Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LirielFB    10/11/2015    2 recensioni
Benvenuti! Immagino che tutti voi conosciate le eroiche gesta di Harry Potter, però non tutti sanno che se è arrivato sano e salvo allo scontro finale con il Mago-senza-naso lo si deve a me e al fatto che non l'ho mai veramente usato come affila-unghie...
Vi chiederete chi sono... vi accontento: sono il magnifico, il sensazionale, il fantastico Grattastinchi!
Sto per raccontarvi una storia piena di amore, errori, amicizia e coraggio che vi spiegherà il mio enorme sacrificio nel non sfregiare ancora di più il Bambino Sopravvissuto, ma soprattutto vi spiegherà come il mio compito sia pericoloso. Sono il guardiano di Hermione Jean Granger!
Il motivo per cui vi voglio raccontare la mia storia è che ora mi trovo in un punto cruciale della mia vita e, forse, ho bisogno di un consiglio... e se vogliamo essere del tutto sinceri, in realtà sono solo un mezzo-guardiano...
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Grattastinchi, Hermione Granger, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
42 -
Stremata dalla giornata piena di avvenimenti, la mia Streghetta si fece dare il Distillato della Morte Vivente e, dopo essersi versata due gocce direttamente sulla lingua e aver trattenuto il conato di vomito che era seguito, si stese sul letto e nel giro di alcuni minuti dormiva profondamente.
E ora speriamo che riposi tranquilla per tutta la notte... abbiamo entrambi bisogno di dormire.
 


Nuova giornata 
Se all'inizio avevo pensato che potessi trascorrere una nottata tranquilla, all'insegna del riposo, mi dovetti ricredere molto presto. Ero convinto infatti che una volta che la mia Streghetta si fosse addormentata avrei passato la notte a dormire beato, ma non andò proprio così...
Già perché quando la mia Streghetta si addormentò rimase ferma nella stessa posizione per diverse ore ed io ebbi così tanto tempo per pensare che finalmente capì perché il Distillato della Morte Vivente si chiamasse così: la cosa inquietante infatti era che la mia Streghetta restava così immobile da sembrare morta.
Passai tutta la notte ad assicurarmi che respirasse ancora e questo significò per me un'altra notte insonne. Non fui però l'unico a dormire poco e male, perché presto mi accorsi che anche la Rossa sembrava preoccupata dall'immobilità della mia Streghetta.

L'alba era ancora lontana quando il respiro della mia Streghetta cambiò e quindi presto si sarebbe svegliata.
Poco prima che aprisse gli occhi vidi il suo corpo scosso da un brivido e ammetto che temetti subito il peggio, ma quando si mise seduta mi rilassai... Peccato però che la mia calma durò per al massimo dieci secondi, perché appena aprì gli occhi mi sembrò stordita e confusa e nel giro di poco iniziò ad agitarsi.
«Hermione, sei sveglia?» bisbigliò la Rossa nel tentativo di non svegliare anche le altre compagne di dormitorio.
All'inizio pensai che la Weasley avesse parlato troppo piano e che quindi la mia Streghetta non fosse riuscita a sentirla, perché non le rispose in nessun modo.
«C'è qualcosa che non va?» chiese preoccupata la Weasley e di nuovo non ottenne risposta, così un po' titubante riprese a parlare «Sto per avvicinarmi, ma non spaventati non mi avvicinerò troppo».
Di nuovo la mia Streghetta non diede segni di aver sentito, iniziò però ad agitarsi ancora di più, tanto che appena la Rossa scesce dal letto, lei si precipitò nello stretto spazio fra il proprio letto e il muro. A quel punto la Weasley, sempre più preoccupata, accese la bacchetta con un Lumos e una volta messo a fuoco il viso della mia Streghetta, si bloccò di colpo.
Perché ha quell'espressione terrorizzata?
«Hermione...» iniziò a dire senza muoversi e parlando sempre con un tono di voce basso; la mia Streghetta si girò finalmento verso la sua voce e fu così che notai che gli occhi avevano qualcosa di strano.
E adesso che le succede?
«Hermione, sono Ginny - disse con tono più sicuro, poi si sidette sul fondo del letto della mia Streghetta - Ho bisogno che ti avvicini. Perciò per favore siediti sul letto... non ti toccherò».
Lentamente e andando a tentoni, la mia Streghetta si rimise seduta sul letto.
Che la Rossa si sia accorta che gli occhi sono strani?
«Hermione, adesso punterò la mia bacchetta sul tuo viso... - Hermione sussultò - Tranquilla, non farò nessun incantesimo, non ti toccherò e non mi avvicinerò» disse cercando di rassicurarla, poi le puntò la bacchetta contro la faccia.
Oh Merlino!
Perché gli occhi della mia Strghetta sembrano coperti da una patina bianca?

