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Autore: Romanova    21/11/2015    0 recensioni
Cinque capitoli fra sogno, dolore, gioia, momenti comici, dolci, romantici, ricordo e soprattutto cinque tentativi di sopravvivere a sé stessi e alla guerra, alla ricostruzione, che spesso è il periodo più difficile che un reduce possa trovarsi ad affrontare.
1)CressidaxGale "Suturati, Hawthorne" "ci hai messo così tanto a dirmi che volevi rompermi le palle tutta la vita?"
2)Haymitch/Effie "Non sapeva se l'avrebbe amata lo stesso" "Muoviti, che stavolta il corsetto te lo levo davvero!"
3){Novantanove palloncini rossi;Generale;PeetaxKatniss/GalexKatniss} "niente li avrebbe estirpati da questo mondo" "Quell'anno si era presentata con Gale, e una bambina in braccio".
4)Johanna/Katniss "Ricordiamo una le urla dell'altra".
5)Finnick/Peeta "Ora era bassa marea davvero".
Genere: Fluff, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Cato, Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Note introduttive: è una Gale/Cressida, leggera e spero simpatica, senza nessun intento particolare: mi diverto a shipparli e li immagino così, sempre impegnati a bisticciare e lui che fa il finto burbero e lei che gli fa dispetti su dispetti per tenerlo allegro. 
E' ambientata in parte prima della presa di Capitol City da parte dei ribelli, nelle fogne in cui Finnick muore, la successiva cinque anni dopo, nel Distretto Due, dove il nostro minatore è andato a vivere con Cressida.

"Suturati, Hawthorne".
Ah, lei.
Ancora, ma era possibile che finissero sempre nelle stesse squadre? Aveva fatto esplicita richiesta di essere con Katniss, non con lei.
Sbuffò e quando vide qualcuno che le lanciava ago e filo e chirurgici sobbalzò sul posto.
Erano in missione, doveva essere all'altezza della situazione e cercare di creare il minimo possibile di dissapori, non era professionale anteporre le antipatie -o presunte tali-all'esito del lavoro.
Dovevano rovesciare Capitol e Snow, erano lì per quello, non per fare salotto.
Non si era nemmeno accorto che la donna gli stava suturando la mano, talmente era delicata.
"Ho un'amica sarta che mi ha insegnato qualche trucco, se il motivo del tuo fissarmi improvvisamente sorpreso è questo, Hawthorne..." disse la regista in un mormorio leggero per non svegliare gli altri membri della squadra.
"I sarti non insegnano le suture chirurgiche"sibilò lui"e potresti essere più gentile".
La bionda rise.
"Perchè? Mi hai preso per tua madre, forse? O per Katniss?" domandò"piantala di lamentarti come una ragazzina e di fissare lei, è inquietante se l'altra persona dorme" gli fece notare divertita e sarcastica.
Gli passò il disinfettante sui punti appena dati e chiusi.
II moro si sfregò il viso con le mani sbuffando pesantemente.
"E' dal primo minuto che ci siamo visti che sei attaccata a me, mi spieghi cosa vuoi esattamente?"mugugnò ricaricando la sua arma pur di avere una buona scusa per ignorarla.
Ovviamente la sua arma era più che approntata.
"Dovresti lasciarla perdere, ti stai solo facendo del male gratuitamente e per quanto tu sia poco più di un bambolotto con un cervello che è nato per la guerra, valuta di impiegarti in altro, perché le guerre non durano sempre, non per lei".
Che belle parole, per lei era facile, lei non era mai stata nei Giochi. Lei non aveva mai dovuto vivere quello che loro stavano passando da quando erano al mondo, non sapeva davvero cosa fosse la guerr-

Si era messa sulle sue gambe.
"Potremmo non parlare di Katniss? Dio, sei...deconcentrante! Parli talmente tanto che non ricordo i piani per domani"sbottò il ragazzo sforzandosi seriamente di essere civile.
"Vediamo se riesco a completare l'opera e distrarti del tutto, sembri averne molto bisogno".
Non appena quella piccola elfa malvagia di Cressida si era seduta su di lui il suo corpo aveva più che reagito, era banalmente scattato come una molla sfogando la sua frustrazione e premendosela contro in un gesto rude e sgarbato, ma possessivo.
"Non ti sopporto più, elfo avvisato mezzo salvato".
"Il tuo corpo dice il contrario, sai? Per me ti faresti pure Tigris se ti si offrisse".
Gale non era una persona violenta, ma seguì irrazionalmente l'impulso di tirarle forte i capelli.
Bastò un bacio per cancellare ogni velleità di protesta nel ventenne e lei proseguì nel gioco fino alla fine più logica e ovvia.
Fece meno male di quanto supponeva,non senza Katniss, ma con Cressida.
*
"Siamo ancora qui, è strano, eh?"il comandante Hawthorne si girò di scatto.
"Non sei ancora morta?"si fece sfuggire perdendo il contegno professionale che di solito lo caratterizzava.
"E' il giorno dei veterani, dovresti amarmi e rispettarmi e salutarmi con un inchino,baciamano e rinfresco".
Cressida era elegantissima in un abito corto color champagne una pochette bianca in mano, su tacchi color della neve, un anello al dito, un bracciale di anelli dipinti d'oro al polso.
"Lo faccio già il resto dell'anno, perché senti il bisogno di tormentarmi anche qui?"chiese il ventiseienne.
"Per distrarti e..."allungò morbidamente una gamba facendolo finire lungo e disteso"un militare che inciampa vale poco"ridacchiò prendendolo al volo"vuoi sposarmi?"
"Perchè non dici le cose importanti subito?"
"Perché mi ami per questo?" 
Risero entrambi e si divisero dopo essersi baciati.
"Fanculo, Cressida" dichiarò il ragazzo recuperando l'equilibrio" ti ci voleva tanto a dirmi che avevi davvero intenzione di rompermi le palle a vita?"
   
 
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