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Autore: ViTed98    19/11/2015    1 recensioni
Rumpel e Belle sono presi da una piccola lite matrimoniale, quando vengono sorpresi da una luce accecante che cambierà per sempre le loro vite.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Moe French/Maurice, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il retrobottega di Rumpel è un misto tra polvere e diavolerie! Quel giorno ero decisa a mettere apposto quel disastro. Spazzai per terra sorridendo, spolverai ogni oggetto, ogni le mensola sistemando tutto con attenzione in modo da non rompere nulla, lucidai anche la mia chipped cup, sistemandola, successivamente, sul piattino, mi soffermai un secondo ad ammirarla, sorridendo mi girai verso l’arcolaio ormai l’unico oggetto rimasto da spolverare ed iniziai delicatamente a pulirlo.
- Con cosa lo stai pulendo? -
Sobbalzai, Rumpel mi stava guardando severamente, quando c’era di mezzo il suo arcolaio diventava iperprotettivo.
 - con un panno-
dissi semplicemente, ritornai a concentrarmi sul mio lavoro prestando molta attenzione ad ogni movimento, in modo da non rovinarlo in alcun modo
- lo sai che per pulire il mio arcolaio c’è un panno apposito te l’ho detto centinaia di volte, altrimenti si rovina. È molto delicato, lo sai bene. -
 sospirai alzando gli occhi al cielo domandandomi per quale assurda ragione avessi deciso di spolverare quel affare, non contando l’arrivo del proprietario che sapeva essere molto pesante quando si trattava del suo arcolaio, schioccò le dita e il panno che cinque secondi prima avevo in mano cambiò, facendomi leggermente irritare.
Mi ero impegnata per buona parte del pomeriggio a mettere apposto quel disastro, lui l’unica cosa che aveva fatto era stata rimproverarmi perché stavo pulendo l’arcolaio con uno stupidissimo e normalissimo panno ? ma stiamo scherzando!, gli lanciai il panno in faccia
- dato che ci tieni tanto, perché non te lo pulisci tu allora?-
lo guardai male, avevo pulito tutto da sola per fagli un favore, mi sedetti sul tavolo incrociando le braccia al petto guardandolo negli occhi con sfida, mi guardò adirato rispondendomi:
- non dovresti parlarmi in questo modo.. Pensavo ti facesse piacere mettere apposto le cose, ma dato che non è cosi, nessun problema lo farò io, come ho sempre fatto-
quell'uomo era davvero fastidioso alle volte, stava pulendo il suo arcolaio con estrema attenzione come se si potesse rompere da un momento all'altro, questo mi fece maggiormente irritare:
- questa poi, non l'hai mai fatto, se non ci fossi io questo negozio sarebbe il regno della polvere, per non parlare della casa, ti devo ricordare come era combinata quando sono arrivata ? mi fa piacere darti una mano Rumpel ma vorrei un po’ di riconoscenza non credo di chiedere tanto, infondo non sono più la tua governante, sono tua moglie -
si girò di spalle con una strana espressione, non ci piaceva litigare, e iniziavo a sentirmi in colpa per come gli stavo parlando, mi morsi il labbro inferiore osservando la sua schiena
- non dovresti alterarti cosi, lo sai che non mi piace discutere-
abbassai lo sguardo sulla fede e ci giocherellai un po’, mentre lo guardavo di sottocchi
- vorrei solo che tu mi ringraziassi qualche volta, lo stavo facendo per farti un piacere, non lo avrei mai danneggiato, so quanto ci tieni -
- ti ringrazierò quando farai più attenzione.. -