«Hermione... mi vedi?» chiese la Rossa titubante; la mia Streghetta sembrava sul punto di rifugiarsi di nuovo tra il letto e il muro, ma dopo aver fatto alcuni profondi respiri, negò con la testa.
«Pensi sia dovuto a un'altra maledizione?» chiese ancora e la mia Streghetta negò di nuovo.
E allora che Merlino le succede?!
«Idee?» domandò, questa volta con una nota di speranza e difatti la mia Strghetta annuii, poi allungò le mani davanti a sé e iniziò a cercare qualcosa che doveva evidentemente trovarsi sul letto. Capì cosa stesse cercando quando una sua mano trovò la mia testa e si bloccò; si girò completamente verso di me e mi fece capire a gesti che voleva lo specchio. Le passai accanto senza toccarla, arrivai al comodino, presi lo specchio e lo lasciai cadere vicino alla sua mano.
Così, dopo averlo preso in mano e ingrandito, iniziò a scrivere "Non preoccuparti, va tutto bene"
La scrittura lasciava molto a desiderare, ma la Rossa capì lo stesso.
«Capisco di essere stata un'amica pessima e che non ti fidi ancora di me, ma... Come fai a dire che va tutto bene e che non dovrei preoccuparmi?! Per Merlino, Hermione, sei cieca!
» esclamò alzando un po' la voce.
"Penso sia una cosa momentanea e che sia causata dal Distillato della Morte Vivente"

«Pensi?! E cosa ti dà la certezza che sia momentaneo? E perché credi sia a causa del Distillato?» chiese preoccupata.
"Ogni Pozione ha i suoi effetti collarerali
* e il Distillato non fa eccezione. Inoltre sono quasi certa che, averlo preso puro e direttamente sulla lingua, possa averli resi più evidenti"
«Come fai ad essere così calma?! Vado da Madama Chips, magari lei sa cosa fare» detto ciò fece per alzarsi ma la mia Streghetta la bloccò.
"Sono calma perché ci sei già tu agitata per entrambe. Inoltre gli effetti collaterali stanno scomparendo"
«Scusa, non volevo dare di matto... Vuoi dire che non sei solo cieca?» chiese ora nuovamente preoccupata.
Cioè, fatemi capire... la mia meravigliosa Streghetta al momento non può essere toccata, è muta e ora anche cieca... qualcos'altro?!
"Momentaneamente cieca... Comunque quando mi sono svegliata non sentivo alcun suono e la testa era pesante e confusa
. Ma tranquilla, ora va meglio"
«Dovrei essere io a confortare te, non il contrario... - disse in un soffio la Rossa - Dovrei essere io a darti forza e speranza... Sono una pessima amica» concluse sconsolata.
"No, sei solo stata troppo tempo vicino a Harry" scrisse accennando un sorriso.
«Hai ragione! La prossima volta che vediamo Harry ricordami di fargli una lavata di capo!» esclamò sorridendo timidamente «Sicura di stare bene? - al cenno affermativo di Hermione, proseguì - Sicura di non voler andare da Madama Chips?»
"Non ce n'è bisogno"
La Rossa la guardò per un po' dubbiosa, poi riprese a parlare
«Per ora non chiederemo niente, ma se si dovessero ripresentare le chiederemo consiglio... e non fare quella faccia! Non le rubiamo tempo prezioso se le facciamo fare il suo lavoro! Ora, se te la senti, vorrei sapere come hai passato la notte...» chiese timorosa.
La mia Streghetta guardò prima lei, poi me e infine scrisse "Non ho sognato, ne ricordato, ma non mi sento riposata e a giudicare delle vostre facce neppure voi... Mi dispiace che vi siate preoccutati"
«Hermione... - iniziò pericolosamente seria - Giuro che se tu non fossi così piena di maledizioni ora te ne scaglierei una! - poi parlando più a se stessa che a noi esclamò - Ma che razza di amici sono stati Harry e mio fratello?! Harry, appena ti incontro, vedi che bel discorsetto che ti faccio!» poi, leggermente più calma, consigliò alla mia Streghetta di prepararsi in modo da andare a fare colazione.
Sono d'accordo, vediamo di iniziare questa giornata... prima inizia e prima finisce!
Già la notte è stata difficile, se poi ci aggiungiamo che oggi la mia Streghetta e il Biondino non hanno nessuna lezione in comune posso dire senza ombra di dubbio che sarà una giornata orribile!

