Don
Grell passò tutta la sera nella propria stanza, fantasticando sulle
possibili ricompense che gli avrebbe potuto dare don Sebastian a
lavoro compiuto: poteva essere sia una trousse di smalti e trucchi
Kiko,
NikkyP
– pubblicità occulta parte tre
Camy
– Grell, sei peggio di Clio make-up, GRELL MAKE-UP!
NikkyP
– bella questa xD
oppure
poteva trattarsi di tutt'altro... magari una bella sco-
Camy
– ehm... lasciamo intendere agli altri
NikkyP
– peccato, volevo fare 50 sfumature di SebastianxGrell :(
Camy
– ci penso io: 50 sfumature di CielxNikky! :D
NikkyP
- *sbava*
Con
tali pensieri in mente, il curato trascorse il resto della notte, in
modo più che sereno aggiungerei...
Ma don Grell non sapeva che
l'indomani sarebbe stato giorno di battaglia quindi qualche parte
della notte la passò con consulte angosciose. Non per il fatto di
impedire il matrimonio o robe simili, lui non shippava affatto
CielxLizzy, ciò che lo terrorizzava maggiormente era confidare tale
novella a Ciel... quello si che era un problema della
Madonna...
Camy
– momento di pausa.. *scoppia a ridere* ok, riprendiamo...
però
non poteva evitare tale cosa, si ricordava bene delle parole dei
bravi e dei metodi a dir poco spartani dell'illustrissimo don Zio
Sebbo per punire chi non adempieva agli ordini impartiti da
quest'ultimo. Quindi, che fare? Scappare non di certo: chi avrebbe
provveduto alla cura del suo make-up? Chi lo avrebbe accompagnato in
via monte napoleone a fare shopping?
NikkyP
– è una via di Milano dove la roba costa peggio che ad un bordello
dove puoi facilmente trovare Alois.
Di
conseguenza, non poteva assolutamente permettersi di abbandonare il
tutto, anche perché il cardinale William non lo avrebbe di certo
seguito, quindi l'unica cosa che poteva fare era tenere Ciel per le
lunghe. Si rammendò a proposito, che mancava pochissimo al tempo
stabilito per le nozze e.. i suoi pensieri furono bruscamente
interrotti da un colpo di sonno, addormentandosi così, rovesciando
il proprio prezioso smalto sulle coperte scarlatte, sognando il
cardinale in modo poco consono.
Camy
– arrapato-chan 2, la vendetta
Il
primo a svegliarsi, dopo un sogno, ehm... dopo un determinato sogno e
dopo le problematiche del quale s'era impicciato inconsapevolmente,
fu il signor curato. La mente, non appena essersi “ripresa”,
rimembrò i pensieri della sera precedente e la paura iniziò a
insediarsi in lui.
Rimase steso sul letto per poche manciate di
minuti, decidendosi successivamente di alzarsi e di cambiarsi d'abito
per evitare di celebrare la realizzazione di ship imminente. Così,
scese le scale e si sedette sulla propria comoda poltrona aspettando
Ciel con timore e impazienza.
Cielito Lindo de Contrabbando
Phantucci, ehm, Phantomhive, noto a tutti come Ciel per evitare di
ridere, non si fece attendere maggiormente da buon mestruato
qual'era.
Camy
– copyright sul Cielito(...) by Shinicami-sama u.u
NikkyP
– se lo becco per strada mi ammazza...
A
differenza da kuroshitsuji, era rimasto privo dei parenti sin
dall'adolescenza e, nonostante avesse ereditato da quest'ultimi una
filandaia,
NikkyP
– luogo dove si tesse la seta.
non
si voleva sporcare le manine e quindi si limitava a dirigere il tutto
facendo sgobbare, non il nostro solito pinguino, ma Lau, un suo
fidato amico.
Camy
– Effettivamente Ciel ha amici?
NikkyP
– Io ero tentata dallo scrivere “un tizio alla
random”...
All'epoca
era difficile il commercio tessile, ma Ciel era un abile bastard-,
ehm, un abile mercante e sapeva ben gestire le entrate e le uscite,
di conseguenza era riuscito a guadagnare il necessario per poter
vivere nel benessere assieme alla sua futura sposa Elizabeth, o
meglio, a esaudire ogni suo capriccio.
Comparve davanti a don
Grell, in gran gala, con penne con sfumature blu al cappello, col
proprio pugnale dal manico raffinato, vestito a festa come era solito
in quelle occasioni. Ma il giovane mestruato notò l'atteggiamento
incerto, e non sprizzante di ormoni della peggiore specie, del signor
curato domandandosi cosa mai l'avesse ridotto così... l'ultima volta
che l'aveva visto in tali condizioni era stato per via di una
friendzone da parte del cardinale Spears.
