Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: KakashinoSharingan    05/11/2015    3 recensioni
What if?
Cosa sarebbe accaduto se Homura Akemi, in quel momento, avesse sfruttato il potere del suo desiderio per riavvolgere tutto un’ultima volta?
FanFiction ispirata ad un possibile seguito per la serie Puella Magi Madoka Magica. Basata sia sull’anime che sul manga, ma non ha nulla a che vedere coi film.
Homura vuole nuovamente fare tutto da sola, ma stavolta Kyubey sembra non essere solo. Riuscirà la ragazza a salvare definitivamente l’amica Madoka dalle grinfie dell’Incubator?
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Homura Akemi, Kyubey, Madoka Kaname, Nuovo personaggio, un po' di tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Non mi arrenderò!'
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Correre, scappare, combattere

Lungo la strada verso casa di Miki, incontrarono Sakura e Mami. Le due ragazze avevano un’aria strana: Madoka aveva invitato anche loro, ma le due erano corse via senza nemmeno salutare. Questo fatto aveva incuriosito Homura fin troppo. Mami che se ne va senza salutare? Ho un brutto presentimento!
Inventò una scusa per marinare l’incontro di studi: “Scusatemi, ragazze! Avevo dimenticato che non ho ancora fatto la spesa!” “Possiamo rimandare, allora!” propose Sayaka. “Ma no, tranquille. Yoko ha bisogno degli appunti, meglio se intanto date una mano a lei!” detto questo, prese la stessa direzione di Sakura e Mami, ma senza mostrare alle altre la sua intenzione di seguirle.
Svoltato un angolo si trasformò in Puella Magi. “Dannazione! Lo scudo temporale non vuole saperne di riapparire!” imprecò, notando che quello strumento era ancora assente.
Individuò Mami e Kyoko: come sospettava stavano entrando in una dimensione magica. Fece per avvicinarsi all’ingresso anche lei, quando notò il gruppetto di Madoka; le ragazze si stavano avvicinando pericolosamente. Vide con sollievo che si fermarono davanti a una casa all’inizio della strada. Miki girò la chiave nella toppa, entrando per prima ed esortando le altre ad imitarla. Madoka si fiondò all’interno, Yoko la seguì subito dopo; Homura era certa di aver visto quella ragazza guardare nella sua direzione. Non può avermi notato! non ne era però tanto certa. Quella ragazza la preoccupava non poco.
Homura entrò finalmente nella dimensione stregata.

Venne catturata da un vorticare di farfalle bianche e nere, mentre una grande cornice dorata la inseguiva, tentando di imprigionarla. Evocò un fucile, sparando ripetutamente alle allucinazioni. Doveva riuscire ad individuare la strega.
Muovendosi agilmente tra i colori che si intersecavano, Homura riuscì a schivare ogni attacco, capendone così anche la provenienza. Ad un tratto però, prima di poter individuare con certezza la posizione dell’artefice di quella dimensione, sentì un urlo. Erano grida di dolore. Le sembrò di riconoscere la voce e si precipitò a verificare.
Mami era a terra, una gamba sanguinante, mentre Kyoko cercava di proteggerla dalla strega. Homura la vide: era la stessa che aveva divorato Mami nel ciclo temporale precedente. Così non va, non va per niente! prese il fucile e lo scaricò sulla strega, attirandola verso di sé. Anche Sakura la vide, rimanendo a bocca aperta. Homura aveva agito senza pensarci: è vero che era diventata una maga allo scopo di proteggere Madoka, ma non aveva alcuna voglia di vedere di nuovo Mami morire.
Fece un balzo all’indietro, mentre la strega la seguiva. Riuscì a sparare qualche colpo, ma l’essere magico adesso la stava attaccando direttamente. Venne colpita a un braccio da una freccia acuminata, e non poté non gridare di dolore. Si accasciò a terra. Evocò una pistola, più maneggevole, e impugnandola con una sola mano sparò alla strega, colpendola nel punto giusto.
La strega si dissolse e con essa la dimensione magica. La sua spalla era ormai a posto: dopotutto i loro corpi non erano altro che contenitori. Raccolse il Grief Seed deposto dalla strega e scappò, prima che una delle ragazze potesse parlarle. Aveva controllato da lontano le loro Soul Gem ed erano ancora molto limpide; la sua invece iniziava a riempirsi di impurità.
Si arrampicò in cima ad una gru. Si sedette, prese il Grief Seed e lo poggiò delicatamente sulla Soul Gem. La gemma tornò nuovamente del suo intenso colore violaceo.
Homura guardò lontano: il sole stava calando e una brezza leggera le spostava delicatamente i capelli da un lato. “Ancora a pensare?” le chiese Kyubey, calmo come sempre. Al solito era apparso dal nulla. “Perché perdi tempo con me invece di pensare al tuo piano?” sbottò Homura in tono secco. “Ma è ovvio, piccola Homura Akemi. Il mio piano è già perfetto!” detto ciò se ne andò così come era venuto.
Homura gli sparò contro; non che servisse a molto, quell’essere era immortale. Altrimenti, lei avrebbe avuto la metà dei problemi.
Ripensandoci bene però quel giorno era una piccola vittoria per lei: dopotutto, quella strega non era riuscita a divorare Mami!


Angolino dell’autrice
Ciao!
Finalmente uno scontro più dettagliato… ce n’era proprio bisogno!
Sakura si è accorta perfettamente di Homura (Mami no, era a terra). Le Puella Magi percepiscono il dolore in maniera ridotta, però comunque lo percepiscono. Nel manga Kyubey spiega che per non percepirlo affatto dovrebbero rallentare i loro movimenti.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Ho appena revisionato anche questo!
Un saluto!
   
 
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