- - -

Una volta pronte andammo in Sala Grande, trovandola stranamente silenziosa e tranquilla.
... e come potrebbe essere altrimenti?! Non c'è nessuno! Neppure i professori!
Comunque la colazione trascorse nel modo più sereno possibile: nessun ragazzino dei primi anni cercò di avvicinarsi a noi, non c'era neppure la professoressa Dawlish in vista e la cosa proseguì così anche quando la Sala Grande iniziò a riempirsi di studenti più o meno svegli.
Sarebbe stata una banalissima colazione se non fosse stato per due precisi episodi: l'arrivo di Leotordo, il gufo di Rosso-scemo, e la fuga dalla Sala Grande di due Tassorosso.
Tutto iniziò durante la consegna della posta: Leotordo, che era ancora il piccolo gufo super agitato che ricordavo, arrivò con l'intenzione di consegnare una lettera per la Weasley. Fortunatamente Leo aveva migliorato di molto le abilità di volo, tanto che riuscì ad atterrare davanti alla Rossa senza combinare alcun danno. Quello che turbò la serenità della colazione fu che, una volta consegnata la lettera, Leotordo spiccò un piccolo salto e finì al centro della torta di melassa vicino alla mia Streghetta e, dopo averne mangiato un po', decise di volare fino al piatto del bacon che si trovava davanti a Paciock, per finire con un bel tuffo dentro alla brocca del succo di zucca per darsi una pulita... e beh, lavare anche Finnigan.
Credo che le urla e i rimproveri della Weasley a Leo e a suo fratello Ronald saranno presto riportati nel libro "Storia di Horwarts"...
Probabilmente capendo la situazione di pericolo, il piccolo gufo volò via più veloce di uno Schiantesimo.
Quando la Rossa riuscì a calmarsi aprì la busta al cui interno c'erano due lettere: una di Potter-tonto e una di Rosso-scemo.
La lettera di Potter era così zuccherosa che, subito dopo le prime righe, smisi di leggerla.
Non ho alcuna intenzione di farmi curare le carie che sento aumentare mentre leggo!
Deciso a salvaguardare la salute dei miei denti mi disinteressai completamente della lettera, almeno fino a quando la Rossa non la passò alla mia Streghetta dicendole che una parte era per lei. Non era nulla di eccezionale:
il Tonto voleva sapere come stava, se poteva fare qualcosa per lei e che stava cercando di fare il possibile per venire a capo di quello che le era successo, ma vedere che Potter aveva pensato anche alla mia Streghetta mi fece piacere. Ovviamente lui non lo verrà mai a sapere, ma quel giorno ai miei occhi guadagnò un po' di punti.
La lettera di Rosso-scemo era di tutt'altro stampo: primo perché il Rosso non aveva certo scritto alla fidanzata, ma alla sorella e secondo perché le aveva scritto solo per chiederle un piacere.
Il cuor di leone di "Weasley è il nostro re" aveva chiesto alla sorella di convincere la mia Streghetta a incontrarlo durante le vacanze di Natale, ma di dissuaderla dal schiatarlo appena lo avesse visto.
La Rossa ha la stessa espressione infuriata di mamma Weasley quando sorprendeva i gemelli con i loro prodotti...
Peccato che Rosso-scemo non sia qui, mi sarebbe piaciuto vedere come la Rossa l'avrebbe conciato...