All'improvviso la stanza fu invasa da una luce d’orata, chiusi gli occhi per proteggerli, quando la luce cessò venne sostituita da un pianto, mi voltai immediatamente verso la fonte di quei vagiti, dove pochi momenti prima si trovava la tazzina ora vi era un bambino. Rimasi un momento sorpresa, perché c’è un bambino, dov'è la tazzina? che sta succedendo, un bambino, quello che sto vedendo è davvero un bambino? Crucciai la fronte e guardando il frugoletto che si dimenava piangendo, iniziava ad agitarsi maggiormente e mi fiondai a prenderlo in braccio, evitando di farlo cadere dal ripiano dove pochi secondi prima si trovava la chipped cup, preso in braccio iniziai a cullarlo leggermente; osservai quel fagottino rosa con attenzione, aveva pochi capelli biondo platino, il nasino leggermente al insù, sulla parte superiore della guancia una piccola cicatrice che ricordava incredibilmente la sbeccatura della tazzina. Guardai Rumpel che a sua volta guardava il bambino
- cosa è successo? -
gli domandai, passò la sua attenzione su di me piuttosto scioccato, non rispose, rimase semplicemente lì a fissarmi
- Lui sarebbe la nostra tazzina Rumpel? -
nessuna risposta, il piccolo continuava a piangere interrottamente, Rumpel che non emetteva parola mentre osservava il bambino, sembrò riscuotersi da quel momento di mutismo e balbettando disse:
- Belle, questo non è possibile... no... -
Mi avvicinai a lui facendogli notare la piccola cicatrice, iniziando ad accarezzare la guanciotta paffuta, la manina, le piccole dita, il piccolo piano piano iniziò a calmarsi.
- lo potremmo tenere-
 si allontanò di scatto guardandomi come se fossi impazzita
- no Belle, non voglio un secondo bambino, almeno non ora, no non se ne parla, è poi come potrebbe essere la tazzina, andiamo Belle -
- Rumpel dammi una ragione logica su come un bambino così piccolo possa essere arrivato qui cosi, poi guarda lì-
 indicai dove poco prima la tazzina era sistemata
- è scomparsa, guarda la cicatrice del piccolo è uguale alla sbeccatura- scosse la testa iniziando ad andare avanti e indietro per il retrobottega
 - io non lo voglio, non voglio essere padre, non me la sento, Bae era il mio unico figlio e io.. Io non credo di riuscirci, no Belle no, lo daremo in adozione avrà un’altra famiglia, si è la soluzione migliore-
La rabbia piano piano iniziò a prendere possesso del mio corpo, quel bambino lo volevo, non sapevo perché ma dal momento che lo avevo preso in braccio era scattato qualcosa in me, come un senso di protezione, non lo avrei dato in adozione, no.
- se tu non lo vuoi, va bene, sarò io a tenerlo, non lo darò in adozione. Io lo terrò diventerà mio figlio, se un giorno cambierai idea bene, io sarò lì ad aspettarti ma per il momento credo che sia meglio che io mi trasferisca da qualche altra parte-
dissi guardandolo negli occhi, con un velo di tristezza. Per un secondo ci avevo sperato che lui avesse accettato almeno l'idea di tenerlo, ma non era così, avrei tanto voluto iniziare una famiglia con lui, per giorni avevo pensato all'idea di avere un figlio insieme ma non avevo ancora aperto quel argomentò. Ora non ero sicura che stare nella stessa casa fosse un bene, Rumpel ed io avremmo discusso maggiormente, mi sarei pentita della decisione che avevo preso, lo guardai un'ultima volta, poi guardai il piccolo assopito, presi la decisione andare via. Coprii il bambino con la mia giacchetta, afferrai la borsa ed uscii dal negozio, lui mi chiamo diverse volte ma non mi voltai, se lo avessi fatto sapevo che non ci sarei riuscita.















Angolo Autrice 
Flameo Everyboody, sono ViTed ma potete chiamarmi Vi :3 
Allora come è nata questa storia, lo sognata, si avete letto bene, 
spero di non essere l'unica ad aver sognato i Rumbelle, perchè io so 
di non esserlo maaaa comunque aggiornero questa FF una volta al mese,
onde evitare problemi legati alla scuola. 
Detto questo vi saluto e vi invito a comentare se volete questa storia e dirmi cosa ne pensiate :3
accetto le critiche costruttive :3 al prossimo mese  

  
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