- Son venuto, signor
curato, per sapere a che ora preferisce che ci troviamo in chiesa.
-
Di che parli? Quando?
- Come quando? Don Grell, si ricorda che s'è
fissato per oggi?
- Oggi – replicò l'altro, come se ne sentisse
parlare per la prima volta – Oggi mi spiace ma non posso.
Ciel
sgranò gli occhi color oceano incredulo con un lieve tic nervoso a
quello sinistro provocato dalla possibile reazione della futura
moglie a tale notizia – E per quale ragione?
- Prima di tutto,
mi si è spezzata un'unghia, vedete? - sventolò la mano davanti alla
faccia del giovane – In secondo luogo, devo far riprendere il
perpetuo Ronny dalla sbornia della scorsa sera...
- Ah bè,
capirete, quello la ha sempre la sbornia al mattino non è una
novità; inoltre cosa le costerebbero solo pochi minuti e così poca
fatica?
- E poi devo fare shopping, e poi pettinarmi, e poi andare
alla Kiko...
NikkyP
– Grell, hai lievemente rotto le palle con la Kiko...
Camy
– Guarda il lato positivo: almeno fanno affari u.u
-
E poi? - commentò sarcastico Ciel prendendolo per i fondelli.
- E
poi e' è degli imbrogli.
- Come scusate? - chiese l'antracite
sorridendo soddisfatto a quella piccola ma significativa
confessione.
- Aho, marmocchio, t'ho detto che devo rifarmi le
unghie. - Grell guardò il più basso cercando di distrarlo.
NikkyP
– ok, lo direi io e non Grell, ma dettagli u.u
-
E quale sarebbe l'imbroglio?
- L'imbroglio è che mi ha fatto
sborsare talmente tanti soldi che avrei potuto andare a prendermi un
paio di Louis Vuitton...
Il ragazzo sospirò facendo un facepalm
per via della balla colossale che gli aveva rifilato il rosso.
-Mi
dica la verità per cortesia e non cercate di evitare l'argomento.
Il
signor curato non aveva scampo, quando Phantuc-, ehm, Phantomhive
chiedeva qualcosa in modo gentile la cosa era grave, molto grave...
si capiva da lontano un miglio che aveva strizza della possibile
strigliata da parte della piovra bionda, ehm ehm, Lizzy.
Il rosso
sapeva cosa stesse passando per la mente del giovine, solo non sapeva
che rispondergli: se gli avrebbe detto la verità Ciel sarebbe
diventato over 9000!, ma forse una soluzione c'era...
Camy
– HA UN AURA POTENTISSIMA!!!
-
Error, candito, votum, cognaito, crimen, Cultus dispartis, vis, ordo,
ligamen, honestas, Si sis affinis,... - iniziò a vociferare il
curato in latino, tentando di confondere il ragazzo.
- Si piglia
gioco di me? - lo interruppe – Che vuole che me ne faccia del suo
orrendo latino?
- Orrendo latino? Bada che se non sai le cose ti
devi fare i fatti tuoi.
- Ma porco Druitt, non ha senso ciò che
dici!
- Via, caro Ciel, non andate in collera, il ciclo lo avete
già avuto la scorsa settimana...
Grell alzò lo sguardo
incrociandolo con quello del proprio interlocutore: dire che
s'impietrì fu riduttivo dato che lo vide con uno sguardo piuttosto
inquietante e con un'aurea nera circondarlo.
- Sebas-chan,
mere-dà... *si toglie la benda che in realtà qui non ha*
kurose!
NikkyP
– Ciellino della zia, non siamo nell'anime, cambia battuta...
Camy
– best epic-fail ever!
-
Mi spieghi una buona volta per quale motivo non volete celebrare oggi
le nozze...
- Non è tempo, dovete aver pazienza per qualche
giorno. Figliuol caro, qualche giorno non è poi l'eternità.
Ciel
ci rifletté su... non cambiava poi granchè; e poi aveva ancora un
asso nella manica... – Per quanto?
Grell sorrise soddisfatto,
era riuscito a guadagnare tempo nonostante dallo sguardo dell'altro –
Via, per quindici giorni penso di essere disponibile... per il cambio
di stagione devo rifarmi il guardaroba...