Ovviamente la Weasley non disse niente alla mia Streghetta, le passò semplicemente la lettera in modo che lei potesse leggerla.
La reazione della mia Streghetta fu decisamente diversa: fece un timido sorriso.
Ma dico io, come si può sorridere a una lettera del genere?!
Un attimo, forse è ancora sotto gli influssi degli effetti collaterali del Distillato della Morte Vivente!
Rossa, andiamo subito da Madama Chips!
Anche la Weasley dovette giudicare strana la reazione della mia Streghetta perché le chiese cosa avesse da sorridere.
"Ron è sempre Ron" scrisse semplicemente la mia Streghetta.
La Rossa preferì non risponderle e la colazione proseguì tranquillamente, almeno fino a quando, dal Tavolo dei Tasorosso, non si alzarono due studenti che corsero fuori dalla Sala Grande accompagnati dal sorriso a trentadue denti di Nott.
Se non sbaglio i due Tassorosso usciti sono Macmillan e Finch-Flatchley... che centri Nott?

Con il forte sospetto che Nott avesse combinato qualcosa e, deciso a scoprirlo, seguii la mia Streghetta a lezione di Difesa Contro le Arti Oscure poiché si teneva proprio con i Tassorosso.
Rangiungemmo senza intoppi il terzo piano e una volta entrati in Aula vidi sei lunghe file di banchi, quattro per ogni fila; nella parte alta delle pareti erano appese bacheche di vetro chiuse, contenenti svariati tipi di manufatti, vasetti di pozioni, teschi e artigli di creature oscure. Dal centro del soffitto pendeva un grande lampadario e uno scheletro di Manticora. La cattedra si trovava sulla parete di fondo e subito dietro di essa partivano i gradini di pietra che conducevano all'ufficio dell'insegnante, infine su tutto il lato sinistro dell'aula erano presenti finestre istoriate.
Essendo arrivati per primi io, la mia Streghetta e la Rossa prendemmo posto in prima fila, vicino alle vetrate colorate, mentre Paciock e Finnigan si sedettero subito dietro di noi. Diversamente da altre lezioni, quando gli studenti presero posto non si divisero in modo netto tra Grifondoro e Tassorosso, anzi, la maggior parte dei banchi erano misti.

