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Autore: NekoShadi    22/11/2015    0 recensioni
Paige e Jessica sono una coppia di due migliori amiche tutta particolare che da un giorno all'altro all'improvviso dovrà iniziare a fare i conti con un destino beffardo che le porterà sull'orlo del delirio (specialmente la prima), mettendo alla prova il loro reciproco affetto e la loro reciproca fiducia.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'adolescenza ti lascia segni che spesso sono incancellabili, segni che ti porti dietro anche quando ormai hai superato la soglia della ventina, a volte però dalle esperienze negative nascono delle doti, che sostanzialmente dovrebbero aiutarti, ora che finalmente ti sei liberata degli amori sbagliati, degli amici falsi, delle persone negative attorno te e hai raggiunto uno stato di pace coi sensi... O quasi. Eccolo. Fisico slanciato, alto, biondo, simpatico, intelligente, con un sorriso mozzafiato e due occhi meravigliosi... A prima vista diresti "perfetto!" E non solo perché ha un bel culo, meglio che queste considerazioni le tieni per te in fondo.. No, Paige, non innamorarti di lui! E' il fratello di una delle tue migliori amiche... hai dimenticato da cosa sei appena venuta fuori? Eddai... Paige.. Paige?! Ok.. troppo tardi.. asciugati quella bava per favore. E' iniziato quasi tutto per caso... in un caldo pomeriggio d'agosto:

"Paige, per voi è un problema se mi porto dietro anche Alex? Non ha nulla da fare e si annoia!" scrisse Kylia su whatsapp.

Fermi. Alex. Alexander. Quell'Alexander?! Quello che 5 anni fa mentre ero a casa di Kylie è passato, ha salutato e a cui non sono riuscita a rispondere?! E se si ricorda? E se mi guarda male?! Frena Paige... Solo tu hai una fottuta memoria da elefante ricordi?!

"Accordato Kyl! Solito posto, solita ora".

La carrozzeria della macchina era talmente calda che potevamo cucinarci sopra della carne alla brace, così io e Jessica ci allontanammo prima di diventare donne al forno. Come? Chi è Jessica? Ohhh Jessica è l'altra faccia della medaglia, se io sono testa lei è croce, abbiamo modi di approcciare persone nuove che stanno ai due poli dell'emisfero terrestre, ma dopotutto siamo la stessa medaglia, quindi tutto quello che c'è sotto, il nostro carattere più profondo, è praticamente la stessa identica cosa.

"Jey, sai che oggi avrai l'onore di conoscere i fratelli Miller?"

"Wohaa! Sul serio??" chiese sorpresa.

"Pare che Kylia abbia deciso di portarsi Alex." risposi.

"Heeeeeylaaaa!"

Ecco, la voce di Kyl che risuonava in lontananza. Diamine se faceva caldo! Avevo messo la prima cosa che avevo trovato sulla pila di roba sulla sedia.. Tanto che importava... che.... importava... Dovetti sfregarmi gli occhi prima di poter credere a quello che il mio dannato cervello stava analizzando accuratamente.

"Ciao, Io sono Alexander!" mi strinse la mano e accennò un sorriso che credo abbia innalzato la temperatura già elevata del mio corpo di almeno 5 gradi. Fece la stessa cosa con Jey e poi ci dirigemmo verso la gelateria, o almeno credo... La mia mente era come annebbiata, cosa avevo appena visto? Un angelo caduto? Un Dio sceso in terra? O forse... oooh sì! Con quel caldo poteva essere solo un miraggio! Così finalmente ripresa dall'attimo di shock alzai lo sguardo e tutto si confuse di nuovo; un metro e ottanta di bellezza estrema. Non me lo ricordavo così, giuro! Liscissimi capelli lunghi biondo cenere scossi dall'inutile venticello estivo lasciavano scorgere a intermittenza un paio di occhi castani tremendamente magnetici che coronavano un viso dai lineamenti già perfetti assieme ad un sorriso degno di una star.

"Hey tutto ok?" disse una voce al mio fianco.

Ci misi un attimo ad uscire dallo stato di trans in cui ero capitolata e timidamente risposi: "S-Sì, tranquillo!" diamine Paige! Perché ai tuoi pensieri manca poco per cadere nell'osceno e invece il tuo atteggiamento è più sacro di una suora che esce a fare compere al mercato?! La giornata finì in fretta, anche troppo. Alexander sembrava già trovarsi pienamente a suo agio tra di noi, scherzava, rideva, mi guardava (o almeno credo). Quando tornammo all'auto sperai che quella non sarebbe stata l'ultima volta, non avevo la benché minima idea di cosa sarebbe successo nel futuro più prossimo.

   
 
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