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Autore: Istry    01/03/2009    37 recensioni
Una amicizia che cresce e si consolida con gli anni, i primi amici, le prime feste, i primi compleanni tra amici, le prime cotte e i primi amore. Racconterò la crescita di due comunissimi bambini, la loro adolescenza e la loro maturità , attraverso episodi di vita quotidiana, cercherò di descrivere l'evoluzione dei sentimenti e dell'amore. La nascita di amori impossibili e di relazioni "illecite"...il risveglio che ognuno di noi ha avuto durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza/pubertà, per concludersi nell'età adulta. Una amicizia che diventa amore ed episodi che ti sconvolgono la vita....
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Sabaku no Gaara , Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Vi chiedo scusa per il mostruso ritardo, ma è un periodo pazzesco. Vi ringrazio come sempre per i vostri commenti... questo capitolo è un po' singolare.... l'ho scritto con 39 di febbre, penso che si noterà, soprattutto per le descrizioni.
Un bacio a tutti.

Consapevolezza





-Teme lasciami... riesco a camminare benissimo da solo. Ho la febbre non sono invalido...- sussurrò a fatica il biondo tentando di sfuggire dalla morsa che il moro gli imponeva.
Sasuke, dal canto suo, stanco sia per le sue costanti lamentele, sia per il peso “piuma” che si stava portando sulle spalle, come raggiunse il bordo del letto lanciò il ragazzo in malo modo.
Naruto gemette per il dolore.
-Teme, cazzo, che modi sono-
-Vuoi stare tizzo un minuto? Nemmeno la febbre riesce ad ammutolirti?-
Naruto si sedette a fatica sul bordo del letto e, stancamente, si guardò intorno. Riconobbe immediatamente la stanza in cui si trovava.
-Sasuke, perchè siamo nella tua depandance?-
Sasuke lo guardò inarcando un sopraciglio.
-E dove dovremmo essere?-
Naruto lo guardò confuso per poi mormorare.
-Non voglio stare qui- cercò di alzarsi ma la spossatezza non glielo permise.
Il moro, invece, si limitò a guardarlo con una un’espressione sorpresa stampata sul volto.
-Non voglio stare qui... voglio andarmene a casa- disse con una nota di panico nella voce.
-Dobe... ma che ti prende? Hai per caso cinque anni? Mi spieghi perchè te ne vuoi andare?-
Naruto saettò velocemente gli occhi sul corpo ancora mezzo denudato dell’amico e arrossì miseramente.
-Portami a casa-
-Dobe... non ti reggi neanche in piedi e non ho nessuna intenzione di portarti a casa in braccio. Non sei di certo un peso piuma-
Naruto parve riflettere un attimo sulle sue parole e con il briciolo di lucidità che preservava  gli sussurrò.
-Allora  dormirò in una delle venti camere per ospiti che hai-
A quelle parole la sorpresa che si dipinse sul volto del giovane Uchiha fu indescrivibile.
-Ma sei impazzito? E per quale motivo dovresti d-
Solo in quel momento  Sasuke notò lo sguardo spaventosamente inquieto ed imbarazzato dell’amico.
-Aaaah ho capito. Ma ti faccio notare che in questa camera ci sono due letti singoli. Ma se vuoi dormire con me non ho problemi…. Dovremmo starci- disse con un ghigno malizioso alludendo al letto in una piazza e mezzo su cui Naruto era seduto.
Come vide le sue guance imporporarsi non riuscì a trattenere un moto di soddisfazione.
-Non è come pensi...- bofonchiò imbarazzato il biondo.
-A no?-
-No è che in camere separate dormiremo sicuramente ...meglio-
Sasuke lo guardò divertito.
-A me la cosa non crea nessun problema e se vuoi andare a dormire nella casa principale puoi farlo. Ma io non ti aiuterò, dovrai trascinarti fino a là. Se poi dovessi imbatterti in Itachi... Beh saranno fatti tuoi. L’hai sentito anche tu che non vuole nessuno al piano di sopra. Se fossi in te non lo contraddirei-
Naruto lo guardò basito e sull’orlo di una crisi isterica.
-Ma..-
-Senti dobe, io vado a fare una doccia. Tu fa quello che ti pare- concluse il moro, dandogli le spalle per poi entrare nel bagno, certo che il biondo non si sarebbe spostato da lì.

°°°°SaSuNaRu°°°°

Quando Sasuke rientrò nella stanza, coperto solo da un vaporoso accappatoio, trovò Naruto disteso su uno dei due letti.
