Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: a k u r o s a    19/11/2015    1 recensioni
Raccolta di momenti dolci e semplici dedicata al rapporto tra Rufy e Zoro. NON è una shonen-ai, né una yaoi. Se esistesse un genere per definirla, direi che nakamaship è il termine più corretto. Potrebbe essere SPOILER per chi non è al passo con il manga in Giappone.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
17. Code of Conduct
     (Codice di condotta)


Roronoa Zoro, per gli altri, era un uomo strano perché era indifferente al punto da essere distratto, e rilassato al punto da essere disinteressato. Pochi sapevano che Roronoa Zoro aveva il proprio modo di ragionare, le proprie regole che viveva per rispettare e, grazie a tali ragionamenti e regole, il mondo che era un misto di scelte, possibilità e risultati complicati, per lo spadaccino era in realtà abbastanza semplice. Tali ragionamenti e regole venivano osservati anche durante compiti semplici come quando doveva avere a che fare con i suoi compagni.

Quando Robin chiamava, era una faccenda pratica poiché c'era sempre una ragione o uno scopo che riguardava il benessere dell'equipaggio. Per cui Zoro rispondeva dopo alcuni momenti di pausa mentre si riprendeva dal sonno.

Quando Chopper chiamava (o meglio, strillava precipitandosi verso lo spadaccino), accadeva di solito perché Zoro era nel bel mezzo delle sue quattrocentocinquantasette flessioni, un'azione che Chopper aveva ritenuto inappropriata per un uomo che aveva appena sofferto un'emorragia interna in alcune parti del corpo che non avrebbero dovuto sanguinare, e ossa rotte in punti che le persone, normalmente nella loro vita, non avevano idea che esistessero. Per cui Zoro roteava gli occhi e spiegava alla renna che stava bene e che due barili di birra lo avevano curato di tutto, prima di arrendersi alle lacrime luccicanti dell'animale che aveva preso quel commento come un insulto personale.

Quando Sanji chiamava, che solitamente non accadeva se non prima dei pasti, voleva dire che qualcosa di molto molto brutto era accaduta a Zoro poiché il cuoco urlava il suo nome invece che uno dei tanti soprannomi che Sanji tanto gentilmente si era fabbricato da sé. E in quei momenti generalmente Zoro non era in uno stato che gli permetteva di rispondere. Se lo era, la risposta era di solito qualcosa di completamente idiota e stupidamente eroica ma così esasperatamente alla Zoro che nessuno sarebbe stato in grado di portare avanti la questione ulteriormente (es. Non è successo niente).

Quando Usop chiamava – escludendo situazioni terribili che includevano ma non erano limitate a tornado, tempeste, mostri marini, navi da guerra della marina, e improvvisa eccitabilità di Rufy – succedeva per lo più per provocare Zoro a giocare a rimpiattino, nascondino o qualunque nuova attività Usop ideava. Così Zoro ci russava sopra.

Quando Nami chiamava, non era un bene. Qualunque cosa fosse, non era mai un bene. E così di solito Zoro continuava a dormire, russando un po' più forte prima di essere interrotto bruscamente e svegliarsi con un pessimo umore, mormorando bestemmie su “la strega maledetta che dovrebbe finire nei meandri più cupi dell'inferno per aver minacciato di raddoppiare un debito che non dovrebbe nemmeno esistere in primo luogo”.

Quando Rufy chiamava, Zoro rispondeva. Che si trattasse di un grido di guerra, un urlo di sorpresa, o un lamento strozzato così basso e leggero anche per le orecchie di Chopper, Zoro rispondeva.

Era tanto semplice.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: a k u r o s a