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Autore: ciabysan    25/02/2009    1 recensioni
Omicidi imperversano a Tokyo: le vittime sono ritrovate prive di testa. Dopo la morte dell'amica, la liceale Chiharu inizia ad indagare, scoprendo che la risoluzione del misterio riguarda in qualche modo anche il suo passato celato...
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Le mie dita scorsero tra le pagine di quel diario da ragazzina idiota, quando da esse fuoriuscì una fotografia

Le mie dita scorsero tra le pagine di quel diario da ragazzina idiota, quando da esse fuoriuscì una fotografia. La presi in mano: erano Kobayashi e Joy. Abbracciati l'uno accanto all'altro. Lei era in bikini, lui con un'orrenda camicia floreale. Sullo sfondo? Il tenero paesaggio del lungo mare. Tenerezza disarmante.

Notai con orrore, però, che anche in quella foto e in tutte le altre contenute nel diario appariva sempre quello strano rivolo di sangue, inquietante e strano che cadeva sino alla guancia destra e subito capii di cosa si trattasse.

Lo scoprii la notte precedente, parlando con mia madre, dopo che avevo trovato il documento di divorzio dei miei genitori tra i miei appunti di francese.

Mio padre si chiamava Susumu Barker.

"Letto?" mi chiese Yoshikawa con il suo disarmante sorriso.

Annuii "ti passo l'archivio... è terrificante ciò che ci è scritto"

-

 

Saeki ricevette un'altra strana chiamata, identica a tutte le altre: ogni volta che rispondeva, il misterioso interlecutore riappendeva senza "se" e senza "ma". Arrabbiata, spense il cellulare.

Era una ragazza dotata di un talento vocale davvero strabiliante. Ogni giorno, dopo la scuola si allenava ed esercitava nella stanza di musica del suo liceo. La sua voce era così angelica da mettere le lacrime a chiunque, con la sola potenza delle sue corde vocali. Quel giorno l'insegnante di musica non sarebbe venuta, ma Saeki non esitò a recarsi comunque nella stanza della musica per esercitare un po' la sua preziosa ugola. Tutti gli studenti erano assenti, ad eccezione di Komori. Lui era uno studente di prima liceo, con una vera e propria passione per il pianoforte. In quel momento si stava esercitando con una versione strappalacrime di "Fur Elise".

"Ciao Komori" gli disse Saeki con un sorriso docile

"Ciao Saeki..."
"E così hai deciso di venire comunque ad esercitarti?"
"Sì...almeno per una volte suonerò ciò che voglio"

"Già...quella stronza ci fa sempre esercitare su canzoni merdose"
"puoi dirlo forte"

"Ehi...?"
"Sì..."
"Mi è venuta voglia di entrare nella stanza insonorizzata"
tale stanza era molto grande ed era unita alla camera musicale attraverso una porta. Il suo scopo era quello di registrare le interpretazioni su nastro. L'audio lì dentro era perfetto, ma nessuno all'esterno avrebbe potuto sentire ciò che sarebbe potuto accadere al suo interno ed era questa la peculiarità di questa camera: si poteva registrare in santa pace, senza essere disturbati.

"Sei matta?" imprecò Komori "Non ci è permesso entrare là dentro"
"La prof non c'è giusto?" sorrise Saeki con la sua impertinente voglia di fare

"Ma così non ti sentirò cantare..."

Neanche il tempo di finire questa frase, che la ragazza si era già precipitata all'interno della stanza insonorizzata. Non ci era mai stata e tutto ciò che le passava sotto gli occhi in quel momento era incredibile: un grande registratore era posizionato su di una parete, mentre al centro della stanza c'era un leggio con diversi spartiti musicali. Con l'intenzione di registrarsi, Saeki avviò il registratore e vi inserì un nastro vergine.

REC.

Cercò tra i vari spartiti e subito restò fulminata da quello dell'aria di "Il Flauto Magico" di Mozart. Era un passaggio operistico che la intrigava parecchio: adorava quel suo interessante falseggio, che saliva in alto fino a scendere in un impeto minaccioso. Una spirale sonora di grazia immune.

Cominciò subito l'interpretazione e si lasciò trascinare da quei falseggi graziosi e incredibili, mandando a fare in culo le spiegazioni tecniche di quella prof di musica che tanto odiava.

Ad un tratto qualcosa bloccò la ragazza: la sua voce smise di falseggiare senza motivo.

Un rumore la straziò. Non poteva esserci nessun altro oltre che lei: era una stanza insonorizzata!

Ancora, lo stesso rumore! Più sordo e magistrale. Irrigidì. Tutto sembrava normalissimo, eppure qualcosa non andava. Immediatamente si sentì uno scricchiolio che proveniva da dietro il registratore. Non era il nastro in funzione, ma un suono secco e brusco, quasi un grido suonato in reverse.

Saeki, presa da un impalpabile terrore, stava per allungare le mani verso la macchina, quando il medesimo tonfo sembrò essere presente dietro di lei, squarciando un silenzio quasi sacro.
Saeki si voltò con lentezza, ma ecco che gli spartiti sul leggio presero il volo, fino a squarciare uno dopo l'altro il collo della ragazza.

Urlò, urlò, ma fu inutile...ben presto la voce le volò via come un angelo in cerca di qualcuno da proteggere. E dopo un paio di altri colpi, la testa abbandonò il corpo e cadde a terra.

 

  
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