Ormai era ora che la lezione iniziasse, ma non c'era traccia dell'insegnante e gli studenti iniziarono a guardarsi in giro curiosi, poi, improvvisamente, davanti alla cattedra apparve una nebbiolina argentea che lentamente assunse la forma di un'aquila, la quale iniziò a volteggiare tra i banchi per tornare infine dove era apparsa e dissolversi prima di raggiungere il braccio alzato della professoressa Agatha Legend.
Decisamente un'entrata ad effetto...
La professoressa Legend era una donna alta e slanciata, dalla corporatura asciutta e dalle dita lunghe e affusolate. I capelli erano corti e castani, tranne per un ciocca sul lato sinistro bianca latte, infine gli occhi erano leggermente allungati e con una particolarità: uno era di un caldo marrone, mentre l'altro era rosso.
«Buon giorno. Sono la professoressa Legend e quello che avete visto poco fa era il mio Patronus. Prima di iniziare la lezione vi devo informare che al martedì mattina ci sarà una lezione in comune per tutti gli studenti del settimo anno che frequentano il mio corso, questo per mettere in pratica i vari incantesimi imparati
» disse con voce profonda e vellutata, ma allo stesso chiara e ferma.
Una mano si alzò in aria e, dopo che la professoressa ebbe dato il permesso di parlare, una Tassorosso chiese
se fosse una specie di Club dei Duellanti. 
«Esattamente. Mi aspetto che, nonostante non siamo più in periodo di Guerra, vi impegniate al massimo. Altre domande? - nessuna mano si alzò, perciò riprese a parlare - E ora iniziamo la lezione: chi sa dirmi cos'è un Patronus e a cosa serve?» domandò alla classe.
A questo punto molte mani si alzarono e vennero spiegati, più o meno dettagliatamente, gli effetti dell'Incanto Patronus.
L'attenzione della classe era interamente concentrata sulla professoressa, o almeno lo fu fino a quando la porta non si aprì producento un sinistro cigolio e dall'uscio entrarono Finch-Flatchley e Macmillan.
«Ci scusi per il ritardo, ma siamo appena usciti dall'Infermeria. Questo... - disse Finch-Flatchley mostrando una pergamena - ... è per lei da parte di Madama Chips» detto ciò si avvicinò alla cattedra e la consegnò.
«Accomodarvi» esclamò la professoressa, Macmillan intanto prese posto in ultima fila e poco dopo venne raggiunto dal compagno.
Che è successo a Macmillan?
Ha il viso ricoperto da una strana pasta il cui colore non è ben identificabile dato che cambia continuamente... Che sia opera di Nott?