Il moro sbuffò spazientito nel notare che l’altro non si era nemmeno degnato di togliersi i vestiti bagnati che indossava, arrivando ad inumidire anche le lenzuola del letto.
Gli si avvicinò con un insulto già pronto per essere sparato, ma si fermò nel notare l’altro respirare pesantemente in cerca d’aria. La febbre doveva essere aumentata ancora. Gli pose una mano sulla fronte e constatò che effettivamente era incandescente.
Senza tante cerimonie, e un po’ scocciato, lo spoglio per poi mettergli addosso una sua tuta asciutta, che solitamente usava come pigiama.
I capelli del biondo erano ancora bagnati, perciò, andò in bagno, prese un phon e lo attaccò alla presa del comodino, iniziando a phonargli i capelli nel modo più delicato che era in grado di fare.
Naruto, dal canto suo, era totalmente tramortito. Non dava il minimo segno di reazione, se non rilassare i muscoli contratti del viso a contatto con quella fonte calda.
Quando Sasuke sentenziò che fosse sufficiente lo prese in braccio e lo adagiò sull’altro letto rimboccandogli le coperte fino al volto.
Aprì poi un cassetto del comodino ed estrasse la scatola delle aspirine. Prese una compressa e un bicchiere d’acqua e si sedette sul letto.
-Dobe, apri un attimo gli occhi, devi prendere questa se vuoi che la febbre si abbassi-
Gli occhi del biondo si socchiusero, ma parevano essere liquidi.Il bruciore che provava aveva portato all’eccesso la lacrimazione.
Provò a dire qualche cosa,  ma si limitò a boccheggiare. Il mondo girava intorno a lui, il corpo gli doleva al minimo movimento e le forze lo avevano totalmente abbandonato. Non sarebbe mai riuscito ad alzarsi.
Sasuke, osservandolo, comprese e con attenzione gli mise una mano dietro alla schiena e lo aiutò a sedersi. La testa ciondolante del biondo gli diede la conferma che in quel momento non era totalmente in se.
Gli mise la pastiglia davanti alla bocca e Naruto, a fatica, aprì la bocca, in modo che l’altro potesse adagiarcela all’interno.
Per un attimo il moro sfiorò quelle labbra, morbidissime quanto roventi e fu costretto a ritirare velocemente la mano a causa dei pensieri poco casti che gli avevano sfiorato la mente in quel momento.
Prese il bicchiere d’acqua e lo aiutò a bere accostandoglielo alla bocca. Il malato sorseggiò lentamente, per poi emettere un sospiro soddisfatto quando sentì quel liquido fresco percorrerlo.
Lentamente venne aiutato a sdraiarsi e mugugnò per il dolore che scompari in un attimo.
Ora che era asciutto e la febbre lo aveva colto sentiva un calore insopportabile.
Sasuke, istintivamente, gli mise il dorso di una mano su una guancia e il biondo mugugnò soddisfatto. Quel contatto fresco alleviava quel bruciore.
Sasuke continuò a guardarlo per qualche minuto preoccupato, nel constatare che il ragazzo non riusciva a stare fermo per il caldo. Provò a scoprirlo un po’, ma iniziava a tremare.
A quel punto sbuffò
-Che cosa mi tocca fare…-
Si alzò dal letto e andò a rifarsi una doccia, al termine di questa si asciugò in modo da non essere umido ma “fresco”, si mise un paio di boxer e s’infilò nel letto dell’amico tirandoselo contro.
Naruto a quel contatto gemette soddisfatto. Senti quelle mani fresche introdursi sotto alla maglietta per percorrergli la schiena e quel corpo nudo dargli un po’ “di refrigerio”. Istintivamente si appoggiò con il volto  sul suo torace trovando un po’ di sollievo.
Il corpo di Sasuke era perfetto, man mano che la temperatura di Naruto di abbassava per effetto della medicina il corpo del moro si riscaldava, mantenendo quell’equilibrio perfetto.
-Ti senti un po’ meglio?-
il biondo annuì lievemente, cercando di sollevare lievemente la testa per guardare negli occhi l’amico.
-Mi piacerebbe proprio capire perché te ne sei andato prendendoti questo tifone addosso…-
Lo sguardo vacuo che l’altro gli diede come risposta gli fece capire che era inutile parlare con lui in quel momento, in quanto non stava capendo niente e preso dal momento sparò quello che non avrebbe dovuto dire.