- Quindici giorni! Oh
questa si ch'è nuova! S'è fatto tutto ciò che hai voluto sino ad
ora fissando anche, a sua scelta, il giorno; e quando il giorno
arriva mi viene a dire di attenderne altri quindici! - rispose con
voce più alta battendo il pugno nell'aria.
Don Grell prese
l'altra mano dell'antracite impedendogli di continuare – Via, via,
non alterarti, per amor del cielo. Proverò a fare il cambio in una
settimana – cedette per paura.
- E a Elizabeth che devo dire?
-
Ch'è stato un mio sbaglio, ditelo anche a chi si pone domande a
riguardo. Tutto sarà rinviato alla prossima settimana.
- Ne è
sicuro?
- Sicuro quanto so che lo smalto che indosso è rosso. - e
così detto, Ciel se ne andò, facendo al curato un inchino meno
profondo del solito, dandogli un'occhiata più espressiva che
riverente.
Uscito poi, camminando a mala voglia, ripensò al
colloquio appena avuto: era palese che don Grell stesse nascondendo
qualcosa, e quel qualcosa voleva impedire il matrimonio... a tal
pensiero il giovine avrebbe voluto tornare indietro e mettere alle
strette il curato, ma, alzando gli occhi, vide il Perpetuo camminare
dinanzi a lui, ed andava nel retro a buttare le bottiglie di Jack
Daniel's.
NikkyP
e Camy
– Esci
la Jack! Escilaaaaaaaa! (si, abbiamo scritto il capitolo in classe
xD)
Sul
volto di Ciel comparve un sorriso: il suo asso nella manica avrebbe
potuto essergli molto utile... si avvicinò cercando di attaccar
discorso con esso.
- Buon giorno Ronald: io speravo che oggi si
sarebbe stati allegri insieme.
- Eh caro Ciel, spiace pure a me
anche se non vi shippo... avevo in serbo per te una fantastica serata
con un party hard...
Il ragazzo scrollò il capo rabbrividendo un
poco.
- Fatemi un piacere: il signor curato m'ha impastrocchiato
una ragione che non ho compreso dato il suo orrendo latino. Potete
spiegarmi meglio?
- Oh! Vi par ch'io sappia cosa frulli nella
mente di quell'elemento?
L'asso nella manica iniziava, seppur a
fatica, a dare i suoi frutti... il sorrisino dell'antracite divenne
sempre più soddisfatto.
- Via Ronny; siamo amici;
NikkyP
– ma che cazz... da quando in qua 'sto ciclo-chan ha il
gruppetto?
Camy
- CIELITO MOLTO SPIRITOSO
-
ditemi quel che sapete...
- Sentite, Ciel; io non posso dir niente
perché non so niente, posso solo assicurare che il mio senpai non
vuole far torto e non ha alcuna colpa.
- E di chi sarebbe la
colpa?
- T'agà dì che mi a-sà nigut*! Ascolta, ora devo andare,
stiamo entrambi perdendo tempo. - così dicendo posò a terra le
bottiglie e rientrò in casa.
*(ti ho già detto che non so niente
- nda di zia Nikky)
Ciel, rispostogli un saluto, tornò indietro e
fu all'uscio dell'abitazione di don Grell; entrò, andò nel salotto
di dove si erano incontrati prima, avanzando verso di lui facendogli
stralunare gli occhi.
- Eh! Eh! Ma che ci fai qua? - disse don
Grell sbavando con l'eyeliner.
- Chi è quel prepotente, -disse
Ciel, con voce troppo da uomo rispetto l'aspetto puccioso che si
trovava pur d'ottenere una risposta precisa - chi è quel prepotente
che non vuol ch'io sposi Elizabeth?
- Che? Che? Che? C-c-chotto
chotto! - balbettò il rosso diventando più pallido del fondotinta
sul volto. E iniziò a dirigesi all'uscio, ma l'antracite fu più
veloce e gli bloccò l'uscita chiudendo la porta a chiave,
infilandosela in tasca.
- Ah ah, parlerà ora, signor curato? O
vuole che, pur di farla confessare, le rompa tutti
gli smalti che avete?
- Matt-
NikkyP - non sei William, niente mattaku
-
Misericordia! - esclamò.
- Lo voglio sapere.
- Mi vuoi morto
marmocchio?
- La cosa mi alletta, ma per il momento mi servi. Or
dunque, niente fandonie e parli chiaro e subito.
Per la prima
volta, don Grell, ebbe davvero paura del Phantuccio, il suo tono era
alto e minaccioso e il suo sguardo incideva con quello smeraldo
facendolo tremar di paura.