«Stavamo dicendo che i Patroni vengono usati principalmente per proteggersi da creature oscure quali i Dissennatori e i Lethifold - riprese a parlare la professoressa - Durante la Prima Guerra Albus Silente, e i membri dell'Ordine della Fenice, lo utilizzarono come messaggero ed è quello che intendo insegnarvi in queste prime lezioni» 
Oh, ricordo benissimo la lince del mio Affila-Unghie-di-Prestigio che, durante il matrimonio del maggiore dei Weasley, ci annunciò che il Ministro era morto e che i Mangiamorte stavano per attaccare la Tana...
«L'Incanto Patrono è ritenuto un incantesimo molto difficile poiché bisogna far leva su ricordi felici o sensazioni positive e non tutti, in situazioni di pericolo, sono in grado di un'elevata concentrazione. Va detto però che il ricordo felice su cui ci si deve concentrare non deve necessariamente consistere in un momento specifico del passato, poiché a determinare la potenza e quindi la riuscita dell'incantesimo non è tanto il contenuto quanto piuttosto la sensazione trasmessa da tale pensiero. Talvolta, è sufficiente pensare alle persone cui si vuol bene per ottenere un Patronus di pari successo, mentre altre conviene immaginarsi una scena, magari anche improbabile, che ci rallegri e che sia facile da tenersi in mente. Perciò per evocare con successo l'incantesimo, bisogna concentrarsi su un unico ricordo felice e unirlo alla formula Expecto Patronum. Ovviamente più sarà intensa la sensazione di felicità su cui si fa leva, tanto più sarà efficare il Patronus» concluse la Legend.
«Mi hanno informata che alcuni di voi sono in grado di evocare un Patrono più o meno corporeo, potete alzare le mani? - chiese e meno di una decina di mani si alzarono in aria, tra cui quella della mia Streghetta - Per il momento non vi chiederò di evocarlo poiché so che molti di voi hanno ancora incubi riguardo a quello che si è concluso pochi mesi fa in questo Castello. Per questo oggi inizieremo a praticare la Meditazione Trascendetale** che permette di rilassare profondamente il corpo e la mente. Tale meditazione si basa su un'antica tradizione religiosa vedica degli illuminati dell'India e consiste nella ripetizione, per alcuni minuti, di uno specifico suono che permette alla mente di raggiungere uno stato naturale di consapevolezza senza pensieri, chiamato appunto trascendenza. Il suono da ripetere, o mantra, funge da mezzo per consentire all'attenzione di dirigersi in modo naturale verso un funzionamento mentale più calmo. Il termine mantra deriva dall'unione di due termini: il verbo sanscrito "man", che ha diversi significati tra cui: pensare, mente, respiro, anima vivente; e "tra" che in sanscrito corrisponde al significato: che protegge, perciò il mantra è un pensiero che offre protezione. Un mantra può essere rcitato ad alta voce, sussurrato o anche enunciato mentalmente, nel silenzio della meditazione, bisogna però usare sempre la corretta intonazione, altrimenti perde la sua efficacia. Oggi vi insegnerò un mantra purificatore del Buddhismo tibetano: Oṃ Ah Hūṃ. Oṃ indica la Natura di Buddha e le più profonde qualità della mente, Ah è la sillaba che induce all'azione e Hūṃ è la sillaba che infonde la capicità di dissolversi dal mondo per entrare in contatto con lo spazio. Direi di inizare subito, perciò alzatevi dai vostri posti in modo che possa liberare l'aula».
Una volta che tutti si furono addossati alle parti, la professoressa fece sparire i banchi e al loro posto fece apparire dei materassini di un bel verde trifoglio.
«Prego, prendete posto - quando tutti si sedettere la luce all'interno dell'Aula divenne più tenue - Trovate una posizione per voi comoda, distendete le braccia sulle cosce, possibilmente con i palmi della mani rivolti verso l'alto e chiudete gli occhi. Fate alcuni respiri profondi e poi ripetere, sussurrando o mentalmente, Oṃ Ah Hūṃ»
Finalmente un lavoro che può fare anche la mia Streghetta!
...sì, se riuscisse a tenere gli occhi chiusi per più di tre secondi!
Già perché il problema era che, mentre la mia Streghetta cercava di seguire le indicazioni della professoressa, questa girava per l'aula per controllare che l'intonazione fosse giusta, questo però portava la mia Streghetta ad aprire spesso gli occhi per controllare che non le si avvicinasse troppo.
Fortunatamente dopo alcuni minuti anche la professoressa si sedette e iniziò a meditare; la mia Streghetta riuscì a concentrarsi e io... beh, ricordate che non avevo dormito? Ecco, presi sonno e mi svegliai poco prima che la lezione finisse.
«Per adesso basta così - disse la Legend - Fino alla lezione di martedì vi dovrete esercitare sulla meditazione, mattina e sera, per 15-20 minuti. Buona giornata» detto ciò li congedò e fece riapparire i banchi.
Dopo la lezione molti degli studenti sembravano più rilassati e calmi, tanto che uscirono ordinatamente e si diressero alla lezione successiva senza correre o urlare, ma se pensavo che la tranquillità potesse durare a lungo, non avevo tenuto conto di Finch-Flatchley... già, perché una volta usciti dall'aula, si avvicinò a noi.






Angolo varie ed eventuali

* Gli effetti collaterali del Distillato della Morte Vivente sono di mia invenzione, ma ho pensato che, come medicina babbana ha i suoi effetti collarerali, così potesse essere anche per le Pozioni.

** Non ho idea se la Meditazione Trascedentale funzioni o meno, poiché non la pratico. Mi scuso se qualcuno di voi la pratica e si sente offeso, ma ho pensato che poteva essere utile agli studenti un modo per liberare la mente da quello che hanno vissuto.
Per ulteriori informazioni sulla Meditazione Tascendentale potete visitare www.wikipedia.it 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LirielFB