-Immagino che tu sia andato da lui. Quell’uomo non ti merita.. –
La mancanza di reazione dell’altro gli fece intuire che in quel momento non lo stava nemmeno seguendo, questo lo alterò ma, allo stesso tempo, lo incoraggiò a dare parola a quello che da poco aveva compreso, ma che aveva fatto sempre il possibile per negare.
-Perché non ti sei innamorato di me?-
A quella domanda vide Naruto reagire impercettibilmente, ma le sue condizioni non gli permisero di palesare totalmente quello che stava provando e Sasuke, vedendolo così inerme tra le sue braccia, ne volle, inconsciamente e stupidamente, approfittare, enfatizzando quelle parole con un bacio candido e puro come la neve.
Quel contatto gli disse tutto: era sempre stato irrimediabilmente e totalmente innamorato di quello stupido dobe e a causa della sua ottusità non lo aveva capito se non ora che ormai era troppo tardi.
L’aveva perso, ma avrebbe fatto tutto il possibile per riconquistarlo, perché  la sua assenza nella sua vita, se una volta era fastidiosa ora era diventata intollerabile.
Amava troppo quel ragazzo per permette al primo venuto di portarglielo via e di distruggerlo, non lo avrebbe permesso. Ma ora si doveva correggere in una cosa, questo pensiero non era rivolto solo a Kakashi, ma anche a tutti coloro che avrebbero voluto Naruto per sé. Naruto Uzumaki era, è e sarà sempre e solo suo.
Gli passò una mano tra quei fili d’oro e con un fare protettivo e con un piccolo sorriso gli disse:
-Ora dormi-
Come se fosse stato un robot telecomandato il biondo si accoccolò maggiormente a lui per poi chiudere gli occhi
Sasuke continuò a coccolarlo fino a che non si addormentò.


°°°°SasuNaru°°°°

Naruto riaprì lentamente gli occhi e rimase un attimo confuso nel trovarsi avvolto nell’abbraccio di un Sasuke addormentato.
Rimase a guardare incantato il suo respiro lento e regolare. Notò che indossava un maglia blu e questo gli sembrò strano … ricordava perfettamente che Sasuke era entrato nel letto praticamente nudo.
Quel pensiero lo fece arrossire, aveva la febbre alta ma quella cosa l’aveva notata.
Mentre tentò di fare mente locale rimase basito nel sentire la voce di Sasuke echeggiargli nella testa con una domanda
“Perché non ti sei innamorato di me?”
Possibile che lo avesse sognato? Ma quel ricordo sembrava così… “vero”.
Dovette portarsi una mano al cuore nel sentire come i battiti fossero aumentati spaventosamente. Sbirciò il volto di Sasuke per paura che il rumore da esso prodotto lo avesse svegliato. Era consapevole di quanto fosse assurdo un pensiero simile, ma non riusciva proprio a farne a meno.
Perché cavolo quelle parole lo stavano agitando in quel modo? Doveva andarsene da lì. Quell’abbraccio lo stava “soffocando”.
Lentamente sgusciò fuori dal letto e guardò l’orologio presente sul comodino. Segnava le 4,30 del mattino, possibile che fosse passata solo un’ora da quando si era addormentato?
Era troppo tardi per tornarsene a casa ed aveva sete. La bocca era totalmente priva di salivazione a causa della febbre.
Si mise  la giacca di Sasuke depositata su una sedia ed uscì dalla dependance per giungere alla cucina della casa principale.
Era tutto buio e non vi era il più piccolo rumore. La cucina era rischiarata dalla luna e non aveva la minima voglia di accendere la luce, così aprì il frigor, prese una aranciata e si sedette intorno al tavolo, riflettendo su come ormai sentisse palesemente che qualcosa in lui stava cambiando.  Quando Sasuke era con lui, era da un po’ di tempo, che non capiva più niente. Non riusciva nemmeno più a pensare a Kakashi quando era presente. Era una cosa assurda… lo sapeva ma… c’era qualcosa che non andava. Lo sentiva… lui stava cambiando… i suoi sentimenti stavano variando. Che sia così volubile? Possibile che a lui piaccia … No impossibile.
Allora perché quelle parole lo avevano sconvolto così tanto. Se gli avesse rivolto direttamente quella domanda che cosa gli avrebbe risposto? Che cosa avrebbe fatto?
Mentre si torturava con queste domande la sua mente partorì l’unica scena che mai avrebbe pensato anche solo lontanamente di immaginare.
