuni bambini speciali, immuni a questo virus. Li abbiamo raccolti e studiati per trovare il vaccino , per trovare il perchè questi bambini sono speciali. Ecco perchè siete qui, voi siete speciali, siete la salvezza per il mondo> mentre parlava , i pivelli notarono che dietro le sue spalle erano entrati alcuni uomini armati, i quali iniziarono a sparare < Molti non accettano i nostri metodi ma noi lo facciamo per la salvezza del mondo. Ricordatevi, la Wicked è buona > e , detto questo, l'uomo scomparve.

Tutti rimasero in silenzio. Non sapevano cosa dire, le loro idee erano del tutto confuse. Tutto quello che avevano passato era un test?
Loro dovevano salvare il mondo distrutto dai loro genitori divini?

< Usciamo da qui > si limitò a dire Thomas, guardando una seconda porta che, si sicuro, li avrebbero portati via.

Aveva la testa del tutto confusa , non sapeva cosa pensare in quel momento. Dovevano riparare quello che avevano causato i loro genitori?
Perchè le divinità avevano iniziato questa guerra?
Chi era la Wicked e come avrebbero trovato il vaccino in loro?
Domande e solo domande che avrebbero fatto scoppiare la testa di Thomas in quel momento. Si avvicinò alla porta, voleva scappare da quel posto e da tutto quello che aveva visto e sentito.
Dalla porta entrò Gally, Thomas si fermò e lo guardò con sorpresa e confusione. Era sporco di sangue e aveva appena puntato una freccia contro Thomas. Tutti rimasero sbalorditi, come erano riuscito ad arrivare li?

< Nessuno esce da qui! > gridò Gally mentre la mano che teneva l'arco iniziò a tremare
< Gally! > gridarono alcuni pivelli
< Non capite che non usciremo mai da qui? Non capite! >
< Gally calmati, siamo usciti ormai, siamo salvi! > disse Thomas
< Non saremo mai salvi > disse Gally con disprezzo < Tutto per colpa tua > disse ancora, rivolgendosi a Thomas < Ti odio e ora so anche il perchè. I nostri genitori si odiano, faccio bene ad odiare te, tu credi di essere nel giusto ed essere il cervello di tutto e, intanto, chi ti segue muore! Ora basta, tu morirai ! > e , scoccò la freccia in direzione di Thomas.

Quello che accede dopo fu confusionale agli occhi di Thomas. Si sentì spingere da qualcuno e cadde a terra mentre Clint colpì Gally con una freccia. Thomas si rialzò e notò che Gally era scappato via. Si controllò, nessuna freccia era arrivato al suo corpo. Accanto a sé, era appena crollato Chuck...Chuck.
Solo allora, Thomas capì. Chuck l'aveva spinto e aveva preso la freccia al posto suo. Una chiazza rossa iniziò a farsi largo sul petto del pivellino sul punto in cui si era conficcata la freccia.

< CHUCK > gridò Thomas mentre abbracciò il ragazzino < Andrà tutto bene, resisti > disse ancora mentre iniziò a piangere , il viso di Chuck perdeva colore a vista d'occhio
< Saluta mio padre da parte mia > mormorò appena Chuck e poi la vita lasciò il suo corpo.

Era morto.
Thomas iniziò a gridare dal dolore mentre uomini armati iniziarono a entrare nella stanza, invitando i pivelli a lasciare la stanza. Thomas si avvinghiò al corpo di Chuck, non voleva lasciare il suo amico, non dopo tutto quello che avevano passato, non dopo averlo quasi portato alla salvezza.
Perchè si era buttato per salvarlo?
Perchè proprio lui?
Chuck era sempre stato buono con lui, certo, a volte era un po irritante ma non per questo non gli aveva voluto bene. Si era sempre preoccupato per lui,  l'aveva salvato dal gelo della notte , gli aveva portato da mangiare e da bere, non mancava occasione di ricevere un bel bicchiere di vino da parte sua. E, ora, era morto. Thomas non poteva accettarlo, non era giusto!
Due uomini strapparono Thomas dal cadavere di Chuck e lo trascinarono via. Thomas continuò a piangere mentre seguì gli uomini fuori dalla struttura , salendo, infine, su un elicottero. Davanti a se, c'era solo un grande deserto, il sole scottava ma Thomas aveva ancora la testa altrove, pensava a Chuck e a tutto quello che era successo.

< Ehi Tommy..> mormorò piano Newt mentre si sedette vicino a lui e lo abbracciò.

Thomas rimase in silenziario e si strinse a Newt mentre l'elicottero iniziò a prendere quota, allontanandosi dalla loro prigione.
Erano salvi.

 

Fase 2 conclusa
Creatura 009 deceduta
Soggetto A2 riconosciuto
Fase 3 in attivazione


Intanto nella base della Wicked
Una lungo tavolo pieno di persone con camici bianchi attendevano l'arrivo del loro capo, colui che aveva dato il via a tutto questo. Tutti erano silenziosi e curiosi di sapere come sarebbero andate le cose. Dopo un po, l'uomo entrò. Era lo stesso uomo apparso nel video dei pivelli.

Si sedette e guardò i suoi colleghi con un sorriso stampato sul volto < I ragazzi sono usciti dal labirinto, molti sono i sopravvissuti , non nascondo di essere meravigliato dalla cosa. Meravigliato, soprattutto, da Thomas. Ora i nostri soggetti sono ignari di tutto, penseranno di essere al sicuro > e , rise appena < non sanno che inizierà un altro test per loro. Spero che berranno le menzogne che ho lasciato per loro, non sanno che loro sono la chiave per distruggere le divinità > e, fece un piccolo ghigno maligno, accarezzandosi appena la barba < la chiave per rendere noi potenti >
< Signor Str
öm, cosa avete in mente per i ragazzi? > domandò uno dei presenti.

L'uomo, si girò verso di lui e, dopo averlo osservato per bene, sorrise. Era uno degli ultimi arrivati, un po più curioso di molto altri ma sembrava un buon acquisto per la Wicked. Capelli sul biondo, occhi azzurri, mente brillante, un uomo molto interessante.
Naturalmente, la Wicked doveva stare attenta ai nuovi, non volevano di certo spie.

< Signor Cathal, lo scoprirà molto presto > si limitò a dire con un sorriso. 

Angolo Autore
E con questo, siamo arrivati all'ultimo capitolo!
Per la vostra felicità, però, presto inizierò il secondo libro e scoprirete che fine faranno i nostri pivelli divini!

 

  
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