- Mi promettere, mi giurate, - disse -
di non parlarne con nessuno, di non dir mai...?
- Le prometto che
se non me lo dice subito le raserò i capelli a zero.
- Don.. -
deglutì nervosamente intimorito.
- Don..?
- Quel figo della
Madonna di don Sebas-chan!
Elizabeth fece una piccola piroette
mostrando il proprio abito da sposa alla madre. Le sue amiche, Paula
e Soma,
NikkyP - sì, Soma è una bella donnah u.u ... TETTEEE
sorridevano
e le facevano forza perché si lasciasse vedere. Si copriva un poco
il volto, con quella modestia un po' guerriera, facendosi scudo alla
faccia col gomito, posandola poi sul busto, e aggottando le
sopracciglia sulla sua bocca appariva un sorriso radioso. I biondi e
giovani capelli, spariti sopra la fronte, con una bianca e sottile
scriminatura, si riavvolgevano dietro al capo in cerchi molteplici di
trecce trapassate da lunghi spilli d'argento, che si dividevano
all'intorno da parere de' raggi d'un'aureola. Intorno al collo aveva
un vezzo di granati alternati con bottoni d'oro e collana di varie
gemme colorate: portava un bel busto di broccato a fiori, con le
maniche separate e allacciate da bei nastri: una corta gonnella di
seta grezza rosa, due calze candide, due ballerine anch'esse rosa da
ricami bianchi. Oltre a questo, che era l'ornamento particolare del
giorno delle nozze, Lizzy aveva quello quotidiano d'una modesta
bellezza, rilevata costantemente dal viso bello quanto innocente, dal
quale le emozioni le creavano delle sfumature di quello sguardo verde
ancor più dolce di quel che già è.
La piccola Paula s'accostò
a Elizabeth, le fece intendere che aveva qualcosa da comunicarle, e
le disse la sua parolina nell'orecchio.
- Vado un momento e torno.
- disse Lizzy alle donne e scese in fretta. Al vedere la faccia muta
e il portamento inquieto di Ciel - CIEEEEEEEEL! - si catapultò
addosso a lui.
Camy - non mi aspettavo altro...
-
Elizabeth! - rispose Ciel reggendo più sé stesso che la ragazza -
per oggi è tutto a monte, e solo le autrici sanno quando potremmo
essere una ship ufficiale.
- Che? - disse la giovine tutta
smarrita. Ciel le raccontò brevemente la storia di quella mattina, e
quando ella ascoltò il nome di don zio Sebbo: - ah! - esclamò -
fino a questo punto!
- Ma... lo sapevi?
- Non parlarmene, non
fatemi piangere... corro a chiamar mia madre e a licenziare le altre.
Dobbiamo essere soli.
Mentre ella partiva, Ciel sospirò - Non mi
hai mai detto niente.
- Cieeel :( - piagnucolò la bionda
alludendo che se aveva taciuto lo aveva fatto per motivi giusti e
puri.
Intanto, la buona Edward (così si chiamava la mamma di
Lizzy)
NikkyP – ok, lasciando perdere
che sto immaginando Edward col vestito rosa e la cuffietta in testa
(ahahhaha muoio), pensavo che ci stava lui come mamma... cioè,
l'atteggiamento nei confronti di Lizzy è quello! XD
muoio!
Osservava i due avvicinandosi lentamente,
curiosa/o di sapere di cosa stessero parlando. La figlia la lasciò
con Ciel, tornando dalle altre donne al piano superiore – Oggi il
signor curato è malato; e oggi non si fa nulla. - così detto le
salutò tutte in fretta e scese di nuovo.
Le donne se ne andarono
andando in giro a raccontare tale accaduto, e Paula andò dal curato
per verificare che fosse davvero malato... si, malato di shopping
cronico...
- Una sbronza, - giustificò il perpetuo – ieri
eravamo assieme a don Sebastian a fare un party hard... sapete, il
senpai Grell non ha retto agli ormoni...
Note
delle autrici :3
ciao
a tutte! Scusate il ritardo per la pubblicazione ma tra la scuola e i
miei scleri alla Ciel, ci abbiamo messo un po' di tempo xD
che
dire? Mamma Edward mi ha stesa.. davvero, muoro. Mentre per la parte
finale del party hard non c'entra nulla ma dopo aver visto
quell'immagine (grazie Serena), ho dovuto metterla, capitemi xD
che
dire, ci si becca la prossima volta.
Recensite che ci fa piacere!
Ciau!
NikkyP
e
Shinicami-sama