“Lui che, dopo aver sentito quella frase, si lanciava tra le braccia di Sasuke baciandolo con passione. Ecco qual’era la sua risposta”.
Arrossì terribilmente a quel pensiero e gli venne un colpo quando la porta della cucina sbatté.
Rimase basito nel trovare Gaara mezzo denudato che lo guardava sorpreso.
Naruto era troppo confuso per dire qualche cosa, quindi fu il turno di Gaara per parlare.
-Ciao, stai meglio?- chiese con un sorriso per poi accomodarsi di fronte a lui –Mi sembra che la febbre ti sia scesa-
-Ma tu che cosa ci fai qui?- chiese Naruto sorpreso e rimase di sasso nel vederlo arrossire furiosamente.
-Ma che domande fai?-
A tutto quell’imbarazzo Naruto si ricordò dell’episodio tra Gaara e Itachi.
-Itachi? Da come sei messo immagino  che voi abbiate…-
Le gote di Gaara accentuarono il loro rossore.
-Possiamo cambiare argomento?-
-Ma da quanto andava avanti questa storia?-
-Non c’era nessuna storia-
-Ma… da quel poco che ho capito Itachi è sempre stato innamorato di te-
Gaara sospirò e si massaggiò il collo.
-Ora ti dirò una cosa…. Ma promettimi che non lo racconterai mai a nessuno-
-Sarò muto come un pesce-
-Devi sapere che  da ragazzino mi  piaceva. Ma essendo un don giovanni non ho mai provato molta fiducia in lui. Puoi immaginarti la mia gioia quando venne da me e provò a sedurmi come solo lui è in grado di fare. Io come uno scemo caddi nella sua rete e credei alle sue parole, illudendomi che i miei sentimenti fossero corrisposti. Avevo 14 anni e la mia volta fu con lui. Anche se non lo palesavo apertamente io ero veramente felice, ma Itachi, essendo un grandissimo idiota che non riesce a tenere a freno gli ormoni, solamente un paio di giorni dopo lo trovai a letto con un'altra persona-
Naruto lo guardò incredulo – E l’hai perdonato?-
Gaara gli sorrise divertito – Non gli ho più parlato da allora fino a poco tempo fa. Non hai idea di quante volte si sia scusato in questi anni-
-Beh Gaara, vista la sua insistenza immagino che il suo sia stato un atteggiamento idiota dettato dal fatto che era piccolo, ora penso che sia cambiato… non ti sembra il caso si dargli una possibilità?-
Il rosso sbuffò
-Lo so è quello che sto facendo-
 -Certo che tutta questa storia ha un non so che d’incredibile-
-Ma tornando a te… vedo che tutto il tempo che hai dormito ti è servito, Sasuke era in ansia da morire, ha passato tutto il giorno a girovagare come un anima in pena per la casa, continuando a borbottare “Non si sveglia più, cosa devo fare…” e via dicendo. Devo ammettere che è un ottima balia… ha chiamato i tuoi, ha chiamato il medico e ti ha assistito come una mamma i suoi cuccioli. Sai che non ci ha permesso nemmeno di entrare in camera per vederti?  Ci ha detto che non potevamo visto che stavi risposando e la nostra presenza ti avrebbe solo infastidito- disse divertito
-Ma di che stai parlando? Ho dormito solo due ore..- disse confuso il biondo.
Gaara lo guardò sorpreso e con aria comprensiva disse
-Non te ne sei reso conto perché hai dormito della grossa, ma in realtà hai dormito più di 12 ore. Sono le 4 della mattina del 1° gennaio-
Naruto lo guardò incredulo
-Davvero?-
Il rosso annuì
-Pazzesco- Mormorò.
-Già .. pensa a Sasuke che ti ha fatto da balia fino a questo momento-
Improvvisamente i pensieri di Naruto ritornarono sulle parole di Sasuke e un intenso rossore gli si accese sul volto.
-Che hai? A che cosa stai pensando?- chiese Gaara scrutandolo intensamente.
-Niente- disse il biondo cercando d’evitare l’argomento.
-Lo sai che le balle non ti vengono molto bene. Se ti apri potrei consigliarti-
Il biondo rise istericamente.
-A dire il vero è una sciocchezza, tra l’altro imbarazzante… forse è stato solo un sogno o un delirio per via della febbre-
Il rosso gli fece un accenno con la testa per spingerlo a parlare.
-Ecco, ho sognato  Sasuke che mi sussurrava una frase del tipo “Perché non ti sei innamorato di me?” e poi … mi ha baciato- disse Naruto talmente imbarazzato da scivolare lungo la sedia, quasi volesse scomparire sotto il tavolo.
Contrariamente ad ogni sua previsione Gaara mantenne la sua solità imperturbabilità e disse
-Sei sicuro di essertelo sognato?-  
 -Eh?- Naruto lo guardò confuso.
-Francamente non mi stupirei affatto se te lo avesse detto sul serio-
-Ma chi… Sasuke? Figurati- disse scettico.
-Allora se sei così convinto che non sia vero  perché continui a tormentarti per questa cosa?-
-Perché..- ma il biondo non sapeva come rispondere – non lo so-
-Io penso invece che ormai tu te ne stia rendendo conto- disse il rosso con un dolce sorriso, alludendo a qualcosa che Naruto, inaspettatamente capì.
-Non è come pensi..-
-Sicuro? Perché non dovrei dare credito ad una cosa a cui hai dato voce anche senza che ti dicessi niente? Non ti sembra un po’ strano tutto questo?-
-No… è tutta colpa di Sasuke e del suo strano cambiamento. Mi ha sconvolto e mi ha scombussolato- disse il biondo agitato aggrappandosi alla prima cosa che gli venne in mente.
-Cambiamento?-
-Si non sembra nemmeno più lui. Ha cambiato totalmente il suo modo di porsi-
Gaara si mise a ridere.
-Perché finalmente ha capito-
-Che cosa?-
-Non so se faccio  bene a dirtelo, ma diversi giorni fa abbiamo avuto una discussione piuttosto accesa-
-Voi due?- chiese sbalordito il biondo. Non avevano mai litigato da quando li conosceva.
-Già-
-Perché?-
-Gli ho detto che se non si dava una svegliata ti avrei fatto mio-
La bocca di Naruto si spalancò incredula.
-Ma che..-
-Non ti dirò altro, dovrai fartelo raccontare da lui. Ma a quanto vedo ha finalmente fatto la sua scelta- il rosso si alzò da tavola –me ne torno a letto prima che Itachi si accorga che non ci sono, sono certo che farebbe un vero casino. Ciao Na-chan-
Come il rosso uscì dalla stanza Naruto rimase fermo imbambolato come un idiota. Non riusciva a capirci più niente, che cavolo stava accadendo?
Non fece tempo ad alzarsi che sulla soglia della cucina compare Itachi e lui s’irrigidì.
-Che ci fai qui?- chiese il biondo.
-Sto cercando Gaara-
-Era qui fino a un minuto fa, ha detto che sarebbe ritornato a letto-
Il moro grugnì infastidito - E’ un quarto d’ora che lo cerco. Perché era con te? – chiese un po’ minaccioso.
-Niente, stavamo solo parlando- si affrettò a rispondere il biondo, non riuscendo a non pensare che Itachi era veramente possessivo
-E di cosa?-
Avrebbe potuto dirgli che non erano fatti suoi, ma il contraddire o alterare Itachi non gli appariva una soluzione allettante.
-Stavamo parlando di Sasuke-
-Sasuke? Che cosa provi per lui?-
Quella domanda lo spiazzò totalmente, non se l’aspettava e il fatto che gliela si fosse stata fatta in questo modo si accorse di non avere una risposta, ne positiva né negativa.
-Non lo so-
-immagino che ormai tu abbia capito che per Sasuke non sei un semplice amico-
-Non lo avevo notato a dire il vero, ma continuate a dirmelo tutti, quindi immagino che sia vero ed ora inizio a notare alcune cose anche io, ma io sono- …”già impegnato”
Non aveva dato voce alle ultime parole ma da come Itachi gli rispose era come se lo avesse fatto.
-Sei sicuro di voler continuare  a seguire la strada che hai imboccato? Non lo dico per criticare le tue scelte, ma sono preoccupato per i tuoi sentimenti. Non vorrei che un giorno ti rendessi conto di aver commesso un grave errore-
Naruto rimase muto e il moro scosse la testa
-Naruto ascolta il tuo cuore-
A quella risposta il biondo sgranò gli occhi.
-Va beh, me ne torno a letto. Ah un ultima cosa. Ti chiedo il favore di non stare in luogo scuri ed isolati , nel cuore della notte, con il mio ragazzo. E’ una cosa che mi disturba molto..-
Detto questo il ragazzo uscì e nella mente di Naruto passò un nuovo pensiero “possessivo e spaventosamente geloso”.  


Continua....
  
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